Stasera sono di umore urfido per cui ho voglia di parlare di cucina, una cosa che mi piace molto e che mi rilassa.
La mia ricetta di trippa alla pavese è una commistione di quello che mi insegnò mia nonna e di quello che ho ho appreso dal Livio Cerini.
Non chiedetemi le dosi precise, cucino ad occhio, ma fatene tanta perchè è ottima riscaldata.
Far soffriggere una cipolla affettata finissima con burro, un battuto di lardo e di foglioline di salvia fino a quando la cipolla sarà caramellata ma non sbrucciacchiata (okkio).
Quindi aggiungere un' altra cipolla affettata più grossolanamente e fatela stufare ben bene.
Aggiungere la trippa (le trippe) busecca e foiolo. Adesso il vostro maccellaio ve le proporrà ben pulite, anche troppo, candeggiate.
A Milano ci sono ancora dei trippai che ve le vendono pulite ma non sterelizzate, è un piatto facile, ma la preparazione è lunga, vale la pena di sbattersi un poco per trovare la giusta materia prima.
Dicevo, aggiungete le trippe e fatele insaporire ben bene nel sofritto salando e pepando (il Livio dice 20 minuti), poi aggiungere carote e sedano a tocchetti, continuare a rimenare per 20 minuti.
A questo punto aggiungere del buon brodo di carne e del concentrato di pomodoro e portare a cottura, diciamo un paio di ore.
Alla fine aggiungere fagioli di Spagna ammollati e lessati. Ovviamente dovrete provvedere la sera prima.
Escludo la pentola pressione, io uso tegame di coccio.
La trippa deve essere brodosa ma non acquosa, pepatella e saporita.
E' una ricetta lunga ma semplice e BUONISSIMA.
Provo a dare delle dosi:
2 cipolle
2 carotone
2 coste di sedano
1 etto di lardo
50 gr di burro (io la faccio un po' light)
1.7 kg di trippe (capacità max della mia pentola di coccio)
1/2 tubetto di triplo concentrato di pomodoro
pepe abbondante
brodo q.b.
fagioli: non ne ho idea, va a gusti, quelli che mi avanzano li faccio in insalata con la cipolla cruda.........
La mia ricetta di trippa alla pavese è una commistione di quello che mi insegnò mia nonna e di quello che ho ho appreso dal Livio Cerini.
Non chiedetemi le dosi precise, cucino ad occhio, ma fatene tanta perchè è ottima riscaldata.
Far soffriggere una cipolla affettata finissima con burro, un battuto di lardo e di foglioline di salvia fino a quando la cipolla sarà caramellata ma non sbrucciacchiata (okkio).
Quindi aggiungere un' altra cipolla affettata più grossolanamente e fatela stufare ben bene.
Aggiungere la trippa (le trippe) busecca e foiolo. Adesso il vostro maccellaio ve le proporrà ben pulite, anche troppo, candeggiate.
A Milano ci sono ancora dei trippai che ve le vendono pulite ma non sterelizzate, è un piatto facile, ma la preparazione è lunga, vale la pena di sbattersi un poco per trovare la giusta materia prima.
Dicevo, aggiungete le trippe e fatele insaporire ben bene nel sofritto salando e pepando (il Livio dice 20 minuti), poi aggiungere carote e sedano a tocchetti, continuare a rimenare per 20 minuti.
A questo punto aggiungere del buon brodo di carne e del concentrato di pomodoro e portare a cottura, diciamo un paio di ore.
Alla fine aggiungere fagioli di Spagna ammollati e lessati. Ovviamente dovrete provvedere la sera prima.
Escludo la pentola pressione, io uso tegame di coccio.
La trippa deve essere brodosa ma non acquosa, pepatella e saporita.
E' una ricetta lunga ma semplice e BUONISSIMA.
Provo a dare delle dosi:
2 cipolle
2 carotone
2 coste di sedano
1 etto di lardo
50 gr di burro (io la faccio un po' light)
1.7 kg di trippe (capacità max della mia pentola di coccio)
1/2 tubetto di triplo concentrato di pomodoro
pepe abbondante
brodo q.b.
fagioli: non ne ho idea, va a gusti, quelli che mi avanzano li faccio in insalata con la cipolla cruda.........
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