Vi riporto la prefazione di un libro che scrisse un mio avo e che condivido totalmente.
La cucina e' una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma da' anche piacere, perche' quelle volte che riuscite o che avete superata una difficolta', provate compiacimento e cantate vittoria.
Diffidate dai libri che trattano di quest'arte: sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi: al piu' al piu', tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete.
Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della piu' fine, che questa vi fara' figurare.
Il miglior maestro e' la pratica sotto un esercente capace; ma anche senza di esso, con una scorta simile a questa mia, mettendovi con molto impegno al lavoro, potrete, io spero, annaspar qualche cosa.
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La cucina e' una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma da' anche piacere, perche' quelle volte che riuscite o che avete superata una difficolta', provate compiacimento e cantate vittoria.
Diffidate dai libri che trattano di quest'arte: sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi: al piu' al piu', tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete.
Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della piu' fine, che questa vi fara' figurare.
Il miglior maestro e' la pratica sotto un esercente capace; ma anche senza di esso, con una scorta simile a questa mia, mettendovi con molto impegno al lavoro, potrete, io spero, annaspar qualche cosa.
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