Neonata di pesce a Giannutri

[Long John Silver]

https://vimeo.com/139404378

Filmato il 6 settembre 2015 a Punta Scaletta di Giannutri:

https://goo.gl/maps/wbgJuYnAwfy

Giannutri è l'isola più meridionale della Toscana e fa parte del parco dell'arcipelago toscano istituito nel 1996. Il mare intorno all'isola è suddiviso in due zone distinte: essenzialmente una zona di riserva integrale e una zona dove la fruizione è sottoposta a regolamentazione. Purtroppo i controlli sono inefficaci vista la poca differenza a livello di biodiversità rispetto alle altre isole dell'arcipelago non tutelate e soprattutto la facilità con cui è possibile rinvenire durante le immersioni attrezzi da pesca professionale abbandonati sotto costa.
Nonostante tutto, alle volte è possibile imbattersi in fenomeni una volta molto comuni ovunque lungo le nostre coste ma che ora sono limitati a zone parzialmente protette. E' il caso della schiusa delle uova e la presenza sotto costa del novellame ovvero i pesci allo stato larvale.

Come descritto in questo video ( https://vimeo.com/142102804 ) allontanandosi da terra, in diverse parti dell'isola di Giannutri, il fondale degrada dolcemente fino ai 30/35 metri dove si incontra una falesia verticale con la base intorno ai 50/60 metri. Il fondale poi scende fino ai 70 o 90 metri dove si ergono delle piccole formazioni rocciose che formano dei piccoli salti. Oltre il fondale diventa piatto degradando lentamente sui 100 metri e oltre.
Il fenomeno nel 2015 è stato importante interessando gran parte della zona B per oltre due mesi ma la schiusa delle uova è passata inosservata alla gran parte dei subacquei perché la neonata ha sostato sul fondale di sabbia nelle batimetriche dai 50 ai 60 metri. La cosiddetta terra di nessuno, attraversata soltanto dai subacquei tecnici per raggiungere le cigliate più profonde.

Le riprese non sono nulla di speciale, solo una testimonianza di qualcosa di inaspettato ripreso durante le prime tappe decompressive risalendo da una immersione fonda. Il tempo a disposizione è stato minimo ed è difficile riprendere dei pesci allo stato larvale con un obiettivo grandangolare estremo.

Quello che serve sottolineare è che il novellame ha una chiara interazione con il fondo e che la sua integrità è fondamentale alla gestione della risorsa. Non si può pensare di preservare le risorse ittiche senza tutelare il loro habitat.

Per approfondire:

http://www.biologiamarina.eu/PescaNovellame.html

https://www.youtube.com/watch?v=RpqNlqlkQ2s&hl=it&gl=IT
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Attrezzatura video foto in vendita:
http://goo.gl/xqIdeT
http://goo.gl/6wIAIW

[M.]

[Pablito.]

A quasi vent'anni di distanza dall'istituzione della riserva naturale a Giannutri mi chiedo se e come sono stati monitorati gli effetti delle norme introdotte Il 22 luglio del 2016.

L'interdizione totale delle zone "A" e la limitata fruizione delle zone "B" dovrebbero aver generato effetti positivi, tangibili e soprattutto documentati dall'Ente Parco.

Da semplice appassionato e sulla sola base delle esperienze personali noto con piacere il costante aumento della colonia di Pinna Nobilis a Cala Maestra ma sono curioso di sapere se le grotte ed i sifoni di cala Grottoni, in piena zona "A", sono ancora popolati dalle specie autoctone esistenti prima della chiusura e quali siano stati i miglioramenti ottenuti grazie all'istituzione della riserva.

Se questi dati esistessero e fossero resi disponibili sarebbe possibile verificare la validità delle ipotesi che hanno portato all'istituzione delle attuali restrizioni e modificarle in conseguenza.

Dopo vent'anni è invece evidente il progressivo degrado della parte emersa dell'isola. I limiti alla fruizione del territorio (e la scomparsa dei pochissimi residenti) hanno portato all'abbandono delle sparute attività commerciali ed alla diminuzione del numero dei proprietari delle poche abitazioni esistenti.

La tutela dei luoghi e della natura non consiste nell'interdirne l'accesso ma a regolamentarlo intelligentemente.

[Pablito.]

[molly]

Tutto vero!
Si dovevano prediporre e mantenere boe per preservare la Posidonia, si è provato, nonostante il parco....
Fino a quando c'era Pino tutto +/- funzionava. Bastava entrare un po' nel parco e si veniva circondati da banchi di pesci, per nulla infastiditi dai sub, vedi Medas....
La biodiversità di Giannutri, nonostante il parco, mi pare evidente.
Il solito problema made in Italy: mandavano forestali che non sapevano nuotare e senza un mezzo nautico; è più facile vietare che gestire; poi il Giglio; il condominio; la villa Romana.....come direbbe il mitico Giuliano, amante di Giannutri, il Parco è bello ma fa schifo!

[Long John Silver]

Ragazzi io capisco che siete affezionai a Giannutri e lo sono anche io ma togliamo il prosciutto dagli occhi.
Il parco esiste da 20 anni e i risultati sono pessimi.
Basta vedere i risultati ottenuti da Portofino già nei primi tre anni dall'istituzione: roba che a Giannutri non si è mai vista.
Mai stati a Port Cros? Roba non potere fare i tuffi per non uccidere le orate.

L'isola l'ho girata in lungo e in largo con lo scooter e le coste sono piene di reti e nasse. Roba recente persa in continuazione. Non parliamo poi di altri aspetti altrimenti mi becco pure una denuncia.
E cmq con i vecchi personaggi dell'Isola non funzionava nulla uguale cambiava solo la tipologia di spoil system.
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[molly]

Quando c'era Pino non era perfetto ma c'erano i permessi per la zona 1, meno pescherecci di notte e le reti abbandonate le recupervamo, in zona 1 tanto pesce, merito su non del parco.

[M.]

[M.]

[molly]

Residenti veri sono stati anche in 7....appena partono i barconi è un posto magico!

Quando c'era Nino M., come direttore, nutrivamo grandi aspettative, aveva buone idee ed era una ottima persona, poi lo hanno trasferito, appunto spoils s.

Era facile, bastava guardare i nostri cugini alle Porquerolles o alle Medas e sono passati 17 anni, ora hanno messo le videocamere sui confini....

Buon 20/16, mix pessima