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  • #16
    blu dive ma m26 ha qualche vantaggio in termi di sicurezza? Nel senso c è un motivo se lo si usa o è stato deciso che va usato cosi punto e basta? Scubatec mi sembra venda erogatore già con or per ossigeno, non hanno marchio ce? O in teoria sono io che lo compro e poi non dovrei usarlo in un certo modo? Chiedo perché a me non hanno mai fatto storie per queste cose, da pulizia rubinetteria a pulizia bombola, e mai avrei pensato che chi mi faceva il lavoro era in malafede, a scubalandia da Guido non mi ha mai detto nulla, e di lui mi fido.

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    • #17
      Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggio
      blu dive ma m26 ha qualche vantaggio in termi di sicurezza? Nel senso c è un motivo se lo si usa o è stato deciso che va usato cosi punto e basta?
      La ragione di uno standard specifico risiede nella volontà di non far giungere l'ossigeno in pressione dentro un attrezzatura inquinata da sostanze che possono reagire con l'ossigeno.
      Il problema si chiama "innesco adiabatico" e più di una volta ha portato a deflagrazione (esplosione) di manometri per esempio.

      Per tenere l'attrezzatura in O2 puro al riparo da un uso improprio e quindi contaminarla si è pensato di cambiare l'attacco in questo modo non puoi collegarla ad una bombola in aria.

      E' questo il problema.
      Per tutto il resto è sicura come lo è l'attacco classico din.

      Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggio
      Scubatec mi sembra venda erogatore già con or per ossigeno, non hanno marchio ce? O in teoria sono io che lo compro e poi non dovrei usarlo in un certo modo? Chiedo perché a me non hanno mai fatto storie per queste cose, da pulizia rubinetteria a pulizia bombola, e mai avrei pensato che chi mi faceva il lavoro era in malafede, a scubalandia da Guido non mi ha mai detto nulla, e di lui mi fido.
      Gli erogatori Scubatec sono marchiati CEE ne ho la certezza assoluta, li ho e li uso.
      Tutti nascono ossigeno compatibili, in quanto costruiti con materiale inerte se viene a contatto con O2 puro.
      Solo che quando li usi con le bombole in aria sono da ritenere contaminati e per tanto non possono essere più usati in O2 puro a meno che non vengano puliti appositamente per un uso in O2.
      Il processo di pulizia per l'O2 si chiama "condizionamento".

      Cordialmente
      Rana

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      • #18
        Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggio
        blu dive ma m26 ha qualche vantaggio in termi di sicurezza? Nel senso c è un motivo se lo si usa o è stato deciso che va usato cosi punto e basta? Scubatec mi sembra venda erogatore già con or per ossigeno, non hanno marchio ce? O in teoria sono io che lo compro e poi non dovrei usarlo in un certo modo? Chiedo perché a me non hanno mai fatto storie per queste cose, da pulizia rubinetteria a pulizia bombola, e mai avrei pensato che chi mi faceva il lavoro era in malafede, a scubalandia da Guido non mi ha mai detto nulla, e di lui mi fido.
        Attenzione, nessuno è in malafede, tantomeno penso lo sia Guido.
        Tutti gli erogatori Scubatec venduti in Italia hanno marchiatura CE.
        Scubatec, e di conseguenza Scubalandia, vende erogatori puliti con prodotti ossigeno compatibili e con or ossigeno compatibili. Oppure erogatori "per" ossigeno, questi ultimi hanno un attacco M26.
        Chiara l'italianissima differenza?

        Questo vale per centri sub e per chi vende, tu da privato fai quel che vuoi, sempre prendendoti le tue responsabilità. Che è quello che facciamo tutti.

        Se vai tu, privato, e chiedi, probabilmente ti verrà detto che tutti usano bombole e erogatori con normali rubinetti din 5/8", che al 99% non avrai problemi di ricarica ecc, ed è la verità.
        Se va il vigile del fuoco (ufficialmente) e, insieme alla bombola ed erogatore, vuole la certificazione per l'uso con miscele iperossigenate in ambiente iperbarico, stai sicuro che l'attacco sarà M26.
        www.bludivecenter.com

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        • #19
          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
          Se vai tu, privato, e chiedi, probabilmente ti verrà detto che tutti usano bombole e erogatori con normali rubinetti din 5/8", che al 99% non avrai problemi di ricarica ecc, ed è la verità.
          Se va il vigile del fuoco (ufficialmente) e, insieme alla bombola ed erogatore, vuole la certificazione per l'uso con miscele iperossigenate in ambiente iperbarico, stai sicuro che l'attacco sarà M26.
          Non posso che condividere.
          Su questo intervento mi trovo assolutamente in accordo


          Rana

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          • #20
            Le normative sono cogenti e il non rispettarle è fonte di responsabilità! Poi siamo in Italia... e la nostra insofferenza alle regole nonché la nostra creatività prevalgono
            La norma è intesa ad una maggiore sicurezza ma poi: devo caricare nitrox 50 e procedo prima per travaso e poi completo con aria (M26 con adattatore?)... devo caricare tmx e travaso prima elio (non ho il booster) poi o2 e completo con aria (stesso problema di attacchi). Gli adattatori sono di per se una violazione della norma. L’unico ambito in cui M26 non sarebbe di impiccio è sulla deco caricata o2 100%, ma poi comunque girandola di adattatori per usare il bombolone negli altri casi. Maaaahhhh dove sta il punto di equilibrio? Mi è chiaro che utilizzare un compressore non oil free, anche se con filtro aggiuntivo, non è a norma e nemmeno sicurissimo per caricare sopra 40, ma quanti lo fanno?
            Ultima modifica di Palve; 19-05-2020, 07:33.

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            • #21
              Magari mi sbaglio, ma mi sembra che la norma EN relativa a questi aspetti non è mai stata recepita dal governo italiano convertendola in legge, pertanto la norma in oggetto - almeno sul territorio italiano resta un'indicazione e non un obbligo. ripeto, potrei anche sbagliare, è parecchio che non mi informo sull'argomento.
              Per quanto riguarda la copertura del DAN (indicata nel post originale), se riferita alla copertura degli incidenti subacquei (intesi come mdd) mi sembra una stronzata galattica; se invece forse fosse riferita alla copertura RCT, forse potrebbe trattarsi di colpa grave. Ma qui si entra in un mondo dove gli avvocati regnano e non è il mio...
              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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              • #22
                Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                Le normative sono cogenti e il non rispettarle è fonte di responsabilità! Poi siamo in Italia... e la nostra insofferenza alle regole nonché la nostra creatività prevalgono
                La norma è intesa ad una maggiore sicurezza ma poi: devo caricare nitrox 50 e procedo prima per travaso e poi completo con aria (M26 con adattatore?)... devo caricare tmx e travaso prima elio (non ho il booster) poi o2 e completo con aria (stesso problema di attacchi). Gli adattatori sono di per se una violazione della norma. L’unico ambito in cui M26 non sarebbe di impiccio è sulla deco caricata o2 100%, ma poi comunque girandola di adattatori per usare il bombolone negli altri casi. Maaaahhhh dove sta il punto di equilibrio? Mi è chiaro che utilizzare un compressore non oil free, anche se con filtro aggiuntivo, non è a norma e nemmeno sicurissimo per caricare sopra 40, ma quanti lo fanno?
                Rispetto tutte le preoccupazioni, ma per me tutte queste domande trovano risposta in una sola parola:

                "buonsenso"

                Il buon senso di fare tutte le operazioni inerenti alla ricarica con attenzione e rispetto dei comportamenti stabiliti per la sicurezza.
                La ricarica non s'improvvisa, ci sono corsi in cui viene mostrato come deve essere un centro di ricarica a norma e come vanno eseguite le ricariche.
                Non c'è da inventare nulla.
                Le regole pratiche ci sono e cosi pure i comportamenti prudenti e mutuati dal "buonsenso".

                Il "buonsenso" spinge a ricercare la corretta formazione per fare ricarica, le corrette attrezzature.

                L'attacco X, l'adattatore Y ecc, ecc, non sono altro che strumenti del mestiere, se usati con buon senso bene, se usati senza sapere cosa si sta facendo sono pericolosi - pericolosi come ogni oggetto usato incautamente.

                Detto questo la responsabilità si genera sempre nel momento in cui decidiamo di fare un qualcosa, va accettata e se succede un problema si risponde se c'è effettivamente responsabilità e questo è giusto.
                E' il contrappeso che deve spingere a ricercare formazione, professionalità e conoscenze quando soprattutto si offre un servizio particolare come le ricariche delle miscele.

                Cordialmente
                Rana

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                • #23
                  Ci sono ambiti in cui si va oltre la diligenza del buon padre di famiglia, sono quegli ambiti che richiedono conoscenze specifiche che non tutti possiedono. Negli ambiti tecnici ci sono le “norme tecniche” proprio per questo. Alcune hanno vera forza giuridica altre sono di riferimento per valutare. È chiaro che un conto è muoversi autonomamente come privati cittadini e un altro, più delicato, è muoversi in ambito professionale.
                  In Italia per fortuna si può ancora evitare di dover rivolgersi ai professionisti: posso ricaricare autonomamente, posso immergermi autonomamente.
                  in altri Paesi non è così e chissà fino a quando si potrà godere di questa maggiore libertà visto che nel tempo sono state introdotte sempre più regole.
                  Certo che adeguarsi a tutte le normative risulta complicato e costoso... Spesso da noi sono anche astruse e mutevoli e, quindi, percepite come rottura di c.
                  Siamo un po’ ancora terzo mondo ma forse si sta meglio così

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                  • #24
                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Magari mi sbaglio, ma mi sembra che la norma EN relativa a questi aspetti non è mai stata recepita dal governo italiano convertendola in legge, pertanto la norma in oggetto - almeno sul territorio italiano resta un'indicazione e non un obbligo. ripeto, potrei anche sbagliare, è parecchio che non mi informo sull'argomento.
                    Per quanto riguarda la copertura del DAN (indicata nel post originale), se riferita alla copertura degli incidenti subacquei (intesi come mdd) mi sembra una stronzata galattica; se invece forse fosse riferita alla copertura RCT, forse potrebbe trattarsi di colpa grave. Ma qui si entra in un mondo dove gli avvocati regnano e non è il mio...
                    che io sappia dovrebbero essere state recepite nel 2014.
                    Dovrebbero è d'obbligo perché in Italia nulla è mai certo.

                    Secondo me si sta perdendo il filo del discorso, che rimane:
                    Chi ha una attività, se decide di attenersi a certe regole, è necessariamente ignorante e in malafede?

                    Siamo sicuri che, tutti coloro che ricaricano e vendono, abbiano la conoscenza delle norme che regolamentano il loro ambito di lavoro?

                    Chi vende, o ricarica (me compreso) gioca sul fatto che è prassi ignorare certe regole e che altre sono inapplicabili.
                    Con un distinguo: a costo di essere poco simpatico non evito mai dire come dovrebbe essere questo o quello da norma.

                    Poi entra in gioco il buon senso che ha dei limiti ben precisi, legati alla famosa "nozione di causa".
                    Quindi non tiriamolo troppo per la giacchetta.

                    Posso assicurarvi che, fino a ieri, la maggior parte dei sub, professionisti del settore, addetti alla ricarica, addetti alla vendita all'ingrosso dei gas, non avevano idea di cosa fosse un gas EN12021:14
                    (ora alcuni grossisti non vendono più gas di qualunque tipo a centri sub perché non marchiato EN12021 e temono problemi legali)

                    Quanto buon senso ci può essere se non si ha nozione?

                    L'ossigeno è ossigeno, lo sappiamo e lo abbiamo sempre detto tutti. Eppure la differenza tra quello industriale, quello medicale, quello avio e quello iperbarico comincia a farsi strada nella cultura del subacqueo evoluto.

                    Tra qualche anno sapere che si ricarica con ossigeno industriale sarà visto come una bestemmia, anche se lo si faceva fino a ieri.

                    Da questo punto di vista la subacquea è solo indietro di 30 anni rispetto al resto.
                    Chi di voi accetterebbe un impianto elettrico fatto con cavi cinesi di origine ignota che l'elettricista vi spaccia come "usati da tutti", al posto di un più costoso cavo certificato?
                    Soprattutto, taccereste di ignoranza un professionista che si rifiuta di farvi l'impianto con materiale non omologato?

                    L'uso degli attacchi M26 non è entrato a regime, e forse non lo sarà mai, solo perché la subacquea tecnica è, in Italia, sostanzialmente casalinga. L'attrezzatura è di proprietà del subacqueo il 99% delle volte, e su queste la norma ha valore relativo.
                    Quanti di voi hanno le bombole del bibo segnate e colorate a norma? Forse lo 0,01%. Eppure che c'è una legge in tal senso, è risaputo da anni.
                    Qualcuno ricorderà che, qualche anno fa, su alcuni GAV si trovava la scritta: "non omologato per uso con miscele nitrox".
                    Nessuno si è mai chiesto perché?

                    www.bludivecenter.com

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                    • #25
                      Blu dive, lo sai che io posso contraddirti solo se è per dare ragione a tua moglie...
                      Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                      cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                      • #26
                        Ciao Blu Dive, ad un cosi dettagliato intervento non posso non rispondere
                        Spero apportando delle considerazioni che abbiamo un minimo d'interesse.
                        Vado di punto in punto (sarà lungo per cui, chi non è interessato salti, nessuno si senta in obbligo di leggere - se non interessa)

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        che io sappia dovrebbero essere state recepite nel 2014.
                        Dovrebbero è d'obbligo perché in Italia nulla è mai certo.
                        E' vero ma non penso che sia solo un fatto legato alla nostra "italianità" anche se noi ci mettiamo impegno in questo ....
                        Purtroppo.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Secondo me si sta perdendo il filo del discorso, che rimane:
                        Chi ha una attività, se decide di attenersi a certe regole, è necessariamente ignorante e in malafede?
                        Argomento molto interessante ma, perdonami, dobbiamo contestualizzare la discussione ed analizzare il contesto in cui è nata la discussione, altrimenti non ci capiamo.

                        Da un professionista, negoziante, centro di ricarica, ecc, io richiedo professionalità e preparazione superiore anche alla mia proprio perché a loro, che lo fanno per mestiere, mi rivolgo per orientare anche i miei comportamenti.

                        Io non discuto la professionalità e la necessità di attenersi alle regole, ovviamente (mio padre era un maresciallo dei carabinieri e me lo ha sempre detto) la legge non può essere sempre applicata in termini meramente matematici - bisogna avere quel "buon senso" di adattarla alle circostanze, al contesto ed a ogni aspetto che questo può comportare.

                        Se non siamo in grado di applicare la regola con buon senso non possiamo "gestire" le situazioni, per esempio, della subacquea dove contesti diversi, richiedono comportamenti specifici che a volte mal rientrano in una regola di base generica.
                        Dal professionista, conoscitore del settore dove opera, io mi aspetto anche questo "buon senso", la capacità di mediare con la sua esperienza le situazioni e le regole.

                        Un professionista della subacquea che mi parla solo in termini di "regole" senza mostrare attenzione ad esigenze che io ritengo lecite, in quanto applicate nella pratica comune della subacquea, che non sa "mediare" tra la regola generica che norma (per esempio) l'attacco dell'O2 in generale (che norma in generale dalla bombola dell'autoambulanza, alle ditte che commerciano in gas industriali (O2), per finire con anche la subacquea) e le necessità vere di chi va sott'acqua è per me un professionista che non si comporta da professionista.

                        Malafede o ignoranza ?
                        Purtroppo alcune volte ho riscontrato ignoranza, in pochissimi casi anche malafede.

                        Ma veniamo al contesto, perché se perdiamo di vista il contesto finiamo per parlare generalizzando e cosi facendo non si arriva da nessuna parte.
                        Il contesto è il seguente:
                        Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggio
                        Tempo fa in un negozio della mia zona volevo far revisionare un erogatore per dedeicarlo ad ossigeno, un cressi.
                        Io sulla mia s40 ho un mk2 ma per comodità volevo cambiarlo per metterne uno con torretta girevole.
                        In poche parole in negozio non mi hanno voluto fare il lavoro, anzi mi hanno tirato un pippero mica da ridere sul fatto che O2 ha il suo filetto come EANx ha il suo quindi gli erogatore comuni non si possono usare sulle stage ma vanno presi di un'altra marca che li fa apposta
                        (marca di cui non ricordo il nome)personalmente mai visti.
                        Io non so se quanto ha scritto Sampe corrisponde al vero, ma a me non interessa, va da se che io rispondo dando per scontato che quello che ha scritto sia il vero (e non ho motivo per non credergli) pertanto il contesto su cui ragionare.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Siamo sicuri che, tutti coloro che ricaricano e vendono, abbiano la conoscenza delle norme che regolamentano il loro ambito di lavoro?
                        Purtroppo no - sono entrato in negozi (senza arrivare a parlare della grande distribuzione dove il commesso si e no sa distinguere un paio di pinne da una ciaspola per camminare sulla neve) dove anche i titolari non erano minimamente preparati e si comportavano da "commercianti" che cercano di appiopparti quello che si prefiggono di vendere ma non hanno competenze tecniche o non le hanno a sufficienza.
                        Premessa, ad onore del vero, sono stati pochi casi, normalmente ho incontrato persone di buon senso e preparate (in genere i negozi di subacquea funzionano quando chi c'è dietro è un subacqueo).

                        Torniamo al contesto di quello che ha chiesto Sampe ovviamente prendendolo per vero perché se apriamo al fatto che quello che ha scritto non sia vero e che la risposta data sia data su altri aspetti che non sappiamo tutto diventa plausibile, pertanto non c'è discussione.

                        Un erogatore può essere portato da un tecnico affinché lo revisioni e lo renda ossigeno compatibile ?

                        Questa è la domanda di Sampe - a cui io rispondo di SI, certo che si può fare.
                        Si può portare un erogatore dal tecnico affinché valuti se è possibile renderlo ossigeno compatibile.
                        Questo non vuol dire che si possa sempre fare su tutti gli erogatori in assoluto.
                        Per convertire un erogatore per l'uso in O2 bisogna che l'erogatore risponda a due aspetti.
                        Il primo accertarsi che tutte le parti dell'erogatore siano ossigeno compatibili - e nel caso non lo fossero se si possono sostituire con parti costruite con materiale ossigeno compatibile.
                        A volte, non è possibile sostituire o non è conveniente, tra il lavoro e il costo dei nuovi pezzi potrebbe non valere la pena, perché il costo supererebbe quello di acquisto di un nuovo erogatore (ovviamente ossigeno compatibile).
                        Secondo, pulire bene tutte le parti dell'erogatore per rimuovere ogni residuo di inquinanti (l'erogatore potrebbe essere stato sporcato con l'uso in aria da sostanze che reagiscono con l'O2) che potrebbero reagire con l'ossigeno, processo di "condizionamento".
                        Se sul primo e secondo stadio (e frusta) è possibile rispettare questi due elementi: materiale ossigeno compatibile e pulizia - l'erogatore può essere usato per erogare O2.
                        Molti dei nuovi erogatori sono già dalla casa madre costruiti con materiali ossigeno compatibili anche se sono venduti come erogatori per aria, in questo caso la conversione è più facile basta pulire l'erogatore condizionarlo per l'uso in O2.

                        L'attacco non centra nulla.

                        Io prendo la mia bombola di fase, la porto in revisione, tra le altre cose chiedo la pulizia per l'uso in ossigeno, chi mi fa la revisione, non mi ha mai fatto il minimo problema sull'attacco della rubinetteria, controlla solo che la bombola sia compatibile per un uso in O2 ed esegue i controlli di revisione e pulizia necessari e previsti anche per l'uso con O2 puro.

                        Faceva più bella figura a dire che lui non eseguiva i lavori di conversione dell'erogatore - fine.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Chi vende, o ricarica (me compreso) gioca sul fatto che è prassi ignorare certe regole e che altre sono inapplicabili.
                        Con un distinguo: a costo di essere poco simpatico non evito mai dire come dovrebbe essere questo o quello da norma.
                        Viviamo in una società dove è facile arrivare ad essere citati per responsabilità.
                        In America è anche peggio.
                        Le regole ci sono e sicuramente non viviamo più in tempi in cui si poteva improvvisare.
                        Oggi i professionisti hanno la possibilità di accedere ad aggiornamenti, corsi, stage ecc, ecc, che gli permettono di tenere il passo con una burocrazia fatta anche di enne regolamenti non sempre "logici" e "chiari".
                        I professionisti devono continuare ad investire in formazione se il loro settore è la subacquea, che, come tutti sappiamo è un continuo "divenire" sia pratico (nei comportamenti di chi s'immerge), sia formale (nei regolamenti e regole ufficiali).

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Poi entra in gioco il buon senso che ha dei limiti ben precisi, legati alla famosa "nozione di causa".
                        Quindi non tiriamolo troppo per la giacchetta.
                        Il buon senso non è altro che l'esperienza pratica di chi, nel settore da tanti anni, sa come muoversi per ottimizzare le proprie azioni.
                        In un settore come la subacquea è fondamentale l'esperienza e la capacità di capire cosa fare e come farlo al meglio cosa che va al di la anche delle mere regole generiche.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Posso assicurarvi che, fino a ieri, la maggior parte dei sub, professionisti del settore, addetti alla ricarica, addetti alla vendita all'ingrosso dei gas, non avevano idea di cosa fosse un gas EN12021:14
                        (ora alcuni grossisti non vendono più gas di qualunque tipo a centri sub perché non marchiato EN12021 e temono problemi legali)

                        Quanto buon senso ci può essere se non si ha nozione?

                        L'ossigeno è ossigeno, lo sappiamo e lo abbiamo sempre detto tutti. Eppure la differenza tra quello industriale, quello medicale, quello avio e quello iperbarico comincia a farsi strada nella cultura del subacqueo evoluto.

                        Tra qualche anno sapere che si ricarica con ossigeno industriale sarà visto come una bestemmia, anche se lo si faceva fino a ieri.
                        Condivido.
                        Il settore subacqueo è sempre in continua evoluzione, e cosi anche la normativa sui gas, la subacquea è un'attività ludica relativamente giovane, soprattutto quella tecnica (con l'uso di miscele e gas specifici) - va da se che i cambiamenti si susseguono e vanno non solo compresi ma che bisogna con essi cambiare a nostra volta.
                        Il tutto passa attraverso un continuo lavoro di aggiornamento, di formazione.
                        Oggi non si può più improvvisare se decidiamo d'investire professionalmente in una di queste attività.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Da questo punto di vista la subacquea è solo indietro di 30 anni rispetto al resto.
                        Chi di voi accetterebbe un impianto elettrico fatto con cavi cinesi di origine ignota che l'elettricista vi spaccia come "usati da tutti", al posto di un più costoso cavo certificato?
                        Soprattutto, taccereste di ignoranza un professionista che si rifiuta di farvi l'impianto con materiale non omologato?
                        La conversione di un erogatore per poterlo usare in O2 non è l'equivalente di chi fa un impianto elettrico con materiale non certificato.
                        Un tecnico che sia minimamente professionale andrà ad usare nella conversione oring certificati per l'uso in O2, grasssi specifici per l'uso in O2, effettuerà una pulizia a norma ecc, ecc.
                        Alla fine l'erogatore riassemplato avrà le carte in regola per operare in O2, salvo un uso improprio.

                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        L'uso degli attacchi M26 non è entrato a regime, e forse non lo sarà mai, solo perché la subacquea tecnica è, in Italia, sostanzialmente casalinga. L'attrezzatura è di proprietà del subacqueo il 99% delle volte, e su queste la norma ha valore relativo.
                        Quanti di voi hanno le bombole del bibo segnate e colorate a norma? Forse lo 0,01%. Eppure che c'è una legge in tal senso, è risaputo da anni.
                        Qualcuno ricorderà che, qualche anno fa, su alcuni GAV si trovava la scritta: "non omologato per uso con miscele nitrox".
                        Nessuno si è mai chiesto perché?

                        La norma dice che fino al 40% di ossigeno nella miscela posso usare attrezzature che non sono state espressamente costruite per un uso con l'ossigeno.
                        Ora che un gav venga alimentato con una miscela superiore al 40% di ossigeno sinceramente mi fa sorridere un po.
                        L'ean 50 - che è una miscela per decompressione anche se usata come miscela di fondo e iniettata nel gav non costituisce certo un pericolo, il pericolo è l'O2 puro.
                        Scusa se ripeto un concetto mio personale ma l'M26 non è entrata a regime semplicemente perché a livello tecnico non è considerata una sicurezza ma al contrario un problema.
                        L'immersione tecnica ha dei costi cosi alti che non è certo il dover osservare uno standard specifico come l'attacco M26 che fa la differenza.
                        Non si è mai imposto perché non è pratico e questo anche tu lo hai scritto.
                        Poi possiamo costruire bellissimi castelli in mondi ideali dove tutto è perfetto e giusto, ma questi rimarranno sempre e solo ideali e non reali.

                        Con questo ammetto che la spicchiatura nera e bianca a me fa schifo e sulle mie bombole non la faccio fare, il mio bibo è un bellissimo bibo interamente bianco satinato
                        Bellissimo : anche l'occhio vuole la sua parte.

                        Ammetto che in questo caso infrango una regola a cui non mi attengo e ne sono conscio facendo prevalere il piacere estetico.
                        Ovviamente rispondo per questo peccato per me "veniale" - nel momento in cui succedesse qualcosa che può essere ricondotto a questa inosservanza, ma è un pericolo che mi permette di dormire serenamente la sera.


                        Rana

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                        • #27
                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          Se va il vigile del fuoco (ufficialmente) e, insieme alla bombola ed erogatore, vuole la certificazione per l'uso con miscele iperossigenate in ambiente iperbarico, stai sicuro che l'attacco sarà M26.
                          Mi preme riconoscere che malgrado io ho le mie idee, malgrado penso che se chiedo la pulizia di un erogatore per un uso in O2 puro trovo che zampettarla con lo standard ossigeno M26 sia un po oltre il lecito dato che si usa anche il classico din.

                          Ammetto e riconosco che Blu Dive ha ragione lo standard (O2 M26) esiste e per quanto possa sembrare strano ci sono delle regole.

                          Con i dovuti motivi si possono anche disattendere ma questo non significa che vengono meno e che infrangerle sia dovuto.
                          In questo ho sbagliato la mia comunicazione e di questo mi scuso con tutti voi e Blu Dive.


                          Rana




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                          • #28
                            Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                            Blu dive, lo sai che io posso contraddirti solo se è per dare ragione a tua moglie...
                            Vedo che hai capito, pensa che anche io sono libero di contraddirmi per darle ragione.
                            Purtroppo non tutti la conoscono e sono consci dei rischi che corriamo....
                            www.bludivecenter.com

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                            • #29
                              In qualche didattica è inidcato l uso di m26 su EANx? Nella mia, la PTA, non dice nulla a riguarda.
                              Il mio D10 è a spicchi, almeno li sono a norma

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                              • #30
                                Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggio
                                In qualche didattica è inidcato l uso di m26 su EANx? Nella mia, la PTA, non dice nulla a riguarda.
                                Il mio D10 è a spicchi, almeno li sono a norma
                                Le didattiche non fanno le leggi e le norme, quelle le fa lo stato.

                                Mi spiace ma la spicchiatura verticale non è più a norma , per l'aria serve un cerchio nero sullo sfondo bianco dell'ogiva, .

                                www.bludivecenter.com

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