Perché NON usano (loro) il computer

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  • Originariamente inviato da iw5dsz Visualizza il messaggio

    ... e io un ricreativo senza computer....

    Poi scrivi:

    Originariamente inviato da iw5dsz Visualizza il messaggio

    Ps sono venuto anche nel tuo diving a fare un bel tuffo tecnico
    Senza rancore, ma il mio dubbio resta per il discorso trool....o sei rec o tec (fai pace con te stesso, sto scherzando....), oppure sei quello che parla su youtube...

    Originariamente inviato da iw5dsz Visualizza il messaggio


    No ho detto che non sono un istruttore

    Mai detto questo nel mio post.




    Buone bolle a tutti!!!
    http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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    • Per info tek no rec ma non so cosa centra con il post visto che non si parla di me ma di un sistema e di un'altra persona.

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      • Tralasciando la sterile, ma divertente polemica, che nei forum ravviva la monotonia!
        bludive in questa discussione hai tirato due o tre stoccate che mi hanno fatto ribaltare!

        ... e ritornando quindi al discorso, quello che riguarda il processo di decompressione....

        Come avete già detto...l'unica certezza è che non c'è un solo metodo...e sopratutto...tutti gli algoritmi sono sbagliati (in senso lato, ovviamente).

        Ovvero nessun algoritmo è esatto, ma per i computer, si sceglie quello che statisticamente sembra più affidabile.

        Con questa premessa, e giusto a titolo di chiacchierata romantica sul passato della subacquea, ho il piacere di condividervi, alcune righe scritte da un amico ed istruttore in un suo libro, riguardo come, negli anni 80 gestivano la decompressione... cose da pazzi... ma sono sicuro apprezzerete! Di seguito alcune scan del suo libro.

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        Ultima modifica di Tonnetto; 06-10-2020, 18:26.
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          • Resta il fatto che al giorno d'oggi c'è chi studia metodi ed effetti della decompressione, ne capisce alcune cause, ci lavora. Forse sono state fatte più scoperte negli ultimi 10 anni che nei 100 precedenti. Fermo restando che finchè una cosa funziona, funziona e che anch'io ho fatto immersioni utilizzando la deco mnemonica (non quella di utr), a parer mio resta sempre un metodo di programmazione per elaborare delle tabelle; certo, possono essere variate durante l'immersione, ma sempre tabelle. L'elettronica ci ha semplificato la vita in tantissime occasioni, la subacquea è una di quelle. E se rompo il computer durante un tuffo fondo, ho il back up, così come chi usa 2 profondimetri digitali. Ma se mi sento poco bene, e la testa non funziona a modo, un conto è leggere, l'altro far di calcolo. E poi, corre voce che talune deco mnemoniche di tanto in tanto mandino qualche supersub dentro la botte a farsi qualche ciclo di O2... Ma questo non si dice, non si può dire, altrimenti potrebbe cadere l'aura... Giocare a secco coi numeretti, non ci vuole tanto. Invece fare immersioni da 4/5 ore non è da tutti; uscirne sani anche meno.
            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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            • Chissà perché, ma il Baptiste del racconto lo immagino con il volto e la voce di Philippe Leroy ...
              Sarà per l'accento francese, boh
              Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
              L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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              • Lorescuba Infatti, gira che rigira sempre di applicare algoritmi e tabelle si tratta!

                L'unica cosa che noi meri utilizzatori, possiamo fare è cercare di andare verso i metodi statisticamente più affidabili, ovvero che fanno uscire sani il maggior numero di persone...e questi alla fine sono quelli che girano sui computers in commercio...

                Infatti, non siamo tutti uguali, e sopratutto non siamo tutti navy seal.
                Nella tabella di seguito USN 55 sono le tabelle U.S. Navy 1995, mentre da come ho capito il VVAL 18 è l'algoritmo attualmente usato dai seal nei loro computer. A 40mt hanno 19minuti di curva!


                confronto.jpg
                Fonte:https://anyflip.com/fvqd/fztn/basic

                Aggiungo che inoltre hai beccato un punto chiave, che mi sembra non fosse ancora stato menzionato

                Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                ... se mi sento poco bene, e la testa non funziona a modo, un conto è leggere, l'altro far di calcolo...
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                • Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
                  Chissà perché, ma il Baptiste del racconto lo immagino con il volto e la voce di Philippe Leroy ...
                  Sarà per l'accento francese, boh
                  Chiederò al diretto interessato
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                  • Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
                    [USER="8744"]

                    Infatti, non siamo tutti uguali, e sopratutto non siamo tutti navy seal.
                    Nella tabella di seguito USN 55 sono le tabelle U.S. Navy 1995, mentre da come ho capito il VVAL 18 è l'algoritmo attualmente usato dai seal nei loro computer. A 40mt hanno 19minuti di curva!

                    E' un discorso di % di rischio. La curva di sicurezza delle US navy a 42 metri (quella usata dalla fipsas per intenderci) prevede se non ricordo male, 5 minuti. Questo corrisponde ad un margine di sicurezza x che prevede una certa % di incidenti in relazione ad un certo numero di immersioni. Proprio perché siamo tutti diversi, statisticamente allungare il tempo di curva a 10 minuti non ti manda certamente al Creatore, ma semplicemente aumenta la % di incidenti rispetto ad un certo numero di immersioni. E' anche per questo che un sistema è tanto più affidabile quante più sono le immersioni registrate; il zhl16 credo sia l'algoritmo che ha più immersioni di tutti. Ora, senza nulla togliere alle didattiche che si fanno il loro sistema matematico, prima che raggiungano un numero di tuffi che possa fare statistica, ci vogliono anni e migliaia di sub che registrano i dati. Altrimenti è un sistema empirico che per alcuni funziona e per altri, forse...
                    Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                    cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                    • Pur essendo quello che ha "il logbook più corto di tutti" mi permetto un commento. Se si tratta di un peccato di eccessiva sfrontatezza, spero me lo perdonerete.

                      Partiamo da un fatto, anzi da una definizione, per semplicità quella di wikipedia: Un algoritmo è un procedimento o programma che risolve una classe di problemi attraverso un numero finito di istruzioni elementari, chiare e non ambigue.

                      In altri termini, l'associazione algoritmo - computer è impropria e sebbene, con buona pace di Ada Lovelace, gli algoritmi abbiano riscosse un maggiore interesse dopo l'introduzione del calcolatore elettronico, di fatto lo precedono. In altri termini, qualunque procedimento normato, ben definito e calcolabile (ma non è il caso, credo, di aprire una discussione sul concetto di calcolabilità) è realizzabile tramite un algoritmo.

                      Aggiungo che la maggior parte degli algoritmi utilizzati nei problemi "interessanti" sono parametrici, ovvero configurabili secondo un numero, talvolta elevato, di elementi di condizionamento.

                      Il punto è quindi: quale algoritmo e quali parametri. Quando è disponibile un numero sufficiente di informazioni, esperienza e sono date le condizioni di ottimalità, procedere alla scelta può essere possibile, sebbene non sempre facile. Altrimenti si hanno tre possibilità: 1. seguire un dogma, 2. andare ad intuito/esperienza, 3. studiare la situazione, progettare la soluzione e fare una scelta provando ad utilizzare il maggior numero di informazioni a nostra disposizione, ancorché insufficiente.

                      Ciò che io non riesco a capire è perché si debba scegliere l'opzione 1. Posso capire, sebbene non condivida, la scelta 2 (poco tempo, poca voglia, poche risorse). Credo però si dovrebbe convenire (correggetemi se non condividete) che l'obiettivo di tutti dovrebbe essere l'opzione 3. Ovvero, studiare, imparare più strategie possibili ed adoperare, volta per volta, quelle ritenute più opportune.

                      Concludo citando un amico che si occupa di fisiologia subacquea: "è dagli anni '80 che si parla di realizzare il computer fisiologico, configurabile su misura, utilizzando decine di parametri dell'individuo, per garantire la migliore adeguatezza possibile del profilo decompressivo".

                      Ciao,
                      . DD .

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                      • Temo allora che l'unico modo sia quello di ficcarcelo sottopelle...con funzione aggiunta di eco-doppler, altri soldi...
                        Buone bolle a tutti!!!
                        http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                        • Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
                          Temo allora che l'unico modo sia quello di ficcarcelo sottopelle...con funzione aggiunta di eco-doppler, altri soldi...
                          E' più semplice inventare un sensore di CO2 per il reb AFFFIDABILE, e fare in modo che tutti da domani si immergano con un E-CCR.
                          Ultima modifica di Tonnetto; 07-10-2020, 15:10.
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                          • Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

                            E' più semplice inventare un sensore di CO2 per il reb AFFFIDABILE, e fare in modo che tutti da domani si immergano con un E-CCR.
                            E le bolle con cosa le misuri???
                            Buone bolle a tutti!!!
                            http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                            • Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio

                              E le bolle con cosa le misuri???
                              Chi se ne frega delle bolle! Ti troveresti sempre a respirare una miscela adattate in tempo reale.

                              Gli algoritmi attuali sono già abbastanza affidabili!!!



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                              • Che ve ne fate del reb...??? C'è gente che va a 130 metri in circuito aperto ed esce anche...!!!
                                Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                                cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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