Passaggio erogatore di emergenza

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #16
    Io invece vorrei chiedervi in base alla vostra esperienza, qual è il problema che avete maggiormente riscontrato
    e come vi siete comportati o comunque risolto il problema (almeno spero),
    parliamo di immersioni sportive, quindi i classici 40 metri e diciamo tutte le tipologie di sub (intendo dai neo brevettati a chi ha già esperienze varie),
    io ma magari mi sbaglio, penso che finire l'aria senza accorgersene sia quasi impossibile,
    il neo brevettato guarda il manometro ogni 5 secondi , il sub esperto è un controllo che fa in automatico,
    quindi io credo che finire l'aria sia quasi impossibile,
    è più probabile restare con poca aria e quindi ci si rivolge al compagno o alla guida e si cerca aiuto, quindi sicuramente ci sarà agitazione ma penso gestibile in una certa maniera,
    caso diverso invece una rottura con perdita d'aria quella secondo me è una situazione più complicata,
    è una cosa improvvisa e sicuramente c'è agitazione , come vi siete comportati o come avete visto risolvere la situazione ?
    quale pensate sia l'intervento migliore?
    In entrambi i casi preferite il contatto tra i due sub o magari preferite tenere il sub in difficoltà a distanza e passare solo l'erogatore?

    Commenta


    • #17
      cgl mi hai anticipato sono curioso anche io di sapere le varie didattiche che insegnano attualmente

      Commenta


      • #18
        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        Io invece vorrei chiedervi in base alla vostra esperienza, qual è il problema che avete maggiormente riscontrato
        e come vi siete comportati o comunque risolto il problema (almeno spero),
        parliamo di immersioni sportive, quindi i classici 40 metri e diciamo tutte le tipologie di sub (intendo dai neo brevettati a chi ha già esperienze varie),
        Scusa ma un neo brevettato non va a-40 metri.
        O sbaglio ?

        Capisci che un conto è dire limitiamoci alle immersioni ricreative in curva di sicurezza al massimo a -30 metri.

        Un altro conto è dire -40 metri che di fatto comporta la reale situazione di trovarsi fuori curva ed anche in ambiente narcotico.

        Gli scenari sono diversissimi.

        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        io ma magari mi sbaglio, penso che finire l'aria senza accorgersene sia quasi impossibile,
        il neo brevettato guarda il manometro ogni 5 secondi , il sub esperto è un controllo che fa in automatico,
        quindi io credo che finire l'aria sia quasi impossibile,
        Statistica alla mano il finire la scorta d'aria è tra le prime cause d'incidenti subacquei.
        Tu dici è quasi impossibile, io ti dico che succede sovente in ambito ricreativo.
        Succede perché le persone non programmano l'immersione e soprattutto non eseguono l'immersione come programmato.
        Qui potrei andare avanti ma tedierei e basta.

        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        è più probabile restare con poca aria e quindi ci si rivolge al compagno o alla guida e si cerca aiuto, quindi sicuramente ci sarà agitazione ma penso gestibile in una certa maniera,
        Meno male che ci sono le guide

        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        caso diverso invece una rottura con perdita d'aria quella secondo me è una situazione più complicata,
        è una cosa improvvisa e sicuramente c'è agitazione , come vi siete comportati o come avete visto risolvere la situazione ?
        Cosa c'è da essere agitati ?
        Le attrezzature si rompono, tutte ....., la domanda non è se si dovesse rompere ma quando si romperanno.
        Per questo ci sono le procedure.
        Se sai le procedure e le sai attuare, il corso serve a questo, perché ti devi agitare ?
        Sei con il tuo compagno vicino avete due octopus, il tuo compagno è la tua fonte d'aria alternativa.
        Ti si rompe l'erogatore o quello che vuoi ti avvicini a lui prendi il suo octopus (in genere lo chiedi) - s'interrompe l'immersione e si risale, si è in curva di sicurezza pertanto dov'è il problema ?

        Se il problema è mettere in atto una procedura cosi semplice e ci si agita forse l'addestramento che avete ricevuto non è stato sufficiente o forse è meglio che cambiate sport.

        Ovviamente tutto questo ha senso se si rimane all'interno dei limiti per cui l'octopus è stato concepito, se si eccede e ci si spaventa andando in panico perché si fa un qualcosa che è ben al di la delle attrezzature, configurazione e procedure che si sanno usare .... il problema è un altro.
        Il problema sta nel fatto che avete fatto immersioni non alla vostra portata.

        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        quale pensate sia l'intervento migliore?
        Quello che ti permette di portare la pelle a casa.
        Premesso che non esiste un metodo migliore, esistono diverse tipologie d'immersione ogni tipo d'immersione richiede un certo livello di preparazione.

        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        In entrambi i casi preferite il contatto tra i due sub o magari preferite tenere il sub in difficoltà a distanza e passare solo l'erogatore?
        E poi dicono che l'immersione in solitaria non è sicura .....

        Io ho visto tante persone in difficoltà, allievi, compagni d'immersione ecc, ecc, nessuno mai mi ha strappato l'erogatore dalla bocca (cosa che se avvenisse non è un problema).
        Ho sempre passato io l'erogatore al compagno in difficoltà.
        Premesso questo - mi adatto alle procedure concordate con il gruppo con cui mi immergo, stabilendo metodiche a seconda delle immersioni affrontate.

        Cordialmente
        Rana
        Ultima modifica di RANA; 01-04-2020, 19:16.

        Commenta


        • #19
          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
          Statistica alla mano il finire la scorta d'aria è tra le prime cause d'incidenti subacquei.
          Tu dici è quasi impossibile, io ti dico che succede sovente in ambito ricreativo.
          Succede perché le persone non programmano l'immersione e soprattutto non eseguono l'immersione come programmato.
          Confermo, un sacco di gente finisce l'aria...
          Quando andai la prima volta alle Maldive a lavorare come istruttore al Club Vacanze era il 1986. Non so' per quali motivi, all'epoca per i clienti era previsto l'uso di monobombola da 10 l, 200 bar, monoattacco, mentre noi istruttori avevamo il 15 litri biattacco. Gli standard del Club Vacanze prevedevano una prof. max di 42 metri, con una sola sosta di decompressione a 3m, di 10 minuti massimo. All'epoca si considerava che una immerisione pianificata leggermente fuori curva fosse più sicura di una pianificata appena appena dentro la curva di sicurezza (mi risulta che per il BSAC inglese sia ancora cosi').
          L'immersione tipo, comunque, era 30 minuti a 30 metri, con sosta di 3 minuti a 3m.
          Ma un mono da 10, a 30m, se uno respira in modo robusto (come capita di fare quando ti girano attorno 10 squali martello) non bastava, e spesso uno o due clienti finivano l'aria ben prima di arrivare al trapezio dove ci aspettavano le bombole ausiliarie per la decompressione.
          Quindi sia io che mia moglie montavamo due primi stadi e 4 secondi stadi, dei quali due normali (da destra) e due montati "alla rovescia", col tubo a sinistra, molto comodi per dare aria ai clienti.
          E soprattutto a mia moglie, che di solito chiudeva il gruppo, è capitato tante volte di dover dare aria a due clienti contemporaneamente...

          Commenta


          • #20
            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

            Scusa ma un neo brevettato non va a-40 metri.
            O sbaglio ?

            Capisci che un conto è dire limitiamoci alle immersioni ricreative in curva di sicurezza al massimo a -30 metri.

            Un altro conto è dire -40 metri che di fatto comporta la reale situazione di trovarsi fuori curva ed anche in ambiente narcotico.

            Gli scenari sono diversissimi.
            Certo ovvio, era per dire che la discussione non era solo per i neo brevettati ma che comunque mi limitavo a parlare di max 40 metri.

            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

            Statistica alla mano il finire la scorta d'aria è tra le prime cause d'incidenti subacquei.
            Tu dici è quasi impossibile, io ti dico che succede sovente in ambito ricreativo.
            Succede perché le persone non programmano l'immersione e soprattutto non eseguono l'immersione come programmato.
            Qui potrei andare avanti ma tedierei e basta.



            Meno male che ci sono le guide
            Io chiedevo appunto la differenza tra finire l'aria e restare senza aria,
            ovvero sto respirando e ad un certo punto non arriva più aria e quindi sono rimasto senza aria,
            oppure vedo il manometro che è basso tipo ho 20 bar e quindi sto finendo l'aria ,
            penso che il comportamento sia diverso,
            io credo che soprattutto all'inizio il sub più che guardare il fondale rimane più concentrato su gav assetto consumo aria, però non ho la tua esperienza e quindi se dici che restano senza aria ci credo, avevo una sensazione diversa


            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

            Cosa c'è da essere agitati ?
            Le attrezzature si rompono, tutte ....., la domanda non è se si dovesse rompere ma quando si romperanno.
            Per questo ci sono le procedure.
            Se sai le procedure e le sai attuare, il corso serve a questo, perché ti devi agitare ?
            Sei con il tuo compagno vicino avete due octopus, il tuo compagno è la tua fonte d'aria alternativa.
            Ti si rompe l'erogatore o quello che vuoi ti avvicini a lui prendi il suo octopus (in genere lo chiedi) - s'interrompe l'immersione e si risale, si è in curva di sicurezza pertanto dov'è il problema ?

            Se il problema è mettere in atto una procedura cosi semplice e ci si agita forse l'addestramento che avete ricevuto non è stato sufficiente o forse è meglio che cambiate sport.

            Rana
            Le procedure le conosco, ma io cercavo l'esperienza di qualcuno che l'avesse vissuta dal vero per capire come è andata veramente la cosa, ovvero più scene di panico o più cose fatte con tranquillità?

            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
            Ovviamente tutto questo ha senso se si rimane all'interno dei limiti per cui l'octopus è stato concepito, se si eccede e ci si spaventa andando in panico perché si fa un qualcosa che è ben al di la delle attrezzature, configurazione e procedure che si sanno usare .... il problema è un altro.
            Il problema sta nel fatto che avete fatto immersioni non alla vostra portata.
            Rana
            Niente da dire su questo


            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
            Quello che ti permette di portare la pelle a casa.
            Premesso che non esiste un metodo migliore, esistono diverse tipologie d'immersione ogni tipo d'immersione richiede un certo livello di preparazione.



            E poi dicono che l'immersione in solitaria non è sicura .....

            Rana
            Portare a casa la pelle è fondamentale,
            certo che se sei quello che ha l'aria o è senza aria non è la stessa cosa,
            la strategia non è detto che sia la stessa

            Sicuramente il vantaggio dell'immersione in solitaria è che non litighi con nessuno

            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

            Io ho visto tante persone in difficoltà, allievi, compagni d'immersione ecc, ecc, nessuno mai mi ha strappato l'erogatore dalla bocca (cosa che se avvenisse non è un problema).
            Ho sempre passato io l'erogatore al compagno in difficoltà.
            Premesso questo - mi adatto alle procedure concordate con il gruppo con cui mi immergo, stabilendo metodiche a seconda delle immersioni affrontate.

            Cordialmente
            Rana
            E' questo che volevo sapere, non avendo la tua esperienza,
            quando parli di difficoltà cosa intendi persone agitate o comunque cose controllate?

            Faccio un esempio banale che non c'entra con la subacquea,
            gomma forata nell'auto, c'è chi prende fuori il cric auto e cambia la gomma o magari c'è neve e monta le catene,
            altre persone nelle stesse condizioni si fermano e chiamano un gommista o carroattrezzi , in entrambi i casi il problema viene risolto, ma la differenza è il tempo ed il costo,
            primo caso in 1 ora fai tutto, nel secondo perdi mezza giornata e costa di più

            Ciao

            Commenta


            • #21
              Io non sono esperto di forum come chi ha intravisto subito un troll... questo é l'unico forum che provo a frequentare e ancora fatico a capire alcuni meccanismi nelle interazioni, però onestamente la domanda di azotobis non mi ha stupito più di tanto.

              Più spesso di quanto pensate i clienti del diving mi hanno fatto la stessa domanda, non sono tutti federali, forti di club organizzati che gli permettono di praticare costantemente...e se non si tratta di troll spero non si senta preso per i fondelli, non mi sembra proprio il caso.

              Tanti fanno un corso, perdono di vista l'istruttore e vanno al diving cercando di imparare... chiedendo consigli e scospiazzando i più "esperti" (aiuto...) e le guide,... attrezzature, come si muovono in acqua, atteggiamenti in barca e a terra, é normale... personalmente parto sempre dal principio che non esistono domande stupide...

              Ma sicuramente non ci avrò capito una mazza io..

              Commenta


              • #22
                Ma seguo con interesse la discussione..

                Commenta


                • #23
                  Ciao a tutti,

                  -Impossibilità di respirare dalle proprie Bombole


                  Azioni di recupero:

                  -Si richiama l'attenzione del compagno (o chichessia, aggiungo io)

                  -Si richiede gas respiratorio e si inizia a respirare dall'erogatore del compagno (come o quale lo Dovete già sapere, aggiungo io)

                  -Si stabilizza respirazione e Assetto (entrambi, aggiungo io)

                  -Si interrompe l'immerione e si risale (Come e perchè già lo dovete sapere, aggiungo io)



                  Ora io NON faccio immerioni con estranei perchè, sono asociale è ho un solo amico con la stessa passione, ma, prima di fare ogni immersione, Parliamo (non di donne e/o birra), lo Controllo e bado che sia a posto e Lui fa lo stesso con me.
                  So perfettamente come è configurato e pure il tipo di costume che indossa e di che colore esso sia.


                  L'unico cosa che IO non farò mai, è fare Immersioni con "Topo Gigio".

                  Se NON siamo Sicuri di chi si immerge con se stessi, Dobbiamo Rinunciare all'immersione, tutto il resto, PER ME son Chiacchere.


                  Ma fatto un corso questa basilare procedura l'avranno pur fatta ?!?!


                  Se poi vogliamo parlare di Donne e/o Birra allora apriamo un Post nella sezione giusta



                  Tutto questo scritto da me, ovviamente, con estrema Serenità e senza alcun modo fare Polemica



                  Un Grande Abbraccio,
                  con affetto,
                  Mefy

                  Commenta


                  • #24
                    Ma...cosa vorrebbe dire "conoscere" con chi ci si immerge?...onestamente...belle parole, d'effetto, ma per il 99,99 % degli interessati siamo nell'ambito della semantica ...chiacchiere da bar che rincuorano gli entusiasti che poi in acqua si sciolgono come neve al sole..preferisco chi umilmente si fa delle domande...

                    Commenta


                    • #25
                      Francamente...Si sta confondendo una procedura di assistenza in ambito controllato con un intervento di soccorso, sono due situazioni molto differenti, la seconda, che non auguro a nessuno, é sempre e comunque una manovra estrema, alias merdone, dove un eventuale successo rientra nella casistica delle "botte di culo"...imho..

                      Commenta


                      • #26
                        continuo a pensare che la miglior configurazione sia quella insegnatami dal buon ghisotti, per l'aperto, e che credo fosse anche della psa, didattica poi diventata pta, oggi non so nemmeno se esistente. erogatore primario frusta corta in bocca e non lo cedo a nessuno. frusta lunga elasticata alla bombola che in caso di necessità viene sfilata con una mano nel far di un secondo e porta al mancante aria. mi è capitato diverse volte l'uso e mai mi sono trovato a mal partito. io non amo erogatori con collari ballonzolanti davanti a me. certo oggi con covid può tornare buona norma l'uso ghisottiano. per me è importante l'essere sempre perfettamente attivo nel momento del bisogno. mi levo l'erogatore che ho in bocca per darlo a un altro magari in difficoltà intellettuale e con scarsa razionalità di pensiero, non mi piace. mi tengo il mio erogatore in bocca che son tranquillo e porgo l'altro in tempi praticamente uguali e lo lascio fluttuare per riacquistar calma...ma il mio erogatore sta nella mia bocca. pensieri personali logicamente che non voglion essere dogma
                        Ultima modifica di cesare; 02-04-2020, 10:57.
                        ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                        Commenta


                        • #27
                          Lombo

                          Ma...cosa vorrebbe dire "conoscere" con chi ci si immerge?
                          Ciao, hai ragione, ho sbagliato a scrivere.

                          La frase corretta è Riconoscere con chi ci si Immerge.


                          Se vedessi che è "Topo Gigio" IO lascierei perdere, non mi immergerei.

                          La sicurezza di una immersione, NON inizia dall'immersione, questa Mia decisione potrà essere NON condivisa.

                          Spero di essere stato chiaro.

                          Con estremo affetto,
                          Mefy

                          Commenta


                          • #28
                            Originariamente inviato da Lombo Visualizza il messaggio
                            Ma...cosa vorrebbe dire "conoscere" con chi ci si immerge?...onestamente...belle parole, d'effetto, ma per il 99,99 % degli interessati siamo nell'ambito della semantica ...chiacchiere da bar che rincuorano gli entusiasti che poi in acqua si sciolgono come neve al sole..preferisco chi umilmente si fa delle domande...
                            Ci sono due casi estremi, per me:
                            1) Mi immergo con mia moglie, solo noi due: abbiamo fatto più di 1000 immersioni assieme, sin da giovanissimi, e tutta la carriera didattica assieme, incluso il corso istruttori a Nervi con Marcante, etc.
                            Con lei la certezza è totale, e soprattutto la tranquillità di avere accanto l'unica persona che reputo superiore a me in tutto: tecnica, tranquillità, coraggio, potenza fisica, capacità di sopportazione del dolore, etc... In tale situazione particolarmente favorevole, abbiamo fatto assieme cose ben oltre i normali limiti di sicurezza, abbiamo avuto la nostra buna dose di incidenti ed inconveniente, ma ce la siamo sempre cavata benisismo, perchè avere un compagno come lei è meglio di un angelo custode. Nessuno problema a respirare in due da un solo erogatore in tale situazione, non esiste che se lo gtenga e non me lo dia più indietro...
                            2) Porto in imerisone un gruppo di subacquei inesperti o di alievi durante una immersione in un villaggio turistico. Li metto in coppia fra loro, io conduco il gruppo, ed ho un altro divemaster che lo chiude (ma tecnicamente non e' "in coppia" con me). In queste condizione non solo so' di dovermela cavare da solo, ma sò di dover poter soccorrere DUE allievi/clienti simultanemanete in difficoltà. Ergo mi serve aria ridondante ed almeno tre secondi stadi, meglio 4. E mai e poi mai mi tolgo l'erogatore primario di bocca se ho accanto una personaggio sconosciuto in difficoltà. Meglio che in difficoltà ci sia solo lui, se vado in difficoltà anch'io siamo nella merda tutti quanti...

                            Commenta


                            • #29
                              MEFISTO
                              Topo Gigio si riconosce a colpo d' occhio ma ci sono anche casi che riconosci solo andando in acqua ed e' li che ci possono essere problemi.
                              Un amico fiorentino gran subacqueo conoscitore del Giglio piu' profondo era solito premettere " .. parte da sessanta metri ... " e con quel sistema dava una bella sforbiciata.
                              Funziona.
                              Ciao
                              Paolo
                              Paolo

                              Commenta


                              • #30
                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Certo ovvio, era per dire che la discussione non era solo per i neo brevettati ma che comunque mi limitavo a parlare di max 40 metri.
                                A me il binomio: "neo brevettati / -40 m." faccio fatica a capirlo.
                                Un neo brevettato Open (base per noi) non va a -40 metri.
                                Se è abilitato a -40 metri è almeno al terzo corso e non lo considero più un "neo brevettato".

                                Premesso questo, sono d'accordo con te nel limitare la discussione in ambito ricreativo, configurazione octopus, immersioni in curva, con il compagno a quote ricreative.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Io chiedevo appunto la differenza tra finire l'aria e restare senza aria,
                                ovvero sto respirando e ad un certo punto non arriva più aria e quindi sono rimasto senza aria,
                                oppure vedo il manometro che è basso tipo ho 20 bar e quindi sto finendo l'aria ,
                                penso che il comportamento sia diverso,
                                Un subacqueo può rimanere senza aria per due situazioni di massima.
                                La prima
                                Rimango senza aria perché l'ho finita, ergo, ho calcolato male la scorta e/o non ho eseguito l'immersione come programmato, penso che sia il caso che tu chiami: "Finire l'aria".
                                La seconda
                                Rimango senza aria perché il sistema (gruppo ARA) ha subito un guasto ed ha perso l'aria, penso che sia il caso che tu chiami: "Restare senza aria".

                                Comunque sia il risultato è il medesimo - sono senza aria.

                                Premessa: non si rimane senza aria di colpo della serie: sto respirando serenamente ma un secondo dopo sono a zero d'aria.
                                Rimanere senza aria, che sia perché sono andato in affanno (fatto che rientra nella prima casistica) o che sia per una rottura non ci troviamo di colpo senza aria - rimanere a zero richiede almeno una manciata di secondi prossima al minuto.
                                Un tempo sufficiente per attuare delle strategie prima di trovarsi a zero.

                                Sono senza aria, configurazione octopus, ad una profondità entro e non oltre -30 metri, in curva di sicurezza, con un compagno, ed ho una trentina di secondi (almeno ma sono di più) per fare cosa ?

                                Semplice:
                                attuare la procedure standard da mettere in atto sempre con l'octopus indipendentemente dal problema che porta a rimanere senza aria:
                                "Avverto il compagno che mi passa il suo secondario, si interrompe immediatamente l'immersione e si risale"
                                Non c'è da fare altro.

                                Ovviamente se ho finito l'aria perché abbiamo calcolato male, perché abbiamo eseguito l'immersione non come programmato è plausibile ritenere che anche il nostro compagno sia a corto d'aria.
                                In questo caso cosa fare ?
                                Si attua comunque la procedura sopra descritta.
                                Chi ha ancora aria la condivide con il compagno mentre s'interrompe immediatamente l'immersione e s'inizia la risalita.

                                Questo è il motivo per cui l'octopus non è una configurazione adatta a maggiori profondità perché se si rimane entro e non oltre i -30 metri, avendo anche solo un minuto d'aria (condivisa in due) - si ha comunque tempo per portarsi sopra a -15 metri - prossimi alla superficie, e, se li finisce l'aria completamente per tutti e due i subacquei vorrà dire che si risale in espirazione - fare una risalita a meno di 15 metri dalla superficie è un attimo.
                                Siamo in curva di sicurezza, che cosa vuoi che ti succeda ? e poi anche un piccolo rush cutaneo non è certo un problema se paragonato al fatto che senza aria si muore se sei sott'acqua.

                                Ma attenzione, lo scenario che ho descritto, l'estrema "ratio" della risalita in espirazione è uno scenario che si verifica solo, ed unicamente, se i due subacquei hanno sbagliato tutto, hanno sbagliato a programmare a tal punto che anche la riserva che avrebbe dovuto garantire la risalita non è bastata, hanno sbagliato l'esecuzione dell'immersione non accorgendosi entrambi che stavano rapidamente finendo l'aria oltre, addirittura, la riserva, insomma un disastro.

                                In questo caso il problema non è la configurazione e/o le procedure ed il metodo adottato, il problema è la non preparazione, l'incapacità assoluta, di questi che non chiamerei "neo subacquei" ma "subacquei incapaci".
                                Qui dovremmo discutere sul fatto che sono incapaci, andare a capire il corso che hanno fatto, cosa hanno appreso, come sono state testate le loro abilità ecc, ecc, ma è un altro discorso trito e ritrito.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                io credo che soprattutto all'inizio il sub più che guardare il fondale rimane più concentrato su gav assetto consumo aria, però non ho la tua esperienza e quindi se dici che restano senza aria ci credo, avevo una sensazione diversa
                                Io credo che un subacqueo neo brevettato, che ha superato un corso - non dico il massimo dei massimi - ma un corso "normale" tenuto con professionalità e buon senso da parte di un istruttore - non dico il massimo dei massimi - ma con una buona preparazione e soprattutto che sia onesto nei giudizi - sa eseguire un immersione entro i limiti di quello che prevede il suo brevetto.
                                Sa andare sott'acqua entro i limiti con serenità godendosi l'immersione, consapevole di dover applicare quanto imparato, consapevole di cosa fare se ... succede questo o quello.

                                Se non sa fare questo, se non sa gestire un immersione all'interno di quello che è lecito che faccia in base al brevetto conseguito il problema è del corso che ha frequentato e dell'istruttore che lo ha brevettato, ed anche sua dato che si dovrebbe rendere conto che non ha imparato nulla di nulla solo a farsi male.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Le procedure le conosco, ma io cercavo l'esperienza di qualcuno che l'avesse vissuta dal vero per capire come è andata veramente la cosa, ovvero più scene di panico o più cose fatte con tranquillità?

                                Ma in ambito ricreativo, entro -30 metri, in curva di sicurezza cosa pensi che ci possa essere capitato ?

                                E' capitato di dare aiuto ad allievi che hanno vuotato la bombola in 10 minuti rimanendo a zero .... e cosa pensi che abbiamo fatto ?
                                Abbiamo passato il nostro secondario a questi allievi e li abbiamo portati in superficie.
                                Ossia - abbiamo attuato le classiche procedure.

                                Ero in panico a fare questo ?
                                No, non perché sono "superman" ma perché come istruttore è una situazione che succede normalmente.
                                Come istruttore anticipo queste situazioni - sono io che guardo i manometri agli allievi non me ne sto della loro lettura.
                                Ecc.

                                E' capitato che con i miei compagni d'immersione a quote ricreative abbiamo fatto i "cretini" trovandoci a zero e risalendo respirando anche l'aria nella maschera, ma eravamo a quote dove saremmo riemersi anche se ci avessero tagliato la frusta dell'erogatore.

                                Insomma non ci s'inventa nulla.

                                C'è la convinzione che le procedure siano solo un qualcosa che ha senso nei corsi poi dopo sono bel altre le azioni che ci salvano.
                                Come se dopo si dovesse apprendere chissà quali tecniche segrete di una fantomatica scuola d'Okuto delle sette stelle o meglio dei sette mari.
                                No, le procedure nascono e si sono affinate per far pronte a problemi reali e per tanto sono e rimangono il solco entro il quale dobbiamo dirigere le nostre azioni.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                certo che se sei quello che ha l'aria o è senza aria non è la stessa cosa,
                                la strategia non è detto che sia la stessa
                                Qui non capisco.
                                Se siamo io e te sott'acqua, in configurazione octopus, in curva entro e non oltre -30 metri se io rimango senza aria ti chiedo il secondario e tu mi dai il secondario interrompendo entrambi l'immersione risalendo.
                                Se tu se senza aria mi chiedi il mio secondario io te lo do interrompendo l'immersione e risalendo.
                                La strategia di uscita è la stessa.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Sicuramente il vantaggio dell'immersione in solitaria è che non litighi con nessuno
                                Raramente litigo, mi è capitato ma sono casi talmente rari che confermano la regola.
                                L'immersione in solitaria a me piace di per se, e, questo è il motivo per cui la faccio.
                                Andare in solitaria non rende subacquei più bravi anzi, bisogna sempre tenere presente che il "senso di autosufficienza" che può dare (spesso solo in modo apparente) va ponderato sapendo che un compagno è e rimane un elemento positivo nella sicurezza complessiva di un immersione.
                                Ovviamente il compagno è tale se sa cosa fare e se noi siamo capaci di operare sapendo cosa fare.
                                Quando ho compagni d'immersione in cui mi trovo ad essere il "leader" o per meglio dire in cui comprendo di essere il subacqueo con più esperienza, a cui gli altri "guardano", mi sento inevitabilmente responsabile e in questi casi sento un ruolo vicino alla figura "dell'istruttore / guida".
                                In questo contesto penso che se mi trovassi in solitaria avrei meno "pressione" sapendo non dover guardare anche altre persone, persone che alcune volte non conosco e che per tanto considero come potenzialmente fonte di problemi da prevenire.
                                In questo senso andava interpretata la mia battuta.
                                Ma con questo amo immergermi anche e aggiungo soprattutto con persone che non conosco.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                quando parli di difficoltà cosa intendi persone agitate o comunque cose controllate?
                                Un subacqueo in panico è la situazione peggiore in cui ci si può trovare.
                                Per fortuna a forte profondità, in aria, il soggetto in panico va in "blackout" narcotico e questo è un bene per chi deve soccorrerlo.
                                In ambito ricreativo il panico è un problema che non ammette soluzione, salta tutto procedure ecc, ecc.
                                Avviene, mi sono capitati (per fortuna pochi) subacquei che vanno in panico ...
                                Non c'è molto da fare sono ingestibili "punto e basta" - fuggono verso la superficie e non si possono fermare.
                                Puoi solo rallentarli se riesci ad agganciarti a loro e stargli vicino - risalendo anzi "pallonando" con loro.
                                Per fortuna il panico in questi casi è sempre a quote entro -30 metri ed il carico decompressivo non è un grande pericolo - pertanto diciamo che il panico è proprio dei neo subacquei.

                                Bisogna stare attenti durante questi eventi di difficile gestione a guardare se perde l'erogatore perché in questo caso c'è il pericolo che trattenga l'aria per paura (dato che il panico è puro istinto di sopravvivenza non mutuato dalla ragione) e vada in sovra distensione polmonare.

                                Se l'agitazione non sfocia in panico ti trovi sempre davanti ad una persona collaborativa anche se agitata ed in questo caso ci si comporta secondo le procedure previste.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Faccio un esempio banale che non c'entra con la subacquea,
                                gomma forata nell'auto, c'è chi prende fuori il cric auto e cambia la gomma o magari c'è neve e monta le catene,
                                altre persone nelle stesse condizioni si fermano e chiamano un gommista o carroattrezzi , in entrambi i casi il problema viene risolto, ma la differenza è il tempo ed il costo ..
                                Sott'acqua non esistono "carri attrezzi".
                                Se a me, subacqueo si "fora una gomma" ergo si rompe il primo stadio - in configurazione octopus devo per forza chiedere assistenza perché la mia "ridondanza" la mia ruota di scorta" è il mio compagno.
                                Viceversa il contrario.
                                Sott'acqua bisogna saper "cambiare una gomma" ergo attuare il sistema corretto di coppia.
                                Questo se parliamo di subacquei autonomi, brevettati.

                                Se al contrario non sappiamo "cambiare una gomma" ergo attuare un corretto sistema di coppia ed abbiamo bisogno del "meccanico" ossia della guida che ci guardi in tutto e per tutto non parliamo certo di subacquei formati, autonomi e mi auguro anche non certo brevettati.

                                Diciamo che se sott'acqua sei nel caso che tu descrivi cosi:
                                "altre persone nelle stesse condizioni si fermano e chiamano un gommista o carroattrezzi"
                                Non parliamo di subacquei ma di persone che nella migliore delle ipotesi stanno facendo un "battesimo del mare" - ossia non sanno nulla ma un istruttore li prende e gli fa fare una piccola esperienza sott'acqua.

                                Cordialmente
                                Rana

                                Commenta

                                Riguardo all'autore

                                Comprimi

                                azotobis Per saperne di più su azotobis

                                Statistiche comunità

                                Comprimi

                                Attualmente sono connessi 95 utenti. 2 utenti e 93 ospiti.

                                Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 06:45 il 16-01-2023.

                                Scubaportal su Facebook

                                Comprimi

                                Sto operando...
                                X