Quando usare il trimix

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  • #16
    Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
    allora chi scende a 100? Chi ha superato i 100?

    i cubani...quando facevano assistenza a Pipin e a Deborah Andollo.
    poi sono venuti in Italia e, siccome dovevano collaborare con L'UTR per fare queste assistenze, i vertici UTR (sapete di chi parlo, immagino) gli hanno imposto l'uso del trimix; giustamente.


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    • #17
      Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
      darkfire
      Gli studi di Mitchel e Dolette sono stati abbastanza confutati nel corso di serie sperimentazioni (tra tutte quella del NEDU) portando come conseguenza la revisione dei deep stop in RD e, in casa italiana, all affermazione (raccomndazioni SISMI) di una preferenza di Buhlmann rispetto ad altri algoritmi con GF 50/80. GF low a 50 proprio per attenuare la profondità degli stop. Per il momento i modelli a bolle non sembrano prevalere come sicurezza.
      Gli studi di Doolette a cui mi riferivo sono quelli relativi all'emivita in rapporto all'elio dei vari tessuti, testandoli su modelli animali. Non riguardano il vpm, ma il buhlmann. Le ultime presentazioni in merito sono state effettuate ai tekdive usa 2014 e 2016 e si trova qualcosa anche sulle pagine della shewarwater, in merito alle penalità elio su zhl-16c (diverse da quelle su zhl-16a che non è presente nei computer subacquei perché troppo laborioso per i processori dei computer subacquei)

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      • #18
        https://www.shearwater.com/monthly-b...elium-penalty/
        Trovato. Io mi riferivo ad altro avendo frainteso. Comunque non mi pare che affermino che esiste una revisione delle attuali procedure penalizzanti. Piuttosto e comprensibilmente raccomandano l’utilizzo di heliox invece che di trimx in quanto ha caratteristiche migliori.
        Con l uso del CCR questo trova più conveniente applicazione. Ma io parlavo di CA e di tmx normossico.
        Guarda anche http://www.alertdiver.com/NEDU
        Ultima modifica di Palve; 12-10-2019, 14:04.

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        • #19
          beh, se vai a cercare tutti gli studi di Doolette e le varie relazioni si parla anche di circuito aperto. Anche perché non è che se una teoria funziona in circuito chiuso, smette di valere in circuito aperto.
          In multideco è possibile applicare (a proprio pericolo) tali cinetiche.
          Io le applico con scopo di precauzione: dove con azoto come unico inerte ci sarebbe un runtime totale di 82 minuti, usando un 18/45 (ad esempio) il runtime scenderebbe a 66 minuti... per cui rispettando il runtime di 82 minuti, se la teoria è valida si uscirebbe più puliti e se non fosse valida, comunque puliti come da vecchia. Anche se conosco gente che la cosa la sta applicando per tuffi importanti, tagliando la deco in maniera brutale e senza uscirne piegato.

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          • #20
            darkfire
            Non ho dubbi circa il fatto che esistano altri modelli decompressivi oltre a quello da me citato. Non ho nemmeno dubbi sul fatto che nessun modello offra garanzie totali. In passato ho usato con successo ed in migliaia di immersioni modelli molto (ma molto) meno conservativi. Credo che tantissimi sub stiano usando con successo modelli diversi. Per l’esempio ho usato Buhlmann e GF che attualmente sono raccomandati dal SISMI. Poi se la soluzione al problema dei tempi più lunghi di deco fosse usare un modello senza hellium penalty anche questa è una soluzione. Tu stesso però dicevi di usare multideco in modo conservativo trattando il 18/45 come aria (quindi senza penalizzazione ma anche senza vantaggio in favore del tmx). Aria e tmx non hanno le stesse quote deco. Rimane in CA il problema non piccolo del costo.
            Ultima modifica di Palve; 12-10-2019, 19:19.

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            • #21
              beh, io non uso il trimix come aria. Uso il trimix come trimix, con strategia decompressiva x-deco e uscita con profondità media al di sotto di un valore soglia che mi è stato insegnato. Però prima di uscire butto un occhio allo shearwater settato con i gf (e finora è sempre stato così). La questione per me non è uscire prima ma uscire bene come quando sono entrato o meglio ancora

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              • #22
                algiordino e darkfire non dico che sia corretto l'utilizzo di aria a certe quote, dico che determinate persone sono in grado di farlo in quanto predisposizione e allenamento lo hanno reso per loro possibile. Non si può rendere tutto oggettivo.

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                • #23
                  A proposito di aria profonda, una delle letture che mi impressionò maggiormente è questa:

                  http://www.abyssi.it/avvelenamento.htm

                  L'autore (Alberto Angius, scopritore di relitti ed operatore video subacqueo) racconta di quando ha avuto un avvelenamento da ossigeno a -92 metri, respirando aria

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                  • #24
                    La descrizione dell’uso dei sacchetti è proprio una minchiata .... anzi tutto il racconto mi sembra una grandissima minchiata
                    Ultima modifica di Albertosixsix; 12-10-2019, 22:01.

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                    • #25
                      Altro che minchiate. A un sub di quel livello c' e' solo da fare tanto di cappello
                      Paolo
                      Paolo

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                      • #26
                        Tanto di cappello come sub ... ma la storia che ha raccontato è del tutto inverosimile

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                        • #27
                          Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                          Considerato l’elevato costo anche dovuto al fatto che l elio è in esaurimento, quando ritenete conveniente e/o necessario l’utilizzo del trimix?
                          Ovvio che per certe profondità dove l ossigeno al 21 % diventa pericoloso oppure quando la narcosi diventa troppo forte (soggettivo) non c è altra scelta.
                          Ma alle profondità e tempi in cui è ancora utilizzabile l aria come vi regolate? Faccio un esempio 20 minuti a 51 metri.... A questa quota e per questo tempo, a parità di gas decompressivi (es. 50 + 100) la deco relativa al 18/45 risulta addirittura penalizzata. La narcosi è sopportabile e la ppo2 è ancora decente.
                          Usare aria è economico e produce un profilo decompressivo più semplice. I valori finali del CNS sono ancora buoni.
                          Il ragionamento parte dalla considerazione della minor solubilità dell elio nei liquidi e nei lipidi, rispetto all azoto, compensata solo in parte da una maggiore velocità di diffusione del primo. La differente percentuale di o2 (21 contro 18) rende inconsistente anche il vantaggio relativo alla infiammazione cellulare.

                          Per un tuffo 20@50 aria tutta la vita, non sto neanche a fare comparazione in entrambi i casi aria o tmx è un tuffo che vado a pancia lo chiudi in un range di 50/60 minuti.
                          Il problema della decompressione non si pone, più che altro un tema di narcosi, ma sono quote e tempi gestibili.
                          Attenzione ai software appena inserisci elio penalizzano con la decompressione, in realtà non è elio da cui dobbiamo preoccuparci.
                          Quando usare elio????
                          C'è la famosa terra di mezzo 40/60mt dopo vale la pena ancora fare qualche compromesso, dopo anche no.


                          Personalmente tuffo classico lacustre 20 minuti tra i 50/60mt me lo faccia in aria.
                          Ne faccio una 40 all'anno, non ha senso investire euri in questa esperienza.
                          Se vado al mare e faccio qualcosa di particolare ha senso
                          Poi c'è un altro aspetto :il tempo di fondo.
                          Oggi sono stato su una secca a Spotorno rossi e gialle mi sono fatto 35 minuti a 60metri con un bel trimix light.
                          Best mix20/20
                          farla in aria risulta pesante, a che pro?
                          Per risparmiare 30 euro di miscela....

                          Caso mai risparmio 30 euro di miscela ma ho al polso un bellissimo computer da 1000eur... E lo uso per tuffi in aria
                          Ognuno decide come meglio regolarsi...
                          Chiudo, per chi dice che non ha senso economico fare tuffi oltre i 70 in circuito aperto, che per me non ha senso comprare un reb spendere 5/7keur e fare tuffi normossici o poco oltre, tuffi che si fanno in scioltezza in circuito aperto.

                          Ciauzz
                          ​​
                          Ultima modifica di paolinus; 12-10-2019, 23:57.
                          http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                          http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                          • #28
                            http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
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                            • #29
                              Non volevo rifare una discussione sull aria profonda: ho esemplificato delle quote che non hanno nulla di particolare come ppo2 e forse nemmeno come ppN. Era piuttosto perché continuo a vedere molti che fanno immersioni semplici complicandosi molto la vita....
                              Poi, se come già chiarito, andiamo a 80 m. X 20 minuti l’uso del tmx mi pare scontato anche se, anche io in passato, qualche caz..ata l ho fatta e sono ancora qui.

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                              • #30
                                Mi sembra che si volesse fare anche una comparazione del computo decompressivo a parità di tuffo con aria o tmx.
                                ​​​​​​Se risparmio qualche minuto di deco sempre guardando il software non mi sembra un buon motivo per usare aria e non tmx.
                                Insomma non uso aria o tmx per fare meno o più decompressione .
                                http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
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