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  • #16
    Finora non ho mai provato le pinne da apnea in immersione ARA ed effettivamente una volta o l'altra tanto per curiosità voglio vedere l'effetto

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    • #17
      Pinne in carbonio da apnea ne ho vista qualcuna, l ultima da dei ragazzi con il reb a Ponza (scoglio della botte) ma loro usavano gli scooter, infatti non capivo il perché di una pinna cosi usata con lo scooter.
      Io ero a fare il barcaiolo, quindi non li ho visti in acqua, e per non fare lo spaccaballe non ho chiesto nulla.
      So che è ot ma c è un motivo per questa cosa? L unica cosa che ho notato io è che le pinne lunghe sul gommone sono scomodisse da mettere (per lo meno loro han fatto fatica ed il gommone era grosso!)
      Io uso le jetfin sempre (ho solo quelle )e via sempre a rana e le uso anche per girare ecc ecc. qual è il vantaggio di una pinna da apena in un ambito tecnico? Non si fa fatica a muoversi visto il peso di bibo stage ecc ecc?

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      • #18
        Timoni meglio, specialmente se sei piccolo. Intendo dire maggior stabilità

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        • #19
          Dipende come ti trovi personalmente, corte o lunghe poco cambia, importante è la tecnica di pinneggiata, se uso lo scooter con le pinne normali sembro una Ferrari con le slick sulla neve, sicuramente la ragazza menzionata prima invece si sente meglio.
          Buone bolle a tutti!!!
          http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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          • #20
            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

            Una sola considerazione su tutte.
            Se quello che dici è vero perché non trova riscontro nella subacquea tecnica, in quei subacquei che affrontano immersioni molto impegnative ?
            Be' magari anche no, guarda le pinne che usa, spesso, Casati....

            La pinna da apnea ben progettata è più performante delle corte e rigide ara, ci sono tonnellate di carta su questo argomento (e studi seri).
            Solo che, dopo un certo carico (massa da spostare) questo rendimento in più cala fino ad essere negativo, cioè sconveniente rispetto ad una pinna corta, larga e rigida che sposti approssimativamente la stessa acqua.

            In teoria, in un'immersione "leggera" (come di solito sono quelle senza gav in muta umida), la pinna lunga e della giusta rigidezza sarebbe da preferire ad una pinna corta e rigida.
            In un'immersione tec, in cui si è carichi come un mulo, la pinna ara ha solo vantaggi.

            Poi, lo sforzo che si fa in ara, è talmente limitato che va bene tutto e ai gusti non si comanda
            www.bludivecenter.com

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            • #21
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              Be' magari anche no, guarda le pinne che usa, spesso, Casati....

              La pinna da apnea ben progettata è più performante delle corte e rigide ara, ci sono tonnellate di carta su questo argomento (e studi seri).
              Solo che, dopo un certo carico (massa da spostare) questo rendimento in più cala fino ad essere negativo, cioè sconveniente rispetto ad una pinna corta, larga e rigida che sposti approssimativamente la stessa acqua.

              In teoria, in un'immersione "leggera" (come di solito sono quelle senza gav in muta umida), la pinna lunga e della giusta rigidezza sarebbe da preferire ad una pinna corta e rigida.
              In un'immersione tec, in cui si è carichi come un mulo, la pinna ara ha solo vantaggi.

              Poi, lo sforzo che si fa in ara, è talmente limitato che va bene tutto e ai gusti non si comanda
              ​Lo ammetto Blu Dive, mi hai inchiodato con argomenti ineccepibili, non posso che riconoscere come vere le parole che hai scritto ma permettimi comunque di commentarle dal mio punto di vista.

              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              Be' magari anche no, guarda le pinne che usa, spesso, Casati....
              Casati è Casati, al mondo come lui ce ne saranno 5 forse anche meno, quello che fa è fuori da ogni canone per noi comuni subacquei.
              Se rileggi un mio precedente intervento ho scritto:
              "Se a scrivere che con le bombole si trova bene con le pinne d'apnea è Uberto Pelizzari non avrei proferito commento.​"
              Casati di fatto è il medesimo discorso, non si può commentare, perché è fuori dai canoni.

              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              La pinna da apnea ben progettata è più performante delle corte e rigide ara, ci sono tonnellate di carta su questo argomento (e studi seri).
              Solo che, dopo un certo carico (massa da spostare) questo rendimento in più cala fino ad essere negativo, cioè sconveniente rispetto ad una pinna corta, larga e rigida che sposti approssimativamente la stessa acqua.
              Che dire hai il dono della sintesi.

              Le pinne d'apnea sono strumenti studiati per sviluppare velocità più che potenza.
              Sono indubbiamente più performanti sono questo aspetto (gli studi che citi ci sono e sono innegabili) ma come hai detto tu la velocità decresce se applicata ad una grande massa e un maggio attrito.
              Decresce fino a diventare negativo.

              Tutto giusto ma questo strumento richiede una grande forza, più aumenti la massa maggiore deve essere la rigidità della pala lunga per evitare di perdere resa (per il discorso che hai fatto).
              Maggiore è la rigidità maggiore è lo sforzo.
              Sforzo che deve essere ponderato al tempo in cui si è in grado di sostenerlo.
              Se io mi metto ai piedi una pala lunga e rigida, posso anche convenire con te che riesco, a patto di rispettare determinati canoni della pinneggiata, una potenza maggiore ma per quanto tempo sono in grado di reggere tale sforzo ?

              Ed è qui che casa l'asino.

              Quando le gambe non ce la fanno più si piega il ginocchio fino a 45 gradi, a questo punto la pala lunga non lavora curvandosi (curvatura che deve essere portata ad un livello di resa) ma vanga l'acqua andando su e giù longitudinalmente, in questo modo non spinge.

              Quindi quello che scrivi è sacrosanto, ma nella pratica non si può "bovinamente" (nessuno si offenda intendo senza consapevolezza di questi aspetti) passare da una pinna da ara a una d'apnea.

              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              In teoria, in un'immersione "leggera" (come di solito sono quelle senza gav in muta umida), la pinna lunga e della giusta rigidezza sarebbe da preferire ad una pinna corta e rigida.
              In un'immersione tec, in cui si è carichi come un mulo, la pinna ara ha solo vantaggi.
              Esattamente.
              Convengo con te che nei miei scritti sono stato molto estremista nel descrivere gli aspetti negativi delle pinne lunghe, convengo con te che ci sono situazioni dove l'impiego ha effettivamente dei vantaggi.

              Io nel senza gav non uso le pinne lunghe (le ho usate) perché avere il mollone e delle pinne corte che metto e tolgo rapidamente è per me un fattore più importante che guadagnare in velocità, considerando che la mia velocità di pinneggiata anche con le pinne corte ben al di sopra di quello che mi serve e se non sto attento finisco per distanziare i miei compagni.
              Senza contare che il polacchetto (la scarpetta) che indosso con le pinne a mollone è una protezione per i miei piedi nelle fasi in cui entro ed esco dall'acqua irrinunciabile, basta un sassolino ed io non cammino dal dolore.

              Premesso questo le pinne lunghe trovano decisamente una situazione affine nell'immersione molto semplice e con il minimo dell'attrezzatura che è il "no gav"

              A tal fine posto un video dell'amico carissimo che mi ha insegnato il senza gav, lui usa le pinne d'apnea e non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di andargli a dire alcun che sulle pinne che usa

              https://vimeo.com/29222199

              Blu Dive come sempre i tuoi interventi sanno riportare anche il mio "fervore" in un ambito più ragionevole.

              Spero che chi ha aperto la discussione veda in tutti gli interventi (soprattutto i miei) non una polemica ma spunti di riflessione su cui ragionare.

              Cordialmente
              Rana




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              • #22
                Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                Le pinne d'apnea sono strumenti studiati per sviluppare velocità più che potenza.
                Ciao Rana, scrivo al volo prima d'andare in mare....

                Parti da un assunto errato, che è quello citato.
                La pinna da apnea ha necessità dipotenza, soprattutto nella fase più delicata, quello dello stacco dal fondo.
                Soprattutto se si parla di pescatori in apnea, questo è uno sforzo (chiamala "potenza"), muscolare e di reazione della pinna, che non è neanche contemplato nell'immersione ad Ara. E che, tutto sommato, sarebbe anche inutile.
                Per questo, per un apneista, è così importante trovare il giusto rapporto tra rigidezza e dimensioni della pala (e, aggiungo, forma e digidezza di tomaio e pianta della scarpetta).
                Non a caso spesso i produttori offrono diverse possibilità di scelta.

                Nell'immersione ara tutto ciò è molto meno importante (e forse trascurato), la "trasmissione" della potenza tra la gamba e la pala è un fattore poco rilevante, tanto che si usano i molloni, cioè il sistema "peggiore" perché più dispersivo di energia.
                Ha altri vantaggi, che prendono il sopravvento, ma solo perché la "resa" può, entro certi limiti, essere trascurata. Chi va a cercare una resa maggiore, per curiosità o necessità, deve cambiare sistema, lo si trova nella pala lunga, finche gli altri fattori non ne rendono sconveniente l'uso.

                PS la dive system in collaborazione con c4, fecero una pinna con pala in carbonio e molloni, l'ho provata ed un amico le ha usate fino a cunsumarle.
                io per anni ho usato le pale lunghe sporasub (a volte accorciate di un po') convertite a cinghiolo prima, e mollone poi.
                La Neos, anni fa, mise in commercio delle pinne lunghe con una sorta di scarpetta (a molloni) fatta in acciaio inox, pensata per corallari e OTS.

                PPS sia Casati che Pellizzari, usano pinne che si trovano in commercio, non è che le fanno per loro (o almeno non sempre )
                www.bludivecenter.com

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                • #23
                  Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                  Ciao Rana, scrivo al volo prima d'andare in mare....

                  Parti da un assunto errato, che è quello citato.
                  La pinna da apnea ha necessità dipotenza, soprattutto nella fase più delicata, quello dello stacco dal fondo.
                  Soprattutto se si parla di pescatori in apnea, questo è uno sforzo (chiamala "potenza"), muscolare e di reazione della pinna, che non è neanche contemplato nell'immersione ad Ara. E che, tutto sommato, sarebbe anche inutile.
                  Per questo, per un apneista, è così importante trovare il giusto rapporto tra rigidezza e dimensioni della pala (e, aggiungo, forma e digidezza di tomaio e pianta della scarpetta).
                  Non a caso spesso i produttori offrono diverse possibilità di scelta.

                  Nell'immersione ara tutto ciò è molto meno importante (e forse trascurato), la "trasmissione" della potenza tra la gamba e la pala è un fattore poco rilevante, tanto che si usano i molloni, cioè il sistema "peggiore" perché più dispersivo di energia.
                  Ha altri vantaggi, che prendono il sopravvento, ma solo perché la "resa" può, entro certi limiti, essere trascurata. Chi va a cercare una resa maggiore, per curiosità o necessità, deve cambiare sistema, lo si trova nella pala lunga, finche gli altri fattori non ne rendono sconveniente l'uso.

                  PS la dive system in collaborazione con c4, fecero una pinna con pala in carbonio e molloni, l'ho provata ed un amico le ha usate fino a cunsumarle.
                  io per anni ho usato le pale lunghe sporasub (a volte accorciate di un po') convertite a cinghiolo prima, e mollone poi.
                  La Neos, anni fa, mise in commercio delle pinne lunghe con una sorta di scarpetta (a molloni) fatta in acciaio inox, pensata per corallari e OTS.

                  PPS sia Casati che Pellizzari, usano pinne che si trovano in commercio, non è che le fanno per loro (o almeno non sempre )
                  Ciao Blu Dive.
                  Non la penso come te.

                  Una Ferrari è un auto con un motore potentissimo parliamo mediamente di più di 300 cavalli, eppure non è in grado di competere con la coppia e il "tiro" di un trattore che ha sicuramente un motore con meno cavalli ma una struttura in grado di sviluppare potenza e trasferirla al terreno - anche se a bassa velocità.

                  Le pinne d'apnea necessitano di potenza questo è vero e lo confermo ma non è lo strumento adatto a trasformare la forza impressa in coppia di spinta nelle partenze da fermo e con grossi carichi.

                  Questo è il motivo per cui la spinta, come tu stesso hai detto e sono d'accordo, decresce con il crescere della massa del subacqueo fino a diventare un rapporto negativo.

                  Il pescatore ha esigenze particolari, io non ho pescato mai ma se ha la necessità di movimenti forti da fermo deve per forza usare una pala più rigida del dovuto.
                  Però, correggimi se sbaglio il pescatore fa uno sforzo limitato e non duraturo e quindi si può anche permettere una pinna rigida per poter avere più coppia bassa anche se ciò comporta una speda di forza muscolare maggiore.

                  Una pala lunga rigida in grado di avere spinta ai bassi (partenze da fermo con carichi per intenderci) è una pinna che ti spezza le gambe e se ti trovi a dover sostenere lo sforzo per più tempo ti troveresti nella condizione di far fronte ad uno stress più alto della tua capacità di fornire forza.

                  Bisogna sempre partire dal tipo di sforzo che si deve sopportare, dalla massa, dalla tecnica posseduta e dalla durata dello sforzo stesso.
                  Ponderando questi elementi si arriva a capire quale pinna è più adatta a quanto intendiamo fare.

                  Anche tra le pinne d'apnea ci sono un ventaglio di situazioni, più lunghe, più corte, più morbide o più rigide, ecc, ecc.
                  Ogni aspetto determina un compromesso che fa fronte a una ben specifica situazione.

                  Le pinne d'apnea sono strumenti specifici.
                  Le pinne d'ara sono strumenti che più facilmente si adattano a situazioni diverse, hanno un ventaglio di modi di utilizzo più ampio.

                  Insomma dietro ad una pinna ci sono innumerevoli considerazioni che si possono e si devono fare.

                  Non basta dire: ho comprato le pinne d'apnea e ho visto la luce.

                  Cordialmente
                  Rana

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                  • #24
                    Tutte le volte che vado in acqua con qualcuno che indossa le pinne da apnea lo maledico.
                    A parte le palate che sono in grado di darti da qualsiasi posizione e/o distanza, si aggiunge pure il disastro che riescono a fare quando si spostano vicino qualcosa eradicando e spezzando tutto ciò che incontrano.
                    Saranno più o meno efficaci delle ara, non mi importa, io resto con le mie tech fin, ma per carità imparate a gestirle e a muovervici senza fare danni o arrecare fastidio ai compagni.

                    My two cent.

                    (Considerazione puramente personale basata sull'esperienza. Nessun riferimento ai presenti.)

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                    • #25
                      Nella preistoria dalla quale provvengo si doveva essere buoni apneisti per poi usare le bombole... e si insegnava pure il nuoto a corpo libero! La pinneggiata veniva impostata correttamente e prima dell avvento del gav nessuno si sarebbe sognato di usare le pinne lunghe con l ara. Sai che crampi dopo una certa permanenza sul fondo dove eri parecchio negativo ed il trim doveva per forza essere diagonale. Però le prime pinne rigide erano a scarpetta. Ricordo le rondine ara. Solo più tardi, con più soldi e migliori attrezzature sul mercato, sono state introdotte quelle con lacciolo. Ho avuto le jet fin della beauchat per molti anni. Per apnea usavo le concorde. Ora in perfetto assetto neutro e trim orrizzontale, sub che vengono da corsi senza corpo libero e apnea e che sanno poco pinneggiare, pinneggiano a rana per ridurre la fatica legata ad un profilo non proprio idrodinamico dato dalle bombole sul fianco. Ben presto poi si passa al dpv perché portarsi dietro tutto l ambaradan è parecchio faticoso, specie con un po’ di corrente. Dimmi cosa devi fare e ti dirò che pinna usare... Le pinne, come altre attrezzature, sono strumenti specializzati. Ci sono delle situazioni intermedie in cui pinne lunghe e bombole possono funzionare bene, altre in cui proprio no. Esempio: in grotta con pinne lunghe? Con me no...
                      Ultima modifica di Palve; 10-09-2019, 21:10.

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                      • #26
                        Mettiamola così, ognuno ha le pinne che si merita!
                        "Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" [Arthur Bloch]
                        "Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china...
                        ... e a quel punto è un attimo..." [ignoto]

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                        • #27
                          RANA come già in un'altra discussione, ribadisco: Casati (che non ho ancora avuto il piacere di conoscere de visu)è un fuoriclasse, ma anche un essere umano...quindi possiamo tutti, credo, imparare da lui 😁 (illuminante il paragrafo "pinne" del suo manuale speleosub) . Poi, ho appreso che le pinne tipo apnea sono ben diffuse in Svizzera e Francia: tanto in mare che per le immersioni in grotte non troppo costrittive. Nelle immersioni in sifone, invece, danno veramente sfogo all'inventiva. È solo un'altra scuola di pensiero, efficace ma poco diffusa (grazie sempre, yankees...). Io peraltro uso da oltre 15 anni pinne tipo Jet Fin, ma appena potrò voglio acquistare le scarpette inox della Neos su cui montare delle belle pale Sporasub regalo di un amico.
                          CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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                          • #28
                            Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
                            . Io peraltro uso da oltre 15 anni pinne tipo Jet Fin, ma appena potrò voglio acquistare le scarpette inox della Neos su cui montare delle belle pale Sporasub regalo di un amico.
                            Te le vendo io, sono la cosa più inutile del mondo
                            www.bludivecenter.com

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                            • #29
                              Scusate, ma come conciliare le pinne a scarpetta con la stagna? Se la stagna ha gli stivali non vanno bene e se poi ha il calzino di neoprene e ti devi mettere le scarpe speleo ancora meno. Girare con la stagna con il calzino di neoprene senza scarpe è un suicidio. Buchi troppo facilmente

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                              • #30
                                Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                                Scusate, ma come conciliare le pinne a scarpetta con la stagna? Se la stagna ha gli stivali non vanno bene e se poi ha il calzino di neoprene e ti devi mettere le scarpe speleo ancora meno. Girare con la stagna con il calzino di neoprene senza scarpe è un suicidio. Buchi troppo facilmente
                                Crock off
                                Pinne on
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