mares horizon

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  • mares horizon

    ho visto questo web sul sito della mares,cosa ne pensate?
    viaggiare è crescere !

  • #2
    Un altro tentativo di introdurre i reb nel mercato ricreativo. Solo il tempo potrà dirci se è un altro buco nell'acqua, come credo, o meno.

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    • #3
      Scusate la domanda...
      ho provato a guardare ome funziona ma non ho minimamente capito...
      I Reb non hanno bsogno di bombole, ma loro dicono che devi usare una nitrox...quindi?

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      • #4
        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        Scusate la domanda...
        ho provato a guardare ome funziona ma non ho minimamente capito...
        I Reb non hanno bsogno di bombole, ma loro dicono che devi usare una nitrox...quindi?

        I reb hanno due bombole, una di O2 ed una di gas diluente. Compito dell'elettronica è aggiustare le ppO2 prelevando gas dalle due bombole, nel caso di E-CCR.

        Qualsiasi miscela iperossica binaria di composta da azoto ed ossigeno è un nitrox.

        Questo reb non credo faccia differenza. Semplicemente ha un range operativo ridotto.
        Ultima modifica di Tonnetto; 10-04-2019, 13:17.
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        • #5
          Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
          Scusate la domanda...
          ho provato a guardare ome funziona ma non ho minimamente capito...
          I Reb non hanno bsogno di bombole, ma loro dicono che devi usare una nitrox...quindi?
          è un semichiuso anche se mi sembra abbia un solenoide. Gli sccr sono fondamentalmente dei moltiplicatori di gas, quindi c'è bisogno di una bombola abbastanza capiente con una miscela nitrox. all'interno del circuito la frazione di o2 dovrebbe rimanere costante perchè il reb non miscela i gas a differenza dei ccr.

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          • #6
            Originariamente inviato da davide64 Visualizza il messaggio
            ho visto questo web sul sito della mares,cosa ne pensate?

            il progetto non sembra male:
            - è ricreativo, nel senso che è limitato ai 40mt circa.
            - non richiede bombole particolari, quindi qualsiasi diving che disponga di ricariche nitrox può fornire il necessario.
            - secondo me costa troppo (non so l'addestramento ma temo anche quello), ma magari col tempo riusciranno anche a limare questo aspetto.

            Non mi dispiacerebbe averlo sotto mano per una stagione e vedere come va a finire....

            Concordo, anche io ho timore sarà un buco nell'acqua, purtroppo. Speriamo di no.
            www.bludivecenter.com

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            • #7
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              - non richiede bombole particolari, quindi qualsiasi diving che disponga di ricariche nitrox può fornire il necessario.
              Di solito è difficile che un diving "ricreativo" disponga del materiale assorbente.

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              • #8
                Originariamente inviato da guaivor Visualizza il messaggio

                Di solito è difficile che un diving "ricreativo" disponga del materiale assorbente.
                mi riferivo alle bombole
                www.bludivecenter.com

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                • #9
                  Sono curioso di natura e cosi sono andato a sbirciare nel sito:

                  https://www.mares.com/it-IT/sports/d...aracteristics/

                  ​Non voglio essere cattivo, non ho le competenze e l'esperienza per cui non entro nella bontà del sistema.
                  Anzi, esprimo degli apprezzamenti - cosa strana forse è la prima volta che mi lancio in una tale affermazione su un reb ideato per l'ambiente ricreativo.

                  L'idea di base di avere un'attrezzatura completa e funzionale che estende il raggio operativo, dal peso contenuto è buona.
                  La scelta del circuito semichiuso con una sola miscela fissa (nitrox) anche.
                  Dalle immagini mi sembra che il tutto funzioni con due S40, bombole compatte, comuni, configurate su una struttura che a me ricorda un "side Mount" su cui hanno montato il semichiuso.
                  Due filtri radiali (non so se si chiamano cosi quelli circolari e non cilindrici).

                  Ma più mi soffermo sul sito citato e più noto delle fotografie che ai miei occhi sono dei veri e propri "falsi".

                  Partiamo dalla seguente:


                  Una bellissima modella, fisico snello, occhi da favola ..
                  Indossa un mutino che se va bene sono 3 millimetri forse anche meno, non ha guanti ne cappuccio.
                  Usa il reb tanto decantato, con una sola bombola di fase che a me sembra (a voi correggermi) una S40 in alluminio.
                  Ai piedi ha le volo - di un colore che strizza l'occhio ai riporti grigi della bombola e creano un effetto fashion con la muta e il sacco del Reb .....

                  E proprio qui sta il problema

                  Mi spiegate come fa il sacco del reb ad essere palesemente gonfio al massimo ?
                  Una ragazza esile, con un mutino che si e no ha lo spessore del pigiama, senza nessuna bombola in acciaio ma con solo una S40 di alluminio a rimanere in assetto con la sacca gonfia al massimo ?

                  Ora, io capisco che il marketing richieda un certo "mykup" delle foto ma questo è un falso clamoroso dal punto di vista mio.
                  Se la Mares pensa che per spingere commercialmente un tale prodotto bisogna fare in modo che chi osserva le foto rimanga folgorato dalla bellezza e non osservi il resto ... qualche dubbio mi viene.

                  A voi la parola
                  Ovviamente se non vi convince quello che ho notato ma ritenete che la foto sia plausibile ben vengano le critiche.

                  Cordialmente
                  Rana

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                  • #10
                    Dimenticavo, usare le pinne "Volo" è come farsi "auto gol".
                    Per me le "Volo" sono una pinna che compra chi non sa pinneggiare, quindi un subacqueo che non è certamente preparato ad usare un Reb.

                    Cordialmente
                    Rana

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                    • #11
                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                      Sono curioso di natura e cosi sono andato a sbirciare nel sito:
                      ...

                      Mi spiegate come fa il sacco del reb ad essere palesemente gonfio al massimo ?
                      Una ragazza esile, con un mutino che si e no ha lo spessore del pigiama, senza nessuna bombola in acciaio ma con solo una S40 di alluminio a rimanere in assetto con la sacca gonfia al massimo ?

                      Ora, io capisco che il marketing richieda un certo "mykup" delle foto ma questo è un falso clamoroso dal punto di vista mio.
                      Se la Mares pensa che per spingere commercialmente un tale prodotto bisogna fare in modo che chi osserva le foto rimanga folgorato dalla bellezza e non osservi il resto ... qualche dubbio mi viene.

                      A voi la parola
                      Ovviamente se non vi convince quello che ho notato ma ritenete che la foto sia plausibile ben vengano le critiche.

                      Cordialmente
                      Rana
                      L'hanno scattata in studio ed eseguito un fotomontaggio.
                      Pratica normale nel campo della grafica pubblicitaria.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Maggio Visualizza il messaggio
                        L'hanno scattata in studio ed eseguito un fotomontaggio.
                        Pratica normale nel campo della grafica pubblicitaria.
                        ​Ciao Maggio.
                        Penso che la tua sia la risposta più razionale a una foto che possiamo definire un "ossimoro".

                        Nulla da eccepire se si stesse lanciando la nuova linea di costumi, pinne per lo snorkel, prendisole, perfino coadiuvanti sessuali, ecc, ecc.

                        In questo caso si sta promuovendo un "rebreather", un'attrezzatura tecnica, innovativa, volta a catturare l'interesse di una nicchia di subacquei che non sono estremi, ne super tecnici, ma, non sono neanche i subacquei ricreativi che non sanno nemmeno leggere una tabella.

                        E' un apparecchio che trova la sua nicchia nelle immersioni ricreative con alcune caratteristiche tecniche come il fuori curva.

                        Tutto quello che sanno fare i geni del marketing di Mares è presentarlo come un nuovo "oggetto del piacere".
                        Un'attrezzatura semplice, sicura, per tutti, che non necessita di addestramento che è "figa", come lo sono le pinne "volo" - in immagini palesemente create al computer.

                        Se dovesse fallire, probabilmente hanno ragione loro e questa è la strada corretta, io al posto di Mares qualche domanda me la farei se, nonostante gli sforzi, non risultano credibili.

                        Cordialmente
                        Rana




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                        • #13
                          Purtroppo nel mondo della pubblicità qualunque oggetto deve creare interesse, da qui la necessità di foto (ritoccate) con modelle (altrettanto ritoccate). Che poi scatto sia veritiero poco importa, deve solo essere accattivante.
                          Ciao

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                          • #14
                            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                            In questo caso si sta promuovendo un "rebreather", un'attrezzatura tecnica, innovativa, volta a catturare l'interesse di una nicchia di subacquei che non sono estremi, ne super tecnici, ma, non sono neanche i subacquei ricreativi che non sanno nemmeno leggere una tabella.

                            E' un apparecchio che trova la sua nicchia nelle immersioni ricreative con alcune caratteristiche tecniche come il fuori curva.
                            Allora: Messa così la publicità funziona!
                            Perché quel reb non è "tec" nel senso comune, né tantomeno a sub tecnici si rivolge la pubblicità.
                            Vuole essere un reb ricreativo, da usare in curva e col minor peso possibile.

                            Dubito che Mares ci sia riuscita, ma credo abbiano intuito che, l'unico modo di ampliare la platea di rebbisti ricreativi, sia quella di creare una macchina il cui addestramento non sia il proseguo di un percorso in CA, ma che possa essere utilizzata fin da subito da un aspirante sub.

                            www.bludivecenter.com

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                            • #15
                              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                              Allora: Messa così la publicità funziona!
                              Perché quel reb non è "tec" nel senso comune, né tantomeno a sub tecnici si rivolge la pubblicità.
                              Vuole essere un reb ricreativo, da usare in curva e col minor peso possibile.
                              Caro Blu Dive, penso che hai colto le intenzioni di Mares, come le ha colte Maggio.

                              ​Io non amo questo approccio, diffido quando si vuole far utilizzare al subacqueo in maniera bovina una macchina che di fatto è un supporto vitale in immersione a tutti gli effetti.

                              Un Reb per immersioni in curva, semichiuso, a miscela fissa (nitrox) per me è una "c a g a t a" esagerata visto oltretutto i costi.
                              Sono feroce nell'espressione per il fatto che se la macchina usa una miscela fissa (nitrox) di fatto smette di differenziarsi dal circuito aperto in termini di decompressione.
                              A questo punto ma cosa me ne frega di utilizzare il Reb (i cui costi sono più elevati e non solo i costi) se tanto i tempi sono quelli e quelli posso fare ?
                              Inutile avere una macchina che mi permette di stare tanto tempo se poi sono comunque vincolato dai tempi della curva di sicurezza.

                              Senza contare che nel sito si parla della possibilità di usare due bombole con tenori di ossigeno differenti, uno per il fondo e uno per la decompressione, quindi o diamo per scontato il fuori curva o parliamo di miscela decompressiva in immersioni in curva cosa che sinceramente parlando a me sembra la fiera dell'assurdo.

                              Io in questa fascia d'immersioni (nitrox in curva di sicurezza) ritengo che il circuito aperto sia e rimanga l'approccio migliore.

                              Diverso è se ci si affranca dalla curva di sicurezza ma in questo caso dobbiamo cambiare il focus della tipologia di subacquei a cui ci si rivolge.

                              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                              Dubito che Mares ci sia riuscita
                              Lo hai detto tu, ed io non posso che condividere.
                              Non spreco parole e di fatto mi mostro accondiscendente per il semplice fatto che tanto fallirà per cui non vale la pena combattere una guerra già vinta.
                              Per fortuna, aggiungo.

                              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                              ma credo abbiano intuito che, l'unico modo di ampliare la platea di rebbisti ricreativi, sia quella di creare una macchina il cui addestramento non sia il proseguo di un percorso in CA, ma che possa essere utilizzata fin da subito da un aspirante sub.
                              Mares può avere tutte le intuizioni possibili ma poi la teoria si scontra con la pratica.

                              Mares ha ragione un sistema che non necessiti di addestramento, facile da usare, sicuro ed affidabile è effettivamente il modo per conquistare la platea dei subacquei ricreativi più simili a un branco di "pecore" e come esse non consapevoli o non pienamente consapevoli di quello che vuol dire stare sott'acqua.

                              C'è un piccolo problema un sistema tale è utopia, esiste solo nella fantasia, nella realtà la "stupidità" umana (non mi riferisco a nessuno e uso il termine con un riferimento generale ,collettivo) è in grado di inficiare qualsiasi misura di sicurezza.

                              Il sistema si potrebbe considerare sicuro solo e a patto di escludere il fattore umano, quindi ogni apparato che deve essere indossato da un uomo è a tutti gli effetti soggetto a problemi del suo fare e alla sua capacità (concedetemi di dire straordinaria) di usarlo in maniera impropria.
                              Ergo, non si può escludere l'addestramento.

                              Ovviamente tutto si può fare anche iniziare ad andare sott'acqua usando un circuito chiuso CCR, sicuramente se il corso è svolto su piccoli numeri, ben verificato e controllato, da istruttori qualificati non vedo particolari problemi.
                              Il discorso, come sempre, è sui grandi numeri e sul fatto che non possono essere verificati e controllati ed è qui che l'utopia diventa realtà.

                              Per questo preferirei un approccio più reale nel marcheting di queste macchine, presentando le potenzialità ma anche i limiti e/o gli effettivi impegni che la gestione di un tale sistema richiede.
                              Lo troverei convincente, onesto e corretto e questi aspetti per me sono fondamentali per potermi fidare di quello che mi si dice.

                              Cordialmente
                              Rana


                              Ultima modifica di RANA; 11-04-2019, 10:24.

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