Ceiling trimix

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    Ciao a tutti ragazzi, avrei una domanda per vedere se ho effettivamente capito come funziona la formula che unisce i coefficienti A e B di buhlmann per azoto ed elio in caso di immersioni in trimix per calcolare il profilo decompressivo. Prendendo in esame il compartimento del modello zh-16A da 27 minuti ed il rispettivo emitempo per l'elio 10,2 minuti. Facendo un esempio per quel compartimento: in una immersione accumulo in quel compartimento una tensione di azoto di 1,24 bar e una tensione di elio di 1,52 bar il carico totale di inerte in quel compartimento al momento dello stacco dal fondo sarà di 2,76 bar (1,24+1,52). Con quel carico di inerte, il tetto di risalita per quel compartimento è 1,45 bar (ho arrotondato) e cioè 4,5 metri? (che poi viene solitamente arrotondato al multiplo di 3)
    È corretto?
    Ultima modifica di anfibio; 13-01-2019, 05:50.

  • #2
    Nessuno....?

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    • #3
      Ciao, leggo solo adesso.
      Provo a guardare nei miei vecchi appunti e faccio due conti, ma non è detto che riesca a risponderti in giornata, perché sono un po' impegnato in questo periodo.

      Emanuele

      Emanuele

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      • #4
        Eccomi, a me non viene così.
        Che valori dei coefficienti a e b hai utilizzato per l'azoto e per l'elio? Che valori di a e b equivalenti hai ottenuto? Quale formula hai utilizzato? A me viene un ceiling di 12,5 metri.
        Poi magari sbaglio io, può essere benissimo!

        Emanuele

        Emanuele

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        • #5
          Originariamente inviato da Emanuele. Visualizza il messaggio
          Eccomi, a me non viene così.
          Che valori dei coefficienti a e b hai utilizzato per l'azoto e per l'elio? Che valori di a e b equivalenti hai ottenuto? Quale formula hai utilizzato? A me viene un ceiling di 12,5 metri.
          Poi magari sbaglio io, può essere benissimo!

          Emanuele
          Ciao, coefficienti per azoto A: 0,6667 B: 0,8125. Coefficienti elio A: 0,9226 B: 0,6917. I coefficienti equivalenti che mi vengono fuori sono A: 0,807630434782608 B: 0,745972463768115.
          Formula a pagine 260 del libro di powell. C'è da dire che in matematica sono una capra, per questo ho chiesto. I coefficienti per azoto ed elio che hai usato tu sono gli stessi di quelli che ho scritto?

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          • #6
            Tutto perfetto!
            Avevo sbagliato io nel ricopiare una formula!

            Viene Pamb toll = 1,456414 ovvero 4,56 m

            Bravo!

            Emanuele


            Ultima modifica di Emanuele.; 17-01-2019, 13:59.
            Emanuele

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            • #7
              Originariamente inviato da Emanuele. Visualizza il messaggio
              La formula per calcolare Pamb toll è (Pt - a') / b'
              Off topic.

              Scusate, ma la formula mi porta alla mente delle reminiscenze che vorrei condividere.

              Se non sbaglio, correggetemi se erro, fu Bhulmann a introdurre questi due coefficienti "A" e "B".

              Questi coefficienti hanno un valore che va al di la del mero algoritmo matematico.

              Questi coefficienti di fatto provano che Bhulmann aveva già preso in considerazione, almeno a livello iniziale, che il processo di saturazione non dipendeva esclusivamente dalle considerazioni dei modelli classici Haldaniani ma dipendeva anche da dinamiche, simili, che oggi ritroviamo (almeno nella teoria) nei modelli a bolla.

              Storicamente ad Haldane e al suo modello compartimentale perfusivo si è contrapposto il modello termodinamico di Hilss.
              Questo modello di fatto è l'antesignano dei modelli attuali basati sul controllo delle microbolle.

              Haldane sosteneva (erroneamente) che le microbolle non potevano esistere nel nostro corpo, che la loro presenza era dovuta solo a un errato processo decompressivo.
              Hilss, al contrario di lui, sosteneva che le microbolle dovevano esistere dato che non si sarebbero potute formare dalle forze messe in moto nel processo decompressivo, pertanto dovevano per forza esistere, nella decompressione potevano solo crescere.

              Queste due posizioni opposte che derivavano entrambe dall'analisi della legge di Laplace - solo che Haldane la interpretava in un certo modo, Hilss in un altro.
              Come dire: per uno il bicchiere era mezzo pieno, per l'altro mezzo vuoto.
              A quei tempo nessuno dei due sapeva dell'esistenza del surfattante, delle dinamiche legate alla cavitazione, ecc, ecc, gli studi che hanno portato alla formulazione delle teorie legate alle microbolle.

              Sbagliava Haldane ma a differenza di Hilss lui lavorava per enti commerciali, mentre Hilss per la marina militare inglese che tenne segreti i suoi studi cosi uno (Haldane) si diffuse, mentre l'altro rimase "sospeso" e non si percorse questa strada - solo con il senno del poi, oggi, con i modelli a bolle possiamo capire il grande lavoro anche del Dott. Hilss.

              Ma torniamo ai nostri coefficienti "a" e "b" (effettivamente è più corretto scriverli minuscolo .

              Haldane nel suo modello attinse da una costatazione empirica, l'osservazione che fino a quando gli operai lavoravano a una profondità prossima ai -10 metri non si verificavano problemi, oltre si.
              Formulò cosi il famoso rapporto 1:2 - fino a quando la tensione interna dell'inerte disciolto non supera più di due volte la pressione esterna la decompressione è sicura, oltre è a rischio.

              Il rapporto si calcola in matematica con la divisione - pertanto il coefficiente "b" non è altro che la trasposizione matematica del concetto di sicurezza di Haldane chiamato anche a "gradiente variabile".
              Gradiente indica la differenza tra tensione e pressione, dato che la decompressione per Haldane è un "rapporto" (1:2) questo vuol dire che la differenza tra la tensione interna e quella esterna varia in continuazione - non è fissa.
              Esempio:
              Io rispetto il valore 1:2 per esempio se passo da -10 m. 2 Bar a 0 m. 1 Bar, differenza (gradiente) 1 - ma rispetto lo stesso rapporto 1:2 se passo da -30 m. 4 bar a -10 metri 2 bar, in questo caso la differenza (gradiente) è 2 .... e cosi via.

              Hilss che aveva idee diametralmente opposte (come abbiamo visto) non ragionava in termini di "rapporto" dato che lui "lavorava" sulle microbolle dato che queste per lui dovevano esistere per cui formulò come parametro di sicurezza non un rapporto ma una differenza - gradiente.
              In matematica il gradiente è espresso dall'operazione della sottrazione.
              Di fatto la teoria delle bolle lavora diciamo a "gradiente fisso".

              Pertanto Bhulmann nell'aggiungere anche il coefficiente "a" che sottrae - di fatto inserisce un accomodamento al suo algoritmo tale per cui questo, "strizza un occhio", agli attuali modelli a bolle.

              In questo converrete che Bhulmann è stato veramente un grande
              Non a caso i suoi algoritmi sono i più usati.

              Cordialmente
              Rana





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              • #8
                Originariamente inviato da Emanuele. Visualizza il messaggio
                Tutto perfetto!
                Avevo sbagliato io nel ricopiare una formula!

                Viene Pamb toll = 1,456414 ovvero 4,56 m

                Bravo!

                Emanuele

                Ahahuah ok, infatti stavo cominciando a preoccuparmi. Grazie per l'intervento

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                • #9
                  Rana, ma quand'è che pubblichi il tuo libro?
                  Mi da che lo aspettiamo in tanti!!

                  Emanuele

                  Emanuele

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