Tecnica: Didattiche a confronto

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  • #61
    Si, ma il tuo istruttore te l'ha fatto vedere o no?
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    • #62
      Ciao Reato.

      Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
      Non è completamente esatto.
      Le scelte DIR nascono dall'esigenza di avere a che fare con una moltitudine smisurata di subacquei.
      Quello che succedeva (riportato da un partecipante della prima era) era che ogni giorno c'erano team che svolgevano compiti particolari per un fine comune. Capitava che Johnny, che aveva l'attrezzatura pronta (ma con gli elastici e con i fondelli), aveva il cagotto e quindi veniva prontamente sostituito. Il safety officer mandava quindi a chiamare Tommy, che non aveva il cagotto e nemmeno l'attrezzatura pronta, e non poteva certo scendere con l'attrezzatura di Johhny perchè pensava che se avesse affrontato quel tuffo con gli elastici e i fondelli sarebbe morto.
      Così si metteva alla ricerca della propria attrezzatura e scopriva che mancava ancora un'ora e mezza prima che la batteria della torcia fosse stata carica.
      Intanto il resto del team era già in acqua.
      Immaginatevi il bordello.
      Decisero quindi per delle linee guida che andavano bene per tutti in modo che tutti fossero intercambiabili in pochi minuti.
      E fu la luce.
      Amo leggere la storia di come si è giunti a determinate scelte, posizioni, sistemi e quant'altro.
      ​Se si conosce le vere esigenze che le hanno generate si riesce anche a capire con più consapevolezza.
      Si evitano le interpretazioni e le distorsioni del tam, tam, mediatico.

      Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
      Decisamente il sidemount.
      Si stanno convincendo anche i gui.
      Non mi stupisce anzi, correggimi se sbaglio ma da diversi anni ho visto - nelle foto che ritraevano gli speleo subacquei - usare quelli che a me sembrano REB configurati Side Mount - correggimi se sbaglio.

      Per miei motivi, la configurazione Side Mount, mi interessa moltissimo.
      Spesso vado in solitaria ed inutile dire che questa è l'unica configurazione in grado di elevare la capacità di gestire l'eventuale "rottura".
      Non voglio sembrare fissato ma nel senza gav con il bibo 10+10 (un bibo con le fasce direttamente attaccate ai colletti e al fondello) e una muta umida è ancora più facile gestire i rubinetti ma nonostante tutto la configurazione Side Mount è avanti sotto questo punto di vista e di molto.

      Cordialmente
      Rana





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      • #63
        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
        Ciao Reato.
        .......................
        Non mi stupisce anzi, correggimi se sbaglio ma da diversi anni ho visto - nelle foto che ritraevano gli speleo subacquei - usare quelli che a me sembrano REB configurati Side Mount - correggimi se sbaglio.

        .......................
        Si, è giusto.
        Kris Starnavski per esempio scende con 2 reb in sidemount, uno per parte.
        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
        Ciao Reato.
        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
        ....................... la configurazione Side Mount, ................... è l'unica configurazione in grado di elevare la capacità di gestire l'eventuale "rottura".
        ................... gestire i rubinetti ma nonostante tutto la configurazione Side Mount è avanti sotto questo punto di vista e di molto.

        È una configuarazione autoridondante (differentemente dalle configurazioni che hanno la ridondanza nel partner).
        Decisamente avanti, ma non "a prova di idiota".
        Non nel senso che chi non la usa è un idiota.
        Nel senso che se non si seguono determinate procedure e si confida nell'autoridondanza ci si può fare molto male.

        www.filoariannadive.com

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        • #64
          Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
          È una configuarazione autoridondante (differentemente dalle configurazioni che hanno la ridondanza nel partner).
          Liberta di movimenti, per esempio la colonna vertebrale è più libera di "seguire" i movimenti.
          Attua la separazione perfetta delle due bombole che diventano due gruppi distinti ed indipendenti.
          Rende immediato, facile e soprattutto comodo l'accesso alle rubinetterie.

          Non mandarmi a quel paese ma penso che si sposi perfettamente alla tecnica senza gav.

          Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
          Decisamente avanti, ma non "a prova di idiota".
          Purtroppo nulla è a prova di idiota e gli idioti hanno la capacità incredibile di mettere in crisi ogni cosa per quanto "sicura".
          Con questo si sbaglia e sbagliamo tutti - io per primo.

          Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
          Non nel senso che chi non la usa è un idiota.
          Avevo capito.

          Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
          Nel senso che se non si seguono determinate procedure e si confida nell'autoridondanza ci si può fare molto male.
          Il problema si presenta sempre anche in altre configurazioni e sistemi.
          Se non c'è reale consapevolezza in quello che si usa e si fa - e purtroppo questo accade spesso, troppo, si finisce per confidare su false certezze.
          Le false certezze ci danno sicurezza e questo "binomio" è il problema.
          La fortuna spesso aiuta, anzi aiuta tanto ma non sempre....

          Il Side Maunt per quanto "ridondante" necessita di pianificazione nella gestione e quindi di programmazione dell'immersione, di conseguenza non autorizza a non rispettare le procedure stabilite.

          Non stabilire procedure e parametri, capire e studiare la gestione della configurazione "Side Mount" vuol dire confidare solo sul fatto che si hanno due bombole separate ma di cui non si ha la consapevolezza per gestirle e questo invalida tutto il discorso.

          Tanto vale continuare a fare quello che si sa fare e si conosce almeno non ci si sente sicuri la dove non c'è vera sicurezza.

          Cordialmente
          Rana


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          • #65
            rana non ho capito se associ una maggior attenzione, pianificazione della gestione e quindi programmazione dell'immersione, con l'uso del sidemount rispetto al backmount. io non sono un pertusaio mapparolo come reato e nemmeno un gran sub come reato, ma ho usato molto il sidemount,, tra i primi in italia l'ho comprato, sotto guida del reato, e credo di aver esaminato attentamente ogni aspetto che lo differenzia dal backmount. sono convinto che in termini di sicurezza non sia paragonabile al backmount (più sicuro il sidemount) . se parliamo di sistema misto, quando ci mettiamo na stage è già sidemount, io oggi opterei fino a sei bottiglie per il sistema sidemount puro , optando per bibi vari in immersioni che eccedano quota 100 o permanenze importanti. oggi sono portatore sano di rebreather revo, praticamente il primo ad acquistarlo in italia( dopo ferrucci che ne è istruttore da tempi immemori) perché mi permette notevoli performance con poco peso sulla schiena. ma col reb tieni il bailout che son bombole in sidemount e la praticità acquisita col sidemount mi permette, se necessito, di caricarmi ad asinetto e non aver alcuna difficoltà all'uso rendendo in termini di sicurezza l'immersione molto godibile.
            ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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            • #66

              Ma...
              Ci sono le mode, c è anche però il miglioramento delle conoscenze e della disponibilità di materiali tecnologici. Bisogna riuscire a distinguere.
              Le didattiche differiscono abbastanza come sistemi di insegnamento ma le basi teoriche sono quasi sempre simili.
              I support didattici e la preparazione degli istruttori per insegnare sono spesso differenti. Ho diretta esperienza del mondo FIPSAS e di quello SSI. C'è da dire che piano piano si stanno livellando scopiazzando in qua e la.
              Poi bisogna considerare il business… Anche le associazioni sportive del CONI puntano al soldo
              E allora si parcellizza l'addestramento: due corsi sono meglio di uno...
              Ci sono istruttori che sono ottimi subacquei ma che non sanno insegnare e ci sono bravissimi istruttori dal punto di vista pratico ed altri dal punto di vista teorico.
              La configurazione Hogarthiana mi sa molto di moda perché fa figo. Certo che avere una frusta da 210 cm per poter dare soccorso ad un sub che ti segue o ti precede in grotta o in altri ambienti stretti è importante, ma in altre situazioni è proprio un must?
              Poi ci sono mille moschettoni, legature, gesti…
              I sistemi olistici dove tutto deve essere accettato altrimenti crolla mi fanno un po' paura.
              Ma perché chi sott'acqua ci lavora non segue queste regole? Non sto parlando di subacquei alto fondalisti ma di sub che lavorano nei porti, nelle idrovore, nelle fognature, ecc. Fallo nel modo giusto e il concetto di team così esasperato sono robe americane per gestire le batterie di sub che ci sono da loro. Vi siete mai immersi negli USA? Hanno poche ferie e usano i week end allo spasimo. Fanno migliaia di km per arrivare nelle località adatte e poi vanno in acqua che sembrano zombie, stralunati… e vogliono far fruttare il giorno e mezzo. Sono abituati in tutto ad avere metodi di apprendimento a prova di idiota, dove si ripete, e poi si ripete e poi si ripete… e si fa solo così. A parte che immergermi in gruppo non mi piace: troppo casino e i pesci fuggono e troppe complicazioni.
              Secondo me la subacquea da noi non può essere questo.
              Per chi vuole davvero imparare è importante affidarsi a persone capaci nei vari aspetti: non si può separare il gesto atletico dalle conoscenze teoriche. Molti istruttori si atteggiano a superuomini ma se sono bravi o meno sott'acqua e in aula ciascuno è capace di vederlo e chi si atteggia una qualche carenza ce l ha. Anche l affidabilità (rispetto degli impegni, orari, ecc,) va considerata insieme ai prezzi.
              ​Molto utile ascoltare il passa parola
              Ma poi c è la pratica… bisogna farne tanta perché per essere confidenti con l'attrezzatura (qualunque essa sia) e con l'ambiente bisogna stare parecchio in acqua. E se ci si ferma si perde acquaticità e le conoscenze si dimenticano.

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              • #67
                Originariamente inviato da antonsub Visualizza il messaggio
                Si sente sempre o comunque spesso dire, non conta la didattica, conta l'istruttore..... caxxate
                la didattica conta tantissimo

                Volendo affacciarmi al mondo tecnico, leggendo articoli e il forum e i vari siti delle didattiche cambia tantissimo da didattica a didattica.....

                1) l utilizzo delle miscele....
                2) configurazione attrezzatura..
                3) miscele decompressive

                e tante altre cose che mi sfuggono .....
                e allora uno che fa?

                dove va? dove si butta e con chi ?
                magari ne avete gia parlato ... ma ripropongo....

                saluti
                Ciao, io non intendo affacciarmi alla subacque tecnica, sono e resterò un ricreativo, però il discorso sulla didattica ed istruttori mi pare un po' troppo semplicistico. Nel tempo in cui ho imparato ad immergermi (e ancora non ho smesso di imparare) ho visto diversi istruttori all'opera, e un idea mi me la sono fatta.
                Certo ci sono didattiche che a parer mio sono orientate squisitamente per la ricreativa come Padi e SSI (secondo me) ed altre decisamente verso la tecnica come UTR, ma per me l'istruttore fa un enorme differenza.
                Facendo un esempio semplice basta guardare a parità di didattica un sub brevettato in certi villaggi turistici in una settimana ed uno che ha seguito un corso di un paio di mesi... chiunque si è immerso lo sa

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                • #68
                  @subacqueodisuperficie
                  D'accordo con te che l'istruttore fa la differenza... però su alcune altre questioni ho un diverso punto di vista.
                  Padi e SSI non sono orientate solo verso la "ricreativa". Cosa c'entra poi il corso di una settimana contro i due mesi, con l'istruttore? Entrambe le didattiche citate fanno anche corsi tecnici. La durata di un corso dipende da molti fattori. Lo abbreviano, per es.: la disponibilità del mare invece che della sola piscina e la durata della permanenza dei clienti. I corsi molto lunghi in cui si fanno le lezioni di teoria con una cadenza lenta e con altrettanta lentezza le ore in piscina per poi fare la parte in acque libere concentrata sono tipici di alcune didattiche e di città non sul mare. Un buon corso può essere fatto con lezioni quotidiane di teoria e pratica. L'importante è non andare in overdose. Anzi legare la pratica alla teoria è molto utile.
                  Nessuno fa più corsi in cui si insegna l'acquaticità a corpo libero senza attrezzature e con attrezzatura di base (pinne, maschera e boccaglio). Anche i limiti di profondità di immersione dei brevetti nel tempo sono stati ridotti.
                  Tutte le didattiche sono conformi a standard internazionali che regolano i requisiti minimi (RSTC).
                  Possono uscire ottimi sub anche da corsi accelerati.
                  Ultima modifica di Palve; 28-10-2018, 12:23.

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                  • #69
                    @palve
                    Secondo me la acquaticita' non si accelera. E infatti i limiti di riferimento sono stati ridotti. Pensi che sia un caso ? Todos caballeros!
                    Ciao
                    Paolo
                    Paolo

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                    • #70
                      Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                      @subacqueodisuperficie
                      D'accordo con te che l'istruttore fa la differenza... però su alcune altre questioni ho un diverso punto di vista.
                      Padi e SSI non sono orientate solo verso la "ricreativa". Cosa c'entra poi il corso di una settimana contro i due mesi, con l'istruttore? Entrambe le didattiche citate fanno anche corsi tecnici. La durata di un corso dipende da molti fattori. Lo abbreviano, per es.: la disponibilità del mare invece che della sola piscina e la durata della permanenza dei clienti. I corsi molto lunghi in cui si fanno le lezioni di teoria con una cadenza lenta e con altrettanta lentezza le ore in piscina per poi fare la parte in acque libere concentrata sono tipici di alcune didattiche e di città non sul mare. Un buon corso può essere fatto con lezioni quotidiane di teoria e pratica. L'importante è non andare in overdose. Anzi legare la pratica alla teoria è molto utile.
                      Nessuno fa più corsi in cui si insegna l'acquaticità a corpo libero senza attrezzature e con attrezzatura di base (pinne, maschera e boccaglio). Anche i limiti di profondità di immersione dei brevetti nel tempo sono stati ridotti.
                      Tutte le didattiche sono conformi a standard internazionali che regolano i requisiti minimi (RSTC).
                      Possono uscire ottimi sub anche da corsi accelerati.
                      non concordo con questo tuo punto di vista, la preparazione ne risente tantissimo e alla fine lo vedi quando arrivano in acqua: non sanno montare uno scuba, conoscono si e nò due sengnali di numero (se li conoscono) , il computer questo sconosciuto...non parlo di assetto, quello lo acquisisci andando in acqua c'è poco da fare.. ma il resto.... Parlo di esperienza diretta. Poi mi rendo conto che le esigenze di un Diving di un villaggio/resort sono assai diverse da quelle dii una scuola sub che ha decisamente più tempo...ma il mare non fa sconti a nessuno.
                      quanto ai limiti ridotti, mi chiedo a volte senza polemica se per tutelare la sicurezza o per frazionare i corsi all'infinito ma qui mi fermo perchè non voglio aprire nessun flame.
                      Sull'acquaticità, che si sia persa un po' dispiace, la sensazione che si facciano le cose un po' troppo in fretta è abbastanza presente. Di converso i corsi che non finiscono mai spesso scoraggia chi vuole accostarsi alla subacquea, ma tant'è che oggi tutti a spingere per farci correre come cavalli da corsa...

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                      • #71
                        paolo55

                        d'accordissimo… però nessuno ci perde più tempo ad insegnarla Parto, forse come te, dal 1 grado B della allora FIPS. 6 mesi di corso di primo grado. La selezione per l'ammissione era dimostrare anche di saper nuotare bene e galleggiare senza usare mani e piedi in acqua fonda per 10 minuti Adesso ti dicono: non sai nuotare, fa lo stesso, tanto sott'acqua respiri… Mi hanno insegnato la rana in due tempi e in un tempo, a far capovolte corrette in raccolta ed in estensione, Nei gradi superiori abbiamo fatto croci e vasche in apnea senza pinne e maschera,,, Con il terzo grado si poteva scendere con l'ARO fino a 12m. (2,2 pO2) e a 50 m. con aria. Tecnici sin dall'inizio...nella prima parte del 2000 ho fatto corsi in città un po' lunghi (2 mesi) poi ne ho fatti in mar rosso di durata settimanale (dovendo rispettare i limiti perché poi si doveva volare). Beh, ci hanno preso più passione ed hanno imparato meglio in mar rosso! Ed abbiamo pure nuotato molto (formula crociera).
                        Le varie didattiche, chi prima e chi dopo, hanno risposto al sempre minor tempo a disposizione degli allievi durante la settimana lavorativa, ed hanno abbreviato i corsi un po' per attrarre clienti con corsi meno impegnativi e un po' per riuscire a farne un maggior numero. Siamo arrivati all' "autostudio"... così almeno la teoria videoregistrata era svolta in modo decente… Dopodicchè tutti polli da batteria e allora servono sistemi adatti per gestirli in sicurezza
                        Ultima modifica di Palve; 28-10-2018, 15:30.

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                        • #72
                          Originariamente inviato da Subacqueodisuperficie Visualizza il messaggio
                          ....................................., ma per me l'istruttore fa un enorme differenza.
                          Facendo un esempio semplice basta guardare a parità di didattica un sub brevettato in certi villaggi turistici in una settimana ed uno che ha seguito un corso di un paio di mesi... chiunque si è immerso lo sa
                          Quindi secondo te un istruttore che insegna TUTTI i giorni della sua settimana e che va in acqua TUTTI i giorni della sua settimana, svariate volte al giorno, è meno bravo di un istruttore che insegna DUE giorni della sua settimana e va in acqua DUE giorni della sua settimana (quando gli dice bene).

                          Come al solito si guardano i subacquei e si giudicano gli istruttori, non pensando che magari (ma molto forse) quei subacquei hanno fatto il loro corso 10 mesi prima e poi in acqua non ci sono più tornati.
                          www.filoariannadive.com

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                          • #73
                            Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
                            Quindi secondo te un istruttore che insegna TUTTI i giorni della sua settimana e che va in acqua TUTTI i giorni della sua settimana, svariate volte al giorno, è meno bravo di un istruttore che insegna DUE giorni della sua settimana e va in acqua DUE giorni della sua settimana (quando gli dice bene).

                            Come al solito si guardano i subacquei e si giudicano gli istruttori, non pensando che magari (ma molto forse) quei subacquei hanno fatto il loro corso 10 mesi prima e poi in acqua non ci sono più tornati.

                            Dove avrei detto sta cosa?
                            Tanto x cominciare tu puoi essere un sub della miseria, ma come per ogni disciplina, eccellere ed essere capace ad insegnare non sono la stessa cosa. Poi secondo me ci sono dei tempi sotto i quali non si può scendere, se non sacrificando qualcosa (la teoria di solito è la prima a crepare sull'altare della fretta). Puoi avere la didattica migliore del mondo, ma se hai un insegnante frettoloso o superficiale...trai da solo la tua conclusione. La vita non è Matrix la tua formszione e abilità non tela posdono downloddare da un server, in acqua ci fevi andare, sbagliare, essere corretto e imparare x fare mrglio (come ogni cosa della vita).Sul fatto che ci siano sub che non mettano le pinne fa tempo ci sta, ma io parlavo di quelli tornati la settimana prima da Sharm con il provvisorio in mano. Io sono stato fortunato, ho avuto buoni istruttori...e buoni compagni/istruttori, nel senso che mi hanno aiutato a correggere i miei difetti e ancora lo fanno, in questo avere un gruppo può essere essenziale, ma sto uscendo dal seminato. Ho espresso la mia opinione basata sulla mia esperienza, non pretendo sia legge.

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                            • #74
                              Anchio, come ho già detto, ritengo che saper fare e saper insegnare quello che si sa fare siano concetti non per forza coniugati. La didattica non è un acronimo o un manuale, la didattica in primis è il sistema formativo teorico pratico degli istruttori e poi vengono i supporti didattici più o meno ben fatti per favorire l'apprendimento.
                              La subacquea quella è, si tratta di poterla imparare bene. Non sono ne sostenitore ne antagonista della tal didattica, si stanno parecchio livellando. Piuttosto critico i percorsi facili per accedere a ruoli istruzionali oppure quelli dove se sei bravo in acqua ti si perdona anche una certa ignoranza. Per non parlare della compravendita dei brevetti. Meglio persone serie in didattiche serie (direbbe Pazzaglia). Altro punto fondamentale sono le strutture: dalle aule attrezzate con supporti audiovisivi allle piscine (rigorosamente fonde) ed allla capacità di far fare molta esperienza in mare agli allievi sia durante i corsi che con uscite per i già brevettati. Gli standard definiscono i minimi, la qualità sta sopra di essi

                              Commenta


                              • #75
                                Originariamente inviato da Subacqueodisuperficie Visualizza il messaggio


                                Dove avrei detto sta cosa?
                                .....................
                                Qui:
                                Originariamente inviato da Subacqueodisuperficie Visualizza il messaggio
                                ......................... ma per me l'istruttore fa un enorme differenza.
                                Facendo un esempio semplice basta guardare a parità di didattica un sub brevettato in certi villaggi turistici in una settimana ed uno che ha seguito un corso di un paio di mesi... chiunque si è immerso lo sa

                                Dici che a parità di didattica un istruttore che lavora nei villaggi e insegna ad andare sott'acqua in una settimana sforna subacquei peggiori di uno che insegna corsi di un paio di mesi.
                                Argomento noioso e tendenzioso.
                                Quello che si fa nei villaggi turistici è insegnare i rudimenti delle immersioni. Corsi brevi e facili, e infatti andare sott'acqua, con i limiti di un primo livello, è facile e non vedo cosa ci sia da insegnare oltre a quello che si fa in una settimana.

                                Pensiamo ad un altro sport, lo sci.
                                Sinceramente, quanti giorni ci vanno per scendere su piste facili/medie?
                                Tre o quattro, non di più, dopo di ché l'allievo prende lo skilift e scende, magari senza stile, magari senza "flettere le ginocchia", magari senza puntare il bastoncino a valle.

                                Muoiono? No. Si fanno male? No. Si divertono? Si.

                                Torniamo alla subacquea. Ho lavorato 10 anni nei villaggi turistici e ho sfornato quei subacquei che voi non volete vedere.
                                Ma alla fine del corso erano bravini... Stavano in assetto, magari non orizzontalissimi, si controllavano il manometro e si divertivano.
                                Ne sono morti? No, mai. Si sono fatti male? No, mai. Si divertivano? Eccome.
                                Erano subacquei bravissimiperfettissimiottimissimi? No, ma chi se ne frega.
                                Conoscevano a memoria Boyle Mariotte e Gay Lussac?
                                Ma non gliene sarebbe potuto importare di meno.
                                Sapevano che potevano rimanere sotto un determinato tempo e poi risalivano.
                                Qualcuno ha smesso, qualcuno ha continuato, qualcuno dei miei allievi OWD è diventato istruttore a sua volta.

                                Ma una cosa è certa. Chi insegna tutti i giorni, e lo fa per mestiere, di solito sa insegnare.
                                www.filoariannadive.com

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