Programmazione immersione

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  • #31
    Sia chiaro nessuno si senta offeso.
    ​Ognuno è libero di fare come meglio crede.

    Io, mi prendo il diritto di affermare che: certe immersioni in aria profonda, con tempi di permanenza lunghi, sono attività i cui pericoli non sono giustificati.
    Si esagera nell'uso dell'aria, la si mette al pari del trimix e questo non lo ritengo giusto.

    Se uno vuole fare certe immersioni deve farle in trimix se le fa in aria si assume il rischio reale di non tornare su a raccontare cosa ha visto.

    Cordiali saluti
    Rana


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    • #32
      RANA sai benissimo che si è fatto anche di più di 70 mt e anche più di 30 minuti, non io di certo però per fare um esempio quando Bucher a 80 anni è sceso sulla Klearchos non penso abbia fatto un rimbalzo, dato che doveva verificare lo sversamento di veleni. Nel mio esempio ho premesso che sono immersioni non nella norma ma anzi, come dire la F1 fà le curve a 300 orari, invece noi umilmente siamo un pandino con le ruote sgonfie, dire che un pandino con le ruote sgonfie fa le curve a 300 è una follia, dire che è impossibile fare le curve a 300 non è la realta. Possiamo dire che a livello sportivo ci sono tanti pandini con le ruote sgonfie, qualche punto e qualche rara Alfa Romeo è sensato che magari non a 300 ma a 250 la curva la fà pure 1 volta, 2 volte poi ci scappa il morto questo è più che vero. Pertanto possiamo dire che ne valga la pena fare certi tuffi in aria? Sicuramente no, la vita è 1.

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      • #33
        Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio

        La domanda riguarda principalmente le immersioni in aria come miscela di fondo. Per quanto riguarda le immersioni con trimix (specifico che non faccio immersioni in trimix), dato che comportano tappe deco che partono
        già da profondità maggiori, penso che sia improponibile fare l'immersione con un computer che non ti indica un piano decompressivo pre immersione, tipo il sunto. Penso, poi correggimi se sbaglio, che in trimix per pianificare l'immersione o si usa per forza un software e poi scrivi tutto nella wet note, o si usa un computer che ti indica il piano deco pre immersione, appunto per prevedere il consumo gas.
        Anfibio l'ho capito che riguarda immersioni in aria fonda.
        Preciso che per me aria fonda vuol dire tuffi da 20 minuti di fondo tra i 50/60mt al lago possono bastare.
        Se devo fare più tempo o più fondo una spruzzatina di elio la metto .
        Detto questo faccio immersioni in aria tutte le settimane .
        Chiarito cosa intendo per immersioni in aria fonda ,quindi immersioni con debiti decompressivi tra i 40/50minuti non posso pensare di non pianificare il piano devompressivo e il relativo consumo dei gas deco. Come faccio? Sviluppo un piano devompressivo con un software .
        Di quello che dice lo scubapro 2g mi interessa relativamente. Ho il piano in tabella,in testa .
        Ti faccio un esempio di questi giorni.
        Il mio 2g ha 8 anni sta tirando le cuoia, i contatti si avviano da soli e si sposta da un menù all' altro da solo, settimana scorsa in risalitami ha inserito da solo ean50 a 30mt..... Allarmi , CNS alle stelle, computer in tilt , avendo pianificato tappe e soste me ne sbatto di quello che dice il 2g.
        Sabato vado in acqua con lo stesso computer un ultima prova prima di rottamarla tutto sto pippotto per dirti cosa che non sono legato al computer.

        In trimix si usa software? ni i miei buddy usano la memonica..
        Però il piano con i consumi lo devi fare prima.
        Io non ho e non uso computer trimix, non ne sento neanche il bisogno con profondimetro e tabella faccio quello che devo fare.
        Adesso un paio di domande per capirci meglio
        Cosa intendi per immersione aria fonde?quanto Tempo e quale profondità ?
        Hai già fatto un corso di immersione avanzata tek?
        Ultima modifica di paolinus; 08-10-2018, 22:42.
        http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
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        • #34
          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
          Sia chiaro nessuno si senta offeso.
          ​Ognuno è libero di fare come meglio crede.

          Io, mi prendo il diritto di affermare che: certe immersioni in aria profonda, con tempi di permanenza lunghi, sono attività i cui pericoli non sono giustificati.
          Si esagera nell'uso dell'aria, la si mette al pari del trimix e questo non lo ritengo giusto.

          Se uno vuole fare certe immersioni deve farle in trimix se le fa in aria si assume il rischio reale di non tornare su a raccontare cosa ha visto.

          Cordiali saluti
          Rana

          Quoto

          Ho amici che fanno immersioni 20 minuti a 70mt aria a volte sono gli stessi che mi dicono che certi tuffi a 80/90mt vanno fatti in reb poiche in circuito aperto sono pericolosi ma forse non si rendono conto che sono più pericolosi 20@70 in aria che 20@80 in trimix
          Ultima modifica di paolinus; 08-10-2018, 22:51.
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          • #35
            Quanti ragazzacci in circolazione ....
            Paolo

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            • #36
              Originariamente inviato da paolinus Visualizza il messaggio
              Quoto

              Ho amici che fanno immersioni 20 minuti a 70mt aria a volte sono gli stessi che mi dicono che certi tuffi a 80/90mt vanno fatti in reb poiche in circuito aperto sono pericolosi ma forse non si rendono conto che sono più pericolosi 20@70 in aria che 20@80 in trimix
              .......si, ma ci mettono 18 min ad arrivare a 70m 😁.
              20@70 veri (16-17 di fondo) ad aria sono tanti, sia per la PpN2 che per la PpO2 sul fondo. Rischi inutili con le conoscenze attuali.
              Un’immersione yo yo non ha senso, ma ha più senso.

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              • #37
                Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio

                .......si, ma ci mettono 18 min ad arrivare a 70m 😁.
                20@70 veri (16-17 di fondo) ad aria sono tanti, sia per la PpN2 che per la PpO2 sul fondo. Rischi inutili con le conoscenze attuali.
                Un’immersione yo yo non ha senso, ma ha più senso.
                Mmmm no, nessun yo yo .

                3 minuti a 70mt e staccano al 18/20
                Non ha senso condivido
                Ognuno si diverte e trova stimoli diversi, questi non sono i miei 😂
                Ultima modifica di paolinus; 12-10-2018, 09:07.
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                • #38
                  Ciao, approfitto di questa discussione per una domanda,
                  leggo di immersioni a grandi profondità fatte solo con aria 50 m 60 m ecc..
                  io ho un brevetto P3 della FIPSAS e ho l'abilitazione per fare immersioni a profondità massima di 42 m in curva di sicurezza, ovviamente sono in grado di leggere una tabella e fare i conti dei consumi,
                  ma per fare immersioni fuori curva di sicurezza bisogna passare al NITROX fare il corso avanzato almeno secondo la mia didattica.
                  La domanda è: cosa mi cambia nella programmazione di un immersione ad aria a grandi profondità rispetto il limite dei 42 m, intendo dire ovviamente ho imparato quando fare la deco,
                  a quanti metri di profondità per quanto tempo ma questo insegnamento è riferito ad un caso di "emmergenza" nel senso dovevo stare alla profondità X per TOT minuti e invece sono andato più profondo oppure sono rimasto più tempo del previsto alla profondità X e quindi mi occorre fare della deco e fino li non ci sono problemi,
                  ma se programmo un immersione a 60 metri mi basta fare i normali calcoli del consumo o mi manca qualche dettaglio che non conosco ?
                  Ovviamente non si sta parlando degli aspetti legali perchè questo è chiaro vale solo il brevetto per cui si è abilitati.
                  ​Grazie per le info.

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                  • #39
                    Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                    La domanda è: cosa mi cambia nella programmazione di un immersione ad aria a grandi profondità rispetto il limite dei 42 m, intendo dire ovviamente ho imparato quando fare la deco,
                    a quanti metri di profondità per quanto tempo ma questo insegnamento è riferito ad un caso di "emmergenza" nel senso dovevo stare alla profondità X per TOT minuti e invece sono andato più profondo oppure sono rimasto più tempo del previsto alla profondità X e quindi mi occorre fare della deco e fino li non ci sono problemi,
                    ma se programmo un immersione a 60 metri mi basta fare i normali calcoli del consumo o mi manca qualche dettaglio che non conosco ?
                    Ovviamente non si sta parlando degli aspetti legali perchè questo è chiaro vale solo il brevetto per cui si è abilitati.
                    ​Grazie per le info.
                    Le principali differenze sono nella dimensione della bombola e nel calcolo delle tappe decompressive, che non sono più solo a 6mt+eventuale sosta profonda, ma sono distribuite orientativamente a 21/18/15/12/9/6mt e nel calcolo della riserva, che deve tener conto di parecchia aria in più rispetto alle immersioni in curva, visto che in questo caso la deco non si può omettere.

                    Diciamo che è un altro mondo, rispetto a quello che si vede nel P3, visto che il p3 è pensato per immersioni in curva o cmq con fuori curva di massimo 5minuti e con mono da 15 e/o 18lt ...

                    La differenza principale non sta nella profondità e basta, ma nel fuori curva che lega profondità e tempo di permanenza e sopratutto dal volume d'aria disponibile.

                    Facciamo un esempio: 30min @40mt ad aria. La risalita sarebbe come segue, la puoi calcolare con un qualsiasi software decompressivo:

                    40mt 28+1 di discesa +1 di risalita a 21mt
                    ----------------
                    21mt - 1min
                    18mt - 2min
                    15mt - 3min
                    12mt - 5min
                    9mt - 6min
                    6mt - 11min
                    3mt - 19min
                    -----------------
                    R.T.: 30+47(deco)=77

                    Da cui l'aria minima: (28*5+1*3.1+2*2.8+3*2.5+5*2.2+6*1.9+11*1.6+19*1.3) *20lt/min=4418lt

                    Già si capisce che un D10 a 220bar non basta manco per te...mentre con un D12 hai solo 862lt di scorta, non sufficienti per il tuo compagno...

                    Ergo questo tuffo per essere fatto in sicurezza andrebbe fatto con un D12+Stage...
                    Ma, visto che hai la stage mettici un bell'Ean50, e rivedi la pianificazione, così fai meno deco, ed hai abbastanza miscela respiratoria per gestire il tuo tuffo e la deco del tuo compagno.

                    Come vedi le differenze ci sono, ma come sempre tutto è regolato dal buon senso, che di base hai già acquisito.

                    Tonnetto

                    Ultima modifica di Tonnetto; 12-10-2018, 18:29.
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                    • #40
                      Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

                      Le principali differenze sono nella dimensione della bombola e nel calcolo delle tappe decompressive, che non sono più solo a 6mt+eventuale sosta profonda, ma sono distribuite orientativamente a 21/18/15/12/9/6mt e nel calcolo della riserva, che deve tener conto di parecchia aria in più rispetto alle immersioni in curva, visto che in questo caso la deco non si può omettere.

                      Diciamo che è un altro mondo, rispetto a quello che si vede nel P3, visto che il p3 è pensato per immersioni in curva o cmq con fuori curva di massimo 5minuti e con mono da 15 e/o 18lt ...

                      La differenza principale non sta nella profondità e basta, ma nel fuori curva che lega profondità e tempo di permanenza e sopratutto dal volume d'aria disponibile.

                      Facciamo un esempio: 30min @40mt ad aria. La risalita sarebbe come segue, la puoi calcolare con un qualsiasi software decompressivo:

                      40mt 28+1 di discesa +1 di risalita a 21mt
                      ----------------
                      21mt - 1min
                      18mt - 2min
                      15mt - 3min
                      12mt - 5min
                      9mt - 6min
                      6mt - 11min
                      3mt - 19min
                      -----------------
                      R.T.: 30+47(deco)=77

                      Da cui l'aria minima: (28*5+1*3.1+2*2.8+3*2.5+5*2.2+6*1.9+11*1.6+19*1.3) *20lt/min=4418lt

                      Già si capisce che un D10 a 220bar non basta manco per te...mentre con un D12 hai solo 862lt di scorta, non sufficienti per il tuo compagno...

                      Ergo questo tuffo per essere fatto in sicurezza andrebbe fatto con un D12+Stage...
                      Ma, visto che hai la stage mettici un bell'Ean50, e rivedi la pianificazione, così fai meno deco, ed hai abbastanza miscela respiratoria per gestire il tuo tuffo e la deco del tuo compagno.

                      Come vedi le differenze ci sono, ma come sempre tutto è regolato dal buon senso, che di base hai già acquisito.

                      Tonnetto
                      Tonnetto un appunto, molte tabelle il tempo di fondo e anche i software lo calcolano dallo stacco del fondo, quindi se dico 30 min a 40 mt, al 30 esimo minuto stacco e vado alla prima tappa deco, che nel caso abbia ean50 è a 21 mt. Se sono ad aria sicuramente sarà 1 minuto a 9, dubito ci siano dei miniti a 12 mt. Il consumo sul fondo lo faccio conservativo e cioè 20 lt x 30 min x 5 ata (uso 20 se 20 è il mio consumo), semplifico il calcolo, e bon mi sbaglio di certo di tanto, anche perché in discesa tra sistemare respirazione, gav e stagna aria ne va via molta.

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                      • #41
                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        Ciao, approfitto di questa discussione per una domanda,
                        leggo di immersioni a grandi profondità fatte solo con aria 50 m 60 m ecc..
                        ​Mi permetto di dire la mia personale opinione circa l'uso dell'aria profonda.
                        Per me l'immersione in aria profonda richiede una tecnica peculiare, propria dell'aria profonda.
                        Considerare l'aria profonda come banco di prova dell'immersione tecnica, come ponte per entrare nell'immersione propriamente tecnica (trimix) è per me l'errore più grande che hanno fatto tutte le didattiche (tutte sia chiaro non una in particolar modo, senza esclusione - tanto per capirci).

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        io ho un brevetto P3 della FIPSAS e ho l'abilitazione per fare immersioni a profondità massima di 42 m in curva di sicurezza, ovviamente sono in grado di leggere una tabella e fare i conti dei consumi,
                        Senza offesa per la tua didattica che per altro è molto simile alla mia - diciamo che siamo cugini .
                        La mia critica vale e la faccio pensando alla mia didattica, non alla tua.
                        Per me un brevetto a -42 metri - in curva di sicurezza - è una colossale "m i n c h i a t a".
                        Nessuno si offenda.
                        Questo brevetto è un tipico esempio di "assurdo concettuale" accettato solo per coprire esigenze di chi potendo andare solo a -30 metri vorrebbe sforare di qualche metro, senza accettare di fare una completa preparazione.
                        Un esempio in cui la domanda condiziona l'offerta in maniera - per me - senza senso.
                        Sfido chiunque a dirmi che si può scendere a -40 o -42 metri rimanendo in curva.
                        L'immersione a -40 metri presenta tutti gli aspetti dell'immersione avanzata:
                        * Fuori curva.
                        * Narcosi.
                        * Densità dell'aria respirata.
                        Di conseguenza è un corso avanzato a tutti gli effetti in cui deve essere affrontato il fuori curva e ogni aspetto legato all'aria profonda.

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        ma per fare immersioni fuori curva di sicurezza bisogna passare al NITROX fare il corso avanzato almeno secondo la mia didattica.
                        L'aria profonda non richiede obbligatoriamente la decompressiva.
                        La decompressiva (l'uso di miscele come Ean 50 e/o O2) non è obbligo e non è questa a fare la differenza.
                        L'immersione in aria profonda richiede adeguata scorta di gas - che non vuol dire decompressiva, vuol dire avere aria a sufficienza per ogni evenienza - questa è la prima priorità che si lega alla programmazione.
                        Tenendo presente che in aria i tempi di permanenza sono relativamente contenuti di conseguenza la decompressione - STAI BENE ATTENTO! ti dico una cosa che sanno in pochi:
                        nell'immersione in aria profonda la decompressione non è un problema - nel modo più assoluto.
                        Affrontare l'immersione in aria profonda pensando di dover risolvere chissà quale problematiche legate alla decompressione è tipico di chi pensa che aria e trimix siano la stessa cosa e come tale li tratta.
                        Ma, dalla premessa iniziale, non è cosi.
                        Una delle grandi differenza sta nel fatto che mentre nell'immersione trimix la decompressione per profondità e soprattutto tempi di permanenza - oltre che per la natura stessa dell'elio - è "delicata" - in aria no - i problemi sono altri.
                        Fino a quando non entrerai nell'idea di far tuoi i veri problemi dell'aria non capirai mai la differenza tra quello che fai adesso e quanto si fa a profondità maggiori in aria.

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        La domanda è: cosa mi cambia nella programmazione di un immersione ad aria a grandi profondità rispetto il limite dei 42 m, intendo dire ovviamente ho imparato quando fare la deco,
                        In un mondo giusto nulla - dato che a -42 metri sei in una ambiente che richiede una gestione avanzata dell'immersione.
                        Ma - dato che non viviamo in un mondo ideale ma reale - le differenza sono parecchie.
                        C'è un film "Le Crociate" - in cui alla fine il protagonista chiede a "Saladino" consegnando la città di Gerusalemme cosa rappresentasse per lui questa citta conquistata ? Risposta: "Nulla e tutto".
                        Le differenze sembrano non esserci tecnicamente non cambia quasi nulla ma è dal punto di vista "gestionale" che si entra in una dimensione completamente differente dove le regole che hai appreso vanno modificate.

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        a quanti metri di profondità per quanto tempo ma questo insegnamento è riferito ad un caso di "emmergenza" nel senso dovevo stare alla profondità X per TOT minuti e invece sono andato più profondo oppure sono rimasto più tempo del previsto alla profondità X e quindi mi occorre fare della deco e fino li non ci sono problemi,
                        La gestione dell'emergenza stessa è del tutto differente da quanto sei stato abituato a fare in ambiente ricreativo.
                        Nell'immersione in aria profonda il problema principale è la presenza della narcosi sempre e comunque per tutti i soggetti.
                        Il secondo problema è lo stress fisico che si lega a doppia mandata con un gas che non respiriamo, ma che produciamo - la CO2 (biossido di carbonio).
                        La CO2 è il detonante della carica narcotica presente comunque in noi per il binomio profondità aria respirata.
                        Inoltre l'aria diventa densa e la densità aumenta esponenzialmente lo sforzo per far avvenire la ventilazione.
                        Morale della favole la ventilazione tende a rallentare, mentre lo sforzo cresce, al crescere dello sforzo aumenta anche la CO2 prodotta ma la cui espulsione viene ridotta dalla diminuita ventilazione ....
                        La gestione di un emergenza a profondità narcotiche in aria richiede un approccio molto prudente e attento agli sforzi e a mantenere la corretta ventilazione per non diventare a nostra volta vittime che necessitano di assistenza.
                        Questo detto in breve e solo per farti capire che le differenze ci sono e sono importanti.

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        ma se programmo un immersione a 60 metri mi basta fare i normali calcoli del consumo o mi manca qualche dettaglio che non conosco ?
                        I 20 normal litri - calcolati come standard del consumo vanno bene in linea di massima.
                        Il problema sono i picchi di stress che possono portare a una ventilazione fuori controllo e a un consumo non preventivato.
                        Tieni presente aumento di densità e sforzo per ventilare.
                        Anche in questo caso sembra non cambiare nulla ma in realtà l'ambiente stesso crea differenza importanti.

                        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                        Ovviamente non si sta parlando degli aspetti legali perchè questo è chiaro vale solo il brevetto per cui si è abilitati.
                        Sinceramente degli aspetti legali me ne frego - salvo quando tengo un corso in cui gli standard sono la garanzia anche dal punto di vista legale per dimostrare di aver svolto i compiti da istruttore con diligenza e al massimo dello stato dell'arte.
                        Nelle immersioni private, non didattiche l'aspetto legale non mi interessa.
                        Quando sono sotto posso contare solo sulla mia preparazione, sulla mia esperienza, sulla mia capacità di gestire l'immersione e tutti questi aspetti esulano da un pezzo di plastica che chiamiamo brevetto.

                        L'immersione in aria profonda richiede nozioni specifiche sulla "sindrome neuro psichica da gas compressi" chiamata comunemente "narcosi" (il pippone scientifico con cui ho chiamato la narcosi sta ad indicare che questa non dipende solo ed esclusivamente dall'azoto - ma anche dagli altri gas O2 e CO2), richiede nozioni specifiche inerenti allo stress cos'è come si presenta le varie forme e come si gestisce, richiede attenta pianificazione delle attrezzature (che differiscono dall'immersione propriamente tecnica) che si legano anche alla gestione stessa dello stress.
                        Per esempio: inutile immergersi in configurazione tecnica con bibombola enormi - e tre bombole decompressive - più stagna, ecc, ecc perché questa è la configurazione tecnica, dato che cosi ci ingessiamo solo dentro attrezzature che innalzano lo stress senza nessuna vera contropartita e quindi motivazione a farlo.
                        Ahhh.... già pensi che la decompressione sia il problema e per tanto le decompressive in ean e O2 sono vitali ?
                        Be, queste sono "c a z z a t e".
                        Per fare la decompressione correttamente la prima priorità in aria è "ARRIVARCI" per poterla fare.
                        Tra garantire di arrivarci e come la si gestisce io preferisco, in aria profonda garantire sempre e comunque l'arrivarci.
                        Una volta arrivato alle tappe di decompressione se ho aria non ci sono problemi.

                        In conclusione, l'aria profonda è una disciplina a se, con nozioni specifiche e specifiche attrezzature e specifico modo di gestire l'immersione - dato che deve rispondere a problemi come narcosi e stress.
                        L'immersione profonda è possibile a patto di limitare i tempi, pertanto la decompresisone non è un problema.
                        Al contrario lo stress è il problema che si unisce alla narcosi tramite l'azione della CO2 creando situazioni molto pericolose come i "black out".
                        Pertanto la gestione anche e soprattutto delle emergenze richiede un approccio diverso dall'immersione tecnica, consapevole delle vere problematiche.

                        Cordialmente
                        Rana




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                        • #42
                          RANA due domande
                          Sempre per contestualizzare perché parliamo di " aria profonda" ma non capisco mai quanta profonda e per quanto tempo.
                          Esempio:
                          20minuti di fondo sui relitti Kt Sestri o Genova 50/55 mt che mi sembra di aver capito che conosci con che configurazione li faresti?

                          Mono ?
                          Bibo?
                          Bibo e una decompressiva ?
                          Grazie
                          Ultima modifica di paolinus; 12-10-2018, 19:40.
                          http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                          http://profondeemozioni.blogspot.com/

                          Commenta


                          • #43
                            Ciao, seguo on attenzione questa discussione, come dice Tonnetto al 3 livello il fuori curva è propio pochi minuti o profondità diverse da previsto (infatti avevo scritto in caso di "emergenza"),
                            secondo la tabella FIPSAS le deco infatti vengono riportate quasi tutte a 6 metri, vorei un chiarimento su alcune cose che non ho capito del calcolo e del discorso,
                            +1 di risalita a 21 mt immagino voglia dire 1 minuto di sosta deco a 21 mt
                            ma non capisco 40 mt 28+1 di discesa che calcolo sarebbe?
                            Il resto della tabella e i calcoli per il consumo mi sono chiari.
                            Altra parte del discorso che mi sfugge (sono troppo ignorante) cosa vuol dire un D10 o D12 e lo Stage?
                            Lo Stage cos'è la sosta con la bombola dell'ossigeno?

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                            • #44
                              @rana
                              Nulla da eccepire sulle tue osservazioni.
                              Aggiungo solo che il brevetto advanced padi una volta prevedeva la immersione a 40 metri in curva. Allora si facevano basic, open ed ad anced ed era nell'advanced che si approfondivano temi particolarii come orientamento, recupero oggetti con pallone notturna etc.
                              chi era interessato alle immersioni in aria fonda doveva proseguire in autonomia mancando proprio o cercarsi altra didattica ammesso ci fosse
                              Paolo
                              Paolo

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio

                                Tonnetto un appunto, molte tabelle il tempo di fondo e anche i software lo calcolano dallo stacco del fondo, quindi se dico 30 min a 40 mt, al 30 esimo minuto stacco e vado alla prima tappa deco, che nel caso abbia ean50 è a 21 mt. Se sono ad aria sicuramente sarà 1 minuto a 9, dubito ci siano dei miniti a 12 mt. Il consumo sul fondo lo faccio conservativo e cioè 20 lt x 30 min x 5 ata (uso 20 se 20 è il mio consumo), semplifico il calcolo, e bon mi sbaglio di certo di tanto, anche perché in discesa tra sistemare respirazione, gav e stagna aria ne va via molta.
                                Confermo, addirittura le tabelle Us-Navy ad aria (link) prevedono per quel tuffo soste solo ad a 9mt (11min) e 6mt(80min)... ma personalmente preferisco una deco meno stressante e graduale.

                                Detto questo vplannar da il profilo che ho riportato.

                                Confermo, nel calcolo dell'aria dovevo mettere 30*5 anziche 28*5... mia svista, grazie della precisazione

                                Inoltre è corretto quanto dici, ho sbagliato scrivendo (28+1+1), ma bensi 28+2 di discesa a 20mt/min... e lo stacco si conta al 30-esimo, pardon.... però dai, sono autodidatta il corso devo ancora farlo, ma mi son portato avanti per necessità

                                Per quanto riguarda il consumo in decompressione alcuni usano meno... ma meglio abbondare almeno se non si conosce il tuffo... se invece è un tuffo frequente si ritocca tutto con l'esperienza!

                                La mia intenzione era dare un idea di quali aspetti tener conto nella pianificazione.

                                Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                                Altra parte del discorso che mi sfugge (sono troppo ignorante) cosa vuol dire un D10 o D12 e lo Stage?
                                Lo Stage cos'è la sosta con la bombola dell'ossigeno?

                                D10=10+10=20lt
                                D12=12+12=24lt

                                Stage bombola ausiliaria con miscela decompressiva tipicamente in EAN50. Di solito si usano op le s80 (11lt), oppure s40(7lt).
                                Ultima modifica di Tonnetto; 12-10-2018, 20:00.
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