Emitempo compartimenti e desaturazione

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  • Emitempo compartimenti e desaturazione

    Buonasera ragazzi,
    in caso di immersione in deco una volta giunti e fermati alla prima tappa ad esempio a 6 metri, prendendo in esame il compartimento da 5 minuti, questo compartimento nei primi 5 minuti desaturera' del 50% verso il valore della saturazione (cioè la pressione parziale di inerte alveolare). Esempio: a 6 m la pn2 alveolare è 1,264 bar (senza tenere conto della diluizione dei gas a causa del vapore acqueo), nel compartimento considerato ho una tensione di 3 bar. Ipotizziamo che a 6 metri ho 5 minuti di deco, dopo 5 minuti la tensione nel compartimento sarà scesa da 3 bar a 2,132 bar. Risalgo a 3 metri e mi fermo, qui c'è il mio dubbio. Una volta giunto a tre metri, cambiando il valore della pn2 alveolare, la desaturazione riparte di nuovo dal primo emiperiodo e quindi desaturando il 50% come fatto nell'esempio a 6 metri? Come si comporta il computer o tabella quando risaliamo alla tappa successiva in termini di emiperiodo del compartimento?
    Spero di aver esposto chiaramente il mio dubbio
    Ultima modifica di anfibio; 01-09-2018, 20:32.

  • #2
    Nessuno ne ha idea?

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    • #3
      Ciao Anfibio.
      ​Penso che la difficoltà nel risponderti si leghi alla difficoltà di capire quanto domandi - scusa se mi permetto non è molto chiaro il tuo quesito.

      Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
      Buonasera ragazzi,
      in caso di immersione in deco una volta giunti e fermati alla prima tappa ad esempio a 6 metri, prendendo in esame il compartimento da 5 minuti, questo compartimento nei primi 5 minuti desaturera' del 50% verso il valore della saturazione (cioè la pressione parziale di inerte alveolare). Esempio: a 6 m la pn2 alveolare è 1,264 bar (senza tenere conto della diluizione dei gas a causa del vapore acqueo), nel compartimento considerato ho una tensione di 3 bar. Ipotizziamo che a 6 metri ho 5 minuti di deco, dopo 5 minuti la tensione nel compartimento sarà scesa da 3 bar a 2,132 bar. Risalgo a 3 metri e mi fermo, qui c'è il mio dubbio. Una volta giunto a tre metri, cambiando il valore della pn2 alveolare, la desaturazione riparte di nuovo dal primo emiperiodo e quindi desaturando il 50% come fatto nell'esempio a 6 metri? Come si comporta il computer o tabella quando risaliamo alla tappa successiva in termini di emiperiodo del compartimento?
      Spero di aver esposto chiaramente il mio dubbio
      Su come si comportano le tabelle e i computer non so dirtelo, so che l'algoritmo calcola il tessuto pilota (quello a rischio) e sulla base di questo calcola i tempi delle tappe di decompressione obbligatorie qualora la sola velocità di risalita non sia sufficiente a mettere in sicurezza il comparto critico.

      Inoltre la saturazione e desaturazione non hanno le medesime curve rovesciate come ci si aspetterebbe ragionando solo sui tempi di emisaturazione.

      Il periodo di emisaturazione è quel tempo costante che dipende dal tipo di tessuto e dal gas al cui passare il tessuto satura o desatura il 50% del divario tra la tensione interna del gas nel tessuto e la pressione esterna del gas stesso.

      Quando risali alla tappa successiva, ristabilisci un nuovo delta tra interno ed esterno, sulla base del concetto di emisaturazione questa nuova "differenza" viene colmata con il trascorrere dei periodi di emisaturazione.
      Quando raggiungi la nuova tappa inizia un nuovo ciclo in cui vengono contati i tempi di emisaturazione.

      Nel tuo esempio quando risali a -3 metri dovresti trovarti nella seguente condizione:
      Nel tessuto hai una tensione di 2,132 bar nell'alveolo la Pp scende a 1,051 la differenza - il delta - è pari al 1,081 questa differenza, nel momento in cui si crea, inizia ad essere assorbita in ragione del 50% al trascorrere di ogni periodo di emisaturazione.

      Spero di aver risposto almeno in parte al tuo dubbio e se nel farlo avessi detto delle cavolate spero che qualcuno sia cosi gentile da correggere quanto ho affermato.

      Cordialmente
      Rana




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      • #4
        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
        Ciao Anfibio.
        ​Penso che la difficoltà nel risponderti si leghi alla difficoltà di capire quanto domandi - scusa se mi permetto non è molto chiaro il tuo quesito.



        Su come si comportano le tabelle e i computer non so dirtelo, so che l'algoritmo calcola il tessuto pilota (quello a rischio) e sulla base di questo calcola i tempi delle tappe di decompressione obbligatorie qualora la sola velocità di risalita non sia sufficiente a mettere in sicurezza il comparto critico.

        Inoltre la saturazione e desaturazione non hanno le medesime curve rovesciate come ci si aspetterebbe ragionando solo sui tempi di emisaturazione.

        Il periodo di emisaturazione è quel tempo costante che dipende dal tipo di tessuto e dal gas al cui passare il tessuto satura o desatura il 50% del divario tra la tensione interna del gas nel tessuto e la pressione esterna del gas stesso.

        Quando risali alla tappa successiva, ristabilisci un nuovo delta tra interno ed esterno, sulla base del concetto di emisaturazione questa nuova "differenza" viene colmata con il trascorrere dei periodi di emisaturazione.
        Quando raggiungi la nuova tappa inizia un nuovo ciclo in cui vengono contati i tempi di emisaturazione.

        Nel tuo esempio quando risali a -3 metri dovresti trovarti nella seguente condizione:
        Nel tessuto hai una tensione di 2,132 bar nell'alveolo la Pp scende a 1,051 la differenza - il delta - è pari al 1,081 questa differenza, nel momento in cui si crea, inizia ad essere assorbita in ragione del 50% al trascorrere di ogni periodo di emisaturazione.

        Spero di aver risposto almeno in parte al tuo dubbio e se nel farlo avessi detto delle cavolate spero che qualcuno sia cosi gentile da correggere quanto ho affermato.

        Cordialmente
        Rana



        Ciao, intendo dire se quando risalgo alla tappa successiva e creo un nuovo delta tra tensione nel tessuto e pn2 alveolare, la desaturazione riparte di nuovo dal primo emiperiodo del compartimento in questione? Lo chiedo perché come ben sai nel primo emiperiodo si desatura/satura maggiormente rispetto agli altri 5 emiperiodi restanti per quel compartimento, questo perché all'inizio il delta è maggiore e di conseguenza maggiore è la velocità. Nell esempio fatto una volta terminata la prima tappa e risalgo alla nuova tappa dei tre metri, avendo creato un nuovo delta a questa profondità, il computer calcola la desaturazione ripartendo di nuovo dal primo emiperiodo del compartimento in questione? Ogni volta che si risale alla tappa successiva il calcolo della desaturazione riparte di nuovo dal primo emiperiodo? Lo chiedo appunto perché nel primo emiperiodo si desatura maggiormente.
        Spero di essere stato più chiaro.
        Ultima modifica di anfibio; 03-09-2018, 14:07.

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        • #5
          Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio

          Ciao, intendo dire se quando risalgo alla tappa successiva e creo un nuovo delta tra tensione nel tessuto e pn2 alveolare, la desaturazione riparte di nuovo dal primo emiperiodo del compartimento in questione? Lo chiedo perché come ben sai nel primo emiperiodo si desatura/satura maggiormente rispetto agli altri 5 emiperiodi restant per quel compartimento, questo perché all'inizio il delta è maggiore e di conseguenza maggiore è la velocità. Nell esempio fatto una volta terminata la prima tappa e risalgo alla nuova tappa dei tre metri, avendo un nuovo delta, il computer calcola la desaturazione ripartendo di nuovo dal primo emiperiodo del compartimento in questione? Lo chiedo appunto perché nel primo emiperiodo si desatura maggiormente.
          Spero di essere stato più chiaro.
          ​Che io sappia è cosi.
          Come stabilisci un nuovo "delta" parte il conteggio del periodo di emisaturazione.

          Ma non cambia nulla rispetto alla precedente situazione.
          Mi spiego.

          Se io ho un delta di 3 bar (numero dato a caso solo per capirci) alla quota di -6 metri.
          Nel primo emiperiodo desatura 1,5 pari al 50% del delta iniziale.
          Nel secondo emiperiodo desatura sempre il 50% del delta residuo in questo caso il 50% di 1,5 ossia 0,75.
          ​Nel terzo emiperiodo desatura sempre il 50% del delta residuo pari a 0,75 - ossia 0,37.
          e cosi via.
          Dopo 6 / 7 emiperiodi - se le condizioni non variano - il delta residuo (che c'è sempre tanto che la curva si dice asintotica, tende a zero ma non lo raggiunge mai perché: dividere per due da sempre un qualcosa per quanto piccolo) è talmente piccolo che non incide più e per tanto si considera terminato il processo.

          Se le condizioni cambiano - nel momento in cui cambiano inizia il conteggio di un emiperiodo.
          Se le condizioni cambiano durante il trascorrere di un emiperiodo si calcola la frazione scaricata (nell'emiperiodo corrente) e si giunge a un nuovo delta, da li si riparte un nuovo emiperiodo.

          In poche parole nel momento in cui cambia il delta parte sempre un nuovo emiperiodo.

          Cordialmente
          Rana


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          • #6
            anfibio mi sa che non hai considerato bene questo fenomeno:
            supponiamo che a un certo istante io abbia la quantità N (es. 10) e dopo un certo intervallo di tempo T questa si dimezzi, per cui la successione della quantità sarà:

            10 .. 5 .. 2.5 .. 1.25 .. 0.625

            ove tra un numero e l'altro è trascorso l'intervallo T.

            se io prendessi in considerazione la stessa successione a partire da 5 non è che cambierebbe, infatti tra un numero e l'altro si effettua sempre il dimezzamento della quantità e non c'è "memoria" su quanto sia successo prima, ogni volta è un "primo emiperiodo". Il trucco è considerarlo un dimezzamento (cioè una divisione) e non una sottrazione.

            Che tu cambi quota o meno la regola del dimezzamento è sempre la stessa: dopo un emiperiodo il tessuto perderà metà della differenza tra la sua tensione e la pressione ambientale. Chiaramente a quota più alta, poiché la pressione ambientale è più bassa, il dimezzamento sarà su una differenza maggiore, per cui smaltirà più inerte, compatibilmente con il ceiling (cioè con la massima quota a cui puoi stare prima che il tessuto inizia a friggere come l'aspirina )


            Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
            L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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            • #7
              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

              ​Che io sappia è cosi.
              Come stabilisci un nuovo "delta" parte il conteggio del periodo di emisaturazione.

              Ma non cambia nulla rispetto alla precedente situazione.
              Mi spiego.

              Se io ho un delta di 3 bar (numero dato a caso solo per capirci) alla quota di -6 metri.
              Nel primo emiperiodo desatura 1,5 pari al 50% del delta iniziale.
              Nel secondo emiperiodo desatura sempre il 50% del delta residuo in questo caso il 50% di 1,5 ossia 0,75.
              ​Nel terzo emiperiodo desatura sempre il 50% del delta residuo pari a 0,75 - ossia 0,37.
              e cosi via.
              Dopo 6 / 7 emiperiodi - se le condizioni non variano - il delta residuo (che c'è sempre tanto che la curva si dice asintotica, tende a zero ma non lo raggiunge mai perché: dividere per due da sempre un qualcosa per quanto piccolo) è talmente piccolo che non incide più e per tanto si considera terminato il processo.

              Se le condizioni cambiano - nel momento in cui cambiano inizia il conteggio di un emiperiodo.
              Se le condizioni cambiano durante il trascorrere di un emiperiodo si calcola la frazione scaricata (nell'emiperiodo corrente) e si giunge a un nuovo delta, da li si riparte un nuovo emiperiodo.

              In poche parole nel momento in cui cambia il delta parte sempre un nuovo emiperiodo.

              Cordialmente
              Rana

              Grazie per il tuo intervento

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              • #8
                Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
                anfibio mi sa che non hai considerato bene questo fenomeno:
                supponiamo che a un certo istante io abbia la quantità N (es. 10) e dopo un certo intervallo di tempo T questa si dimezzi, per cui la successione della quantità sarà:

                10 .. 5 .. 2.5 .. 1.25 .. 0.625

                ove tra un numero e l'altro è trascorso l'intervallo T.

                se io prendessi in considerazione la stessa successione a partire da 5 non è che cambierebbe, infatti tra un numero e l'altro si effettua sempre il dimezzamento della quantità e non c'è "memoria" su quanto sia successo prima, ogni volta è un "primo emiperiodo". Il trucco è considerarlo un dimezzamento (cioè una divisione) e non una sottrazione.

                Che tu cambi quota o meno la regola del dimezzamento è sempre la stessa: dopo un emiperiodo il tessuto perderà metà della differenza tra la sua tensione e la pressione ambientale. Chiaramente a quota più alta, poiché la pressione ambientale è più bassa, il dimezzamento sarà su una differenza maggiore, per cui smaltirà più inerte, compatibilmente con il ceiling (cioè con la massima quota a cui puoi stare prima che il tessuto inizia a friggere come l'aspirina )

                Sei stato illuminante, effettivamente la regola dei sei periodi vale se c'è una differenza costante, ovvero quando stiamo fissi ad una determinata profondità, quindi per raggiungere lo stato di saturazione a quella quota. Ai cambi quota come ad esempio risalire alle varie tappe, bisogna semplicemente pensare al dimezzamento del delta, il dimezzamento avviene in un tempo corrispondente all emiperiodo del compartimento preso in esame, e non bisogna ragionare se è il primo periodo o secondo etc.
                Grazie a te ho risolto il mio dubbio.
                Ultima modifica di anfibio; 04-09-2018, 22:23.

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                • #9
                  Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
                  ... moissis...
                  Grazie a te ho risolto il mio dubbio.
                  Questo mi fa molto piacere, considerando che mentre scrivevo pensavo: "speriamo di non confondere ancora di più le idee".
                  Lo metterò nel CV

                  Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
                  L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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