Sistema in pressione con rubinetteria chiusa

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  • Sistema in pressione con rubinetteria chiusa

    Cari amici,

    Nell'ambito della discussione postata ieri da Gians circa il sospetto malfunzionamento di un primo stadio ho letto all'interno della risposta di Rana:

    "di solito si mette il sistema in pressione e si chiude il rubinetto fino a quando non ci si sta immergendo"

    Io mi comporto in un modo diverso, e vorrei sentire il vostro parere, dato che potrei magari commettere un errore procedurale, non tenendo conto di qualche aspetto importante.
    Una volta assemblati bombola, erogatori e GAV, e fatti i relativi controlli prima e dopo aver messo il sistema in pressione, io chiudo la rubinetteria, ma svuoto anche completamente il sistema, in modo da avere il manometro di nuovo a zero. Quando poi giunge momento dell'immersione, prima di indossare l'apparato riapro il rubinetto (sempre ovviamente tenendo inizialmente il pulsante dello spurgo aperto ed il quadrante del manometro rivolto verso il pagliolo), verifico erogatore, manometro e GAV e poi, ripetuto il check col mio buddy, mi tuffo.

    Io procedo in questo modo perchè penso di evitare così che una distrazione dell'ultimo momento mi conduca a tuffarmi con rubinetteria chiusa, ingannato dalla sola lettura del manometro che indicherebbe che il sistema è sì in pressione, ma in realtà non rifornito.

    Sbaglio qualcosa?

    Un Caro Saluto

    Marco

  • #2
    Boh! Io faccio come dice Rana e prima di entrare in acqua provo comunque a respirare da ogni erogatore. Considera che spesso entro in capovolta e vado subito alle ancore. Sarebbe antipatico respirare da un pezzo di legno. A livello teorico un erogatore chiuso in pressione garantisce un atto inspiratorio e quindi la possibilita' di aprire un rubinetto. Non esiste proprio di tuffarsi con la rubinetteria chiusa ! Ancor meno se ogni volta si fanno le stesse cose nella stessa sequenza e con la stessa concentrazione.
    Ciao
    Paolo
    Paolo

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    • #3
      Quoto Paolo55.
      Chi si immerge dalla propria barca ed usa le proprie attrezzature, facendo un rapido ma ragionato check prima di tuffarsi, non ha normalmente bisogno di particolari cautele per "evitare le distrazioni dell'ultimo momento".

      Se si cambia diving e soprattutto attrezzature ad ogni immersione la cosa può essere diversa. Ritengo però che il rapido e ragionato check di cui sopra sia ancora più necessario. Meglio pochi ma ragionati controlli che una lunga serie di essi, difficile da tenere a memoria.

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      • #4
        Basterebbe svuotare solo parzialmente il circuito, lasciando ad esempio 100 bar. Così il circuito rimane in pressione ma al contempo non c'è il rischio di scendere a rubinetti chiusi, se proprio si vuole "vedere" tale rischio. Potrebbe essere una soluzione valida?

        Io comunque sono di quelli che lascio tutto in pressione e il controllo della rubinetteria è la cosa che faccio immediatamente prima di indossare il gruppo. Se lo indosso senza aver aperto/controllato la rubinetteria sento subito il disagio di aver saltato un passo fondamentale, e comunque quando respiro da entrambi gli erogatori controllo poi alla fine il manometro:deve segnare ancora 200. Se un rubinetto era chiuso, il manometro scendeva.
        Emanuele

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        • #5
          Ci sono dei vantaggi a lasciare il circuito in pressione:
          1- Se un o-ring deve saltare ha tutto il tempo di farlo mentre il subacqueo è ancora alle prese con altre faccende. Se non c'è pressione l'o-ring che deve saltare non salta in barca, ma salta mentre siamo già in acqua.
          2- Se c'è una piccola perdita ce ne possiamo rendere conto, anche se non si sente alcun rumore; nel momento di riaprire il rubinetto il manometro dovrebbe ancora indicare la pressione a cui era prima di chiuderlo.
          3- Il primo stadio non si può allentare proprio a causa della pressione che lo tiene "saldato" alla rubinetteria
          .....
          Devo andare avanti o da adesso tutti lasceranno il circuito in pressione? Perchè non ho più voglia di scrivere...
          www.filoariannadive.com

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          • #6
            Cari Amici,

            grazie a tutti per le risposte! Certo anch'io faccio un doppio check (mio con il compagno di immersione), ma mi era sorta questa curiosità, dato che guardandomi intorno avevo osservato comportamenti diversi.

            Grazie Reato per avermi fornito un elenco ragionato e motivato dei perchè optare per il circuito in pressione... e scusate se vi ho annoiato per la mia domanda peregrina!

            Un Caro Saluto

            Marco

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            • #7
              È stato un piacere.
              Non hai annoiato nessuno di quelli che ti hanno risposto, vai tranquillo.
              www.filoariannadive.com

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              • #8
                Io nel mio piccolo faccio così:

                1. Metto in pressione con il manometro che guarda il suolo, quindi chiudo e controllo la pressione (primo check).

                2. Arrivati sul punto d'immersione apro, vesto il GAV, quindi faccio 2/3 atti respiratori sia dal primario che dal secondario quindi gonfio il GAV a pallone.

                (Qualora mi fossi dimenticato di aprire la bombola, non sarei in grado di fare tutto ciò con la sola aria nelle fruste, specialmente gonfiare il gav. Da qui il secondo check viene automatico.)

                3. Controllo il manometro (terzo check).

                Per il resto, i motivi per cui sia meglio mandare in pressione il gruppo li avete già elencati.

                Tonnetto.

                PS. Non fidarti degli assistenti, o do chi ti apre la bombola l'errore umano può sempre capitare per cui prendi l'abitudine a fare tutto da solo.
                Ultima modifica di Tonnetto; 18-08-2018, 21:18.
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                • #9
                  Caro Tonnetto,

                  grazie anche a te per il tuo intervento. Sono pienamente d'accordo con te, il check è di importanza vitale e non si può delegarlo ad altri, ma va fatto in prima persona. Il controllo effettuato su di noi dal nostro compagno di immersione, nel doppio check, rappresenta una ridondanza che è sempre bene effettuare, quattro occhi sono meglio di due e due cervelli ancora meglio di uno (e sono sicuro che spesso il doppio check abbia evitato incidenti potenzialmente drammatici), ma i primi ad essere responsabili dell'efficienza e dell'approntamento della nostra attrezzatura siamo sempre noi stessi.

                  Un Caro Saluto

                  Marco

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                  • #10
                    Cari amici,

                    aggiungo un "post scriptum": come Tonnetto, anch'io faccio due o tre respirazioni dall'erogatore oltre a gonfiare il GAV subito prima del tuffo, ma controllo il manometro anche mentre le faccio, perchè mi hanno detto che se l'aria arriva ma l'ago del manometro oscilla, potrebbe non essere sufficientemente aperta -o essere malfunzionante- la rubinetteria. Ovviamente, se fosse del tutto chiusa l'ago volgerebbe rapidamente verso lo zero (e non riuscirei a fare le respirazioni a gonfiare il GAV, proprio come dice Tonnetto). Al momento dell'apertura della rubinetteria, sempre manometro con quadrante rivolto verso il suolo e spurgo aperto per un istante!

                    Un Caro Saluto

                    Marco.

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