Se fosse così semplice, non ci porteremmo nemmeno i computer sul braccio e non servirebbero nemmeno i software: basterebbe la sola tabella EAN21 e poi variare i tempi di decompressione in base alla percentuale di gas inerte.
Nel mio primo intervento rispondevo alla specifica domanda: "ma se ho X minuti di deco ad aria e switchassi ad esempio a EAN50 di quanto diminuirebbe il tempo di decompressione"? La mia risposta è stata: all'incirca dello stesso rapporto tra aria e azoto rispetto alla miscela precedente (per le ragioni di cui sopra), e torno a ripetere (come giustamente hai sottolineato) che trattasi di calcolo empirico che serve solo ad evidenziare la correlazione tra gas inerti e tempo di decompressione, non ad andare sott'acqua e a switchare a EAN50 a caso e farsi poi metà deco solo perché esiste questa relazione (ignorando una reale tabella di decompressione o il computer che porti al braccio!). Nessuno dovrebbe immergersi senza un piano di immersione e/o un computer che calcoli le soste di decompressione col gas che avete realmente a disposizione.
Nell'uso pratico non credo ci si possa trovare nella situazione di dover stimare il tempo di decompressione con una miscela che non si era programmata in precedenza (se pianifico una immersione complessa, pianificherò anche le situazioni in cui mi posso trovare a respirare una miscela non prevista nel piano A.. che sia un bailout o la bombola di un compagno.. o quant'altro), però ai fini "didattici" (anche se non c'è riscontro scientifico) potrebbe essere utile sapere che se la mia immersione era pianificata con una decompressiva di EAN50, trovandomi nell'impossibilità di utilizzarla perché è esplosa, e considerando che i miei compagni sono stati rapiti dagli alieni, e considerando che sono stato così stupido da non pianificare anche una deco ad aria, forse mi ricorderò che ad aria dovrò fare più del doppio della deco prevista, o per sicurezza tre volte tanto.. o magari finché non finisco tutta l'aria, tanto per stare sul sicuro. Insomma, seghe mentali di un certo tipo.
Nel mio primo intervento rispondevo alla specifica domanda: "ma se ho X minuti di deco ad aria e switchassi ad esempio a EAN50 di quanto diminuirebbe il tempo di decompressione"? La mia risposta è stata: all'incirca dello stesso rapporto tra aria e azoto rispetto alla miscela precedente (per le ragioni di cui sopra), e torno a ripetere (come giustamente hai sottolineato) che trattasi di calcolo empirico che serve solo ad evidenziare la correlazione tra gas inerti e tempo di decompressione, non ad andare sott'acqua e a switchare a EAN50 a caso e farsi poi metà deco solo perché esiste questa relazione (ignorando una reale tabella di decompressione o il computer che porti al braccio!). Nessuno dovrebbe immergersi senza un piano di immersione e/o un computer che calcoli le soste di decompressione col gas che avete realmente a disposizione.
Nell'uso pratico non credo ci si possa trovare nella situazione di dover stimare il tempo di decompressione con una miscela che non si era programmata in precedenza (se pianifico una immersione complessa, pianificherò anche le situazioni in cui mi posso trovare a respirare una miscela non prevista nel piano A.. che sia un bailout o la bombola di un compagno.. o quant'altro), però ai fini "didattici" (anche se non c'è riscontro scientifico) potrebbe essere utile sapere che se la mia immersione era pianificata con una decompressiva di EAN50, trovandomi nell'impossibilità di utilizzarla perché è esplosa, e considerando che i miei compagni sono stati rapiti dagli alieni, e considerando che sono stato così stupido da non pianificare anche una deco ad aria, forse mi ricorderò che ad aria dovrò fare più del doppio della deco prevista, o per sicurezza tre volte tanto.. o magari finché non finisco tutta l'aria, tanto per stare sul sicuro. Insomma, seghe mentali di un certo tipo.
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