Rebreather e scienza

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  • #31
    Un momento, qui si parla di attività non ricreativa.
    I costi non sono poi così vicini ...
    Ad esempio, supponiamo che l'attività di ricerca duri un 4-6 settimane, ogni operatore potrebbe farsi almeno 2 tuffi al giorno a quelle quote, consumando una certa quantità di € di gas.
    Un reb utilizzato da 2 sub (sto ipotizzando turni di 2 sub che usano lo stesso reb), molto probabilmente si ripagherebbe il suo costo. Ad esempio 30gg x 4 tuffi al giorno fanno 120 tuffi per ogni macchina.
    E questo vale per una sola campagna di ricerca - magari una sola campagna non basta per rendere il reb molto più conveniente del trimix a 70m, ma con un paio di campagne ...
    Sto, ovviamente, trascurando i costi di formazione degli operatori...


    P.S. ho postato con molto ritardo e nel frattempo avete scritto almeno altri 3 post ...
    Ultima modifica di Alastar; 25-06-2018, 17:21.
    Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
    L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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    • #32
      Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
      Un momento, qui si parla di attività non ricreativa.
      I costi non sono poi così vicini ...
      Ad esempio, supponiamo che l'attività di ricerca duri un 4-6 settimane, ogni operatore potrebbe farsi almeno 2 tuffi al giorno a quelle quote, consumando una certa quantità di € di gas.
      Un reb utilizzato da 2 sub (sto ipotizzando turni di 2 sub che usano lo stesso reb), molto probabilmente si ripagherebbe il suo costo. Ad esempio 30gg x 4 tuffi al giorno fanno 120 tuffi per ogni macchina.
      E questo vale per una sola campagna di ricerca - magari una sola campagna non basta per rendere il reb molto più conveniente del trimix a 70m, ma con un paio di campagne ...
      Sto, ovviamente, trascurando i costi di formazione degli operatori...
      Ciao Alastar,
      hai introdotto un aspetto interessante nella discussione.

      Le mie remore sono legate alla sicurezza.
      In campagne cosi intense, il costo è relativo, le persone coinvolte non sono dei volontari ma professionisti, il costo diventa una variabile a se.

      Penso che sia doveroso (ma anticipo che sto solo ipotizzando e per tanto potrei sbagliarmi) che in simili situazioni si opera un team, in genere due: un team s'immerge, l'altro fa assistenza pronto a dare anche soccorso.
      Se cosi, non penso che possono scambiarsi le macchine (i reb), per cui il fatto che un rebreather venga usato a ciclo continuo (scambiandoselo) in campagne di ricerca cosi lunghe mi trova un pochino dubbioso.

      Sicuramente il rebreather è uno strumento che si presta, per le sue doti che conosciamo tutti, ad avere sempre più il ruolo di protagonista anche e soprattutto nella ricerca scientifica, ma è ancora uno strumento personale, ognuno si gestisce il suo, gli fa manutenzione, lo prepara ecc, ecc.

      Io non ho mai usato un rebreather ma difficilmente lo userei, se prima di me in una lunga immersione ci ha respirato un altro subacqueo, senza prima averlo aperto e almeno sanificato.

      Poi io non l'ho mai usato e quanto dico potrebbe essere sbagliato ma da neofita vedo anche questi problemi.

      Cordialmente
      Rana

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      • #33
        Ero a Gozo in settembre quando succedeva questo:
        https://www.world-archaeology.com/fe...of-gozo-malta/ e il team usava il diving dove ero io come supporto per ricariche e operazioni di manutenzione.
        Le squadre scientifiche erano 2 (3 operatori ciascuna) più un paio di diver di supporto a quote 30-40 m con aria in circuito aperto - medico iperbarico sulla barca e un gommone pronto a portare eventuali sub a terra per eventuale ricovero in camera iperbarica.
        Il giorno del recupero degli ultimi manufatti, come team di supporto, parteciparono - sul fondo - anche il mio istruttore e il suo buddy - ma loro in circuito aperto.
        Da quanto ho capito i tempi di fondo dei team con i reb sono stati intorno ai 20-22 minuti.
        La spedizione del 2017 mi sembra sia durata 3 o 4 settimane e i turni di immersione erano di un paio di gg consecutivi più uno di riposo. A parte il recupero dei manufatti, l'attività più consistente è stata quella della mappatura 3D del sito.


        Aggiungo un link che passa attraverso il traduttore di BigG: https://translate.google.it/translat...-text=&act=url
        Non è conforme all'accademia della crusca, ma ne permette la fruizione a coloro che non sono familiari con la lingua della perfida Albione
        Ultima modifica di Alastar; 25-06-2018, 17:41. Motivo: Aggiunto link con traduzione.
        Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
        L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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        • #34
          RANA non è la panacea di tutti i mali e su questo ok, però aumenta l'orizzonte di possibilità dei baldi giovani 😉

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          • #35
            Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
            RANA non è la panacea di tutti i mali e su questo ok, però aumenta l'orizzonte di possibilità dei baldi giovani 😉
            ​No, ma io sono un pessimista, nel senso che non credo in queste "asserite" possibilità.

            Credo che l'orizzonte delle possibilità per un baldo giovane è insito nel suo impegno a laurearsi e a dimostrare il valore del titolo che ha conseguito, purtroppo sono molto pessimista che questo "valore" emerga in Italia, più ottimista se va all'estero.

            Il rebreather è uno strumento punto e basta.
            Nel momento in cui c'è una reale necessità e un ricercatore, giovane, ha la volontà e i mezzi (economici) per accedervi non vedo problemi al suo impiego.

            Non penso che il corso rebreather sia la carta che apra le porte del successo e dell'affermazione nell'ambito della ricerca scientifica - ma io non conosco il settore e ammetto che potrei sbagliarmi.

            Questo è solo il mio pensiero, opinabilissimo sia chiaro

            Cordialmente
            Rana

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            • #36
              giuditta credo sarebbe valore aggiunto e tanta roba….però vorrei prima vedere un team che propone un progetto di ricerca serio, intendendo per serio un progetto che guardi alla qualità della vita nel senso più lato del termine, e non una ricerca mirata a sfruttamenti strani e molto opinabili che fosse cazzuto da imporlo alle pubbliche amministrazioni. il progetto per garantire serietà deve essere full optional e quindi prevedere un team cazzuto in tutti gli ambiti. se proponi il team cazzuto per la moria delle gorgonie, per l'allevamento delle spugne o tutte le varie cacatelle oggi in giro temo serva solo a finanziare acquisti di reb e corsi reb
              ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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              • #37
                Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                giuditta credo sarebbe valore aggiunto e tanta roba….però vorrei prima vedere un team che propone un progetto di ricerca serio, intendendo per serio un progetto che guardi alla qualità della vita nel senso più lato del termine, e non una ricerca mirata a sfruttamenti strani e molto opinabili che fosse cazzuto da imporlo alle pubbliche amministrazioni. il progetto per garantire serietà deve essere full optional e quindi prevedere un team cazzuto in tutti gli ambiti. se proponi il team cazzuto per la moria delle gorgonie, per l'allevamento delle spugne o tutte le varie cacatelle oggi in giro temo serva solo a finanziare acquisti di reb e corsi reb
                ​Caro Cesare, vorrei dirti che hai torto, che la nostra Italia è un paese cazzuto, che investe in ricerca in maniera seria ma purtroppo qualcosa mi dice che hai ragione.
                Il pericolo che il tutto diventi l'ennesimo pretesto per ricevere finanziamenti pubblici ecc, ecc, c'è.

                Cordialmente
                Rana


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                • #38
                  Intanto grazie a tutti per gli utilissimi interventi.
                  Io la penso un po' come Alastar, spesso per una questione di costi appunto si cerca di compattare il campionamento nel minor tempo possibile e le immersioni diventano ripetitive, numerose e impegnative e il reb sicuramente sarebbe piu' salutare anche a quote dove il CA andrebbe pure bene e l'aria anche.

                  Detto questo se si guarda all'ambito scientifico e si prende una classe universitaria di biologia marina a caso (esperienza personale) meno del 25% e' subacqueo, meno del 5% ha un livello superiore all'open e meno dello 0.1% ha piu' di 100 immersioni. Questo per dire che sono piu' che d'accordo con chi dice che sarebbe costoso investire in corsi ed esperienza se la base di partenza e' quella che e'.

                  Nel mio caso parlo di ricercatori che hanno gia' esperienza col reb che diventano un team freelance. Non ci sono investimenti che devono essere fatti a priori per istruire nessuno e nemmeno il loro lavoro finirebbe sotto alcuna assicurazione universitaria (cosa che spesso in Italia e' cio' che porta a perenni ristagni). Potrebbero proporre progetti o fornire soltanto assistenza qualificata. Nella mia testa ci sarebbe l'idea di avere anche una barca con basiche strumentazioni da laboratorio che pero' possano coprire diversi ambiti della ricerca. Universita' e istituzioni pagherebbero per il pacchetto completo o solo una parte a seconda della necessita'. Parlo dell'Italia perche' ad oggi e' il "mercato" che conosco meglio ma credo che forse questo sia ancora meglio applicabile nel sud est asiatico dove le universita' hanno ancora meno soldi e/o dove spesso la ricerca parte da istituzioni europee a cui manca un appoggio in quelle zone.

                  E' davvero solo un pour parler ad oggi ma e' un progetto che mi sta a cuore.
                  "Do you come from a land Down Under?
                  Where women glow and men plunder?" Men at work

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                  • #39
                    Originariamente inviato da Giudiver Visualizza il messaggio
                    Intanto grazie a tutti per gli utilissimi interventi.
                    Io la penso un po' come Alastar, spesso per una questione di costi appunto si cerca di compattare il campionamento nel minor tempo possibile e le immersioni diventano ripetitive, numerose e impegnative e il reb sicuramente sarebbe piu' salutare anche a quote dove il CA andrebbe pure bene e l'aria anche.

                    Detto questo se si guarda all'ambito scientifico e si prende una classe universitaria di biologia marina a caso (esperienza personale) meno del 25% e' subacqueo, meno del 5% ha un livello superiore all'open e meno dello 0.1% ha piu' di 100 immersioni. Questo per dire che sono piu' che d'accordo con chi dice che sarebbe costoso investire in corsi ed esperienza se la base di partenza e' quella che e'.

                    Nel mio caso parlo di ricercatori che hanno gia' esperienza col reb che diventano un team freelance. Non ci sono investimenti che devono essere fatti a priori per istruire nessuno e nemmeno il loro lavoro finirebbe sotto alcuna assicurazione universitaria (cosa che spesso in Italia e' cio' che porta a perenni ristagni). Potrebbero proporre progetti o fornire soltanto assistenza qualificata. Nella mia testa ci sarebbe l'idea di avere anche una barca con basiche strumentazioni da laboratorio che pero' possano coprire diversi ambiti della ricerca. Universita' e istituzioni pagherebbero per il pacchetto completo o solo una parte a seconda della necessita'. Parlo dell'Italia perche' ad oggi e' il "mercato" che conosco meglio ma credo che forse questo sia ancora meglio applicabile nel sud est asiatico dove le universita' hanno ancora meno soldi e/o dove spesso la ricerca parte da istituzioni europee a cui manca un appoggio in quelle zone.

                    E' davvero solo un pour parler ad oggi ma e' un progetto che mi sta a cuore.
                    È un bellissimo progetto

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                    • #40
                      giuditta sarebbe cosa stupenda....se siete cazzuti forza e coraggio
                      ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                      • #41
                        Mi associo a tutti quelli che ti hanno fatto i complimenti.
                        ​E' un bellissimo progetto, spero per te, per voi di poterlo realizzare.

                        Un adagio dice:
                        "Le cose sono impossibili fino a quando qualcuno, che non sa che sono impossibili, le rende possibili"

                        E' bellissimo vedere giovani che sanno ancora inseguire i propri sogni, il mio augurio più grande è quello di non perdere mai la voglia d'inseguire i sogni anche se non tutti si possono realizzare

                        Cordialmente
                        Rana



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                        • #42
                          @Giudiver

                          Dedicato ai tuoi progetti:



                          Ciao
                          Rana

                          Commenta


                          • #43
                            Beh, wow, sono contenta che sia stato accolto con tanto entusiasmo e supporto!
                            Giovani si' e cazzuti pure.

                            Sicuramente non se ne parla prima di qualche anno. Per una questione di rilevanza e affidabilita' abbiamo ritenuto che avere tutti (3 persone ad oggi) un Dottorato fosse una sine qua non per dare un'immagine di professionalita', conoscenza e qualificazione nell'ambito della ricerca.
                            In ogni caso qualunque consiglio, idea, suggerimento, critica, quello che volete, in forma pubblica o privata, e' molto piu' che ben accetto.
                            "Do you come from a land Down Under?
                            Where women glow and men plunder?" Men at work

                            Commenta


                            • #44
                              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                              @Giudiver

                              Dedicato ai tuoi progetti:



                              Ciao
                              Rana

                              Grazie ma io credo che non sia proprio cosi'.
                              Dovrebbe essere: "Because the ones who are crazy enough to think they can change how the people see the world, are the ones who do."
                              Tutti sono utili, nessuno indispensabile. Nessuno salva il mondo da solo ma da uno soltanto puo' venire abbastanza slancio da stimolare altri a pensarla allo stesso modo e ognuno a cambiare il mondo per quello che singolarmente ci e' possibile fare.
                              Ed e' molto piu' di quello che crediamo.
                              "Do you come from a land Down Under?
                              Where women glow and men plunder?" Men at work

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