Ok, proviamo a speculare con congetture su quanto hai ipotizzato.
La prima cosa che farei è capire dove si è rotta la frusta di bassa pressione.
Se si rompe all'altezza del secondo stadio, o dell'attacco ai comandi del gav, la prima cosa che faccio è piegare su se stessa la frusta e stringere la piega con la mano, in questo modo riduco in maniera significativa la perdita e guadagno molto più tempo ossia aria nella bombola.
Se si rompe nella crimpatura all'altezza del primo stadio non ho modo di fare nulla.
Se mi trovo senza compagno, con la crimpatura di una frusta di bassa pressione strappata e una perdita notevole di gas, con un mono, e la configurazione octopus ........ a -40 metri.
Sorvolando sulle immense cavolate che bisogna fare per finire in questa situazione, l'unica possibilità è risalire rapidamente sfruttando l'aria che rimane per quel poco che rimane di tempo per poi finire anche a fare gli ultimi metri in espirazione controllata al fine di guadagnare la superficie.
Per un apneista risalire da -40 metri è relativamente semplice, per un bombolaro sotto stress non è scontato ma se non hai gas da respirare e nessuno che ti possa dare aria, dato che l'acqua non possiamo respirarla non si ha altra scelta.
Diverso se riesco a prendere la frusta e piegarla stringendola con la mano, la piega stretta è tale che probabilmente mi da tempo per svolgere regolarmente la risalita.
Negli anni 80 le tabelle US Navy prevedevano una velocità di risalita di 18 metri al minuto.
Non penso che risalire da -40 metri in meno di un minuto sia letale, il rischio c'è ma sicuramente se hai un mono da 15 non stiamo parlando di un immersione con 40 minuti di decompressione, ma stiamo parlando di un immersione prossima alla curva di sicurezza o qualche minuto fuori curva.
Ripeto se non hai aria da respirare e nessuno che possa dartene, non ci sono altre scelte si può solo cercare di riguadagnare la superficie.
Se hai un compagno d'immersione vigile ed attuate un corretto sistema di coppia supportato da una corretta programmazione non ci sono problemi, punto e basta.
Cordialmente
Rana
Originariamente inviato da darkfire
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Se si rompe all'altezza del secondo stadio, o dell'attacco ai comandi del gav, la prima cosa che faccio è piegare su se stessa la frusta e stringere la piega con la mano, in questo modo riduco in maniera significativa la perdita e guadagno molto più tempo ossia aria nella bombola.
Se si rompe nella crimpatura all'altezza del primo stadio non ho modo di fare nulla.
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Sorvolando sulle immense cavolate che bisogna fare per finire in questa situazione, l'unica possibilità è risalire rapidamente sfruttando l'aria che rimane per quel poco che rimane di tempo per poi finire anche a fare gli ultimi metri in espirazione controllata al fine di guadagnare la superficie.
Per un apneista risalire da -40 metri è relativamente semplice, per un bombolaro sotto stress non è scontato ma se non hai gas da respirare e nessuno che ti possa dare aria, dato che l'acqua non possiamo respirarla non si ha altra scelta.
Diverso se riesco a prendere la frusta e piegarla stringendola con la mano, la piega stretta è tale che probabilmente mi da tempo per svolgere regolarmente la risalita.
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Non penso che risalire da -40 metri in meno di un minuto sia letale, il rischio c'è ma sicuramente se hai un mono da 15 non stiamo parlando di un immersione con 40 minuti di decompressione, ma stiamo parlando di un immersione prossima alla curva di sicurezza o qualche minuto fuori curva.
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