Tappa deco

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  • Tappa deco

    Buonasera a tutti, quando fate immersioni in deco a che profondità vi mantenete rispetto alla profondità indicata dal computer? Vi portate esattamente al ceiling oppure un po più giù? Se vi mantenete più giu rispetto al ceiling di quanto? Stesso discorso vale se la pianificazione avviene con software decompressivi tipo v planner etc etc. Io generalmente mi posiziono mezzo metro sotto il tetto di risalita. Esempio: tappa deco a 3 metri, me ne sto a 3,5 massimo 3,6 metri. Questo per compensare le variazioni di quota durante l'inspirazione/espirazione, che almeno per me, queste variazioni sono inevitabili durante la respirazione.

  • #2
    Per il tipo di immersioni che faccio di solito ho decompressioni abbastanza lunghe e quindi preferisco girare piuttosto che stare fermo. Rispetto ovviamente il ceeling con la tendenza a stare piu' basso di un paio di metri
    Alla cima quasi la stessa cosa senza troppo considerare se i tre metri sono quattro o quattro e mezzo.
    Ciao
    Paolo
    Paolo

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    • #3
      Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      Alla cima quasi la stessa cosa senza troppo considerare se i tre metri sono quattro o quattro e mezzo.
      Ciao
      Paolo
      Questo è valido se usi il computer come procedura di decompressione, poichè quest'ultimo prenderà in conto la profondità effettiva e, poichè à 4,5 metri il gradiente è inferiore che a 3 metri, allungherà automaticamente la durata prevista della sosta ....
      Antonio Pastorelli
      PADI OWD
      www.antoniopastorelli.com

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      • #4
        Anfibio, I computer sono conservativi, se dicono 3 metri vuol dire che dovresti stare a 3 per ottimizzare la deco. Se in realtà oscilli tra 3,2 e 2,8 non cambia niente. Se stai mediamente a 4 metri quando il computer ti dice 3, alla fine dovrai fare qualche minuto in più perché rallenti il rilascio dell'inerte.

        In realtà, appena arrivo alla quota della tappa, sto molto attento al rispetto della quota, magari resto tra i 3 e i 3,5.
        Dopo qualche minuto il ceiling reale si è alzato, va a 2,5, poi a 2 e così via finché non arriva alla superficie... e quello è il momento in cui il computer dice che puoi risalire. Quindi dopo qualche minuto passato alla tappa se sfori di qualcosa non succede niente.
        Emanuele

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        • #5
          @thesnake
          Infatti uso due computer, solo aria con tempi di decompressione solitamente lunghi che suggeriscono una certa conservatovita' nei comportamenti.
          Ciao
          Paolo
          Paolo

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          • #6
            Originariamente inviato da Emanuele. Visualizza il messaggio
            ...Se stai mediamente a 4 metri quando il computer ti dice 3, alla fine dovrai fare qualche minuto in più perché rallenti il rilascio dell'inerte.
            No.
            Il computer adatta dinamicamente la decompressione.
            Se arrivi a 3 metri e ti dice che hai 7 minuti di deco, poi scendi a 4 o 5 metri, ti farà fare una deco adattata alla nuova quota ( quindi più lunga di 7 minuti, magari 9 o 10 min, dal momento che il gradiente è inferiore e rilasci meno inerte che a 3 metri ); quindi non c'è bisogno di allungare ulteriormente la durata della tappa.

            Il problema si pone se usi il RunTime precalcolato come procedura decompressiva.
            In questo caso, se hai previsto l'ultima tappa a 3 metri e in realtà la fai a 5, la tua decompressione non sarà completa e quindi occorre allungare la tappa rispetto a quanto calcolato .....
            Antonio Pastorelli
            PADI OWD
            www.antoniopastorelli.com

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            • #7
              Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
              @thesnake
              Infatti uso due computer, solo aria con tempi di decompressione solitamente lunghi che suggeriscono una certa conservatovita' nei comportamenti.
              Ciao
              Paolo
              Ciao,
              sempre bene avere una procedura di "backup" ....
              Antonio Pastorelli
              PADI OWD
              www.antoniopastorelli.com

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              • #8
                Fai deco a 6m e soprattutto impara a stare in assetto.
                Oscillazioni di 0,5m per il respiro.....c’è qualche problema nell’assetto, che chi fa immersioni che prevedono deco, non deve avere.

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                • #9
                  Ciao,
                  io non mi faccio tanti pipponi, ragionevolmente mi fermo dove dice la tabella/computer metro più metro meno. Dipende da fattori quali profonfità, corrente, traffico di sub attaccati e gas respirato.
                  cordialità
                  Turbosub

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                  • #10
                    Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
                    Buonasera a tutti, quando fate immersioni in deco a che profondità vi mantenete rispetto alla profondità indicata dal computer? Vi portate esattamente al ceiling oppure un po più giù? Se vi mantenete più giu rispetto al ceiling di quanto? ..........
                    Io generalmente mi posiziono mezzo metro sotto il tetto di risalita. Esempio: tappa deco a 3 metri, me ne sto a 3,5 massimo 3,6 metri. Questo per compensare le variazioni di quota durante l'inspirazione/espirazione, che almeno per me, queste variazioni sono inevitabili durante la respirazione.
                    Ciao Anfibio
                    ​Penso che tutte le risposte ragionevoli ti siano state date, negli interventi che sono preceduti al mio.

                    Io quando faccio decompressione cerco di pormi esattamente alla quota prevista per la decompressione.
                    Se devo fare 2 minuti a -6 metri mi fermo a -6 metri.

                    Ovviamente questo come concetto generale e come tale ci sono situazioni dove decido di effettuare la decompressione a quote più profonde di quella indicata.

                    Lungi da me "mettermi in cattedra" ma l'oscillazione dovuta alla respirazione, non può farti variare più di mezzo metro, diciamo che se non hai la serenità di riuscire a mantenere la quota con precisione ma con un approssimazione in + o in - di più di mezzo metro, anche per me dovresti lavorare per risolvere questa tua imprecisione nella gestione delle quote.

                    Come ha già detto The Snake bisogna dividere due modi di gestire la decompressione.

                    Un conto quando si effettua la risalita e le conseguenti tappe seguendo un run time pianificato precedentemente tramite tabella o software decompressivo.
                    Un conto quando si effettua la decompressione seguendo un computer.

                    La differenza sta nel fatto che:
                    * nel primo caso. essendo il run time predefinito uno "strumento statico" la precisione delle quote è condizione necessaria affinché il comportamento reale, la decompressione effettiva corrisponda a quanto programmato.
                    Se devo svolgere la decompressione a -6 metri per un tempo definito se nella realtà dell'immersione la faccio a quote più basse i minuti reali non corrispondono in termini di decompressione ai minuti indicati nel run time programmato, come spiegato da The Snake (correggimi se sbaglio).
                    * nel secondo caso essendo il computer subacqueo uno strumento dinamico in grado di rielaborare la decompressione a quanto effettivamente il subacqueo sta facendo si possono anche svolgere le tappe di decompressione a quote più profonde accettando il fatto, ovvio, che i minuti indicati nelle tappe se svolti a quote più profonde scaleranno in un tempo reale maggiore, dato che più profondo mi pongo minore sarà la velocità con cui si desatura.

                    In un immersione svolta con un "run time" predefinito deve sempre essere rispettata la quota programmata, se succede che in una tappa non è possibile stare alla quota predefinita bisogna inevitabilmente apportare delle correzioni alla programmazione o passare a un altro piano decompressivo.
                    Proprio per la necessità di svolgere con precisione la decompressione alla quote indicate nel programmare la decompressione ormai è prassi consolidata con i software decompressivi far terminare la decompressione non a -3 metri come ultima tappa, ma, a -6 metri.
                    Questo perché effettivamente -3 metri è una quota dove è facile oscillare magari per effetto del moto ondoso, mentre i -6 metri sono una quota molto più stabile che garantisce maggiore precisione.

                    Nelle immersioni svolte con il computer si ha più libertà per il fatto di sfruttare uno strumento dinamico di calcolo ma questo fatto non fa venire meno la necessità di poter essere precisi nello svolgere la decompressione alle quote indicate.
                    Premesso questo ci sono motivi, come per esempio la presenza della risacca che rende difficile rispettare la quota dei -3 metri (comunemente indicata dai computer entry level), oppure se ci si trova in parete, condizioni buone, scorta d'aria adeguata decidere di esplorare la parete e quindi magari rimanere a quote più profonde rispetto alla quota indicata, che mi spingono a svolgere l'immersione scaricando le tappe a quote più profonde.

                    Un ultima cosa, un tempo (ormai posso dirlo tanti anni fa) non c'era il concetto di posizione orizzontale durante la decompressione, ma al contrario si risaliva in verticale e si svolgeva la decompressione in verticale.
                    Se si sta in verticale la quota decompressiva viene misurata all'altezza del cuore, questo vuol dire che la testa si trova un 50 centimetri sopra la quota e i piedi circa un metro più in basso.
                    Inoltre si considera oscillazione una variazione di quota di più di 1/2 metro, ergo, tutte le variazioni all'interno del 1/2 metro (50 cm) non sono considerate variazioni di rilievo.

                    Oggi tutti sappiamo che la posizione migliore in immersione soprattutto in decompressione è stare orizzontali, questa posizione garantisce che tutto il corpo stia a una quota più precisa (prossima) rispetto a quella indicata.
                    Rimane il fatto piccole oscillazioni, la cui distanza tra il - massimo e il + massimo sia all'interno e non oltre i 50 centimetri (1/2 metro) sono iniifluenti.
                    Presisazione, con un esempio, se devo stare a -3 metri - quota decompressiva > il fatto di oscillare tra un massimo di -2,75 e un minimo di -3,25 non determina differenze di rilievo nei tempi decompressivi.


                    Cordialmente
                    Rana

                    Ultima modifica di RANA; 02-05-2018, 10:18.

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                    • #11
                      Quando faccio immersioni pianificate, le tappe le faccio dove sono state pianificate - l'ultima la pianifico sempre a 6 m, per non dover faticare in caso di onda e la faccio a 6m, poi, magari, girellando, mi posso far distrarre da qualcosa e ritrovare mezzo metro più profondo, ma non appena me ne accorgo, ritorno in quota. Certo non sto a guardare i 10cm.

                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                      Se si sta in verticale la quota decompressiva viene misurata all'altezza del cuore, questo vuol dire che la testa si trova un 50 centimetri sopra la quota e i piedi circa un metro più in basso.
                      Scusa Rana, ma questo presuppone tutti sub alti 1,5 m ...

                      Ultima modifica di Alastar; 02-05-2018, 10:16.
                      Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
                      L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
                        Quando faccio immersioni pianificate, le tappe le faccio dove sono state pianificate - l'ultima la pianifico sempre a 6 m, per non dover faticare in caso di onda e la faccio a 6m, poi, magari, girellando, mi posso far distrarre da qualcosa e ritrovare mezzo metro più profondo, ma non appena me ne accorgo, ritorno in quota. Certo non sto a guardare i 10cm.



                        Scusa Rana, ma questo presuppone tutti sub alti 1,5 m ...

                        Ciao Alastar ....
                        Sono 1,75 ma si sa, con l'avanzare dell'età, si tende ad ingobbirsi ...

                        Modalità seria:
                        Hai riassunto bene i concetti che volevo dire, soprattutto il fatto che anch'io non sto a guardare i 10 e neanche i 20 centimetri

                        Cordialmente
                        Rana




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                        • #13
                          Io senza troppe menate faccio come mi segnala il computer ovviamente l' oscillazione da respiro, onda etcc c' è, inutile dire che se non stai alla quota precisa con scarto di un millimetro hai problemi di assetto, maddai su ovvio la differenza non deve essete di x metri ma alla fine 50-70 cm in piu o meno non hanno ammazzato nessuno nemmeno a 6 metri con ossigeno.

                          Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

                          REVERENDO

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                          • #14
                            Grazie a tutti per le risposte, sarò più chiaro nell esempio che ho fatto all inizio della tappa ai 3 metri. Di solito mi sto a 3,5 metri perché durante la fase di inspirazione arrivo a 3 metri e in fase di espirazione riscendo a 3,5. Quindi faccio questo continuo su e giù tra i 3 metri e i 3,5 metri, ovviamente il concetto vale anche nelle altre tappe. Penso che questa variazione di mezzo metro sia abbastanza normale e non influisca sul tempo di decompressione nel caso si pianifichi l'immersione col software decompressivo precalcolato, o magari mi sbaglio?
                            Ultima modifica di anfibio; 02-05-2018, 13:49.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
                              Grazie a tutti per le risposte, sarò più chiaro nell esempio che ho fatto all inizio della tappa ai 3 metri. Di solito mi sto a 3,5 metri perché durante la fase di inspirazione arrivo a 3 metri e in fase di espirazione riscendo a 3,5. Quindi faccio questo continuo su e giù tra i 3 metri e i 3,5 metri, ovviamente il concetto vale anche nelle altre tappe. Penso che questa variazione di mezzo metro sia abbastanza normale e non influisca sul tempo di decompressione nel caso si pianifichi l'immersione col software decompressivo precalcolato, o magari mi sbaglio?
                              ​Ciao Anfibio.

                              Rispondo subito alla tua ultima domanda.
                              Mi rendo conto che, forse, sono stato per cosi dire criptico.

                              Esageriamo per capirci.

                              Una differenza nella quota bersaglio di +0,5 metri o -0,5 metri non determina nulla in termini decompressivi, gli effetti calcolati alla quota bersaglio sono i medesimi che di fatto si hanno anche se la decompressione viene fatta dentro queste differenze.

                              Tieni presente che se la quota è -3 metri (ma lo stesso vale per -6, -9, ecc. ecc.) se io sto a - 2,5 metri > vuol dire che se la pressione prevista è di 1,3 bar in realtà sto a 1,25 bar differenza 0,05 bar di pressione assoluta pari a un ventesimo di bar, pensi che sia una differenza rilevante ?
                              Per me non è rilevante e di certo sono altre le cose che guardo.
                              Lo stesso se sto a 3,5 metri una differenza di 0,05 bar in più rispetto a 1,3 non la considero una differenza degna di nota.

                              Ragion per cui io ti dico, ovviamente mi rimetto al giudizio di tutti i presenti nel forum che potranno confermare o correggere quanto ti sto dicendo, che la variazione di mezzo metro non è significativa.

                              Sgombrato il campo da questo aspetto che volevi chiarire, sono io che voglio chiarire una cosa che non capisco.
                              Fammi capire, tu arrivi alla quota, nel tuo esempio -3 metri ti tieni a -3,5 perché nella fase dell'inspiro arrivi a -3 e con l'espiro arrivi a -3,5.
                              Ho capito bene ?
                              Se si, non penso, ma, ammesso e non concesso che sia cosi questo vuol dire che a ogni ispiro la tua testa sale di 50 centimetri mentre ad ogni inspiro la tua testa scende di 50 centimetri ?
                              Ripeto ho capito bene ?

                              Io penso che tu hai maturato un inconscio terrore di superare la quota della tappa e per tanto ti tieni mezzo metro più in basso.
                              Non posso pensare che a ogni respiro la testa oscilla di mezzo metro ....

                              In decompressione sei a riposo, rilasssato, non stai compiendo sforzi, la respirazione è lenta scambi poco più del volume corrente (per volume corrente intendo quel volume che normalmente, se non stiamo facendo sforzi, scambiamo e che normalmente è circa mezzo litro, in immersione potrà salire un po a un litro ma non oltre).
                              Ora mi spieghi come fai ad avere un oscillazione di 50 centimetri reali a ogni ispiro ed espiro ?

                              Quello che voglio dire è che la quota si mantiene e non c'è oscillazione - mentre dai tuoi interventi sembra che tutti oscilliamo di mezzo metro cosa non vera - se c'è oscillazione è in ragione molto ma molto minore tanto da poter dire che di fatto non si oscilla.

                              Cordialmente
                              Rana







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