quale inconveniente ci può essere nell'acquisto di un gav con litraggio troppo grande

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  • #61
    Ciao Emanuele.
    Sul discorso doppio sacco penso che (almeno da parte mia) sia stato detto tutto.
    Le pagine del libro che hai postato sono il riassunto dei vari approcci, compreso il mio.
    Chi legge ha modo di formarsi una sua opinione

    Cordialmente
    Rana

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    • #62
      Con riferimento alla pagine postate, faccio notare visto che non esplicito, che l'approccio DIR prevede (come riportato nelle pagine), l'uso di un monosacco+stagna dove la zavorra è dimensionata ottimamente, ed disposta in maniera da poterne sganciarne una parte o più, per compensare interruzioni improvvise dell'immersione a causa di problemi sui compensatori di assetto, sia BCD, che stagna, in qualsiasi momento dell'immersione.

      Ad esempio se si ha un problema ad inizio immersione si sgancia tutta, se si ha un problema a fine immersione se ne sgancia molto meno/niente.

      Maggiori info sono anche riportati sul libro di Primo Cardini, Tecniche dell'immersione profonda.

      Con questo ovviamente nessuno ha ragione, sono filosofie, tutte in egual modo sicure se si ha un attrezzatura efficiente.

      Ovviamente non ci si può aspettare dai "minimalisti" un doppio sacco, così come, magari in acque calde (>25°) ed attrezzatura pesante l'utilizzo della stagna...

      Ma poi secondo me tutto lascia il tempo che trova, è ovvio che se uno si sovrazavorra ha bisogno di più volume, cosi come uno che si immerge senza gav ne ha bisogno meno...

      Alla fine tutto deve essere rapportato alle capacità individuali del singolo subacqueo, alla sua acquaticità e sopratutto al tipo di immersione che si esegue.

      Con ciò è fuori di dubbio che un subacquea con un 18lt di volume, e col giusto addestramento riesce a gestire tutti i tuffi con 2stage ed un D12. Questo perché la matematica e fisica non sono un opinione ed i conti sul dimensionamento del sacco basato sulle sole forze idrostatiche parlan chiaro.

      Ovviamente c'è cmq bisogno di un backup, sia esso stagna o doppio sacco, a discrezione.

      L'unica cosa che non ha senso secondo me è sovradimensionare il jacket, anche perché i già i polmoni, di loro offrono circa 5kg di spinta da poter sfruttare.

      Tonnetto

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      • #63
        Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
        ...............
        Alla fine tutto deve essere rapportato alle capacità individuali del singolo subacqueo, alla sua acquaticità e sopratutto al tipo di immersione che si esegue.
        ..............
        Ciao Tonnetto.
        Hai fatto una sintesi ma permettimi di aggiungere .....

        Non è vero che un subacqueo in assetto è sempre un subacqueo che sta eseguendo l'immersione in modo corretto e sicuro.

        Non mi stancherò di dire:
        un subacqueo che mantiene un assetto mettendo in equilibrio forze di grande intensità è un subacqueo che si espone a un rischio - a un pericolo.
        l pericolo è conseguenza di un eventuale sbilanciamento delle forze per un motivo qualsiasi (rottura del gav, perdita della cintura di zavorra - sono solo esempi), in questo caso il subacqueo o si trova a pallonare o sprofonda in maniera violenta e difficilmente controllabile.

        Questa situazione è da evitare sempre nella misura in cui si può (e si può quasi sempre per non dire sempre).

        Non è il caso della stagna - la stagna è un vestito di gas che necessita di molta zavorra per renderlo neutro.
        In questo contesto se si adopera attrezzatura pesante e ci si porta dietro grossi volumi di gas, si può limitare i vettori (la somma delle forze positive e delle forze negative) andando a scaricare il peso in eccesso, dalla zavorra necessaria a neutralizzare la stagna.
        Cosi facendo comunque il subacqueo, fatto eccezione del peso del gas, è soggetto a vettori di minima intensità.
        Con la stagna le attrezzature pesanti sono un vantaggio, ma per la natura stessa della stagna che richiede parecchia zavorra.

        Con la umida il problema si presenta.
        La umida necessita di poca zavorra.
        Se si usano attrezzature particolarmente pesanti, ci si potrebbe trovare nella condizione che le risultanti negative non possono essere compensate scaricandole dalla zavorra.
        Tolta la zavorra non posso più ridurre altro, salvo cambiare attrezzature.

        Facciamo un esempio se con un gav normale uso 4 kg di piombo se mi metto addosso un gav tecnico con schienalino d'acciaio e contro piastra devo togliere almeno 3 kg dalla zavorra.
        Se aggiungo che uso un bibo pesante (250 bar) 12+12 del peso a bottiglia di 15 kg ho un eccesso negativo di 6 kg che non posso compensare dato che in cintura ho un solo kg.
        In questo caso ho un eccesso di 5 kg, a cui devo aggiungere il peso del gas ecc, ecc .......

        Questa è la condizione descritta che necessita di una ridondanza nel gav dato che il subacqueo è di partenza fortemente negativo.
        E' una necessità dato che senza compensatore, in profondità, non sarebbe facile risalire se mi trovo una risultante negativa di 10 / 12 kg.

        Ma questa circostanza è per sua natura un errore.
        Un subacqueo tecnico che decide di usare la umida lo deve fare con cognizione di causa - consapevolmente.

        In questo esempio - consapevole di tutto questo - non dovrebbe usare la piastra d'acciaio (ma di alluminio), oppure non usa un bibo 12+12 pesante ma si procura un bibo 12+12 leggero del peso di 12,5 kg a bottiglia (ci sono).
        Si adopera in modo e maniera da ridurre il vettore negativo dentro un minimo comunque gestibile anche senza gav.

        Mi direte: ma se non si ha le attrezzature adatte ?

        Se non si ha le attrezzature adatte quel tipo d'immersione non si dovrebbe svolgere.

        Se so - che affronto immersioni particolari che richiedono un D12 e decompressive - in mari caldi - se decido di usare la umida - mi procurerò le attrezzature adatte a non diventare un incudine attaccato a una mongolfiera.

        Se poi apriamo al concetto che le attrezzature non si scelgono in base alle immersioni affrontate, alla muta usata, ai gas impiegati ecc, ecc, ma si assemblano cosi come capitano, confidando nel doppio sacco, il discorso cambia e non ho nulla da eccepire.

        Cordialmente
        Rana





        Ultima modifica di RANA; 04-01-2018, 13:33.

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        • #64
          Ciao,
          se ben ricordo si consigliava l'uso del bibo in alluminio in caso di muta umida.
          In pratica due s80 accoppiati quindi un 11,1x2.....
          Configurazione assolutamente non utilizzata nei nostri mari ma non così assurda nei mari caldi e con mute sottili.
          Tita

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          • #65
            bah, imho me si dovrebbe dar meno credito a ciò che si legge e più a ciò che si prova in acqua.

            con il D12/250 (leggero 13,2 Kg a bottiglia) in aria e schienalino in acciaio necessito di 4 chili di zavorra per restare comodamente in assetto con 50 bar nel bibo a fine immersione, che abbia le decobottle o meno (7 litri in Al) perchè non mi incidono sulla pesata se non ad inizio immersione per poco più di un chilo di gas.

            potrei scendere con meno zavorra ma dovrei fare troppa attenzione alla respirazione quindi evito.

            da diversi anni utilizzo solo la muta umida (ovviamente mi immergo solo 7 mesi all'anno) e la monosacca da 40 Lbs.

            se avessi un problema a 50 metri ad inizio immersione tiro fuori dalla tasca dello schienalino il pallone con valvola da 20 litri e posso tirar su pure un'ancora, ma ho anche il pedagno (altri 5/6 litri) ed un terzo pallone di emergenza. male dovesse andare inizio a mollare la zavorra poi il cannister, poi le deco etc.

            la doppia sacca (40+40 litri elasticato e con doppio corrugato, che agli albori della subacquea tecnica ho avuto ed utilizzato come tanti altri poi folgorati sulla via di Damasco...) IMHO è solo un impaccio in più

            secondo me (come ti hanno fatto già notare) parti da un concetto sbagliato: l'attrezzatura deve essere adatta a te ed a quello che vuoi fare.

            se non necessiti di zavorra cambi bibo e ne prendi uno meno negativo, così come puoi cambiare lo schienalino e passare a quello in alluminio ed utilizzi delle decobottle di dimensioni idonee alle immersioni che intendi fare.

            un minimo di zavorra in cintura IMHO devi averla proprio per un problema di sicurezza.

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            • #66
              Io con muta umida D10 pesante (12,3 kg) schienalino acciaio, zero zavorra....assetto ancora romana....ora con D12 232 bar (13.3 kg) senza zavorra....assetto ancorotto ad ombrello....ho appena preso stagna in trilaminato....Con zero zavorra scendo però penso che metterò una cintura con 2 kg per poter mettere dentro un pochino d'aria per non fare l'insaccato tutto il tempo...........se con la umida mi partiva il gav sarebbe stato un bel culo tornare su...opzione pallone da lanciare sul fondo tecnica vista utilizzare però ci vuole esperienza e sangue freddo da 50 mt con un pò di Narcosi, più stress per rottura gav se becchi corrente o altra variabile........maledetti corsi tecnici ti fanno pensare troppo 😂😂

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              • #67
                che significa "tecnica vista fare"...

                devi esercitarti a farlo e rifarlo insieme al tuo istruttore e/o a compagni istruiti che lo fanno normalmente sino a quando non lo farai senza problemi. a parte i corsi dove devi esercitarti e provare le procedure di emergenza periodicamente dovrai comunque dedicare qualche immersione al ripasso delle procedure di salvamento ed autosalvamento.
                se vuoi dedicarti ad immersioni più impegnative di quelle ricreative con diving e guida devi esercitarti, altrimenti continua con il mono e no-deco e spera che la tua guida sia in grado di risolvere ogni problema.

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                • #68
                  Caro Mercurio90, quanto hai appena scritto mi suscita perplessità e preoccupazione.
                  Non esiste proprio che problemi al gav impediscano di risalire. Sarà fastidioso, dovro' usare di piu' le pinne, potro' provare un leggero disagio tipico di quando qualcosa non funziona perfettamente ma uscire grazie ad un colpo di fortuna proprio no.
                  Io non uso stagna ed ultimamente sono addirittura tornato alla umida eppure vado sempre con un bibo da 10 o 12 e spesso uso anche un gav da quattro soldi.
                  Faccio piu' o meno le stesse immersioni ad aria con le diverse configurazioni da solo o in compagnia e ti assicuro che vado piuttosto fondo.
                  Mai e poi mai durante una immersione ho avuto l' idea che ci fosse bisogno dello stellone anche con il gav che faceva i capricci ed era completamente fuori uso a 50 metri in risalita.
                  Se la tua configurazione non ti soddisfa e ti senti a disagio modificala incominciando dalla pesata togliendo tutto quello che non serve e puntando sul miglioramento della acquaticità e del comfort.
                  Poi modifica o aggiungi un solo elemento alla volta sempre alla ricerca del massimo comfort e della massima sicurezza.
                  Troppo spesso vedo gruppi di sub che sembrano incudini appese a delle mongolfiere con bombolame da corallaro. Sono aggrappati alle catene delle barche di un diving nel disperato tentativo di pinneggiare a quote da apneista medio. Fanno sempre OK ma secondo me mentono spudoratamente.
                  La attrezzatura può aiutare ma puo' anche complicare inutilmente la vita se viene scelta seguendo le mode e non ragionamenti autonomi ed esperienza diretta.
                  Con certe configurazioni veramente basta un filo di corrente per farsi del male ma a volte è proprio tutto il sistema che va rivisto a partire dalla mentalità troppo diffusa della immersione in gregge.
                  Forse piu' che domandarsi se serva un gav con uno o due sacchi dovremmo chiederci se saremmo in grado di cavarcela senza alcun sacco a disposizione.
                  Cordialmente
                  Paolo
                  Paolo

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                  • #69
                    amrvf e paolo55 cerco di rispondervi insieme...vista fare vuol dire che è capitato ad un compagno di immersione molto più esperto di me avere problemi lanciare dal fondo un pallone deco da 60lb e aiutarsi per risalire....Io tutto quello che faccio lo so fare dato dall'addestramento continuo.....lanciare un pallone da 50mt non l'ho mai fatto pertanto non penso che in caso di pericolo possa essere un aiuto ma una possibile complicazione....ho lanciato il cazzillo dai 21mt gonfiandolo a bocca o con la frusta gav sull'erogatore della decompressiva..quindi so che in qualsiasi situazione lo faccio tranquillamente...la mia affermazione era nel senso é una manovra fattibile ma prima di farla ci vuole il giusto addestramento non che ti butti in acqua e tanto se succede qualche cosa lancio il pallone dal fondo...come non penso che vai in acqua e pensi tanto mi si rompe un sacco uso l'altro e chi se ne frega....scusate se non ho articolato il discorso e non mi sono spiegato.........
                    Per quanto riguarda il discorso del non sperare nella fortuna per finire un immersione non puoi che trovarmi d'accordo paolo55.....di sicuro un problema ad un gav in caso di umida bibo e decompressive non è una passeggiata di salute secondo me....considerando il fatto che sul fondo si è decisamente negativi. Quindi come esposto nei numerosi commenti precedenti secondo me non è la configurazione perfetta....Io l'ho capito facendo immersioni, parlando con istruttori e anche grazie al corso tecnico che ho seguito....Mi ha aperto la mente e mi ha fatto ragionare su tante cose che prima non valutavo....all'inizio con 10+10 ero estremamente negativo...allora ho preso un 12+12 E sono migliorato....Adesso con la stagna ho capito quanto davvero ero negativo....

                    Per ritornare al mio precedente esempio:
                    50 mt
                    Bibo pesante
                    Decompressive
                    Gav in panne
                    Stress
                    Corrente

                    Tranne poche eccezzioni di persone davvero abituate all'aria profonda e a tutti gli inconvenienti che comporta (Magari non tanto poche, però neanche qualsiasi subacqueo che ogni tanto fa qualche puntatina fonda) non è una situazione semplice da affrontare solo con le pinne, magari neanche pinne con buone prestazioni...bisogna lavorare e pianificare per non finire in quella situazione. ora l'ho capito prima non avevo valutato affondo la situazione
                    Ultima modifica di Mercurio90; 05-01-2018, 16:22.

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                    • #70
                      Caro Mercurio90, ti voglio precisare che ti scrivo con nessuna volonta' di polemica ma solo per il piacere di un sano confronto intellettuale.
                      Con questo approccio alla discussione cerco di illustrarti meglio il mio approccio alle immersioni che pratico in aria.
                      Le bombole che uso sono un 10+10 da 10.kg a bottiglia o un 12+ 12 da 14 kg a bottiglia.
                      In acqua le sento molto simili e praticamente mi varia la zavorra di un kg.
                      Con il 10 uso un gav da quattro soldi mentre con il 12 uso un gav clone halcion con piastra alluminio che mi hanno regalato spendendo troppi soldi. Per molti anni ho usato lo stesso gav della mares con cinghie lunghe sia con il 10 che con il 12.
                      Se non devo spostare le ancore del mio barchino cambia poco fra i due gav anche se ovviamente l' oggetto piu' costoso ha un valore superiore.
                      La mia muta umida 5+5 e' piu' positiva della semistaga 6,5 per cui con il bibo da 12 vado ancora meglio con la umida.
                      Non uso decompressive dato che l' aria che ho mi e' sempre bastata anche per immersioni multilivello da 80-90 minuti di runtime con puntate anche a profondità molto superiori a quelle in discussione.
                      Dato che le mie immersioni sono sempre al mare e quelle fonde sono al Giglio, Giannutri dove spesso si tagliano sabbioni e si pinneggia abbastanza coltivo la mia predilizione per pinne lunghe da apnea.
                      Aggiungi due computer, un illuminatore oppure, ogni tanto, una macchina fotografica (mi costringe a restare entro i 60 metri) ed io sono a posto per immergermi.
                      Nella mia foto dell' avatar vedi il mio vecchio gav mares morto di vecchiaia ma anche il resto dell' ambaradan che porto con me. Poco.
                      Molti anni fa avrei voluto aggiungere al bibo da 10 un bombolino da 5 per aumentare la autonomia nei tuffi piu' impegnativi ma poi ho preferito semplicemente dotarmi di un bibo leggermente piu' capiente.
                      Erano anni bui in cui sembrava esistessero solo i mono e guai ad andare fuori curva pena incontro con il babau. Ovviamente mi immergevo con organizzazione autonoma.
                      Nelle immersioni fonde ad aria per me conta avere tanta aria ed essere leggeri. Adottare configurazioni concepite per immersioni a miscele ritengo possa diventare un pericolo fosse solo per lo sforzo fisico necessario per pinneggiare con tali ingombri e zavorre. I tempi di decompressione non mi hanno mai infastidito dato che raramente decomprimo alla cima e quasi sempre vado zonzo a curiosare.
                      Quando mi parli di immersioni a 50 metri semplicemente per me non serve tutto quel bombolame e con un bibo da 10 equipaggiato leggero sei a posto.
                      Capita abbastanza raramente di farsi una bella quadra tutta fonda, mi vengono in mente solo il Nasim a Giannutri o il KT a Sestri Levante. Fatti entrami con il 10 con gruppo di sicurezza alla cima.
                      Se aggiungi che piu' ti abitui ad andare fondo e piu' impari a centellinare l' aria vedi che con il tempo le tue bombole durano piu' a lungo e riesci ancora ad andare leggero.
                      Il mio modo di immergermi riflette quanto imparato da sub piu' esperti di me molti anni fa ma anche il mio carattere dato che preferisco rinunciare piuttosto che avere limitazioni imposte da gruppi organizzati (diving).
                      Ciao
                      Paolo

                      Paolo

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                      • #71
                        Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                        Caro Mercurio90, ti voglio precisare che ti scrivo con nessuna volonta' di polemica ma solo per il piacere di un sano confronto intellettuale.
                        Con questo approccio alla discussione cerco di illustrarti meglio il mio approccio alle immersioni che pratico in aria.
                        Le bombole che uso sono un 10+10 da 10.kg a bottiglia o un 12+ 12 da 14 kg a bottiglia.
                        In acqua le sento molto simili e praticamente mi varia la zavorra di un kg.
                        Con il 10 uso un gav da quattro soldi mentre con il 12 uso un gav clone halcion con piastra alluminio che mi hanno regalato spendendo troppi soldi. Per molti anni ho usato lo stesso gav della mares con cinghie lunghe sia con il 10 che con il 12.
                        Se non devo spostare le ancore del mio barchino cambia poco fra i due gav anche se ovviamente l' oggetto piu' costoso ha un valore superiore.
                        La mia muta umida 5+5 e' piu' positiva della semistaga 6,5 per cui con il bibo da 12 vado ancora meglio con la umida.
                        Non uso decompressive dato che l' aria che ho mi e' sempre bastata anche per immersioni multilivello da 80-90 minuti di runtime con puntate anche a profondità molto superiori a quelle in discussione.
                        Dato che le mie immersioni sono sempre al mare e quelle fonde sono al Giglio, Giannutri dove spesso si tagliano sabbioni e si pinneggia abbastanza coltivo la mia predilizione per pinne lunghe da apnea.
                        Aggiungi due computer, un illuminatore oppure, ogni tanto, una macchina fotografica (mi costringe a restare entro i 60 metri) ed io sono a posto per immergermi.
                        Nella mia foto dell' avatar vedi il mio vecchio gav mares morto di vecchiaia ma anche il resto dell' ambaradan che porto con me. Poco.
                        Molti anni fa avrei voluto aggiungere al bibo da 10 un bombolino da 5 per aumentare la autonomia nei tuffi piu' impegnativi ma poi ho preferito semplicemente dotarmi di un bibo leggermente piu' capiente.
                        Erano anni bui in cui sembrava esistessero solo i mono e guai ad andare fuori curva pena incontro con il babau. Ovviamente mi immergevo con organizzazione autonoma.
                        Nelle immersioni fonde ad aria per me conta avere tanta aria ed essere leggeri. Adottare configurazioni concepite per immersioni a miscele ritengo possa diventare un pericolo fosse solo per lo sforzo fisico necessario per pinneggiare con tali ingombri e zavorre. I tempi di decompressione non mi hanno mai infastidito dato che raramente decomprimo alla cima e quasi sempre vado zonzo a curiosare.
                        Quando mi parli di immersioni a 50 metri semplicemente per me non serve tutto quel bombolame e con un bibo da 10 equipaggiato leggero sei a posto.
                        Capita abbastanza raramente di farsi una bella quadra tutta fonda, mi vengono in mente solo il Nasim a Giannutri o il KT a Sestri Levante. Fatti entrami con il 10 con gruppo di sicurezza alla cima.
                        Se aggiungi che piu' ti abitui ad andare fondo e piu' impari a centellinare l' aria vedi che con il tempo le tue bombole durano piu' a lungo e riesci ancora ad andare leggero.
                        Il mio modo di immergermi riflette quanto imparato da sub piu' esperti di me molti anni fa ma anche il mio carattere dato che preferisco rinunciare piuttosto che avere limitazioni imposte da gruppi organizzati (diving).
                        Ciao
                        Paolo
                        Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, nessuna polemica ma sano confronto.....la tua configurazione è assolutamente sostenibile anche secondo me....Partiamo dalla muta 5+5.....Io ho una 5 intera abbastanza sfruttata che galleggia poco (Come detto da altre parti non soffro il freddo).....bibo 10+10 da 10 kg a bottiglia.....Io ho un 12.3 kg a bottiglia...tu pinne lunghe....io lasciamo perdere....tu hai molta esperienza in aria profondissima e fai parte di quelle eccezioni che dicevo prima....Io poca esperienza però con tanta tanta voglia di fare, di ascoltare e di imparare.....

                        La tua configurazione è sicuramente molto più sostenibile della mia....piano piano sto cercando di limare alcuni aspetti....penso che ci sto riuscendo sempre più....

                        Ti invidio molto per la tua possibilità di immergerti in totale autonomia.....anche io ho una barchetta con la quale riesco a fare qualche tuffetto autogestito, niente di che come profondità ma con estremo divertimento e RUN TIME estremamente lunghi e per taluni noiosi, ma per me poter stare anche oltre i 120 minuti sott'acqua anche se a 5 10 15 mt a guardare in ogni buco non ha prezzo.....se riesco a raccimolare un pò di € voglio cambiare il motore così da poter raggiungere altri punti di immersione e fare qualche tuffo più fondo (magari alla metà della tua max quota &#128513.......
                        Sono andato molto OT ma spero che l'approfondimento abbia chiarito la mia posizione e che sia utile a chi si sta affacciando alla subacquea tecnica come me....ma anche alla subacquea in generale.....Perché alla fine sempre di stare ammollo in Santa pace si tratta.

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                        • #72
                          Caro Mercurio90, con i miei primi risparmi ho acquistato un gommoncino usato lungo 3,5 metri con 20 cavalli a poppa. Con quel gommone ho iniziato a fare apnea fino a quando mi sono sposato ed il mio regalo di nozze è stato il bibo da 10 che uso oggi quando non lo usa mio figlio.
                          Questi cenni storici per affermare il concetto che un piccolo natante puo' diventare ik pezzo piu' importante di tutta la attrezzatura in grado di condizionare nel tempo anche il modo di immergersi e di vivere il mare. Quando sei indipendente fai quello che vuoi e questo secondo me aggiunge un divertimento enorme. Una volta che il barchino è in acqua lo scenario cambia immediatamente sia che si tratti di assetto da traversata con cerata e berrettino alla Cousteau o che si tratti di assetto sottocosta con focaccina maschera e pinne. La configurazione minimalista a volte diventa un obbligo se si desidera che il barchino possa planare ....
                          Buon vento
                          Paolo
                          Paolo

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                          • #73
                            Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                            Caro Mercurio90, con i miei primi risparmi ho acquistato un gommoncino usato lungo 3,5 metri con 20 cavalli a poppa. Con quel gommone ho iniziato a fare apnea fino a quando mi sono sposato ed il mio regalo di nozze è stato il bibo da 10 che uso oggi quando non lo usa mio figlio.
                            Questi cenni storici per affermare il concetto che un piccolo natante puo' diventare ik pezzo piu' importante di tutta la attrezzatura in grado di condizionare nel tempo anche il modo di immergersi e di vivere il mare. Quando sei indipendente fai quello che vuoi e questo secondo me aggiunge un divertimento enorme. Una volta che il barchino è in acqua lo scenario cambia immediatamente sia che si tratti di assetto da traversata con cerata e berrettino alla Cousteau o che si tratti di assetto sottocosta con focaccina maschera e pinne. La configurazione minimalista a volte diventa un obbligo se si desidera che il barchino possa planare ....
                            Buon vento
                            Paolo
                            Panini e birrette non le lascio a terra però, minimalista si però dei fondamentali non posso privarmi.

                            Buon vento anche a te

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                            • #74
                              ... Scusate la mia incompetenza, ma quale sono i calcoli teorici x capire quale litraggio del gav ti occorre in base al peso bombole, gas, schinalino, ecc(configurazione completa) Poi credo che tutto vada provato in acqua in base alla propria acquaticità x poi perfezionarsi... Ma avere un punto di riferimento teorico, credo sia importante x sapersi orientare... Soprattutto all'inizio

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                              • #75
                                Originariamente inviato da principiante Visualizza il messaggio
                                ... Scusate la mia incompetenza, ma quale sono i calcoli teorici x capire quale litraggio del gav ti occorre in base al peso bombole, gas, schinalino, ecc(configurazione completa) Poi credo che tutto vada provato in acqua in base alla propria acquaticità x poi perfezionarsi... Ma avere un punto di riferimento teorico, credo sia importante x sapersi orientare... Soprattutto all'inizio
                                Se puoi fidati un pochino dall'esperienza altrui (Cosa che non sempre io ho fatto) mono 13 litri bibo 18 litri.....alcuni di quelli che vanno molto fondi, oltre i 70/80 metri usano un 27/30 litri.....alcuni ma non tutti, dato che Paolinus ci racconta che usa il 18 litri per andare oltre i 100.

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