Configurazione deep air

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  • #46
    Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio

    Buongiorno, io sono interessato diciamo non proprio agli albori della subacquea moderna....ho visto i bibo con gli spallacci e i Royal mistral...e sentito racconti di sacchetti di nylon.....però (scusatemi se mi sono espresso male) tra questo appena descritto e la configurazione DIR nel mezzo cosa c'è stato e cosa continua ad esserci per chi non utilizza questa configurazione? Il mio è un istruttore ricreativo che nel tempo libero scendeva e qualche volta scende ancora con un 10+10 (o anche 7.5 + 7.5) con la frusta lunga sul secondario bloccata in una specie di spirale con 2 elastici alla bombola del lato destro.
    Su youtube trovi molti video del periodo (anni 90) e le configurazioni sono molto interessanti...
    Gente che sapeva andare in acqua, senza tanti fronzoli..
    https://www.youtube.com/watch?v=EanE0xrMX2M&t=215s

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    • #47
      Bellissimo video, cercavo anch'io qualcosa di simile.
      CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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      • #48
        Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio
        Quindi NO fruste lunghe, BIBO separato e andiamo avanti all'Italiana e francese e lasciamo gli americani dove sono.
        Post interessante:
        In questi gg non ho tempo per scrivere, ma qui c'è condensato un bel concetto di chi il fondo, qualche volta, l'ha raschiato
        www.bludivecenter.com

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        • #49
          Originariamente inviato da guaivor Visualizza il messaggio

          Su youtube trovi molti video del periodo (anni 90) e le configurazioni sono molto interessanti...
          Gente che sapeva andare in acqua, senza tanti fronzoli..
          https://www.youtube.com/watch?v=EanE0xrMX2M&t=215s
          Si questo video l'avevo visto tempo fa, il protagonista è un grande subacqueo ne ho letto molto

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          • #50
            Originariamente inviato da Albertosixsix Visualizza il messaggio
            Sono un patito dell'aria profonda (tra i -70 ed i -80) e settimanalmente ormai da più di 40 anni non riesco a non fare un tuffo seguendo questa filosofia, anche se mi immergo in trimix se devo andare più profondo.
            Da quando mi immergevo con i Royal Mistral ad oggi che utilizzo i Jet Steam, ben poco è cambiato nel cuore di questa tecnica che sostanzialmente si riduce ad un maniacale controllo dello stress e della conseguente lucidità generale.
            Parlando di configurazione, la mia tipo, per un tuffo alle quote di cui discutiamo, si compone di un D15 con gav xtek (da 40 kg quando uso la umida e da 18 kg quando uso la stagna), Jet Steam Poseidon come primario tenuto da collare in silicone con attacco magnetico, MK 25 e A700 Scubapro come secondario tenuto sullo sterno da un gancio estensibile che parte dallo spallaccio sinistro. Sulla decompressiva (io utilizzo un solo gas per la decompressione) vario tra una 10 litri con EAN 50 o una 7 litri con ossigeno (per la verità preferisco utilizzare la 50 che mi da una maggiore sicurezza atteso la maggiore utilizzabilità della miscela). In questo ultimo periodo quando opto per l'utilizzo dell'ossigeno preferisco, per mia tranquillità, portarmi un ulteriore bombolino da 3 litri caricato con aria e posizionato alla mia destra nella piastra del gav (dove solitamente si mette il bombolino per la stagna).
            Nel gruppo principale ho il manifold due giri aperto con comando remoto posto sullo spallaccio destro.
            Mi ritengo un sub alla vecchia maniera e, ripeto, non trovo particolari differenze tra la pianificazione di un tuffo ai nostri giorni rispetto ad uno di quando ero ragazzo 40 anni fa, se non appunto per l'utilizzo delle decompressive con miscele diverse che negli anni 70 non era affatto usuale .
            Ma la configurazione, le attrezzature i pc ecc, in questo ambito ritengo siano solo un contorno a quello che, come ho detto sopra, è il vero nucleo dell'immersione. Ad 80 metri in aria non si pone neppure il problema della condivisione, non esiste gas di fondo gas di viaggio gas ecc, non esiste neppure il compagno. Ad 80 metri ad aria se solo sbagli a muoverti e lo fai bruscamente ti ritrovi che non sai più dove sta il fondo e dove la superficie e questo succede in un batter d'occhio e non c'è nessuna didattica se non l'esperienza che ti possa aiutare ad interpretare il fischio che senti nelle tue orecchie e nella testa a quelle quote.
            Grazie di aver condiviso la tua esperienza, avevo aperto questo post 2 anni fà, ho continuato a leggere molto e a praticare il più possibile. I 70 e gli 80 non li ho visti però da gennaio ho fatto diversi 50/55 e 3 tuffi oltre i 60 con tempi di fondo interessanti. Mi ritrovo molto in quello che dici, computer software compagni lasciano il tempo che trovano, meglio contare su un erogatore morbido che su un super computer. Ho notato che ogni tuffo che faccio sono sempre a mio agio, sempre più nel mio mondo. Guardandomi indietro noto sempre più i progressi che sto facendo e capisco quanto è ancora lunga la strada.

            Per quanto riguarda la mia configurazione io uso 2 mk25 con S600 e G260, tarati spinti, manifold aperto 1 giro, uso 2 stage alluminio, l'ossigeno lo tengo fuori portata ed uso una 5 litri estremamente neutra. Ora sto portando avanti un corso trimix, il mio obbiettivo non mi nascondo sono le 3 cifre.

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            • #51
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

              Post interessante:
              In questi gg non ho tempo per scrivere, ma qui c'è condensato un bel concetto di chi il fondo, qualche volta, l'ha raschiato
              Prima il fondo dell'aria era davvero fondo, non so se lo intravederò mai, parlando a livello amatoriale senza scomodare nessuno di famoso

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              • #52
                lol... un ex corallaro l'ho visto scendere con gav ricreativo, monobombola ed un solo erogatore in aria profonda ed era il 2018. Il perché l'ha fatto è un discorso complesso e non sono sicuro che non ne nascerebbe una polemica, quindi evito. Fatto sta che l'ho visto in acqua così, a profondità non ricreative.

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                • #53
                  Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
                  lol... un ex corallaro l'ho visto scendere con gav ricreativo, monobombola ed un solo erogatore in aria profonda ed era il 2018. Il perché l'ha fatto è un discorso complesso e non sono sicuro che non ne nascerebbe una polemica, quindi evito. Fatto sta che l'ho visto in acqua così, a profondità non ricreative.
                  il discorso corallo e corallari si può fare intorno ad una pizza ed una birra, non in forum :-D
                  www.bludivecenter.com

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                  • #54
                    Senza scomodare i corallari ne conosco diversi che con mono da 15 e due erogatori o con meta' di un bibo ti fanno tuffi fra i 60 e i 70 senza battere ciglio. In fondo basta adattarsi alla quantita' di aria disponibile e ridurre i tempi. Uno in particolare consuma cosi' poco che a volte mi fa veramente innervosire ...
                    Ciao
                    Paolo
                    Paolo

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                    • #55
                      Bè il corallo è un argomento particolare, secondo me esula quello che è la subacquea sportiva. Con i dovuti paragoni come se confrontassimo quello che fanno i militari con quello che fanno gli sportivi o con quello che fanno i corallari.
                      Adesso anche i corallari stanno cambiando il modo di scendere, le profondità sono aumentate e l'elio è sempre più caro, anche li il senza bolle prende piede

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                      • #56
                        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



                        Ora: se mi dite che voi usate il metodo DIR per immergervi in aria profonda sapete ....... cosa penso

                        Cordialmente
                        Rana
                        Gne gne gne , non sei più mio amico !!!!
                        Ciao MarenaSub
                        Cit.Silvano :
                        Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                        E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                        • #57
                          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio


                          Lo stress va affrontato con una solida preparazione che ti permetta di far fronte alle situazioni mantenendo quella necessaria riserva di controllo psico-fisico atta ad evitare l'esplosione narcotica ad opera della CO2.ne ad alto stress.

                          Preferisco evitare il cambio erogatore ma passare io il secondario.

                          Fermo restando che anche nel caso in cui si adotta l'hogartiana la differenza dovendo fare il cambio non è la fine del mondo.
                          Sono scelte io in aria prediligo la frusta lunga sul secondario.

                          Cordialmente
                          Rana
                          Trovo (ho provato più volte) molto più stressante sfilare la frusta lunga dagli elastici ed approcciarmi a donare aria ad una persona imbambolata piuttosto che donare la frusta lunga in configurazione DIR , gesto che ritengo semplicissimo , ricordiamoci poi che è si vero che stiamo parlando di aria profonda ma non è un motivo sufficiente per non considerare l'evenienza di dover soccorrere un sub in crisi di panico , li la differenza fra metodo DIR e frusta lunga elasticata alla bombola , per me , fa una gran differenza .
                          Ciao MarenaSub
                          Cit.Silvano :
                          Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                          E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                          • #58
                            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                            Per esperienza, scusa il gioco di parole, non credo nell'esperienza maturata da autodidatta, o meglio non ho fiducia.

                            Si finisce il blackout perché si è sbagliato parecchio questo è vero ma, per me il problema che questo tipo di errori si fanno inconsapevolmente senza neanche sapere di sbagliare, convinti si sapere e saper fare.

                            Cordialmente
                            Rana
                            Sei di nuovo mio amico .
                            Ciao MarenaSub
                            Cit.Silvano :
                            Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                            E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                            • #59
                              Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                              Senza scomodare i corallari ne conosco diversi che con mono da 15 e due erogatori o con meta' di un bibo ti fanno tuffi fra i 60 e i 70 senza battere ciglio. In fondo basta adattarsi alla quantita' di aria disponibile e ridurre i tempi. Uno in particolare consuma cosi' poco che a volte mi fa veramente innervosire ...
                              Ciao
                              Paolo
                              2000-3000 litri non sono pochi...sempre sostenuto...un bibo smezzato lo trovo mediamente più sicuro di una bombola con 2 erogatori, ma è gusto personale.
                              CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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