La scoperta potrebbe riscrivere un pezzo di storia relativo allo sbarco degli alleati nel siracusano, durante il secondo conflitto mondiale.
A largo di Ognina, a circa 70 metri di profondità, divers capitanati dall’esperto Fabio Portella hanno individuato e fotografato un aereo in buono stato di conservazione e integro.
Adagiata sul fondale sabbioso è comparsa ai loro occhi la sagoma di quello che sembra essere un C-47 della Royal Air Force britannica.
Il grande aereo era adibito al trasporto di paracadutisti, circa 45 probabilmente erano a bordo. E’ stato verosimilmente danneggiato durante una accanita difesa da parte delle batterie di terra siracusane.
Colpito ma non distrutto, è stato costretto all’ammaraggio.
Poi l’inabissamento. La cabina è aperta e la presenza di un paracadute perfettamente conservato lascerebbe intendere che il relitto possa custodire ancora sul fondo i resti di militari britannici che presero parte all’operazione Husky.
A largo di Ognina, a circa 70 metri di profondità, divers capitanati dall’esperto Fabio Portella hanno individuato e fotografato un aereo in buono stato di conservazione e integro.
Adagiata sul fondale sabbioso è comparsa ai loro occhi la sagoma di quello che sembra essere un C-47 della Royal Air Force britannica.
Il grande aereo era adibito al trasporto di paracadutisti, circa 45 probabilmente erano a bordo. E’ stato verosimilmente danneggiato durante una accanita difesa da parte delle batterie di terra siracusane.
Colpito ma non distrutto, è stato costretto all’ammaraggio.
Poi l’inabissamento. La cabina è aperta e la presenza di un paracadute perfettamente conservato lascerebbe intendere che il relitto possa custodire ancora sul fondo i resti di militari britannici che presero parte all’operazione Husky.