Immersione e COVID

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    Salve a tutti
    Volevo sapere se qualcuno che ha contratto il covid in forma seria, cioè con polmonite interstiziale bilaterale, ha poi ripreso a fare immersioni.
    È esattamente quello che ho avuto io, di sicuro per quest’anno sarò a riposo, facendo tutti gli accertamenti.
    Ovviamente so che ogni caso è a se, ma mi domando sa poi potrò immergermi di nuovo


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  • #2
    Originariamente inviato da micodambro Visualizza il messaggio
    Salve a tutti
    Volevo sapere se qualcuno che ha contratto il covid in forma seria, cioè con polmonite interstiziale bilaterale, ha poi ripreso a fare immersioni.
    È esattamente quello che ho avuto io, di sicuro per quest’anno sarò a riposo, facendo tutti gli accertamenti.
    Ovviamente so che ogni caso è a se, ma mi domando sa poi potrò immergermi di nuovo


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    è un problema che comincia a venir posto anche nei centri sub.
    Come comportarsi se si presenta un sub che ha contratto il covid ed è guarito?

    Certificato medico è il minimo, ma una bella visita in serio un centro iperbarico, credo, possano essere i soldi meglio spesi della vita.
    www.bludivecenter.com

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    • #3
      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      Certificato medico è il minimo, ma una bella visita in serio un centro iperbarico, credo, possano essere i soldi meglio spesi della vita.
      Se c'è stata, come in questo caso polmonite interstiziale, sebbene ogni caso è a se, a detta di Longobardi (vedi post e commenti: https://www.facebook.com/pasquale.lo...59783171023109) fare la lastra per valutare l'entità del danno lasciato dalla polmonite, oltre che fare una visita per valutare che il cuore sia in grado di reggere il deficit polmonare pare sia il minimo sindacale per riprendere in sicurezza.


      Tonnetto
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      • #4
        La riabilitazione da un polmonite da Covid-19 è lunga, penso che si stia iniziando ora a studiare i postumi.

        Purtroppo il Covid-19 conclamato in forma grave aggredisce non solo i polmoni ma anche il cuore, reni e chissà cos'altro.

        I polmoni spesso riportano tessuto cicatriziale che riduce la loro efficienza a volte in modo permanente con vere e proprie invalidità.

        Premesso tutto questo è doveroso prendersi tutto il tempo necessario a capire la vera entità di eventuali danni non solo ai polmoni ma anche cardiaci.

        L'attività subacquea mette sotto stress sia i polmoni che l'apparato cardio circolatorio.

        Mi spiace ma,
        io ritengo che non solo le persone che sono state colpite in maniera seria dal Covid-19 hanno l'obbligo di effettuare accertamenti approfonditi prima di riprendere le attività fisiche (non solo la subacquea), ma anche chi ha avuto il Covid-19 in forma leggera.

        Questo è un problema che giustamente Blu Dive ha evidenziato, legalmente tutto si può risolvere facendo firmare un'informativa sui rischi ed un'auto dichiarazione che si è preso visigone dei problemi post Covid-19 e si è accertato di non aver controindicazioni ma questo - non è il problema.

        Il problema non assistere ad una serie di incidenti cagionati dalle conseguenze del Covid-19 e che si sarebbero potuti evitare da una corretta indagine e verifica delle condizioni post Covid-19.

        Sono pessimista ma torneremo spesso su questo argomento.

        Cordialmente
        Rana

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        • #5
          Nessun pessimismo. Purtroppo e' una sporca faccenda le cui conseguenze possono essere molto gravi. Altro che influenza, ho un amico she prima faceva i gradini a due alla volta e ora si trascina ansimando
          Fa cio tanti auguri
          Paolo
          Paolo

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          • #6
            Ho posto la domanda a mio cognato, che si immerge con me da oltre trent'anni e che ha contratto tre mesi fa il Covid19 con polmonite bilaterale interstiziale.

            Dopo il ricovero in ospedale è stato dimesso ma richiamato per due volte dall'ospedale dove era stato ricoverato e curato per un esame delle possibili conseguenze. Nel frattempo si è vaccinato (prima dose + richiamo) col vaccino Pfizer.

            Il medico, visti gli risultati degli esami (fatti in day hospital), gli ha comunicato che (fortunatamente) non ci sono esiti e che può tranquillamente tornare ad immergersi.

            Credo quindi che solo una visita accurata da parte di un medico specializzato possa autorizzare chi è stato colpito da questa malattia a riprendere l'attività (non solo) subacquea.

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            • #7
              Originariamente inviato da micodambro Visualizza il messaggio
              È esattamente quello che ho avuto io, di sicuro per quest’anno sarò a riposo, facendo tutti gli accertamenti.
              Ovviamente so che ogni caso è a se, ma mi domando sa poi potrò immergermi di nuovo
              Ora come stai , sei stato ricoverato ?


              https://www.scubaportal.it/tutto-sul...o-il-covid-19/


              Riporto un parte dell'articolo che poi continua al link


              DAN Europe26/04/2021Medicina e tecnica0


              A novembre 2020 pubblicavamo le prime raccomandazioni dal DAN Europe per subacquei circa il ritorno all’ immersione dopo aver contratto il COVID-19. Le raccomandazioni erano incluse nel modulo di dichiarazione sanitaria di DAN Europe per il COVID-19, e si basavano su indicazioni riportate dalla Undersea and Hyperbaric Medical Society (UHMS) negli USA, dalla Belgian Society for Diving and Hyperbaric Medicine(SBMHS-BVOOG), e dall’European Committee for Hyperbaric Medicine and Underwater and Baromedical Society (ECHM & EUBS). Anche l’Università della California (UCSD) ha formulato delle linee guida mediche per subacquei ricreativi, scientifici e commerciali.

              Ora mentre le immersioni, specie quelle a livello locale, riprendono in vari territori (#DiveLocal), riceviamo numerose richieste da parte di subacquei che hanno sofferto di COVID-19 e vogliono sapere quando possono tornare ad immergersi in sicurezza e quali precauzioni dovrebbero prendere. A beneficio di tutti, quindi, ripubblichiamo di seguito le raccomandazioni mediche attuali. Inoltre, abbiamo intervistato alcuni specialisti sul campo del team medico DAN Europe che hanno trattato subacquei infetti.

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              • #8
                Si sono stato ricoverato 2 settimane sempre con ossigeno,la saturazione era scesa a 85
                Ora sto meglio,a parte qualche giramento di testa ogni tanto
                Il 3giugni ho una tac ai polmoni
                Speriamo bene


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                • #9
                  Io credo che hai dato una bella botta al CNS e che come OTU ti sei giocato tutto il 2021.

                  Prenditi un bell’anno sabbatico.

                  Ci sono tantissime cose belle nella vita oltre alle immersioni.

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                  • #10
                    Questo l'articolo da un'idea a 360° sui possibili strascichi del Covid-19 nella subacquea
                    >> https://www.asisub.it/immergersi-dop...e-da-covid-19/

                    Da linee guida abbastanza cautelative, ma essendo un terreno nuovo...ci può stare.

                    Riporto alcuni estratti:
                    E' raccomandato che il subacqueo che sia stato ricoverato con sintomi polmonari in relazione al COVID 19 dovrebbe, dopo 3 mesi di attesa (come indicato prima), sottoporsi ad un controllo della funzione polmonare così come alla risoluzione CT dello scanner dei polmoni.

                    Il controllo della funzione polmonare dovrebbe includer FVC, FEV1, PEF25-50-75, RV e FEV1/FVC) e, lo scanner CT potrebbe mostrare un ritorno allo stato normale, prima di riprendere le immersioni. E’ importante che queste analisi vengano interpretate e validate da un ufficiale medico con una specifica conoscenza della medicina subacquea.


                    Se la maggior parte dei sintomi polmonari si sono presentati, anche se non hanno richiesto il ricovero, il danno polmonare può presentarsi e le analisi della funzione polmonare e lo scanner CT sono analisi utili.
                    LA TOSSICITÀ POLMONARE DELL’OSSIGENO a questo punto sappiamo molto poco sul possibile incremento della sensibilità del tessuto polmonare conseguenti alla tossicità dell’ossigeno; quindi un comportamento prudente sarebbe quello di evitare saturazioni di ossigeno uguali o superiori a 1,3 ATA in immersione , l’immersione con Nitrox superiore a 1,4 ATA dovrebbe essere limitata ad un periodo molto breve in profondità.
                    MALATTIA DA DECOMPRESSIONE: ancora poco si sa dello sviluppo di bolle dopo una infezione polmonare da Covid . E’ probabile che l’infezione provochi un significativo aumento del rischio di sviluppo di bolle e quindi della M.D.D. E’ stato dimostrato che dopo una immersione ricreativa profonda ( ai limiti della curva di decompressione-NDL nella valutazione a mezzo del Computer , o in caso di fuoriuscita dalla curva con le opportune tappe di decompressione), nel 70-90 % dei casi si sono riscontrate lo sviluppo di bolle . queste bolle riscontrabili nella fase venosa vengono eliminate nel sistema respiratorio polmonare e conseguentemente in genere non provoca una m.d.d. Se la funzionalità polmonare dovesse essere compromessa le bolle potrebbero raggiungere Il circolo arterioso anche attraverso un FOP con sviluppo di bolle a livello cerebrale , vestibolare o altri tipi di m.d.d . Quindi un comportamento prudente da parte del subacqueo, nel caso abbia sofferto di una patologia polmonare da Covid , sarebbe quello di limitare le immersioni temporaneamente (o definitivamente) e comunque cercare di non praticare immersioni ai limiti della curva .
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                    • #11
                      Ps. Per chi poi volesse approfondire la discussione vi lascio questo articolo su PubMed:

                      Sadler, Charlotte, et al. "Diving after SARS-CoV-2 (COVID-19) infection: Fitness to dive assessment and medical guidance." Diving and hyperbaric medicine 50.3 (2020): 278.


                      L'articolo è lungo ma la TAbella 1 e la Tabella 2 riassumono abbastanza le cose che a noi subbi possano essere di interesse.

                      https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7755459/
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                      • #12
                        S infatti per quest’anno solo snorkelling,
                        Voglio essere sicuro,poi prenoterò una visita completa a Ravenna e vedremo
                        Però è dura ,ho 46 anni e sono sott’acqua da 35 anni


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                        • #13
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                          S infatti per quest’anno solo snorkelling,
                          Voglio essere sicuro, poi prenoterò una visita completa a Ravenna e vedremo
                          Però è dura ,ho 46 anni e sono sott’acqua da 35 anni

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                          Riguardo la visita a Ravenna tieni conto che spesso, soprattutto quando si parla di idoneità possono seguirti anche a distanza.

                          Ovvero li contatti, ti prescrivono gli esami, e gli mandi i referti. Poi, se è necessario vai da loro per accertamenti.

                          Btw, in bocca al lupo e tienici aggiornati.


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                          • #14
                            Grazie per le informazioni


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                            • #15
                              C’è ancora molto che non sappiamo sul COVID-19, e le informazioni sul virus e il suo impatto sui subacquei sono ancora oggetto di studio. Per questo motivo, oltre a pubblicare le raccomandazioni mediche attuali, emesse dalle più autorevoli organizzazioni di medicina subacquea e iperbarica, abbiamo contattato un certo numero di medici DAN Europe e abbiamo chiesto loro quali siano le loro esperienza sul campo nel trattare con subacquei che tornano ad immergersi dopo aver avuto il COVID.

                              I medici interpellati sono: Oscar Camacho (Portogallo), Peter Germonpré (Belgio), Ole Hyldegaard (Danimarca), Jacek Kot (Polonia), Anne Räisänen-Sokolowski (Finlandia), Adel Taher (Egitto), Ulich van Laak (Germania) e Jürg Wendling (Svizzera). Questi medici hanno trattato ciascuno da due a venti subacquei che hanno contratto il virus. Il Dr. Germonpré ha trattato solo subacquei militari, mentre il Dr. Camacho ha trattato subacquei commerciali e ricreativi. Ecco cosa hanno da dire.

                              https://www.scubaportal.it/immersion...ostri-esperti/
                              Immersione dopo COVID: l'esperienza sul campo dei nostri esperti C'è ancora molto che non sappiamo sul COVID-19, e le informazioni sul virus e il suo impatto sui subacquei sono ancora oggetto di studio. Per questo

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