Ri-compensazione a termine immersione

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  • Ri-compensazione a termine immersione

    Ciao a tutti. Durante alcune immersioni svolte in parete mi capita di fare un percorso all'andata ad una quota di fondo costante e di fare il percorso a ritroso a quote via via inferiori. Al ritorno a volte mi capita che se devo scendere di un paio di metri ho difficoltà a compensare, devo risalire 2 o 3 metri, compensare, e poi eventualmente scendere. Mi capita qualche volta, non sempre, e solo al termine dell'immersione, mai all'inizio durante la prima discesa; mai avuto altri problemi in generale con la compensazione. Non so se a voi è mai capitato. Grazie.

  • #2
    Sì capita. A me capita anche il blocco inverso e anche le vertigini alternobariche.

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    • #3
      Scusate il mio dubbio, ma non ho capito bene il discorso,
      se il problema è in risalita e ogni tanto si ha bisogno di scendere nuovamente, non mi sembra che sia un problema di compensazione,
      direi piuttosto che si è risaliti troppo velocemente o mi sfugge qualcosa?

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      • #4
        Quello che volevo dire è che al ritorno mentre mi trovo a quote meno profonde rispetto all'andata, se mi capita di dover scendere di un paio di metri ho difficoltà a compensare.

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        • #5
          Anche a mia moglie ridiscendere ha sempre creato problemi di compensazione
          Questo significa che se bisogna scendere a lavorare aulle ancore e' mwglio se ci vado io
          L' otorino non ha mai trovato anomalie e quindi ci adattiamo
          Ciao
          Paolo
          Paolo

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          • #6
            Originariamente inviato da umbertodn Visualizza il messaggio
            Quello che volevo dire è che al ritorno mentre mi trovo a quote meno profonde rispetto all'andata, se mi capita di dover scendere di un paio di metri ho difficoltà a compensare.
            Ciao Umberto.

            Succede anche a me.

            Ad inizio immersione compenso molto bene ma a fine immersione a volte la compensazione quando riscendo s'inceppa, nulla di che magari devo lavorarci un pochino ma non è come ad inizio immersione.

            Anche facendo apnea dopo un po di discese la compensazione diciamo "s'indurisce" .

            E' normale, compensando più volte si va a sollecitare il timpano, le tube ecc, che reagiscono.

            Molto dipende dalla frequenza con cui t'immergi, quando mi immergo con regolarità la compensazione è più allenata il timpano più elastico e questo problema si riduce tantissimo addirittura scompare.
            Quando riprendo le immersioni dopo un periodo di ferma la compensazione è "arrugginita" e ci devo lavorare.

            La compensazione va allenata e quando non si allena (non si fanno immersioni) questa ne risente.

            Poi ci possono essere problemi legati ad eventuali infiammazioni.

            Comunque, non sono un otorino pertanto nel dubbio il primo consiglio è quello di fare una visita e verificare che tutto sia ok, premesso questo da come hai descritto il fenomeno a me sembra del tutto naturale.

            Cordialmente
            Rana

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            • #7
              Un controllo dall' otorino prima di tutto.
              A me dopo due episodi molto antipatici probabilmente legati ad una allergia ai pollini l' otorino ha prescritto un vasocostrittore (NTR) che prendo prima di immergermi e da allora tutto si e' risolto.
              Se poi, una volta che sei sicuro che tutto e' veramente a posto, e il problema non e' risolubile, non ti resta che cercare di convivere con questo fastidio ed usare come linimento palliativo i gargarismi di prosecco che sono la mano santa
              Ciao
              Paolo
              Paolo

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              • #8
                Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



                Molto dipende dalla frequenza con cui t'immergi, quando mi immergo con regolarità la compensazione è più allenata il timpano più elastico e questo problema si riduce tantissimo addirittura scompare.
                Quando riprendo le immersioni dopo un periodo di ferma la compensazione è "arrugginita" e ci devo lavorare.


                Cordialmente
                Rana
                a me per assurdo capita l'inverso. ho avuto il problema descritto nel post quest'anno per la prima volta, quando facevo 2/3 immersioni alla settimana. l'anno scorso era 2 al mese..
                Di solito compenso "hands free", come mia caratteristica. è una cosa che faccio molto facilmente anche a volte quando sono sovrappensiero fuori dall'acqua. ho notato che se mi capita di farlo in risalita, quando non ce n'è bisogno, dopo ho difficoltà a riscendere . quest'anno addirittura ho avuto male al timpano, sono risalito, il dolore è andato via, ma quando ho riprovato a scendere il dolore è riapparso e non c'è stato modo di ripoter scendere. Non è una cosa accaduta nei primi metri, è accaduta oltre i 20, quando già la maggior differenza in volume aereo c'era già stata.

                il giorno seguente, -40 senza problemi.

                strano!

                Leonardo

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                • #9
                  Originariamente inviato da umbertodn Visualizza il messaggio
                  Quello che volevo dire è che al ritorno mentre mi trovo a quote meno profonde rispetto all'andata, se mi capita di dover scendere di un paio di metri ho difficoltà a compensare.
                  Ah! grazie, non avevo capito

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                  • #10
                    E' una cosa abbastanza comune , capita sovente anche a me , in tutte le visite che ho fatto negli anni non hanno mai trovato anomalie , non ho particolari problemi a compensare se sono in ARA , in apnea invece faccio molta molta fatica.
                    Ciao MarenaSub
                    Cit.Silvano :
                    Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                    E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                    • #11
                      Che sia semplicemente muco e/o un po' di sinusite...la quale poi in risalita si riespande e rompe le scatole?

                      Io ho sempre pensato fosse dovute a questo...
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                      • #12
                        Bè innanzitutto, fortunatamente, non mi capita sempre.
                        In discesa, ho l'abitudine di compensare spesso e dolcemente senza attendere troppo; questo credo mi aiuta in generale a non stressare troppo il timpano ed è una cosa che ho sempre fatto. Per il muco, quelle rare volte che ero un po' attappatto e mi sono immerso non mi è stato di intralcio. Di base, ho i seni abbastanza puliti.
                        Normalmente mi immergo con una frequenza che va da una volta a settimana a una volta ogni 3 settimane ed è anche capitato tempo fa che non mi sono immerso per alcuni anni ma è solo da qualche mese che mi capita questa cosa.
                        Mi da conforto sapere da voi che è abbastanza comune. Cercherò di capire meglio nei prossimi tuffi, in caso farò una visita.
                        Intanto grazie.

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                        • #13
                          A me non capita spesso, invece alle volte, con movimenti repentini, esclusivamente in apnea, come "avvolgendosi rispetto alla superficie abbia dei "microtraumi" scompensando ed avendo fastidi addirittura. Credete appartenga allo stesso tipo di problematica?

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                          • #14
                            è molto comune dipende da una flogosi alle tube.
                            se hai una base allergica (anche molto blanda) durante la compensazione vai a "pompare" sempre un po' di muco nelle tube, (pensa a quello che tiri fuori dal naso a fine immersione, secondo te da dove viene?) si infiammano e la ri-compensazione diventa difficoltosa.
                            per questo motivo (soffro di allergie) evito le ripetitive e preferisco lasciar passare 24 ore tra una immersione e l'altra. può aiutare durante l'immersione fare qualche espirata profonda dal naso (normalmente, dentro la maschera) ogni tanto per liberarsi naturalmente dal muco senza lasciarlo accumulare nel rinofaringe.

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                            • #15
                              Sai anche il perchè del mio "scompensare" in determinate rotazioni?

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