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Mi dispiace. E' un vero peccato rovinarsi un divertimento e mi rendo conto di quanta fortuna abbia chi non sta male in mare.
C'e' un mare per tutti, soprattutto se la barca e' soggetta a rollio e beccheggio come nel caso dei gozzi e delle barche a vela.
Gli antichi quando andavano a pescare suggerivano pane secco e acciughe ed evitavano di ingerire acqua in quantita', forse portavano una fiaschetta di vino bianco.
Ottimale stare in pedi durante la navigazione ed avere un buon controllo della posizione del corpo e della respirazione ed evitare assolutamente di pensare alla parola stomaco.
Il problema e' che siamo troppo terricoli e manca la possibilita' di abituare gradualmente il nostro corpo alle oscillazioni.
Ovviamente i casi patologici esistono e vanno curati da medici competenti ma in generale molto puo' fare il modo con cui si affronta la navigazione
Personalmente trovo una grande differenza fra essere al timone guidando in piedi con piena consapevolezza delle onde ed essere seduto senza avere modo di assecondare le manovre subendo gli scossoni
Se posso stare in piedi ed avere un punto di appoggio problemi zero
Certo e' che in un soggetto sano il nostro orecchio si puo' abituare a brusche variazioni di livello come rialzarsi subito dopo avere fatto delle capriole oppure delle attivita' acrobatiche senza avere problemi di giramenti di testa o perdita di orientamento e ci sono tecniche specifiche per affrontare questo scenario.
Con i migliori auguri
Paolo
C'e' un mare per tutti, soprattutto se la barca e' soggetta a rollio e beccheggio come nel caso dei gozzi e delle barche a vela.
Gli antichi quando andavano a pescare suggerivano pane secco e acciughe ed evitavano di ingerire acqua in quantita', forse portavano una fiaschetta di vino bianco.
Ottimale stare in pedi durante la navigazione ed avere un buon controllo della posizione del corpo e della respirazione ed evitare assolutamente di pensare alla parola stomaco.
Il problema e' che siamo troppo terricoli e manca la possibilita' di abituare gradualmente il nostro corpo alle oscillazioni.
Ovviamente i casi patologici esistono e vanno curati da medici competenti ma in generale molto puo' fare il modo con cui si affronta la navigazione
Personalmente trovo una grande differenza fra essere al timone guidando in piedi con piena consapevolezza delle onde ed essere seduto senza avere modo di assecondare le manovre subendo gli scossoni
Se posso stare in piedi ed avere un punto di appoggio problemi zero
Certo e' che in un soggetto sano il nostro orecchio si puo' abituare a brusche variazioni di livello come rialzarsi subito dopo avere fatto delle capriole oppure delle attivita' acrobatiche senza avere problemi di giramenti di testa o perdita di orientamento e ci sono tecniche specifiche per affrontare questo scenario.
Con i migliori auguri
Paolo
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