Parapendio e subacquea hanno la stessa pericolosità ?????

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Proprio di autocertificazione no, le didattiche sono reali e i brevetti sono tutti verificabili nei relativi registri delle varie didattiche.
    Solo nell'ambito della stessa didattica, poiché tu non puoi accedere a tali registri, ammenoche' il diving non sia affiliato con tutte le didattiche del mondo. Per questo motivo molti scelgono PADI, perché sono sicuri che la loro certificazione possa essere verificata praticamente ovunque (anche i centri non PADI hanno sempre un istruttore PADI che può accedere alla loro piattaforma).
    Mi piacerebbe che quello che oggi è PADI possa diventare un ente legalmente riconosciuto e non legato ad una didattica in particolare.

    Ma il brevetto è legalmente riconosciuto anche ora, tutte le guide sanno che se succede qualcosa ad una profondità maggiore di quella indicata dai brevetti .....
    Il problema è che le guide, come ho specificato sopra, non posso verificare questi brevetti. Quindi si ritrovano nella condizione di accompagnare sub entro limiti dichiarati da loro stessi. Se poi ci spostiamo giusto un attimo da quella che viene considerata come didattica ricreativa, ovvero fare immersioni con decompressione (cosa che avviene in Italia puntualmente nelle immersioni che nessuno definirebbe "tecniche")... non ne parliamo proprio, ma questo è un altro discorso.

    I giudici tengono conto dei brevetti ergo danno un valore legale (almeno in parte com'è giusto che sia) al brevetto.
    Sciogliere quali altri dubbi ?
    Certo, perché dopo che il fattaccio è avvenuto, i giudici possono incontrovertibilmente verificare le carte, perché hanno tutti i mezzi per farlo e scoprire che quel subacqueo era autodidatta e ti ha detto il falso, e il giudice ti chiederà perché non hai verificato quanto dicesse, e tu gli risponderai che non ne avevi la possibilità e potevi solo fidarti della sua parola (o autocertificazione)...a quel punto si arriva alle interpretazioni. Perché allora non rendere "legale" tutto questo ed evitare questi problemi?

    Ma figurati se devo anche curare e pagare l'iscrizione a una "società" che certifica quello che posso dimostrare.
    Questo è solo un inutile spreco di soldi e risorse non apporta nulla di più ma complica tutto.
    Ma è lo stesso discorso della patente... sai quante persone guidano moto o auto senza avere nessun certificato e lo fanno meglio di altri che hanno conseguito un regolare esame. E' naturale che un pezzo di carta non possa essere l'attestato pratico della tua preparazione, ma bisogna partire da qualche parte.

    Che poi sia capitato qualche intoppo, ci può stare ma da qui a mettere in piedi una banca dati mondiale per subacquei mi sembra un tantino esagerato.
    Perché sarebbe esagerato scusa? Mi auspico che almeno possa essercene almeno una Europea, non capisco quale sarebbe la difficoltà: nel momento in cui ti brevetti, il tuo brevetto viene aggiunto alla banca dati dall'istruttore regolarmente certificato. Del resto avviene già con PADI, vorresti dirmi che PADI lo può fare privatamente, e che lo stesso non posso essere fatto a livello globale?

    Inoltre riallacciandomi al discorso di cui sopra, quando ci si addentra in attività che esulano dai semplici brevetti OW/AOW le cose si fanno ancora più complesse. Non si sa se uno può fare deco, non si sa se posso caricare ad ossigeno una bombola di un subacqueo, non si sa il limite di profondità indicato da quella didattica sia di 30 metri piuttosto che di 40, non so se quel subacqueo può immergersi con una muta stagna perché una didattica prevede un "brevetto" specifico mentre l'altra no... e così via.
    La valutazione è lasciata tutta sulle spalle della guida/diving che deve barcamenarsi tra regole differenti ed effettuare valutazioni individuali senza avere una carta "legale" in mano che possa funzionare almeno come base di partenza.

    Commenta


    • In questi anni mi sarà capitato forse 2 volte di esibire brevetti per accedere ad un diving, anche facendo immersioni tecniche in diving che lavorano al 90% sulla tecnica. Quasi sempre mi davano un modulo in autocertificazione da compilare e firmare che li manlevava dai casini, ma spesso neppure quello.
      Una volta proprio nell'unico diving dove per certo mi avevano chiesto il brevetto per fotocopiarlo, ho visto portare un signore che aveva dichiarato di esser in possesso e poi non era mai sceso in acqua con un gav ed un erogatore...
      Mi sono fatto l'idea che questi lavorino un po' incrociando le dita, un po' valendosi sull'autocertificazione.

      Di firmare poi l'analisi del gas se erano miscele arricchite o ternarie mi sarà capitato 4 volte e dire che faccio 100 tuffi l'anno (non frequento tanti diving diversi ma ogni tanto mi capita di andare in qualcuno dove non ero mai stato prima). E lì non capisco cosa ci voglia a fare un foglio con tante caselle in cui ogni subacqueo scrive il valore analizzato, il numero della bombola e lo firma: in un foglio a4 ci staranno 20/30 nomi. Boh

      Certo se la legge unica è quella stile sardegna che dopo averla letta mi ha dato l'idea di una roba totalmente inutile e costosa per i diving ed inutilmente limitante... dio ce ne liberi...
      Peraltro la legge sarda prevede multe e sospensioni non per incidenti con colpa (che ci starebbero) ma solo se i sottoposti non pagassero le tasse annuali previste da tale legge... bah

      Commenta


      • Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio


        blu dive: ho letto la legge Sarda e mi è sorto un dubbio visto che parla solo delle immersioni entro i 40 metri. E le tecniche? Conosco diving che fanno in pratica solo immersioni tecniche in Sardegna. Sono fuori legge regionale? Operano in deroga?
        Hai centrato uno dei punti, anche perché, al contrario, le ordinanze della CP parlano di decompressione....
        Di fatto i diving non potrebbero lavorare con la subacquea tecnica ma, udite udite, lo possono fare le ASD perché non rientrano nella legge.
        Non solo ma quella legge parla di immersioni in curva: ma quale curva? perché non lo specifica e le differenze possono essere sostanziali.
        E ti aggiungo una chicca, sempre la suddetta legge, parla di "massimi standard di sicurezza" a cui devono attenersi i centri sub, senza specificare nessuno standard, viene da se che qualsiasi precauzione potrà sempre essere considerata insufficiente.
        Vogliamo esagerare?
        La legge prevede che le didattiche subacquee, per essere riconosciute in Sardegna, dovrebbero essere iscritte ad un albo e dovrebbero rinnovare tutti gli anni: indovinate quante didattiche sono iscritte e rinnovate??
        Altro che database universale.
        www.bludivecenter.com

        Commenta


        • si, npole, io non ho menzionato direttamente didatteche proprio per non voler accendere un falo' ma il discorso è quello, mi è capitato in Rep. Dominicana che un signore americano si fosse dimenticato il brevetto a casa, il diving era della mia e sua stessa didattica ma la le cose li funzionano un po a rilento (non c'era la corrente per intenderci), praticamente nessuno aveva il cellulare con la connessione internet tranne io che avevo il cell del padre di mia moglie (è di la); morale accedo al sito Pro, cerco il signore, mi dice quando è nato e mi esce la documentazione relativa al Gringo e il gioco è fatto, tutti contenti, in caso fosse stato di una didattica differente alla mia o non si immergeva o il proprietario del diving doveva andare lui essendo istruttore non potendo mandare il DM e tenendo il tipo a profondità da Discover. Poi ovvio il modo si sarebbe trovato, la corrente torna e tutto è risolto, ma si perde tempo, cosi in 3 minuti la questione era risolta e io e il DM dominicano ci siamo guadagnati una boccia di Rum a fine immersione....
          Buone bolle a tutti!!!
          http://4th-dimension.detidecosystem.com/

          Commenta


          • Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio

            Credo che per gli stranieri non provvisti di tessera sanitaria UE (extracomunitari) si paghino le tariffe regionali, senza contare che se hai bisogno di camera iperbarica, i costi possono essere molto elevati.
            Per le mie esperienze dirette non è così. Non è mai stato chiesto niente per il primo intervento d'emergenza, elicottero e camera compresi. Però non sono addentro la questione

            Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
            Se non sbaglio è così ovunque nel mondo, in caso di emergenza (es: un incidente) non ti lasciano morire per strada, salvo poi presentarti il conto.
            Ho lavorato in posti dove questo esperimento non l'avrei fatto....
            www.bludivecenter.com

            Commenta


            • Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
              .

              Di firmare poi l'analisi del gas se erano miscele arricchite o ternarie mi sarà capitato 4 volte e dire che faccio 100 tuffi l'anno (non frequento tanti diving diversi ma ogni tanto mi capita di andare in qualcuno dove non ero mai stato prima). E lì non capisco cosa ci voglia a fare un foglio con tante caselle in cui ogni subacqueo scrive il valore analizzato, il numero della bombola e lo firma: in un foglio a4 ci staranno 20/30 nomi. Boh
              Perché è l'ennesima carta su carta che non serve a nulla, che andrebbe conservata anni e non tutela nulla e nessuno, né il gestore né il cliente.
              Grave mi pare accettare una miscela senza aver fatto un'analisi personalmente, ma anche così si può discutere degli strumenti e tarature varie....
              www.bludivecenter.com

              Commenta


              • mai respirato una miscela senza averla misurata personalmente

                Commenta


                • Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
                  mai respirato una miscela senza averla misurata personalmente
                  mai nemmeno ritirato una bombola di miscela non misurata personalmente, se caricata al diving firmo l'apposito registro con data ricarica, pressione %O2 ( o percentuali gas nel caso di trimix) e MOD.

                  è una garanzia per il diver e per il diving.

                  ... e se me la ritira un compagno di immersione la rianalizzo in barca prima di utilizzarla!
                  Ultima modifica di amrvf; 29-05-2019, 12:57.

                  Commenta


                  • Per noi è d'obbligo, le miscele le facciamo in casa quindi almeno tre misurazioni le facciamo, una dopo la carica (dopo un po), una prima di partire e perchè no una prima del tuffo, se siamo in un diving usiamo anche l'analizzatore del diving cosi da confrontarlo con il nostro, mai avuto problemi, ma continuano a chiamarci pirati.....
                    Buone bolle a tutti!!!
                    http://4th-dimension.detidecosystem.com/

                    Commenta

                    Riguardo all'autore

                    Comprimi

                    RANA Per saperne di più su RANA

                    Statistiche comunità

                    Comprimi

                    Attualmente sono connessi 123 utenti. 2 utenti e 121 ospiti.

                    Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

                    Scubaportal su Facebook

                    Comprimi

                    Sto operando...
                    X