Parapendio e subacquea hanno la stessa pericolosità ?????

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  • #16
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Per regolamentare intendo:
    Leggiti questo: http://www.liberisub.it/regolamen.htm Le poche norme veramente utili non passerebbero mai. Ma il problema nei nostri ordinamenti in realtà è che ci sono troppe norme.
    www.liberisub.it

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    • #17
      Il sistema didattico secondo me funziona relativamente bene. Certo ci sono aspetti che potrebbero migliorare, ma tutto sommato funziona.

      Gli incidenti ci sono, come in tutti gli sport, ma statisticamente sono veramente pochi. Il problema è che quei pochi, spesso sono tragici e/o a volte portano strascichi da pdd.

      Legiferare non porterebbe alcun vantaggio e condivido per questo la frase "palude legislativa" da te citata. L'unico aspetto che bisognerebbe migliorare nelle didattiche sono gli aspetti psicologici dell'immersione, parlare di più degli incidenti, magaro studiarne alcuni a lezione, e soprattutto rendere obbligatorie nei corsi, soprattutto nei rec un minimo di ore ragionevole (una decina sarebbe sufficiente) in bacino delimitato, cosa che poche didattiche hanno come obbligatoria.

      Passerei ore a raccontare gli "strani" esercizi che facciamo in fipsas... capovolte, vestizioni sul fondo, esercizi con maschera oscurata, simulazioni di affanno con sovrazavorratura, simulazioni di corrente con il paracadute legato, esercizi di condivisione con bombola chiusa in mezzo alla piscina tra tre / quattro sub ad alternarsi, esercizi di assetto, traslazioni orizzontali, esercizi di emersione modulando l'aria della bombola agendo sulla rubinetteria e vasche e vasche in ara e senza, o ancora alte vasche con gli aiuto istruttore che giocano con te, sgangiandoti una pinna, o levandoti la maschera etc etc

      Il tutto per farti capire che con la giusta tranquillità si risolve tutto se si ha conoscenza dei propri limiti.

      Detto questo, è noto a tutti che il sistema fipsas non ha mercato... Proprio perché i corsi durano troppo...

      Ma se si vuole alzare l'asticella della sicurezza si deve lavorare sulla mentalità e sugli esercizi in un posto sicuro come la piscina.

      In alternativa si continuerà a sfornare sub-pecora incapaci di gestire da soli un emergenza in 20 metri d'acqua... Poi anche con ciò gli incidenti ai verificheranno comunque, ma secondo me sarebbe già un passo avanti.

      My 2cents.

      Tonnetto
      Ultima modifica di Tonnetto; 22-05-2019, 12:04.
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      • #18
        Grazie per aver espresso la tua opinione in questa discussione, anche se non condivido quello che hai scritto ma questo fa parte del civile confronto.
        Il confronto delle idee (differenti) è l'anima stessa del forum.

        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        Secondo me il problema è che non esiste una risposta giusta.
        Mi spiego meglio:
        Sarebbe bello poter basarci sull´idea che tutti hanno una testa e la sanno usare per pensare, ma purtroppo sappiamo che non è così.
        Il libero arbitrio che ci porta a fare la cosa giusta non è una regola valida sempre, se si viene presi dal panico o altro, addestramento e libero arbitrio vanno alla marola soppiantati solo dallo spirito di conservazione
        Rispetto la tua opinione, ammiro il fatto che non ti sei nascosta ma hai detto quello che pensi ma non condivido, questo non vuol dire che hai torto ma solo che io non la penso come te.

        Io parto dal concetto che le persone sono in grado d'intendere e volere anche se a ciò ci sono tante eccezioni.
        Non potrei mai pensare che i membri di una società non siano in grado "d'intendere e volere" se cosi fosse la società involverebbe verso una sorta di "grande fratello" che tutto vede e tutto regola, i cui cittadini non sarebbero altro che "bambini" le cui scelte non hanno valore ma si devono allineare a ciò che è ritenuto "giusto".

        Per me le persone sono in grado d'intendere e volere, di prendere decisioni importanti (come mettere al mondo figli, educarli ecc, ecc) in tutta autonomia.
        Ovvio che nei grandi numeri non tutti i soggetti useranno il libero arbitrio come ci si aspetta ma tanti sbaglieranno, altri ancora prenderanno decisioni dolose ecc, ecc ma questo fa parte del vivere liberi.
        Se vogliamo essere liberi e se alla libertà diamo un valore dobbiamo accettare le scelte che altri vogliono fare e che non condividiamo.

        La legge media e regola i membri di una società al fine di impedire che il libero arbitrio di una persona si sovrapponga ai diritti di altri.

        L'uomo per sua natura è spinto alla scoperta, a mettersi in gioco, a tentare, a fare.
        Questo spirito indomito è necessario al progresso, ci siamo evoluti sfidando il destino, Colombo è partito in un viaggio dagli esiti ignoti, cosi l'uomo sulla luna, cosi quelli che un domani andranno su Marte.
        Lo stesso spirito lo ritroviamo in chi tenta imprese ai limiti dell'umano: scalare una montagna, esplorare una grotta, lanciarsi con una tuta alare, correre su un circuito ecc, ecc.

        Questa libertà di fare e tentare anche a costo della propria vita per me va protetta.

        Questo discorso ha un solo limite, la consapevolezza e l'incolumità altrui.
        Se un soggetto non è consapevole di quanto fa (dei pericoli) e/o mette in pericolo altri che non hanno fatto le sue scelte la legge deve intervenire e regolamentare l'attività.

        Il resto sono scelte che possiamo anche non condividere ma proprio perché liberi dobbiamo accettare.

        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        D´altro canto l´imposizione di leggi non garantirebbe una diminuzione degli incidenti.
        Se un "mona" decide di andare a -100 con aria, che possa o non possa farlo legalmente lo farà comunque.
        Purtroppo è cosi, è il paradosso della libertà.
        Accettare di essere liberi vuol dire accettare decisioni che noi non consideriamo giuste, fino a quando queste non ci coinvolgono.
        Se un subacqueo formato, in grado d'intendere e volere, che ha fatto più corsi e per tanto sa, decide di andare a -100 metri in aria sa bene i rischi e a questo punto lui decide - lui risponde.

        Ovvio che se la persona, al contrario, viene convinta da istruttori ad andare a -100 metri in aria illudendola che i rischi sono sotto controllo dalla loro presenza non ci si trova davanti alla manifestazione di una decisione presa con consapevolezza dei pericoli reali anche se il soggetto è in grado d'intendere e volere.
        In questo caso bisogna capire se ci sono effettivamente delle reali responsabilità.
        Ma questo è un altro discorso.

        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        Tornando sul punto della pericolosità o presunta tale.
        Dire che adare in bicicletta è più pericoloso che andare fare subaquea fa un po ridere.
        Se cadi in bici rischi di farti male, ma difficilmente muori sul colpo (i casi sono limiti)
        Anche in questo caso facciamo delle generalizzazioni che non trovano riscontro nella realtà.
        I morti per incidenti in bicicletta sono tanti, di più degli incidenti mortali avvenuti ai subacquei, per cui il tuo esempio non è appropriato.

        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        Se hai un incidente mentre fai subaquea spesso e volentieri finisci in camera iperbarica, anche solo per sicurezza.
        La subacquea è ancora percepita come uno sport pericoloso e di nicchia, prorpio come il parapendio, che non lo sia (a livello statistico) è una cosa molto diversa.
        No, la percepisci tu cosi - cosa ben diversa.
        La subacquea non è uno sport agonistico, non è uno sport estremo, ne è prova assoluta il fatto che si fanno ormai regolarmente corsi ai bambini di 9 anni.
        La subacquea fatta nei limiti di quello che viene insegnato applicando un po di buon senso è sicura - ripeto, è un attività sicura.

        Un ultima cosa, differenza tra rischio e pericolo.
        Il pericolo è il danno che si potrebbe avere se succedesse un qualcosa, il rischio è la probabilità che succeda.

        In teoria nella subacquea c'è il pericolo di annegare (morire) tanto come l'acido muriatico è per sua natura pericoloso, ma la probabilità di morire seguendo le regole insegnate nei corsi è talmente bassa da poter essere accettata anche nel caso in cui si portano sott'acqua dei bambini, tanto come tutti noi teniamo i detersivi compreso l'acido muriatico in casa, ben chiuso e nei luoghi sicuri.

        Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio
        Se citi le assicurazioni dovresti sapere bene come funzionano.
        Un subaqueo ricreativo si immergerà molto meno di quanto giochi un giocatore di Rugby.
        Inoltre un giocatore di Rugby spesso e volentieri torna a casa con contusioni/fratture e via dicendo, un sub no.
        Il Rugby, come tutti gli sport di contatto, sono considerati più pericolosi, perchè il rischio di dover pagare la parcella medica dell´assicurato che si è fatto male (e che ne ha fatto) è esponenzialmente più alto, rispetto a quello di un sub.
        Paradosslamente incidenti più gravi, ma meno frequenti rendono gli sport (a livello assicurativo) meno pericoloso.
        Anche questo esempio non è corretto.
        Le compagnie d'assicurazione sono attente a mantenere i risarcimenti dentro un certo rapporto con i premi raccolti.
        Un mortale è infinitamente più costoso in termini di risarcimento di una contusione.
        Un mortale distribuito su una piccola popolazione di assicurati è infinitamente più pesante da risarcire.

        Il mortale, nella subacquea, sono eventi rari se rapportato al numero di praticanti, d'immersioni e assicurati.
        Al contrario i mortali sono eventi meno rari nella popolazione degli automobilisti e in chi va in bicicletta.

        Per questo l'assicurazione dell'auto costa tantissimo mentre assicurarsi per l'attività subacquea molto ma molto meno.

        In conclusione la subacquea è sicura se svolta all'interno del sistema di regole e comportamenti insegnati nei corsi, diventa via via più pericolosa quando usciamo da questi limiti e regole.

        Ovviamente esiste anche una subacquea estrema e pericolosissima vedi lo speleosubacqueo, vedi chi va a -150 metri, vedi chi s'infila dentro i relitti ma questa subacquea è un altro mondo.
        Chi entra in questo mondo estremo se consapevole ha il diritto di farlo e nel farla si assume le proprie responsabilità e rischi.

        Cordialmente
        Rana

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        • #19

          Parli ma non sai le cose, parli per sentito dire, per luoghi comuni, per una percezione che è solo tua.

          Scusa se te lo dico e non arrabbiarti ma te lo dimostro, ti auspichi:

          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
          - Corsi che siano allineati, almeno per quanto riguarda la metodica base accomunabile a tutte le didattiche;
          Il corso base, open o chiamalo come vuoi è il corso più standardizzato in assoluto dalle didattiche.
          Oggi tutte le didattiche che vogliono la necessaria credibilità devono certificarsi da organi e commissioni come i comitati di normalizzazione europei (CEE).
          Questi t'impongono uno standard universalmente riconosciuto.

          Vedi che parli per sentito dire e non le sai le cose.

          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
          - Obbligo di certificazioni mediche che accompagnano il rilascio (e il mantenimento) del brevetto
          Sono uno dei rari obblighi di legge per tutti gli istruttori, per le guide e tutti i professionisti.

          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
          - Test unificati come avviene per altri brevetti e/o patentini;
          Non sarebbero più seri di quanto attualmente si sta facendo.

          Premesso che per gli istruttori sono obbligatorie prove e verifiche a periodi prestabiliti, si devono seguire corsi di aggiornamento, ecc, ecc.

          Cordialmente
          Rana

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          • #20
            Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
            Leggiti questo: http://www.liberisub.it/regolamen.htm Le poche norme veramente utili non passerebbero mai. Ma il problema nei nostri ordinamenti in realtà è che ci sono troppe norme.
            ​Condivido.



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            • #21
              Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
              Però vedi Rana nel nostro mondo una persona può prendere un brevetto da professionista senza esercitare effettivamente la professione, in alcuni casi dimenticandosi gli standard della propria didattica, credo che qui le cose vadano regolamentate (tanto cosa cambia, se tu sei un istruttore che vai in acqua, sarebbe il male di presentare alla tua didattica tot immersioni certificate).
              Firer84,
              tu non sei istruttore.
              Giusto ?

              Correggimi se sbaglio, ma tu non sei istruttore se lo eri non avresti mai scritto quello che hai scritto.

              Ripeto, lasciamo stare le eccezioni, viviamo in una società dove si scopre che perfino dei sedicenti ginecologi, dentisti e medici ecc, che esercitano la professione medica nei vari ambiti compreso la chirurgia non sono laureati.
              Parlare per eccezioni non porta da nessuna parte.

              Un istruttore te lo dico con cognizione di causa, ogni anno deve certificare la propria attività, se non ha svolto attività didattica rischia la sospensione, ogni istruttore deve, all'interno di determinati intervalli di tempo, frequentare corsi di aggiornamento in continuo pena la sospensione dallo stato di istruttore attivo, ogni istruttore ogni anno deve presentare un certificato medico sportivo che attesti le sue condizioni fisiche altrimenti viene sospeso dall'attività didattica.

              Aggiornarsi, tenersi in attività continua, verificare lo stato fisico sono requisiti che tutte le didattiche hanno imposto e richiedono a cadenza regolare ai propri istruttori.
              Per questo sono sicuro che non sei un istruttore altrimenti non potevi non sapere tutto questo.

              Per questo non condivido quanto hai scritto.

              Cordialmente
              Rana

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              • #22
                Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                Il corso base, open o chiamalo come vuoi è il corso più standardizzato in assoluto dalle didattiche.
                Non è vero, nel mondo esistono decine di didattiche differenti (alcune semi-sconosciute), e non c'è alcuna "standardizzazione".

                Sono uno dei rari obblighi di legge per tutti gli istruttori, per le guide e tutti i professionisti.
                Ti sei dimenticato l'altro 90% di subacquei.

                Non sarebbero più seri di quanto attualmente si sta facendo.
                Permetterebbero un'allineamento della verifica delle conoscenze di base. Come avviene per molte altre attività che richiedono il conseguimento di un brevetto o di un patentino (fosse pure quello per raccogliere i funghi).

                Premesso che per gli istruttori sono obbligatorie prove e verifiche a periodi prestabiliti, si devono seguire corsi di aggiornamento, ecc, ecc.
                Continui a parlare di istruttori, ma qui parliamo di subacquei "ricreativi".

                Credo che tu sia troppo prevenuto e ancorato a concetti arcaici, il mondo si evolve, le regole non sono fatte solo per mangiare soldi alla gente (anche se spesso è così), ma si prefiggono di inquadrare una situazione confusa e caotica.

                Oggi la subacquea ricreativa è uno sport che coinvolge persone "normali", non solo "avventurieri", gente che fa immersioni per divertimento non per sfida personale, siamo nel 2019 e l'approssimazione con cui viene gestita questa attività, proprio perché mancano regole, è imbarazzante.

                Ben venga quindi una certificazione univoca e riconosciuta legalmente, a te che non piace.. be' non cambierebbe nulla, continueresti a fare quello che ti pare da solo.

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                • #23
                  Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                  Firer84,
                  tu non sei istruttore.
                  Giusto ?

                  Correggimi se sbaglio, ma tu non sei istruttore se lo eri non avresti mai scritto quello che hai scritto.

                  Ripeto, lasciamo stare le eccezioni, viviamo in una società dove si scopre che perfino dei sedicenti ginecologi, dentisti e medici ecc, che esercitano la professione medica nei vari ambiti compreso la chirurgia non sono laureati.
                  Parlare per eccezioni non porta da nessuna parte.

                  Un istruttore te lo dico con cognizione di causa, ogni anno deve certificare la propria attività, se non ha svolto attività didattica rischia la sospensione, ogni istruttore deve, all'interno di determinati intervalli di tempo, frequentare corsi di aggiornamento in continuo pena la sospensione dallo stato di istruttore attivo, ogni istruttore ogni anno deve presentare un certificato medico sportivo che attesti le sue condizioni fisiche altrimenti viene sospeso dall'attività didattica.

                  Aggiornarsi, tenersi in attività continua, verificare lo stato fisico sono requisiti che tutte le didattiche hanno imposto e richiedono a cadenza regolare ai propri istruttori.
                  Per questo sono sicuro che non sei un istruttore altrimenti non potevi non sapere tutto questo.

                  Per questo non condivido quanto hai scritto.

                  Cordialmente
                  Rana

                  No, non sono istruttore, sono DM, scusa Rana ma ti posso chiedere che siti di immersioni frequenti? Solo per paragonare la mia esperienza alla tua, questo te lo chiedo in merito al fatto che gli incompetenti secondo te sono una eccezione, nulla di particolare.....se non vuoi specificare metti mare o lago
                  Buone bolle a tutti!!!
                  http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                  • #24
                    Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
                    No, non sono istruttore, sono DM, scusa Rana ma ti posso chiedere che siti di immersioni frequenti? Solo per paragonare la mia esperienza alla tua, questo te lo chiedo in merito al fatto che gli incompetenti secondo te sono una eccezione, nulla di particolare.....se non vuoi specificare metti mare o lago
                    ​Di subacquei incompetenti ce ne sono su questo non discuto.
                    Ma...
                    basandomi su quanto tu affermi tutti gli istruttori, tutte le guide, tutti i diving, tutti sono incompetenti.
                    Scusa ma a questo punto mi chiedo: o io sono stato molto fortunato (e lo sono stato dato che ho iniziato in un circolo e dopo 25 anni sono ancora iscritto in quel circolo felice e contento delle scelte fatte), o tu sei stato particolarmente sfortunato e ti sei sempre sbattuto con istruttori incompetenti.

                    Le mie esperienza sono date da esperienze al lago (Moregallo, Tremosine, Desenzano Del Garda, ecc,) al mare (prevalentemente il promontorio di Portofino, ma ho fatto anche immersioni ad Ustica come guida, mi sono immerso nelle grotte di Palinuro, Elba, sono andato in Francia, ho fatto qualche relitto), quaclhe viaggio nei mari tropicali, insomma normale amministrazione.

                    Cordialmente
                    Rana

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                    • #25
                      Perdonatemi, ma ci sarebbero da inquadrare un paio di problemi:
                      1) l'Italia non è il centro del mondo e neanche l'Europa, imporre un certificato medico ad un subacqueo che viene dal Uzbekistan o qualsiasi altro paese extra europeo è fattivamente impossibile. Se il turismo ha un senso economico.
                      2) La maggior parte degli incidenti subacquei, che non siano infarti di soggetti a rischio, difficilmente possono avere una forma di prevenzione in un certificato di buona salute.
                      3) Mi vien difficile assimilare la subacquea ricreativa al lancio col paracadute o al parapendio (ed anche alla bici), volendo proprio farlo accosterei piuttosto agli sci e al trekking: in questi casi è previsto un brevetto obbligatorio?
                      4) Ammettendo un brevetto obbligatorio per i sub, come inquadreremmo l'apnea? fa più deceduti del'ara e i fornitori del servizio spesso sono sovrapponibili.

                      Bisogna ammettere che le didattiche subacquee hanno svolto (negli ultimi 30/35 anni) un gran lavoro di autoregolamentazione, tanto che le strutture recettive (leggi diving) non si sognano neanche di portare in acqua un "non brevettato" come se lo fosse.

                      D'altra parte c'è un fatto che pesa in senso contrario: la mancanza di un brevetto "ufficialmente ricosciuto" impedisce una conta dei sub, quindi si perde il peso statisctico che avrebero su alcune scelte logistiche e politiche.
                      In questi giorni ci troviamo a sbattere la testa contro la chiusura alle emergenze dell'unica camera iperbarica del Nord Sardegna, perché spendere soldi per una platea fantasma? è contrario ai moderni concetti di spending review
                      www.bludivecenter.com

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                      • #26
                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Non è vero, nel mondo esistono decine di didattiche differenti (alcune semi-sconosciute), e non c'è alcuna "standardizzazione".
                        A si ?
                        Non ho problemi ad ammettere che mi sbaglio, permettimi solo di chiederti di farmi qualche nome di queste asserite didattiche sconosciute e non certificate.

                        Tu dimostrami facendomi anche un esempio reale, dato che asserisci che ce ne sono ed esistono, che in Italia operano didattiche non certificate e io ammetto di essermi sbagliato.

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Ti sei dimenticato l'altro 90% di subacquei.
                        Condivido che sarebbe auspicabile visite regolari per tutti i subacquei ma al momento non è cosi, chi non è istruttore, guida, non ha l'obbligo di presentare un certificato medico.

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Permetterebbero un'allineamento della verifica delle conoscenze di base. Come avviene per molte altre attività che richiedono il conseguimento di un brevetto o di un patentino (fosse pure quello per raccogliere i funghi).
                        Ma ... insisti su questo punto, io non capisco il senso, salvo complicare ulteriormente le cose e accrescere i costi ma evidentemente a me sfuggono cose che tu reputi di maggior perso ed importanza.

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Continui a parlare di istruttori, ma qui parliamo di subacquei "ricreativi".
                        E cosa c'è da dire sui subacquei ricreativi.
                        Chi fa un attività ricreativa all'interno dei parametri standardizzati e universalmente riconosciuti sicuri da tutte le didattiche (che ti piaccia o no) fa un'attività sicura la cui statistica è molto virtuosa a tal punto da aprire ai corsi sui bambini.
                        Cos'altro c'è da dire ?

                        Se poi per ricreativo tu consideri chi ama il rischio e va oltre quanto è lecito fare ... li è libero arbitrio e non ci puoi fare nulla

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Credo che tu sia troppo prevenuto e ancorato a concetti arcaici, il mondo si evolve, le regole non sono fatte solo per mangiare soldi alla gente (anche se spesso è così), ma si prefiggono di inquadrare una situazione confusa e caotica.
                        Ma ... sarò anche un "dinosauro" ma tutta questa confusione io non la vedo ma forse io sto banalizzando.
                        Il sistema non è perfetto sicuramente si può migliorare ma non vedo nelle tue proposte la soluzione dei problemi.
                        Mi spieghi da dove nasce questa tua esigenza di leggi, che paure hai ? dove pensi che qualcuno possa danneggiarti ?

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Oggi la subacquea ricreativa è uno sport che coinvolge persone "normali", non solo "avventurieri", gente che fa immersioni per divertimento non per sfida personale, siamo nel 2019 e l'approssimazione con cui viene gestita questa attività, proprio perché mancano regole, è imbarazzante.
                        "Proprio perché mancano le regole"
                        Guarda che le regole ci sono.
                        L'approssimazione c'è, è vero ma è conseguenza delle scelte - della libertà necessaria sempre e comunque.

                        Permettimi ma a te cosa ti cambia ?
                        Sembra che per te sia necessario limitare gli altri.
                        Qualcuno ti ha impedito di fare le cose come penso debbano essere fatte ?
                        Qualcuno ti ha obbligato ad immergerti con gente di cui non ti fidi ?
                        Ti ha obbligato ad accettare una didattica piuttosto di un'altra ?

                        Tu hai fatto le tue scelte, lascia agli altri la libertà di fare le loro.

                        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                        Ben venga quindi una certificazione univoca e riconosciuta legalmente, a te che non piace.. be' non cambierebbe nulla, continueresti a fare quello che ti pare da solo.
                        Guarda io non so se faranno una certificazione unica, se emaneranno mai le leggi a te tanto necessarie, ma una cosa te la posso garantire, dalla per certo, io sott'acqua faccio quello che mi pare e piace secondo la mia coscienza.

                        Ti garantisco che il giorno che non potrò fare quello che io reputo giusto, quando mi sarà oggettivamente proibito il libero arbitrio sott'acqua - io smetterò di andare sott'acqua.

                        Per ora, non corro rischi
                        Il futuro si vedrà ....

                        Cordialmente
                        Rana

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                        • #27
                          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                          ​Di subacquei incompetenti ce ne sono su questo non discuto.
                          Ma...
                          basandomi su quanto tu affermi tutti gli istruttori, tutte le guide, tutti i diving, tutti sono incompetenti.
                          Scusa ma a questo punto mi chiedo: o io sono stato molto fortunato (e lo sono stato dato che ho iniziato in un circolo e dopo 25 anni sono ancora iscritto in quel circolo felice e contento delle scelte fatte), o tu sei stato particolarmente sfortunato e ti sei sempre sbattuto con istruttori incompetenti.


                          Cordialmente
                          Rana
                          Forse mi sono spiegato male, no Rana, non ho mai detto che tutti gli istruttori sono incompetenti (anzi sono uno poco pignolo)e questo mai lo dirò, volevo solo dire che di incompetenti ce ne sono, non tutti, ma ci sono. Io fortunatamente ho preso abbastanza bene all'inizio, poi con il tempo semplicemente me li scelgo quindi l'errore sarebbe mio, diversamente da uno che fa un open in vacanza, li puoi prendere bene come no, non è colpa di nessuno. Le tue esperienze sono simili alle mie come luoghi quindi ti faccio un'ultima domanda, tutti gli istruttori o DM che hanno fatto immersioni con te, intendo gente che ti sei trovato in barca o riva, non il tuo mentore o buddy di fiducia, erano tutti negli standard qualitativi? Se si allora hai ragione sono un povero sub sfortunato.
                          Buone bolle a tutti!!!
                          http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                          • #28
                            Grazie Blu Dive per il tuo intervento.

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            1) l'Italia non è il centro del mondo e neanche l'Europa, imporre un certificato medico ad un subacqueo che viene dal Uzbekistan o qualsiasi altro paese extra europeo è fattivamente impossibile. Se il turismo ha un senso economico.
                            Effettivamente non ci avevo pensato a questo problema, che comunque esiste e va gestito.

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            2) La maggior parte degli incidenti subacquei, che non siano infarti di soggetti a rischio, difficilmente possono avere una forma di prevenzione in un certificato di buona salute.
                            Qui spezzo una lancia.
                            ​C'è secondo me un "buco" culturale dal punto di vista della prevenzione legata allo stato di salute da parte dei subacquei in generale.
                            Molti fanno immersioni da anni, quando hanno iniziato avevano meno di 30 anni ora sono alla soglia dei 50 anni, il fisico cambia, lo stile di vita spesso è deleterio per arterie e cuore, insomma qui si dovrebbe sensibilizzare di più i subacquei ad avere un effettiva attenzione al proprio stato fisico.
                            Condivido con te che il certificato sana e robusta costituzione vale zero, mi azzardo nel dire che anche quello del medico dello sport non è tanto di più ma se promuoviamo una maggiore cultura della salute, secondo me il subacqueo ha i mezzi per tenersi sotto controllo.
                            Non parlo di obbligo, parlo di promuovere una maggiore sensibilità alla prevenzione legata all'effettive condizioni fisiche.

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            3) Mi vien difficile assimilare la subacquea ricreativa al lancio col paracadute o al parapendio (ed anche alla bici), volendo proprio farlo accosterei piuttosto agli sci e al trekking: in questi casi è previsto un brevetto obbligatorio?
                            Secondo me non è un'attività - la subacquea - la cui pericolosità richieda l'intervento dello stato nel predisporre obblighi e certificazioni.

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            4) Ammettendo un brevetto obbligatorio per i sub, come inquadreremmo l'apnea? fa più deceduti del'ara e i fornitori del servizio spesso sono sovrapponibili.
                            Esatto, ma seguendo questa logica cosa dobbiamo fare mettere anche un patentino per la bicicletta ?

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            Bisogna ammettere che le didattiche subacquee hanno svolto (negli ultimi 30/35 anni) un gran lavoro di autoregolamentazione, tanto che le strutture recettive (leggi diving) non si sognano neanche di portare in acqua un "non brevettato" come se lo fosse.
                            Esatto, per questo dico e sostengo che le regole ci sono.
                            Sono migliorabili, certo che si come tutto ma non con "ingessanti" obblighi legali che limitano la libertà, complicano e non apportano vera sicurezza.

                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            D'altra parte c'è un fatto che pesa in senso contrario: la mancanza di un brevetto "ufficialmente ricosciuto" impedisce una conta dei sub, quindi si perde il peso statisctico che avrebero su alcune scelte logistiche e politiche.
                            In questi giorni ci troviamo a sbattere la testa contro la chiusura alle emergenze dell'unica camera iperbarica del Nord Sardegna, perché spendere soldi per una platea fantasma? è contrario ai moderni concetti di spending review
                            Diciamo che qui la colpa, purtroppo, sono delle varie associazioni, didattiche che spesso operano come "città stato" incapaci di dar vita ad un organo di vera rappresentanza.

                            Ciao
                            Rana

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                            • #29
                              Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
                              ..... ti faccio un'ultima domanda, tutti gli istruttori o DM che hanno fatto immersioni con te, intendo gente che ti sei trovato in barca o riva, non il tuo mentore o buddy di fiducia, erano tutti negli standard qualitativi? Se si allora hai ragione sono un povero sub sfortunato.
                              ​Provo a rispondere, spero di non essere frainteso.
                              Non voglio passare per presuntuoso ma il mio livello di preparazione, esperienza ecc, è un pochino sopra la media.

                              Se parametro quello che io sono, con gli altri subacquei occasionali con cui mi è capitato di condividere immersioni, ammetto che possa emergere facilmente un divario.
                              Non voglio "tirarmela" ma non posso parlare come se fossi un open - non lo sono, va da se che se mi trovo a condividere un immersione con un open le differenze tra me e lui ci sono e sono notevoli.

                              Premesso questo, posso dirti che nelle immersioni fatte con gente estranea al mio gruppo, o ai miei istruttori di riferimento, e, mi spingo a dire che sono tante perché io amo immergermi con gente che non conosco, spesso mi trovo con gente che mi contattano sul forum per esempio, ma anche nella mia esperienza come guida all'interno di un diving, il "livello" era sempre accettabile per le immersioni affrontate.

                              Certo come guida dovevamo guardare anche come montavano l'attrezzatura ma poi sott'acqua non era difficile la gestione e, sarò stato fortunato ma non mi sono mai trovato in pericolose situazioni.
                              Si qualcuno pallonava, lo andavi e riprendere, si qualcuno finiva l'aria, ma nulla di non gestibile.

                              Tolto questi casi che mi sono capitati come guida, nelle immersioni che ho fatto con sconosciuti in generale mi sono sempre trovato bene molto bene.
                              Tieni presente che con sconosciuti non vado a fare i "maledetti" a -80 metri ovviamente.

                              In Francia ho chiesto di fare relitti a -60 metri in aria e mi sono trovato benissimo con guide spartane ma molto preparate, con cui ho stretto amicizia.

                              Alla fine il giudizio che ne do non è negativo, spesso vedo delle cose che potrebbero essere migliorate, errori macroscopici nella pesata, scelte che io non farei in termini di configurazione, di modi di affrontare l'immersione ma non posso dire sott'acqua con le persone estranee con cui mi sono immerso che mi sono trovato male.

                              Cordialmente
                              Rana
                              Ultima modifica di RANA; 22-05-2019, 15:32.

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                              • #30
                                Per correttezza, ammetto di vedere in giro tanto pressapochismo e poca preparazione, per correttezza lo devo ammettere.
                                ​Ma ... sarò stato molto fortunato .. nelle immersioni che ho condiviso con estranei non ne posso dare un giudizio negativo.

                                Da cosa dipenda questa dicotomia tra quanto vedo e quanto poi riscontro in immersione non lo so dire, probabilmente mi trovo in una stratificazione di subacquei mediamente preparati.

                                In Mar Rosso, o alle Maldive ho assistito a un carnevale di situazioni ma comunque tutti bene o male nei limiti di quello che gli consentivano andavano.

                                Cordialmente
                                Rana

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