Lago di Garda , sub disperso ricerche senza esito

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  • #16
    MI permetto di intervenire per portare alla vostra attenzione un fenomeno che, evidentemente, è umano, visto che si manifesta in parecchi esemplari ...
    Vi basti cercare "Urbex" oppure "Urban Explorer"... trascurando i discorsi etici riguardanti il lasciare "impronte" o meno, questo tipo di attività si sta diffondendo in alcune comunità e in un range di età (15-30). Addirittura sono apparse alcune trasmissioni (che reputo altamente diseducative perché mostrano "imprese" decisamente rischiose per l'incolumità di chi le compie).
    Mettersi a fare la verticale o un "salto mortale" sul ciglio di un cornicione a svariate decine di metri da terra (documentando il tutto con riprese e foto) sono cose che la maggior parte di noi reputerebbe stupide e "da evitare" ... Spesso c'è anche il vento a fare la sua parte !
    Eppure, sempre più giovani le compiono ... sono anche sicuro che conoscano i rischi (se cadi ti spiaccichi), semplicemente, sono attratti dalla scarica di adrenalina e non repulsi abbastanza da quello che normalmente è considerato un sano senso di attaccamento alla propria incolumità.

    Chi vuole rischiare il meno possibile, ma nel contempo è attratto dall'impresa cercherebbe di avere tutte le possibili dotazioni di sicurezza (esercito in superficie, telone per ammortizzare la caduta ... ).
    Chi non si preoccupa del rischio, non si preoccupa affatto delle dotazioni di sicurezza.
    In mezzo c'è tutto il resto.

    Il tutto per raggiungere un obiettivo: compiere un'impresa - che può essere quello dell'arrampicata in libera su un traliccio in cima a un grattacielo, oppure il raggiungere i -300m con attrezzatura subacquea, o sfiorare l'erba con la tuta alare dopo essere passato in mezzo ad un buco nella roccia...

    Teoricamente, se il tentativo fosse destinato a non poter avere successo in nessun caso, allora si configurerebbe come suicidio, altrimenti può andare dalla bravata alla ben pianificata e gestita impresa da record.

    Qualche volta va male ...

    Il rischio residuo di andare sulla Luna (dopo tutte le pianificazioni e le dotazioni di sicurezza) era comunque altissimo - andò bene un certo numero di volte, quasi male una volta (Apollo 13) - considerato un successo del supporto, ma un fallimento della missione. Andò male per Apollo 1, mai lanciato perché tutto l'equipaggio (3 astronauti) morì in un incendio durante un'esercitazione.

    Però, non volermene Rana, si pensa ad andare sulla Luna in termini diversi - solo perché le conseguenze dell'impresa hanno influenzato l'umanità - lo stesso dicasi dei grandi esploratori che su gusci di noce se ne andavano in giro per i 7 mari.
    Le capriole a +100m, il tuffo a -300 e lo sfiorare l'erba a 0.2 Mach non avrebbero altrettanta influenza se avessero successo. Forse per questo le giudichiamo diversamente dalle altre.
    Continuo a pensare che siano tutte sfide, sono pronto a giustificarne alcune più di altre, ne compirei davvero poche, avendo la soglia dei rischi inaccettabili piuttosto bassa..
    In tutto questo mi spiace per il malcapitato e per coloro che gli erano vicini.

    Ultima modifica di Alastar; 15-10-2018, 20:47.
    Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
    L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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    • #17
      Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
      MI permetto di intervenire per portare alla vostra attenzione un fenomeno che, evidentemente, è umano, visto che si manifesta in parecchi esemplari ...

      Qualche volta va male ...
      ​Ciao Alastar.
      Hai mediato al meglio penso che questo tuo intervento racchiuda il senso di questa tragedia.

      Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
      Il rischio residuo di andare sulla Luna (dopo tutte le pianificazioni e le dotazioni di sicurezza) era comunque altissimo - andò bene un certo numero di volte, quasi male una volta (Apollo 13) - considerato un successo del supporto, ma un fallimento della missione. Andò male per Apollo 1, mai lanciato perché tutto l'equipaggio (3 astronauti) morì in un incendio durante un'esercitazione.

      Però, non volermene Rana, si pensa ad andare sulla Luna in termini diversi - solo perché le conseguenze dell'impresa hanno influenzato l'umanità - lo stesso dicasi dei grandi esploratori che su gusci di noce se ne andavano in giro per i 7 mari.
      Le capriole a +100m, il tuffo a -300 e lo sfiorare l'erba a 0.2 Mach non avrebbero altrettanta influenza se avessero successo. Forse per questo le giudichiamo diversamente dalle altre.
      Continuo a pensare che siano tutte sfide, sono pronto a giustificarne alcune più di altre, ne compirei davvero poche, avendo la soglia dei rischi inaccettabili piuttosto bassa..
      Guarda, premesso che non posso volertene ci mancherebbe come non ce l'ho con Npole di cui comprendo le motivazioni che lo animano anche se non condivido tutto.

      Anche in questo caso non posso che essere d'accordo con te.
      Ci sono sfide che sono frutto dell'impegno di tutta l'umanità e che rappresentano in completamento delle grandi sfide della scienza.
      I protagonisti comunque accettano i rischi elevatissimi.
      Li accettiamo e li consideriamo eroi proprio per la natura stessa dell'impresa, proprio perché l'impresa è frutto della massima espressione umana nella scienza.
      Con questo rimangono sfide.
      Il senso stesso della sfida, il sognare di fare che spesso porta a tentare è stata una delle spinte evolutive.
      Ha spinto l'uomo a varcare le "colonne d'Ercole" .....
      Ha spinto l'uomo sulla luna ....
      Ha spinto l'umo a scalare le montagne più grandi ....
      In un futuro ci sarà chi partirà per Marte ....
      Davanti alle grandi sfide proviamo sempre un senso di ammirazione anche se dietro a ogni grande sfida riuscita ci sono tanti tentativi non riusciti.
      Ovviamente quando non comprendiamo l'importanza della sfida, non accettiamo neanche il gesto della persona che lo compie - è naturale in questo caso far valere l'importanza della vita.

      Come te sono pronto anch'io a giustificarne alcune più di altre.
      Come te anch'io ho una soglia del rischio bassa - ancora di più se penso a mia figlia.

      Qui c'è un altro aspetto, l'irruenza giovanile ci spinge più facilmente ad affrontare sfide, più l'età avanza e meno siamo inclini al pericolo.
      E' fisiologico.
      Quello che accetti quando sei giovane e non hai nessuno a cui rispondere se non a te stesso non è la stessa cosa di quando senti il peso della vita di altre persone che dipendono da te (famiglia).

      Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
      In tutto questo mi spiace per il malcapitato e per coloro che gli erano vicini.
      Mi associo al tuo cordoglio.

      Cordialmente
      Rana

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      • #18
        Un drago.
        www.filoariannadive.com

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        • #19
          Ciao
          non aggiungo altro....avete detto tutto e, naturalmente, i punti di vista sono diversi ma, tutto sommato, non troppo......è stata una follia e, solo lui, se fosse ancora vivo, potrebbe dirci se ne è valsa la pena.

          Aggiungo, però, una cosa.....
          Quanta gente lo sta cercando?
          Con quali rischi?
          Con quali costi?

          Quando la tua "follia" la pagano (direttamente o indirettamente) gli altri.....ecco....non lo trovo giusto!

          Tita



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          • #20
            paragonare le bravate di adolescenti con sta cazzata fatta da un cinquantenne secondo me non ha senso. Ma poi record di cosa?
            TSA Trimix Instructor 70 m.
            OWI SSI

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            • #21
              Originariamente inviato da titave Visualizza il messaggio

              Aggiungo, però, una cosa.....
              Quanta gente lo sta cercando?
              Con quali rischi?
              Con quali costi?

              Quando la tua "follia" la pagano (direttamente o indirettamente) gli altri.....ecco....non lo trovo giusto!

              Tita
              Ciao Tita.

              Vero, premesso che a -275 metri penso che hanno usato un R.O.V. per la ricerca e il recupero.

              I costi....
              Questo è un discorso che va generalizzato a ogni attività umana in ambiente straordinario.

              In montagna quanti interventi sono stati fatti, anche con elevati costi (vedi elisoccorso) ed elevati rischi, per soccorrere gente che si è messa nei guai per incoscienza.
              Gente non preparata, non attrezzata ecc, ecc.

              Ad ogni tragedia, seguono dei costi, anche solo per capire le dinamiche esatte di quello che è effettivamente accaduto e/o per l'umana pietà di recuperare almeno la salma.

              Con ciò, comprendo la tua considerazione.

              Cordialmente
              Rana





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              • #22
                In questo caso purtroppo il pirla di turno non ero io, ha fatto la cazzata, l'ha pagata. R.I.P. & respect.

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                • #23
                  Respect? Anche no!!!

                  Questa è la massima espressione della teoria dell’evoluzione e della selezione della specie.

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                  • #24
                    Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio
                    Respect? Anche no!!!

                    Questa è la massima espressione della teoria dell’evoluzione e della selezione della specie.
                    concordo pienamente...
                    TSA Trimix Instructor 70 m.
                    OWI SSI

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                    • #25
                      Su Facebook ho visto il video di uno dei suoi compagni di spedizione, il 10 ottobre è sceso 316 mt. Il video dice poco, è solo una telecamera statica che inquadra lo scooter SEACRAFT con gli strumenti montati sopra. Scende a circa 30mt/min per tutto il tempo, arriva a 316, 318, 315 mt in base allo strumento, poi c'è un taglio, fa vedere il run time totale, 600 min, poi qualche foto dell'accampamento, poi ringraziamenti a tutto il team in particolare all'amico morto.

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                      • #26
                        Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                        Su Facebook ho visto il video di uno dei suoi compagni di spedizione, il 10 ottobre è sceso 316 mt. Il video dice poco, è solo una telecamera statica che inquadra lo scooter SEACRAFT con gli strumenti montati sopra. Scende a circa 30mt/min per tutto il tempo, arriva a 316, 318, 315 mt in base allo strumento, poi c'è un taglio, fa vedere il run time totale, 600 min, poi qualche foto dell'accampamento, poi ringraziamenti a tutto il team in particolare all'amico morto.
                        ​Quindi sono immersioni che fanno regolarmente, sfide.

                        Un po' come, in passato, il club dei "Cento metri in aria".

                        Certo che rispetto a questi il club dei "Cento metri in aria" è un circolo di subacquei ricreativi.

                        Andiamo bene.

                        Cordialmente
                        Rana



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                        • #27
                          Ho letto che avevano fatto un sopralluogo qualche mese fà e adesso erano venuti a fare le immersioni. Mi ero dimenticato di dire che probabilmente era una spedizione organizzata dalla marca dello scooter, sulla pagina facebook del sub che ha fatto il tuffo a 316 è pieno di foto dello scooter, pubblicità, esperienze in varie parti del mondo, quindi probabilmente erano dei test su attrezzature sperimentali.

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                          • #28
                            Guardando la sua storia e la sua precedente immersione ad aprile (222 m) sul lago, non sembrerebbe un kamikaze, rebreather XCCR e secondo rebreather XCCR come bailout, linea con ulteriori 3 decompressive verso la superficie. Se anche in quest'ultimo malaugurato tuffo ha mantenuto la stessa configurazione...
                            RIP

                            Commenta


                            • #29
                              Semplicemente un sub di una altra dimensione che oggi si immerge in un'altra dimensione.
                              Paolo

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                              • #30
                                279 mt il 15.07, sempre per testare lo scooter, ha un dispositivo che registra bussola tempo profondità e velocità di navigazione, elabora tutto in un grafico e sviluppa una specie di mappa. Passatemi il termine come un gps subacqueo, più leggo e più mi sono fatto l'idea che fosse un tuffo esplorativo per valutare le doti di navigatore del computer...gestire l'assistenza su un tuffo del genere forse è più complicato e allora si è lasciato perdere non lo so. In un articolo di giornale c'è scritto che non vedendolo tornare in superficie, il team si è immerso a 40 mt per cercarlo, molto strano questo modus operandi.

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