Mal di mare

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    Salve a tutti! Sono nuova sia nel forum che nel mondo della subacquea, mondo che adoro ma che mi ha messa davanti ad un problema piuttosto fastidioso: soffro terribilmente il mal di mare. Ogni immersione che faccio in gommone per me è una tortura finchè non riesco a buttarmi in acqua. E' un disturbo che mi impedisce anche di vestirmi sul gommone senza che qualcuno mi aiuti. Qualcuno con lo stesso problema conosce un farmaco che funzioni bene e senza dare troppa sonnolenza? Finora ho provato solo il dimenidrato ma senza il minimo effetto. Grazie a chiunque risponderà.

  • #2
    Valontan, mezza pastiglia un paio d'ore prima del tuffo con mare calmo o con onda lunga, tutta la pastiglia con mare mosso. Io la uso regolarmente da sempre anche tutti i giorni quando faccio immersioni in luoghi di villeggiatura, sia per ricreative che tecniche in profondità.
    cordialità
    Turbosub

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    • #3
      Ciao, ho il tuo solito problema anche se con il tempo a forza di immergermi, si è leggermente affievolito.
      Ti consiglio di non bere liquidi al mattino per colazione tipo latte, thè, caffè. Se possibile mangia cibi salati ad esempio crackers, schiacciata o il classico panino con acciughe.
      Per i farmaci io uso il travelgum, appena ho il sintomo l'ho metto in bocca e comincio a masticare per 20 min circa.
      Oppure la xamamina è ottima, il problema è che a me dopo due ore che l'ho utilizzata mi crea sonnolenza.

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      • #4
        Originariamente inviato da lure Visualizza il messaggio
        Ciao, ho il tuo solito problema anche se con il tempo a forza di immergermi, si è leggermente affievolito.
        Ti consiglio di non bere liquidi al mattino per colazione tipo latte, thè, caffè. Se possibile mangia cibi salati ad esempio crackers, schiacciata o il classico panino con acciughe.
        Per i farmaci io uso il travelgum, appena ho il sintomo l'ho metto in bocca e comincio a masticare per 20 min circa.
        Oppure la xamamina è ottima, il problema è che a me dopo due ore che l'ho utilizzata mi crea sonnolenza.
        Non bere liquidi la mattina e mangiare roba salata credo equivalga ad entrare in acqua disidrato... non credo sia un ottima idea ... risolvi il mal di mare ... ma non aiuti il tuo organismo a gestire la decompressione...
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        • #5
          Indubbiamente, ma si tratta di non bere latte thè e caffè. Acqua quanta ne vuoi. Per mangiare cibi salati si intende di fermare lo stomaco con un pacchetto di craker è chiaro che se ti mangi una pizza acciughe e capperi ti disidrati dopo 5 min.

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          • #6
            Grazie a tutti! Purtroppo per me limitare la colazione sembra avere pochissimo effetto, quindi dovrò tentare con i farmaci. Ho già provato il dimenidrato (Xamamina) ma non ha funzionato, forse perchè assunto troppo tardi...su consiglio del diving infatti l'avevo presa subito prima di salire sul gommone (forse un metodo per non avere sonnolenza sott'acqua?) ma sono stata malissimo sia all'andata sia, soprattutto, al ritorno. Porverò ad assumerla due ore prima.

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            • #7
              Confermo Xamamina circa 1h ora e mezzo/due prima

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              • #8
                Ciao Alykè, da istruttore di vela comprendo perfettamente il tuo disagio, mi capita spesso di vedere gente attaccata alle draglie sia che ci siano 50cm di onda o anche più, purtroppo è una cosa soggettiva e capita pure a me che in situazioni di particolare stanchezza, freddo o disagio mi si possa scatenare.
                Indubbiamente se in seguito a tale evento devi andare ad immergerti il problema sarà maggiormente legato alla disidratazione oltre al fastidio della fatica e dell'atto appena compiuto.
                Come ti hanno già detto in molti alcuni buoni consigli sono:
                Fare una colazione a base salata con cibi del tipo cracker, schiacciate o alla peggio una focaccia liscia senza che sia intrisa di olio.
                Ho visto che molte persone hanno trovato giovamento nel bere la conosciutissima lattina di soft drink rossa (non so se si possono scrivere brand qui sul forum ma penso sia chiaro) poiché ristabilisce gli acidi dello stomaco (non ho fonti mediche a supporto).
                Evitare assolutamente tutto ciò che è dolce, grasso o acido.
                Devi badare al tuo comfort durante il trasporto, cerca una posizione che ti aggrada, magari dove subisci meno il dondolamento della barca, quindi se sei su una barca di una certa dimensione potresti stare sdraiata in cabina a pancia in giù a braccia distese sul letto e con gli occhi chiusi, questa cosa toglie al corpo il senso della vista che lo manda in tilt in conflitto con l'orecchio, e inoltre da grande sicurezza all'equilibrio poiché tutto il tuo corpo è completamente appoggiato e se ne hai modo resta nella parte più bassa dell'imbarcazione così che il tuo baricentro sia più in basso possibile rispetto all'asse delle oscillazioni della stessa.
                Se sei su un gommone cerca di evitare le postazioni a prua che sono quelle che subiscono maggiori sollecitazioni verticali, se riesci mettiti seduta davanti alla pilotina o posizione centrale col viso rivolto al fronte marcia dello stesso.
                Cura la tua temperatura corporea, troppo caldo e troppo freddo sono inneschi per far partire il mal di mare.
                Sali per ultima sull'imbarcazione quando sei certa che si sta per partire ed eventualmente immergiti per prima.
                Mettiti in una situazione rilassata, non svegliarti o andare a dormire col timore di soffrire il mal di mare, cerca di non pensarci, quando sali a bordo pensa che nel giro di poco tempo andrai a farti una bellissima immersione e che desideri godertela al meglio delle tue possibilità, sii positiva perché già partire con pensieri negativi ti mette nella situazione di soffrirne già a metà.
                Arrivando alla farmacia più o meno "pesante" ti avviso che non ho alcune competenze mediche e che l'elenco di aiuti al mal di mare che ti farò a breve potrebbe non essere idoneo alla tua situazione sia per inefficacia del farmaco che eventuali problemi allergici che potrebbe causarti, pertanto prima di agire di tua volontà è fondamentale che tu chieda consulto al tuo medico di fiducia.
                Molti trovano il Travelgum molto efficace, io ad esempio lo detesto perché mi anestetizza bocca e gola, immagina la sensazione qualora dovessi poi immergerti.
                Xamamina, presa una la sera prima, una prima di colazione dovrebbero darti la copertura idonea, in barca poiché abbiamo la necessità di restare vigili e non subire l'effetto intontente (ovviamente lo stesso vale per la subacquea) utilizziamo quella pediatrica, contiene un quantitativo inferiore di principio attivo e pertanto dovrebbe causare meno sonnolenza, attenzione che il principio è lo stesso dell'antistaminico, verifica pertanto l'idoneità con la subacquea.
                Cocculine, un po' più leggero ma che molti trovano efficace, può essere assunto anche ogni 30/60 minuti, non l'ho mai provato.
                Scopolamina, molto pesante e che non è più venduta in Italia, si trova solamente in Svizzera ed è stata tolta dal mercato poiché causava in alcuni soggetti problemi di messa a fuoco ed eventuali allucinazioni, usata solo in caso di lunghe attraversate/regate di più giorni per evitare disidratazione e poter mantenere comando imbarcazione.
                Ripeto nuovamente che di tutti questi medicinali dovresti prima parlare col tuo medico di fiducia poiché come ti ho già elencato alcuni hanno effetti anche pesanti sul nostro corpo e se in seguito devi immergerti capisci bene che il gioco non vale la candela.

                Il mio consiglio migliore è quello di non concentrarti sulla possibilità di star male, ma bensì su quanto ti vuoi godere la tua immersione, distraiti, mantieni un atteggiamento rilassato sulla barca, tutelati e mettiti a tuo agio e vedrai che avrai già fatto molto.
                Inoltre col tempo a fronte di queste sollecitazioni il nostro corpo un po' si abitua e tende a soffrirne di meno.

                Ti auguro tu possa star meglio alla tua prossima gita in barca e soprattutto tu possa goderne a pieno la bellezza.

                A presto,
                Roberto.

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                • #9
                  direi soluzione migliore sia l'abitudine...per passare il mal di mare bisogna stare in mare
                  ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                  • #10
                    Se sei predisposto, non c'è abitudine che tenga. Poi se uno ha la possibilità di stare sempre in mare tutti i giorni è un conto, l'esperimento lo può anche fare. Ma anche se fai un tuffo alla settimana e vai di stomaco tutte le volte anche con mare piatto, il rischio è che tu pianti li tutto e ti dai ai funghi.
                    cordialità
                    Turbosub

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                    • #11
                      Originariamente inviato da turbosub Visualizza il messaggio
                      Se sei predisposto, non c'è abitudine che tenga. Poi se uno ha la possibilità di stare sempre in mare tutti i giorni è un conto, l'esperimento lo può anche fare. Ma anche se fai un tuffo alla settimana e vai di stomaco tutte le volte anche con mare piatto, il rischio è che tu pianti li tutto e ti dai ai funghi.
                      ​Ciao Turbosub.

                      Io non soffro il mal di mare, non l'ho mai sofferto, ho fatto un corso di vela ed io ero tra i pochi che riusciva serenamente a mangiare sotto la coperta della barca a vela mentre effettuava strambate e virate ...

                      Ma, soffro in maniera tremenda, totale, le vertigini, guardare da una finestra mi causa giramenti, se mi trovo in alto rischio di andare in stato catatonico - mi blocco terrorizzato.
                      Eppure, dopo il militare, per due anni ho lavorato come aiuto di un elettricista antennista, e, le antenne, si mettono in alto sul tetto di condomini ecc, ecc.
                      Le prime volte ho letteralmente spaventato il mio amico per le reazioni ma poi, il continuo trovarmi in alto, mi ha fatto perdere completamente la mia paura dell'altezza, non avevo più vertigini.
                      Abbiamo istallato un'antenna di un ripetitore su una torre dell'acqua alta 60 metri, ci muovevamo su una piccolissima piattaforma ma io non avevo la minima paura (ovviamente ero imbragato al meglio e di più).

                      Poi ho smesso questa attività e non mi sono più confrontato con l'altezza, dopo anni, durante la festa della Madonna Della Guardia a Tortona sono salito con amici in cima alla statua (nell'ultima balconata, cintata con alta ringhiera - sicura) a circa 50 metri di altezza, convinto di non avere problemi - sono andato in blocco attaccato, in ginocchio, al pollice della statua incapace di muovermi, la gente passava e ammirava la mia devozione non sapendo che non ero più in grado di muovere un dito.
                      Le vertigini erano tornate con la stessa intensità.

                      Questo per dirti che condivido il pensiero di Cesare, in toto, se si ha la possibilità di andare spesso (con costanza) in mare, il problema passa.

                      Concedetemi il parallelo con i computer, il mal di mare non è un problema all'hardware nella parte fisica del nostro corpo ma è un problema legato al software con cui il nostro cervello gestisce i dati sulla nostra posizione e moto.
                      Il cervello è in grado di compensare, correggere l'interpretazione dei dati (il software) ma ha bisogno di tempo, di continue esposizioni per "imparare" a padroneggiare le situazioni.

                      L'abitudine risolve il problema, fino a quando l'abitudine si ripete il problema rimane sotto controllo. Ovviamente in chi è predisposto un periodo lungo in cui non va in acqua comporta perdere questa abitudine.

                      Certo non si fa l'abitudine andando al mare una volta ogni 15 giorni nella stagione estiva e poi fermi tutti l'inverno.
                      In questo caso si possono mettere in atto solo comportamenti che attenuino il problema ma non risolverlo.

                      Fermo restando che condivido il tuo pensiero: per chi soffre il mal di mare in maniera feroce la subacquea deve rappresentare veramente una fortissima passione altrimenti è solo questione di tempo ma si sta male una volta, si sta male due ........ e si finisce per cambiare attività.

                      Cordialmente
                      Rana



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                      • #12
                        il mare è abitudine...punto....se vai in mare due volte al mese il mal di mare, se soffri, sarà il tuo compagno....è il concetto di abitudine che fa la differenza
                        ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                        • #13
                          Cesare, forse per il l'80% della popolazione sarà così ma se il tuo sistema dell'equilibrio va in tilt perchè non riesce ad adeguarsi, nn c'è verso. Non siamo tutti uguali, c'è gente che patisce anche nel guidare l'auto (e lo fa tutti i giorni) o leggere un pc sempre in movimento, eppure ci sono i navigatori dei rally che non si fanno problemi. Se di statistica si deve parlare bisognerebbe prendere un campione omogeneo di persone, ma questo per la nostra attività non è proprio vero in quanto se già hai sentore di soffrire di mal di mare, manco ti avvicini, quindi la valutazione risulta fortemente compromessa. Meglio prendersi un inibitore della pompa protonica.
                          cordialità
                          Turbosub

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                          • #14
                            Originariamente inviato da turbosub Visualizza il messaggio
                            Cesare, forse per il l'80% della popolazione sarà così ma se il tuo sistema dell'equilibrio va in tilt perchè non riesce ad adeguarsi, nn c'è verso. Non siamo tutti uguali, c'è gente che patisce anche nel guidare l'auto (e lo fa tutti i giorni) o leggere un pc sempre in movimento, eppure ci sono i navigatori dei rally che non si fanno problemi. Se di statistica si deve parlare bisognerebbe prendere un campione omogeneo di persone, ma questo per la nostra attività non è proprio vero in quanto se già hai sentore di soffrire di mal di mare, manco ti avvicini, quindi la valutazione risulta fortemente compromessa. Meglio prendersi un inibitore della pompa protonica.
                            ​Ciao Turbosub.
                            Tanto per parlare, senza nessuna polemica, accettando e valutando le tue posizioni.

                            Io non credo nel messaggio che lanci.
                            Se ho ben capito (correggimi se sbaglio) tu dici per tanti può funzionare l'adattamento ma non per tutti, se il soggetto è particolarmente sensibile non ci sono rimedi al mal di mare.
                            Detto in breve.

                            Secondo me non è cosi, hanno fatto un esperimento, hanno fatto indossare a dei soggetti un paio di occhiali con un prisma che ribaltava l'immagine vista sotto sopra.
                            Tutti i soggetti dopo un determinato periodo, senza togliersi gli occhiali con i prisma e nonostante questi occhiali ritornavano a vedere l'immagine dritta, non capovolta.
                            Questo esperimento ha dimostrato che il cervello è capace di adattarsi e di riorganizzare il suo modo di elaborare per compensare i problemi.
                            Nonostante l'immagine sulla retina fisicamente era capovolta, il cervello che elaborava tale immagine ritorna a percepirla nella corretta posizione.

                            Persone che non hanno la capacità di adattarsi al mal di mare, persone il cui cervello non riesce a compensare quel "tilt" (per usare una tua espressione) secondo me sono talmente rare da non costituire regola ma eccezione.
                            Escluso particolari eccezioni che in quanto tali non le considero rilevanti, tutti sono in grado di adattarsi al mal di mare, è solo questione di tempo, chi prima, chi dopo ma tutti ci adattiamo e smettiamo di soffrire il mal di mare.

                            Il problema quindi non va affrontato considerando che ci sono persone che si adattano e persona che non si adattano.
                            Il problema va affrontato ragionando sul fatto che ci sono persone che si adattano velocemente e persone che necessitano di un lungo periodo per adattarsi a nuove condizioni - ma tutti ci adattiamo.

                            La farmacologia è solo una scorciatoia qualora non abbiamo modo di mettere in atto l'adattamento che ci necessita per superare il problema, tutto qui.

                            Ho visto persone che stavano malissimo, ma proprio male, eppure volevano venire cosi tanto sott'acqua da adattarsi anche se hanno vomitato l'impossibile prima di adattarsi.
                            Ho visto persone che non erano disposte a soffrire per adattarsi, cosi hanno smesso di venire sott'acqua.
                            Altre hanno cercato di affrontare il problema riducendo gli effetti con i farmaci.
                            Sono scelte personali su una scala di priorità personali.

                            Ma se una persona vuole - nel caso del mal di mare - può ..... nel senso che può vincere il problema.

                            Cordialmente
                            Rana






                            Ultima modifica di RANA; 13-04-2018, 11:58.

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                            • #15
                              Situazione fresca fresca capitata ieri: premesso che in barca ci sono stano n° volte, andavo in barca a vela, nella mia carriera di subacqueo ho fatto più immersioni da barca ( anche se il 90% dei casi l'immersione è da riva ) senza alcun problema, ieri risalito in barca ( andata zero problemi ) con mare praticamente piatto dopo pochi minuti ho tirato su l'anima e fatto il viaggio di ritorno praticamente piegato sulla murata di dritta...allucinante. Mai provato, ora capisco perfettamente cosa si prova ad avere il mal di mare ( a 46 anni suonati ). Una volta a terra mi rimetto in sesto, evito di pranzare perchè avevo in programma un secondo tuffo. Arriva l'ora, mi imbarco, arriviamo sul punto di immersione, la barca si ferma, non faccio in tempo a indossare il GAV che ricomincio a tirare su ( niente perchè ero a stomaco completamente vuoto) e a stare un male boia, peggio di prima ! Va da se che la seconda immersione è saltata e sono rimasto supino sulla barca fino all'attracco dove è passato tutto immediatamente. Non riesco a spiegarmi cosa sia successo....fatto sta che ora sono terrorizzato solo all'idea di salire su un gommone. Io un'altra situazione come quella appena provata non la voglio assolutamente rivivere ma non mi va d'altro canto di appendere le pinne al chiodo. Vedremo alla prossima come va, magari seguendo i consigli di lions.hill. NB adattamento al mare ? Mah...non credo sia il mio caso Ad ogni modo, uno che soffre il mar di mare deve per forza patire le pene dell'inferno prima di adattarsi ( sempre che ci riesca....) ?

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