Originariamente inviato da evilmonkey93
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grazie per la risposta.
Io vorrei, con estremo tatto, perché l'argomento è delicato, spingerti o meglio spronarti a considerare che tra il fare ed il non fare un immersione ci sono tante altre scelte.
Quello che vi è successo è una cosa del tutto normale, è successa a tutti noi, quando si va sott'acqua si fanno anche degli errori ..
Non puoi pensare che sempre tutto vada in un certo modo.
Soprattutto quando cambi luogo in cui t'immergi abitualmente e/o affronti scenari e contesti differenti.
La differenziazione delle immersioni è un grande valore aggiunto alla tua (vostra) esperienza solo che la "paghi" con errori che nascono dalla tua (vostra) ancora non "matura" esperienza.
Ma se al minimo problema non fai l'immersione la tua esperienza non maturerà mai .....
Devi, dovete anche un pochino "temprarvi" agli eventi.
La prossima volta non si tratta di dire io non faccio l'immersione, si tratta di, memori dell'accaduto, controllare con maggiore attenzione la cintura dei piombi e magari qualora il mare si mostra un pochino agitato chiedere aiuto.
Non c'è nulla di male, meglio chiedere aiuto e fare un immersione che non affrontare l'immersione o affrontarla in maniera impropria.
Dovete macinare acqua e dovete farlo staccandovi dalle figure che al momento hanno e costituiscono il vostro riferimento.
Ovviamente questo non va fatto in maniera avventata ma scegliendo con attenzione il contesto che per voi è più congeniale, e chiedendo aiuto nei luoghi in cui le vostre incertezze si presentano.
Ripeto è una fase che abbiamo tutti passato, ad un certo punto bisogna staccarsi da "mamma chioccia" l'istruttore e iniziare a camminare da soli, si cade questo è certo ma se l'addestramento come penso è di valore ci si rialza senza problemi.
Casco una volta, casco due e poi inizio ad acquisire sicurezza e capacità di valutazione che mi permettono di affrontare le situazioni consapevolmente.
Cordialmente
Rana
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