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  • #16
    Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio

    FIPSAS anche io, ho iniziato 5 anni fa percui già con la didattica addolcita ma confermo tutti questi esercizi a mio avviso sono validi per farti prendere confidenza con te stesso e l'ambiente in cui ti trovi, purtroppo per restare competitivi a livello commerciale (a noi come ASD i corsi servono per restare vivi, senza essi potremmo chiudere bottega) è stato necessario limare certi spigoli anche se i capi saldi della didattica restano quelli. Ora io e altri "giovani" ci troviamo a "discutere" con i "vecchi" (il nostro presidente fu brevettato da Mercante...) su come rendere un pò più accattivante tutto il corso sopratutto la parte in piscina (10 lezioni) senza annoiare gli allievi con mille ripetizioni (che ritengo sempre utili) degli esercizi a corpo libero/attrezzatura base prima di guadagnarsi il tanto attesto gruppo ARA che in altre didattiche si mette in spalla alla seconda lezione in piscina se non adderittura alla prima... A, non abbiamo trovato una risposta la discussione è ancora in essere
    Ed è un bene che ci sia discussione...
    C'è un limite oltre al quale non ci sono semplificazioni ulteriori possibili... Altrimenti inutile creare distinzioni tra didattiche.
    Per me il metodo fips ha ancora ragion d'essere e fascino.
    Ha contribuito ad una divulgazione prudente ed assennata della subacquea, ora si tratta di capire come evitare che la competizione sul mercato finisca per farla sparire, salvandone i fondamentali.
    È un po' una politica di riduzione del danno, insomma.
    Meglio restare fedeli a sè ma divenire ininfluenti, oppure cedere qualcosa ma esercitare ancora una funzione utile?

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    • #17
      Originariamente inviato da Squiddy Visualizza il messaggio

      Ed è un bene che ci sia discussione...
      C'è un limite oltre al quale non ci sono semplificazioni ulteriori possibili... Altrimenti inutile creare distinzioni tra didattiche.
      Per me il metodo fips ha ancora ragion d'essere e fascino.
      Ha contribuito ad una divulgazione prudente ed assennata della subacquea, ora si tratta di capire come evitare che la competizione sul mercato finisca per farla sparire, salvandone i fondamentali.
      È un po' una politica di riduzione del danno, insomma.
      Meglio restare fedeli a sè ma divenire ininfluenti, oppure cedere qualcosa ma esercitare ancora una funzione utile?

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      A mio modestissimo parere serve rimanere fedeli perchè sempre a mio avviso il sistema funziona, ma in contemporanea rendere la cosa più moderna per non perdere iscritti...

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      • #18
        Originariamente inviato da Squiddy Visualizza il messaggio

        Ed è un bene che ci sia discussione...
        C'è un limite oltre al quale non ci sono semplificazioni ulteriori possibili... Altrimenti inutile creare distinzioni tra didattiche.
        Per me il metodo fips ha ancora ragion d'essere e fascino.
        Ha contribuito ad una divulgazione prudente ed assennata della subacquea, ora si tratta di capire come evitare che la competizione sul mercato finisca per farla sparire, salvandone i fondamentali.
        È un po' una politica di riduzione del danno, insomma.
        Meglio restare fedeli a sè ma divenire ininfluenti, oppure cedere qualcosa ma esercitare ancora una funzione utile?

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        La verità sta sempre nel mezzo ed è strettamente legato al numero di studenti che si hanno per corso, e dalle loro abilità di base. A volte capita dei avere allievi con una buona acquaticità e ben disposti a mettersi in gioco per migliorare che arrivano a superare la terza vasca in apnea con pinne, a volte trovi allievi che non riescono a chiudere la terza vasca di nuoto in superficie.

        Il mondo è bello perché è vario, ma penso che visto che di corsi ARA si tratta, a volte in certi casi bisogna scendere a compromessi con gli esercizi con attrezzatura base e concentrarsi a prendere confidenza col gruppo ARA. Allestimento gruppo, vestizioni/svestizioni sul fondo, simulazioni d'affanno e di pallonata, respirazione alternata, ed esercizi di respirazione alternata con il gruppo a centro vasca sono cmq fondamentali per allargare la propria zona di confort.

        Tonnetto






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        • #19
          Molto vero.
          Forse bisogna porsi nella prospettiva di far raggiungere gli obiettivi minimi di sicurezza prestabiliti. Il resto puó essere appannaggio di quelli che hanno conseguito livelli migliori di acquaticità.

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          • #20
            Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

            La verità sta sempre nel mezzo ed è strettamente legato al numero di studenti che si hanno per corso, e dalle loro abilità di base. A volte capita dei avere allievi con una buona acquaticità e ben disposti a mettersi in gioco per migliorare che arrivano a superare la terza vasca in apnea con pinne, a volte trovi allievi che non riescono a chiudere la terza vasca di nuoto in superficie.

            Il mondo è bello perché è vario, ma penso che visto che di corsi ARA si tratta, a volte in certi casi bisogna scendere a compromessi con gli esercizi con attrezzatura base e concentrarsi a prendere confidenza col gruppo ARA. Allestimento gruppo, vestizioni/svestizioni sul fondo, simulazioni d'affanno e di pallonata, respirazione alternata, ed esercizi di respirazione alternata con il gruppo a centro vasca sono cmq fondamentali per allargare la propria zona di confort.

            Tonnetto





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            • #21
              Comunque
              Questa è una bella comunità.
              Rispetto, competenza... Non poco, di questi tempi.

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              Squiddy Replicante difettoso, scaricato sul bagnasciuga di questo mondo come voi. Per saperne di più su Squiddy

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