Chiarimento Brevetti

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  • Chiarimento Brevetti

    Buongiorno a tutti,
    sono nuovo vi ringrazio per avermi accettato.
    Non sono un Sub, sono interessato a diventarlo in quanto sono attratto dal mondo sommerso e sto cercando una nuova dimensione... non capisco la differenza tra un brevetto rilasciato da fias e uno fipsas... Piu' che altro non capisco, perche'( ho letto in giro) uno e' riconosciuto in caso si voglia svolgere un attivita' di volontariato e l'altro no? Vi risulta?
    Perche' se l'attivita' risultasse piacermi vorrei poter valutare un giorno di poter provare fare il volontario da qualche parte senza dover ricominciare da capo...

  • #2
    Originariamente inviato da HKNETT1985 Visualizza il messaggio
    Buongiorno a tutti,
    sono nuovo vi ringrazio per avermi accettato.
    Non sono un Sub, sono interessato a diventarlo in quanto sono attratto dal mondo sommerso e sto cercando una nuova dimensione... non capisco la differenza tra un brevetto rilasciato da fias e uno fipsas... Piu' che altro non capisco, perche'( ho letto in giro) uno e' riconosciuto in caso si voglia svolgere un attivita' di volontariato e l'altro no? Vi risulta?
    Perche' se l'attivita' risultasse piacermi vorrei poter valutare un giorno di poter provare fare il volontario da qualche parte senza dover ricominciare da capo...
    ​Ciao, benvenuto.

    Io sono FIAS.

    La FIAS sostiene e ha creato al suo interno, gruppi di protezione civile in ambito subacqueo.

    Detto questo penso che altrettanto la Fipsas ha i suoi gruppi di protezione civile pertanto non di dovrebbero essere differenze.

    La linea didattica è simile, non uguale ma abbiamo molti elementi in comune dato che la FIAS è nata i primi anni settanta da una costola della FISPAS.

    Cordialmente
    Rana

    Cordialmente
    Rana


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    • #3
      Alcuni brevetti possono essere considerati come "punteggio per concorsi" di l'accesso ai corpi dello stato (VVFF, Esercito, etc).
      Sono i brevetti Fipsas/Cmas (ma forse anche i Fias/Cmas, non sono informato).
      Tutti gli altri brevetti (Padi, ssi, Idea, Esa, etc. etc. etc) hanno una validità esclusivamente ludica. Quindi se il volontariato è c/o la Protezione civile o un corpo dello stato, informati su quale sia la sigla che li deve rilasciare, se invece vuoi solo fare la pulizia dei fondali con una qualsiasi associazione dilettantistica, qualunque brevetto va bene.
      Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

      cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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      • #4
        Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
        Alcuni brevetti possono essere considerati come "punteggio per concorsi" di l'accesso ai corpi dello stato (VVFF, Esercito, etc).
        Sono i brevetti Fipsas/Cmas (ma forse anche i Fias/Cmas, non sono informato).
        Tutti gli altri brevetti (Padi, ssi, Idea, Esa, etc. etc. etc) hanno una validità esclusivamente ludica. Quindi se il volontariato è c/o la Protezione civile o un corpo dello stato, informati su quale sia la sigla che li deve rilasciare, se invece vuoi solo fare la pulizia dei fondali con una qualsiasi associazione dilettantistica, qualunque brevetto va bene.
        ​Confermo che anche per la FIAS i brevetti costituiscono punteggio nei concorsi.

        Premesso questo, la protezione civile è composta da tanti gruppi, no profit, ognuno con una loro specificità: dalle unità cinofile, a chi va a cavallo, chi fa roccia, chi come noi va sott'acqua.

        Ci si può iscrivere liberamente, ovviamente per iscriversi a un nostro gruppo di protezione civile bisogna avere dei requisiti minimi come possedere i brevetti subacquei.

        Oltre a questo se e chi vuole proseguire in maniera più specifica nell'ambito della protezione civile è previsto (almeno in FIAS - nella FIPSAS non so, non la conosco, posso solo sperare che qualche socio FIPSAS intervenga in tal senso) un vero e proprio corso di operatore di protezione civile.

        Posso dire - senza paura di smentita - che la FIAS nell'ambito della protezione civile si è spesa molto ed è molto attiva.

        Cordialmente
        Rana

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        • #5
          Prenditi un brevetto, di li a fare qualcosa di più impegnativo e con delle responsabilità, ne dovrà passare ancora di acqua sotto i ponti (se non crollano prima..).
          cordialità
          Turbosub

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          • #6
            Originariamente inviato da turbosub Visualizza il messaggio
            Prenditi un brevetto, di li a fare qualcosa di più impegnativo e con delle responsabilità, ne dovrà passare ancora di acqua sotto i ponti (se non crollano prima..).
            ​Ciao.

            Militare nella protezione civile non vuol dire andare in scenari di guerra, anche se quando si viene chiamati nelle grandi calamità come il terremoto in Abruzzo e in Emilia si viene a contatto con realtà devastate.

            La protezione civile è un servizio reso alla comunità da persona che fanno del puro volontariato - può far sorridere quando si vedono in eventi come le corse di bicicletta - ma rappresentano veramente una forza umana al servizio della popolazione duramente colpita dagli eventi.

            ​Si fa protezione civile anche andando a spalare fango in un alluvione e questo intervento non richiede nessun brevetto subacqueo, solo voglia di fare, voglia di dare un piccolo aiuto.

            In genere gli interventi del nostro gruppo (subacqueo) non sono quasi mai interventi subacquei, al limite hanno rastrellato un torrente alla ricerca di una persona scomparsa.
            Gli interventi sono quasi tutti di natura diversa come prestare servizio nei campi tenda che ospitano gli sfollati di un terremoto, servizi come pulire, cucinare, montare, organizzare e gestire un campo tenda ecc, ecc.

            Questi servizi possono sembrare non iconici di un certo tipo di "avventura subacquea" ma in realtà è in queste esperienze che si capisce il grande valore umano della solidarietà, si viene a contatto con persone che soffrono, che lottano, che non si lasciano andare, si ritorna carichi di una forza interiore, toccati da tanti "momenti".
            Amo ricordare una vecchietta a Preturo L'Aquila, veniva a mangiare nel campo dove noi servivamo i pasti - noi mangiavamo dopo aver servito tutti - questa vecchietta si sedeva da sola e consumava il pasto.
            Un giorno, finito il servizio e preso il mio vassoio del pasto, mi sedetti vicino a lei, cercai di intavolare una discussione cercando, con frasi fatte, di tirarla su di morale, lei mi guardava e non diceva nulla, poi mi disse: si sbaglia ... io prima avevo una casa ma non avevo nessuno intorno, ora non ho più una casa ma ho tutte le persone vicine ...... sorrisi e finimmo il pasto.

            Poi ci si esercita nello specifico ad operare in scenari in cui è presente l'acqua, nell'usare palloni di sollevamento, gran facciali, comunicatori, ecc, ecc, - ci sta è la natura del nostro gruppo - ma non immaginate di partire con bombole e attrezzature per fare chissà quale intervento subacqueo.

            Per cui se uno ha desiderio di fare questo genere di volontariato, come mi sembra di capire ha il nuovo iscritto a questo forum HKNETT1985, ben venga - perché non unire la passione per la subacquea e il desiderio di fare anche nella protezione civile può iscriversi al corso di subacquea e iniziare a prendere contatto con il gruppo di protezione civile della sua zona, con il tempo accumulerà brevetti ed esperienza necessari a procedere nella formazione specifica, nel frattempo darà una mano in quegli scenari in cui due braccia in più possono servire

            Al giorno d'oggi è importante, per chi vuole fare questo genere di volontariato, inserirsi in un gruppo di protezione civile, uno qualsiasi ce ne sono tanti (radioamatori, carabinieri in congedo, alpini, ecc, ecc), partire da soli per andare nei grandi scenari non è più possibile si viene - giustamente - fermati prima dalle autorità.
            Quando succede una grande calamità come un terremoto si attiva una grande organizzazione volta a coordinare e gestire gli interventi, i gruppi di protezione civile sono inseriti in questo sistema e vengono "usarti" al meglio (o cosi dovrebbe essere).
            Inoltre dentro un gruppo di protezione civile si viene attrezzati correttamente con almeno la divisa ad alta visibilità, le scarpe anti infortunistiche, caschetti ecc, ecc (gli scenari dove si lavora sono paragonati a cantieri veri e propri soggetti a tutti i sistemi e normative della sicurezza sul lavoro).
            Ho visto volontari - sprovveduti - scaricare condizionatori in infradito ed essere immediatamente allontanati, in ultimo si ha una copertura in caso di incidente (cosa non di poco conto).

            Cordialmente
            Rana
            Ultima modifica di RANA; 24-08-2018, 10:08.

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            • #7
              Grazie per le risposte siete stati molto gentili. Siete riusciti a chiarire il mio dubbio. Adesso non mi resta altro che provare e mettermi alla prova per vedere se e' un attivita' alla mia portata.

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