Wase

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    Buongiorno a tutti! Dopo anni di interesse inconcludente mi sono deciso a fare l'OWD, però ho un dubbio, il mio instruttore mi ha dato di possibilità tra scegliere tra WASE e PADI, lui mi ha consigliato il wase perché costa un po' meno e sono equivalenti, ho solo un dubbio, con il wase c'è il rischio che non venga riconosciuto in qualche diving e che non mi facciano immergere? Sono davvero equivalenti?

    Grazie mille!
    Buone bolle a tutti!!!

  • #2
    MAH !
    Se sono equivalenti perche' non fai PADI che è riconosciuto ovunque?
    Io mi immergo in Italia per fatti miei e me ne frego dei brevetti ma se ti capita di andare all' estero gia' è seccante dovere discutere con il profeta di turno, figurati se hai un brevetto particolare e poco conosciuto.
    Poi ovviamente fa fede la qualita' dell' istruttore ed allora se ti piace quell' istruttore seguilo con PADI e poi eventualmente cambi e vai in WASE per qualche brevetto avanzato.
    Avendo tempo e dovendo iniziare io oggi farei un corso federale partendo dall' apnea come si usava una volta quando le bombole erano il premio per avere completato un percorso formativo di tutto rispetto. Le scorciatoie col tempo diventano allungatoie e se ci tieni a conseguire competenze solide ti tocca ricominciare per colmare le lacune rimaste facendo in fretta.
    Sono curioso di leggere il parere degli altri
    Ciao
    Paolo
    Paolo

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    • #3
      Ciao io sono WASE, i brevetti sono certificati a livello internazionale, io fuori non sono mai andato ma altri amici hanno girato e mai un problema

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      • #4
        Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
        MAH !
        Se sono equivalenti perche' non fai PADI che è riconosciuto ovunque?
        Sono curioso di leggere il parere degli altri
        Mah, in effetti ... con queste premesse, cosa vuoi dire di più e di meglio ?
        Sei stato tombale Paolo.

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        • #5
          L'istruttore è lo stesso...? Quindi riceverai la stessa preparazione (che è quella che conta), a livello di riconoscibilità invece, PADI è avanti a tutti, quindi se il prezzo è lo stesso e l'istruttore pure, non c'è proprio da porsi il problema: PADI.

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          • #6
            Sì stesso istruttore, ballano 50/60 a favore di wase
            Buone bolle a tutti!!!

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            • #7
              WASE non la conoscevo... quindi per me PADI.
              Ciao

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              • #8
                Io conosco uno che si è stampato un brevetto inventando il nome della didattica, e l'hanno fatto immergere in Italia e all'estero.
                www.filoariannadive.com

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                • #9
                  Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
                  Io conosco uno che si è stampato un brevetto inventando il nome della didattica, e l'hanno fatto immergere in Italia e all'estero.
                  io uno che ha stampato la laurea e ha esercitato come dentista per 15 anni...
                  www.bludivecenter.com

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                  • #10
                    Ciao a tutti.

                    Quando ho iniziato (purtroppo anni 90 - per la precisione 1994), c'erano persone che asserivano che i nostri brevetti (F.I.A.S.) potevano non essere riconosciuti all'estero.
                    Personalmente non è mai avvenuto ne a me (ma io non viaggio molto per cui non faccio testo) ne ad amici che viaggiano in continuazione.

                    Premesso questo la federazione, negli anni ha curato molto la validità dei brevetti rilasciati anche all'estero.

                    Nel frattempo ho visto nascere come funghi tante altre didattiche e a me non sembra che ci sia questo rifiuto nell'accettare i brevetti che rilasciano.

                    In Francia - alle Porquerolles - ho visto prestare attenzione al livello del brevetto, inoltre avevo richiesto di fare dei relitti di aereo a circa -55 / -60 metri in aria - nonostante avessi il brevetto (immersioni profonde in aria a -60 metri) mi hanno chiesto di accettare una valutazione di un loro istruttore - inappellabile - in 3 immersioni precedenti, accettai senza sentirmi sminuito - anzi a dire il vero lui giudicava me, io.... giudicavo lui - non è presunzione ma affrontare quelle immersioni vuol dire conoscere con chi ti immergi e la proposta la trovai molto ragionevole.
                    In quelle "valutazioni" strinsi amicizia e abbiamo maturato reciproca fiducia, le immersioni che poi affrontammo furono molto belle ed intense - eravamo in sintonia.

                    Quindi non è solo una questione di brevetto in se ma anche come ci si pone.

                    Spesso si pretende fiducia solo perché si mostra un pezzo di plastica che indipendentemente dalla didattica dice fino a un certo punto chi siamo (personalmente molto poco) molto di più è l'atteggiamento e il modo di proporsi accettando e capendo che chi si ha davanti ha il diritto di essere diffidente nei nostri confronti.

                    Con questa premessa, con il massimo rispetto verso tutte le scelte commerciali io trovo che sia ragionevole proporre due didattiche se queste applicano metodiche differenti - mentre ha poco senso - per me (esprimo solo la mia opinione che in quanto tale può essere sbagliata ed opinabile) - proporre due didattiche affini con una differenza di costo marginale.

                    Faccio un classico esempio, i corsi G.U.E. metodo "DIR" hanno un costo elevato e un approccio tutto particolare - ci sta che un diving possa proporre anche una didattica più "easy" come Padi.
                    Al contrario non capisco il proporre due didattiche come Padi e Wase che sono simili - la cui differenza di costo è un niente (più o meno € 50 o € 60 senza togliere nulla al valore dei soldi che rispetto non la considero una differenza sostanziale).

                    Stesso istruttore - stessa metodica - differenza di costo marginale è questo che non capisco - io - poi può avere senso non metto in discussione questo solo che io (limite mio) non lo capisco.

                    Mi viene da dire "se non è zuppa è pan bagnato", di cosa stiamo discutendo ?

                    Cordialmente
                    Rana



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                    • #11
                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                      .................
                      Al contrario non capisco il proporre due didattiche come Padi e Wase che sono simili - la cui differenza di costo è un niente (più o meno € 50 o € 60 ...........................
                      Spesso queste nuove associazioni offrono incentivi ai diving e agli istruttori.
                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                      .................
                      Stesso istruttore - stessa metodica - differenza di costo marginale è questo che non capisco......
                      Secondo me dipende dal costo del materiale didattico e del brevetto.
                      www.filoariannadive.com

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                      • #12
                        Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
                        Spesso queste nuove associazioni offrono incentivi ai diving e agli istruttori.

                        Secondo me dipende dal costo del materiale didattico e del brevetto.
                        ​Ciao Reato.

                        Sicuramente, come hai scritto, le nuove didattiche propongono incentivi a diving ed istruttori (spesso con forme di cossover agevolati per diventare loro istruttori) il tutto per acquisire fette di mercato.

                        Il materiale didattico è un argomento molto "caldo" per tutte le didattiche, avere del materiale aggiornato, moderno (multimediale - interattivo), fruibile di buona qualità richiede un investimento risorse non indifferente, "lucrare" nel senso di risparmiare sul materiale didattico porta ad abbassare la qualità.

                        Io non ho vissuto l'esperienza Padi ma a me sembra (correggetemi se sbaglio) che Padi investe moltissimo nel materiale didattico, i sussidi didattici di Padi (calibrati sulla tipologia dei suoi corsi) sono a mio avviso di alta qualità.

                        Una nuova didattica secondo me non ha i margini di spesa per competere con il materiale didattico di una realtà grande come Padi, poi posso sbagliare.

                        C'è da dire che nella didattica relativa alla subacquea la figura dell'istruttore è prevalente a tal punto che spesso i sussidi didattici si e no vengono letti.

                        Inoltre la parcellizzazione dei corsi si è spinta a tal punto che all'allievo non si da un vero e proprio manuale ma fascicoli e supporti multimediali, vanno bene nessuna critica ma io sono ancora legato al manuale completo quel vero e proprio libro che ti accompagnava nei vari corsi.

                        Quando ho iniziato e mi avevano dato "Sub si diventa" e in seguito ho comprato "Subacqueo d'acqua dolce" vecchi manuali ma completi, nel leggerli e rileggerli anche se alcune cose mi fanno sorridere, come il capitolo in cui s'insegna a praticare la toracentesi (infilare un ago nel costato per scaricare un pneuma) cosa assurda, trovo e provo ancora le emozioni che mi hanno appassionato.

                        In quei libri ho imparato il funzionamento degli erogatori seguendo e imparando a disegnare quegli schemi, dal monostadio al bistadio (in quel periodo all'esame ti potevano chiedere di disegnare lo schema di un primo stadio bilanciato e non bilanciato oppure un secondo stadio a richiesta o ad offerta cosa che oggi è impensabile ma se lo sapevi disegnare sicuramente avevi imparato il funzionamento ).
                        In quei libri c'è descritto il decompressimetro (una sorta di computer subacqueo meccanico - non elettrico) non esistono più ma a me fa ancora sognare leggere di queste strane attrezzature.
                        Nel libro "Subacqueo d'acqua dolce" c'è uno schema di un auto respiratore ad aria liquida.
                        Insomma libri a 360 gradi sicuramente datati ma non per questo privi di contenuti.

                        Io conservo i libri dei vari corsi,
                        primo: perché sono un ricordo, nelle loro pagine ci sono una miriade di appunti e note che avevo fatto durante le varie lezioni dei corsi,
                        secondo: perché un buon manuale è a mio avviso un elemento necessario dell'attrezzatura di un subacqueo, che ci accompagna nel tempo - in cui si va ad rivedere aspetti che si sono sbiaditi,
                        terzo: come istruttore trovo doveroso conoscere quello che c'è scritto nei libri o dispense che hanno in mano i proprio allievi i quali, magari non tutti, probabilmente pochi ma c'è anche chi sul libro misura ogni singola parola che un istruttore dice.

                        Insomma io non so come sono i materiali didattici di Wase e neanche quelli di Padi ma investire volentieri € 50 o € 60 in più se la differenza fosse un buon manuale

                        Cordialmente
                        Rana







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                        • #13
                          Io posso parlare di WASE avendo esperienza diretta e di PADI per conoscenze di diving di amici...il manuale è molto simile a padi....solo che invece che arrivare tutto bello rilegato in carta patinata è un file in pdf....che con 30 cent di carta ho stampato in ufficio....pinzato con 1 cent di graffette...li stampo tutti e li conservo....anche io appunto e rileggo....Non ti arriva la borsettina di padi ne cappellino ne tante cazzate...il plastichino è identico a quello padi ed è compreso nel prezzo...hai anche una pagina dedicata sul loro sito con tutti i tuoi brevetti digitali...con PADI se vuoi il plastichino paghi a parte la certificazione in molti casi, poi se vogliamo parlare che WASE e NASE prima di lei hanno come obbiettivo la salvaguardia dell'ambiente, il non produrre carta inutilmente è visto di buon occhio. Io ho ragionato che a parità di insegnamento risparmiare qualche lira e favorire una didattica italiana sia meglio di far ingrassare il sig. PADI. Magari se più persone si appoggiano ad una didattica "nostra" magari questa cresce anche all'estero. Scusate ma parliamo tanto che le didattiche sono tutte uguali e poi a parità di istruttore e con riaparmio non cerchiamo di far crescere un qualcosa di italiano. Poi se il tuo obbiettivo subacqueo è diventare istruttore per lavorare all'estero ti dico PADI.... ma forse meglio sarebbe meglio SSI....saresti proprio all'ultima moda.

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