brevetto fipsas- cmas

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    il brevetto fipsas-cmas può essere considerato ai livelli delle didattiche più conosciute come ssi e padi? E mi chiedevo perchè il brevetto risulta sia fipsas che cmas?

  • #2
    Originariamente inviato da lokk92 Visualizza il messaggio
    il brevetto fipsas-cmas può essere considerato ai livelli delle didattiche più conosciute come ssi e padi? E mi chiedevo perchè il brevetto risulta sia fipsas che cmas?
    Sarò di parte, ma la preparazione in Fipsas surclassa in qualità qualsiasi altra didattica, nello specifico le commerciali. Il motivo è semplice i corsi a parità di costo durano di più, sono fatto da società e circolo senza scopo di lucro (quindi ci sono meno interessi economici),ed inoltre si lavora parecchio sull'acquaticitá sia in ara che in apnea. Cosa che e le altre didattiche spesso non fanno.

    Per la seconda domanda, Fipsas è una agenzia riconosciuta solo a livello nazionale, o meglio è la federazione Italiana. C-Mas invece è un l'agenzia internazionale.
    Per conoscenza, storicamente Fipsas (ex Fips) ha contribuito alla fondazione di C-Mas negli '50. Ma a livello internazionale i nostri brevetti sono riconosciuti/certificati da C-Mas.
    Ultima modifica di Tonnetto; 11-10-2017, 23:25.
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    • #3
      Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

      Sarò di parte, ma la preparazione in Fipsas surclassa in qualità qualsiasi altra didattica, nello specifico le commerciali. Il motivo è semplice i corsi a parità di costo durano di più, sono fatto da società e circolo senza scopo di lucro (quindi ci sono meno interessi economici),ed inoltre si lavora parecchio sull'acquaticitá sia in ara che in apnea. Cosa che e le altre didattiche spesso non fanno.

      Per la seconda domanda, Fipsas è una agenzia riconosciuta solo a livello nazionale, o meglio è la federazione Italiana. C-Mas invece è un l'agenzia internazionale.
      Per conoscenza, storicamente Fipsas (ex Fips) ha contribuito alla fondazione di C-Mas negli '50. Ma a livello internazionale i nostri brevetti sono riconosciuti/certificati da C-Mas.

      Quotone.... Probabilmente perchè anche io sono di parte

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      • #4
        Premessa : io conosco la Fipsas di 20 anni fa ,oggi non ho la minima idea di come sia .

        Io ho iniziato con Fipsas e poi continuato con Padi ( di cui alla fine sono arrivato al grado di istruttore ) .
        Di Fipsas posso solo dire che il corso dipendeva interamente dall'istruttore . Nel bene e nel male .
        Mi spiego .
        Materiali : zero . Lezioni presentate dall'istruttore che spesso e volentieri divagava sulle sue avventure sub ... ( vi pare normale dire ad un allievo " come primo grado potrete immergervi fino a 18 metri di profondità , ma tanto andrete sempre più profondi perchè il bello dell'immersione viene dopo i 30 metri ... " ?) .
        Valutazione / autovalutazione : l'istruttore ti dice se sei pronto , ma non hai termini di paragone ( non ti viene detto cioè quali competenze devi raggiungere )
        Durata : è vero , ci passi mesi . metà del tempo speso sarà a chiacchierare a bordo piscina ( leggasi sorbirsi le epiche storie dell'istruttore ) . Se ti va male e becchi l'istruttore che si sente un Incursore della Marina ,ti farà passare la voglia di immergerti . Anche quì riporto le parole del mio primo istruttore " noi non siamo quì per insegnare , ma per scartare chi non è abile " ..... bella forza ...

        Serietà , ripeto ai tempi dipendeva dall'istruttore . Ho anche il secondo grado Fipsas , ma ho seguito solo due lezioni e zero immersioni . Motivo ? Durante vacanza sub ho conosciuto Padi , ho preso l'Advanced con loro , e non ho più avuto interesse in Fipasas . A fine corso ( Fips ) mi hanno comunque mandato il plastichino ( presumo perchè iscritti eravamo in 3 ,e a quanto ricordo per la scuola era importante raggiungere un tot di brevetti / anno )
        Ultima modifica di root_77; 04-08-2018, 15:51.
        On-Shore Volunteer presso Sea Shepherd Italia

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        • #5
          Lol........
          www.filoariannadive.com

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          • #6
            Spiace leggere di racconti tipo quello di root_77.. io della fipsas non posso che parlarne bene. Nel gruppo fipsas che frequento ad ogni inizio corso vengono elencati gli obbiettivi e requisiti, il percorso didattico viene stampato e lasciato a disposizione degli allievi. La società a cui mi riferisco è anche al passo nelle immersioni "avanzate/tecniche" ma purtroppo so non essere ovunque così.. spero che nel 2018 non esistano più situazioni come quelle raccontate. Come diceva Tonnetto i punti di forza sono nella possibilità di "lavorare" insieme per parecchio tempo, potendo quindi migliorare notevolmente l acquaticità e la tecnica. Altro grosso vantaggio che spesso sono società in cui è facile trovare amici con la stessa passione e quindi continuare ad immergersi con le stesse persone anche una volta terminato il corso...
            fermati..pensa.. agisci!

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            • #7
              Senza dubbio il "fare gruppo" è un grande vantaggio , come il fatto di trovare nuovi amici . Purtroppo credo che certe situazioni nascano quando si ha a che fare con le piccole realtà , associazioni sportive di piccole dimensioni in cui si va avanti - appunto- "in amicizia .
              Ricordo che in quel gruppo di erano persone con anni di esperienza che non si erano mai immerse fuori dalle uscite organizzate dalla scuola . Praticamente conoscevano per nome ogni pesce dei 4-5 punti di immersione più frequentati dal gruppo , ma non avevan mai visto una barriera corallina .
              On-Shore Volunteer presso Sea Shepherd Italia

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              • #8
                Ciao Lokk92.
                ​Purtroppo la discussione è subito degenerata, a volte succede.

                Come ti ha detto Tonnetto tutte le agenzie cercano di far crescere il loro riconoscimento a livello internazionale.
                Dato che la C.M.A.S. nasce come confederazione internazionale e negli anni è diventata un riferimento a livello mondiale, molte agenzie didattiche, non solo Fipsas ma anche, per esempio la Fias, ed altre, si sono associate alla C.M.A.S. in questo modo, alcuni brevetti, quelli che corrispondono agli standard C.M.A.S., vengono rilasciati con un lato C.M.A.S. (Fipsas/Cmas - Fias/Cmas, ecc, ecc) che ne dovrebbe aumentare il riconoscimento a livello internazionale.
                Premesso che ne io (ma io, non viaggiando tanto, non faccio testo) ne amici miei (che viaggiano molto), abbiamo mai avuto problemi nel presentare i brevetti Fias.

                Quindi si, il brevetto è effettivamente Fipsas/Cmas.

                Ora, dato che io faccio parte di una federazione molto simile alla Fipsas mi permetto di dire due cose.

                Tonnetto,
                ti leggo sempre con molto interesse ma, secondo me, sei entrato a gamba tesa nel tuo continuo sottolineare la superiorità dei brevetti Fipsas.
                Posso e capisco le motivazioni che ti animano ma la discussione in questo caso verteva solo sullo specificare perché la Fipas rilascia brevetti dove in un lato è Fipsas e dall'altro è Cmas.

                Root77,
                non posso parlare della Fipsas perché non appartengo a questa federazione, ma appartenendo alla Fias (molto simile) - posso dirti che alcuni tratti (negativi) che hai descritto esistono (almeno nella mia realtà), i corsi lunghi non necessariamente sono sempre sinonimo di maggiore qualità, anche se, concedimelo, la maggiore durata è un elemento qualitativamente positivo, molto positivo (se usato correttamente).
                Ammetto che non si è tutti perfetti e ci sono anche personaggi che hai descritto ma sono la minoranza, eccezioni non regola.
                La regola, normalmente, mostra una realtà dove nessun brevettato si è mai vergognato di essere o Fipsas, o Fias (non parlo di te è chiaro che tu sei un eccezione in questo).

                Io ho avuto la fortuna di fare uno degli ultimi brevetti di 6 mesi di corso, da zero sono stato brevettato -30 secondo livello dopo circa 6 mesi di corso.
                Sei mesi in cui mi hanno insegnato per esempio la "rana" che non sapevo fare , potete ridere ma io non riuscivo a nuotare a rana, in questi sei mesi ho sentito aneddoti da istruttori che facevano effettivamente quanto dicevano e raccontavano .... che mi hanno appassionato, persone con cui ancora adesso (a distanza di più di 20 anni) condivido una profonda amicizia.
                Quel corso lo ricordo come il più bello, tanti (come te) lo avrebbero definito da "incursore della marina" e posso dire che per certi versi era vero solo in una cosa non sono d'accordo.....
                eravamo noi allievi che desideravamo quel tipo di corso, che lo volevamo cosi, per questo si arrivava 10 minuti prima con tutta l'attrezzatura pronta (che si usasse o meno) pronti a non perdere neanche un minuto.
                Erano altri tempi, avevo un altra età - oggi quel corso non è fattibile perché nessuno lo accetterebbe, me ne rendo conto e per questo non sono un "nostalgico" ma dentro di me sento ancora la passione che ha acceso .....

                Come vedi il bicchiere è sempre "mezzo pieno e mezzo vuoto" a seconda di chi lo guarda, capisco che, se al contrario di me, hai avuto un esperienza negativa la descrivi come l'hai descritta, ma dal punto di vista mio che, al contrario di te, non è stata un esperienza negativa anzi intensa e formante il giudizio è tutt'altro.
                E ... poi, una cosa te la devo dire (non ti offendere) .... ma proprio con Padi vieni a fare la predica
                Se mi dicevi che eri passato alla GUE / DIR allora si che eri in "figo", un duro e puro ..... (faccina sorridente si scherza insieme senza offesa).
                Ma ... tra tutte, la Padi ?

                Ho conosciuto istruttori Padi molto ma molto preparati, persone umane e professionisti bravissimi, penso che, come in tutte le cose, la realtà di Padi è fatta da queste persone d'eccellenza.
                Questo lo riconosco e non lo nego, anzi mi associo a te nel ribadirlo
                ma .... ma ....
                Se parliamo di eccezioni ..... Padi è imbattibile, personaggi - impreparati - che hanno fatto scempio del metodo Padi con corsi di "m e r d a" in cui non hanno insegnato nulla, in cui hanno creato solo potenziali incidenti formando persone non consapevoli, rilasciando brevetti a gente che non riesce neanche a rimanere a galla o a svuotare una maschera, Padi ha il primato.
                ha il primato perché Padi è cosi grande che il numero di eccezioni negative (presente in ogni didattica) è più grande.

                Il primato è cosi indiscusso che se vai a leggere le presentazioni, non è raro leggere espressioni come questa:
                "so perfettamente che moltissimi su questo forum odiano la didattica PADI e prima o poi vorrei approfondire con altri corsi."
                Io di brevettati Fipsas che si vergognano (a parte te) non ne ho mai sentiti.

                Morale della favola.

                QUI SONO SERIO E SPERO CHE VORRAI DARE PESO A QUESTE MIE ULTIME PAROLE

                Ogni didattica merita rispetto.
                Dietro ogni didattica c'è uno sforzo enorme per far crescere la subacquea, Padi stessa è stata una pietra miliare dell'evoluzione.
                Parlare male delle didattiche è un modo sbagliato di affrontare il discorso.
                Tutte le didattiche hanno avuto le loro "eccezioni" personaggi che hanno mal interpretato quanto la didattica gli chiedeva di fare o hanno dolosamente barato su quanto dovevano fare.
                Le eccezioni non devono diventare la generalizzazione e colpire indistintamente tutto e tutti.

                Perfino una didattica come Gue / Dir ha peccato (dal mio punto di vista) perché insegnare ad andare sott'acqua non è un attività "matematica" ma un abilità individuale dato che si ha a che fare con tanti aspetti emotivi e legati alle varie persone - gli istruttori non saranno mai uguali perché le persone non sono uguali.

                Nella subacquea conterà sempre e sempre avrà peso il "carisma" dell'istruttore sulla didattica stessa, ci sono istruttori bravi che fanno la differenza e questi ci sono in tutte le didattiche, ovviamente a fronte di questi esempi positivi abbiamo anche delle eccezioni persone che non sanno fare bene l'istruttore ma anche in questo caso negativo, quest'eccezioni sono presenti in ogni didattica.

                Le varie didattiche offrono approcci differenti alcune più easy (semplici) alte più hard (dure) l'importante che ognuno trovi la sua corretta dimensione e faccia il percorso più congeniale a lui.

                Cordialmente
                Rana

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                • #9
                  Ciao Rana , forse hai inteso male ma io non mi vergogno per nulla di Fipsas . Con il mio racconto intendevo grossomodo dire quello che hai specificato tu .
                  Fipsas quindi , per mia esperienza non si è dimostrata come una didattica "severa" o "elitaria" ma semplicemente una didattica paragonabile a Padi o altre commerciali ,molto attenta alla fine a far quadrare il numero di brevetti rilasciati .
                  Anche io , nel primo grado , ho fatto un corso di 6 mesi . Anche io ( e i miei compagni ) arrivavamo in anticipo ansiosi di andare in acqua , ma ti posso giurare che il concetto di "assetto neutro" alla fine l'ho imparato con Padi . La teoria dell'immersione idem , compreso l'uso delle tabelle .
                  In 6 mesi di corso Fipsas ho imparato il nuoto in apnea , le capovolte ; ho imparato a buttare il "pacchetto " cintura-maschera-pesi sul fondo della piscina per poi tuffarmi e vestirmi ... ho imparato il sostentamento a corpo libero con la cintura die piombi in mano ... e altri giochetti .
                  Ma non ad immergermi in assetto neutro , a controllare i consumi , ad essere idrodinamico ed a rilassarmi , godendomi i fondali senza ararli con le attrezzature a strascico .

                  Riporto la tua ultima frase , che secondo me racchiude il discorso :

                  Le varie didattiche offrono approcci differenti alcune più easy (semplici) alte più hard (dure) l'importante che ognuno trovi la sua corretta dimensione e faccia il percorso più congeniale a lui.

                  Aggiungerei anche che nessuno deve mai vergognarsi della didattica scelta .

                  ​PS : Rana , se non ricordo male ,tu dovresti pure conoscere - almeno di fama - il gruppetto che frequentavo
                  On-Shore Volunteer presso Sea Shepherd Italia

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                  • #10
                    Originariamente inviato da root_77 Visualizza il messaggio
                    .....
                    Fipsas quindi , per mia esperienza non si è dimostrata come una didattica "severa" o "elitaria" ma semplicemente una didattica paragonabile a Padi o altre commerciali ,molto attenta alla fine a far quadrare il numero di brevetti rilasciati .
                    Anche io , nel primo grado , ho fatto un corso di 6 mesi . Anche io ( e i miei compagni ) arrivavamo in anticipo ansiosi di andare in acqua , ma ti posso giurare che il concetto di "assetto neutro" alla fine l'ho imparato con Padi . La teoria dell'immersione idem , compreso l'uso delle tabelle .
                    In 6 mesi di corso Fipsas ho imparato il nuoto in apnea , le capovolte ; ho imparato a buttare il "pacchetto " cintura-maschera-pesi sul fondo della piscina per poi tuffarmi e vestirmi ... ho imparato il sostentamento a corpo libero con la cintura die piombi in mano ... e altri giochetti .
                    Ma non ad immergermi in assetto neutro , a controllare i consumi , ad essere idrodinamico ed a rilassarmi , godendomi i fondali senza ararli con le attrezzature a strascico .
                    ​Ciao Root77,
                    grazie per una risposta priva di polemica ma costruttiva al dialogo.

                    Purtroppo qui di devo fermare, non ho motivi per non credere a quanto hai scritto e non conosco la Fipsas a tal punto da prendere una posizione.

                    Io nel corso che ho fatto di 6 mesi ho imparato tanto ma qui mi fermo.

                    Originariamente inviato da root_77 Visualizza il messaggio
                    Riporto la tua ultima frase , che secondo me racchiude il discorso :

                    Le varie didattiche offrono approcci differenti alcune più easy (semplici) alte più hard (dure) l'importante che ognuno trovi la sua corretta dimensione e faccia il percorso più congeniale a lui.

                    Aggiungerei anche che nessuno deve mai vergognarsi della didattica scelta .
                    Hai colto l'aspetto che più mi premeva, hai ragione anche per me nessuno si deve vergognare delle didattica scelta

                    Originariamente inviato da root_77 Visualizza il messaggio
                    ​PS : Rana , se non ricordo male ,tu dovresti pure conoscere - almeno di fama - il gruppetto che frequentavo
                    Mi metti in imbarazzo perché sinceramente non ricordo il tuo gruppo.
                    Questo non vuol dire che non lo conosco, solo che non so abbinarlo alla tua persona.

                    Ma chi sono e chi non sono, non è il problema, la tua esperienza è quello che conta

                    Cordialmente
                    Rana

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                    • #11
                      Ciao Rana , ho visitato ora il tuo profilo , e forse mi sbaglio .
                      Forse ti confondo con qualcun ' altro , ero convinto fossi di Trento .
                      On-Shore Volunteer presso Sea Shepherd Italia

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                      • #12
                        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                        "so perfettamente che moltissimi su questo forum odiano la didattica PADI e prima o poi vorrei approfondire con altri corsi."
                        Io di brevettati Fipsas che si vergognano (a parte te) non ne ho mai sentiti.
                        Ciao Rana,

                        visto che mi hai citato vorrei spiegare....

                        Io sono orgogliosa di essere certificata PADI:
                        Sono orgogliosa che su quel tesserino ci sia scritto il nome del mio istruttore perchè ho avuto un istruttore formidabile (e non scherzo!) che ha avuto una pazienza incredibile e che mi ha fatto amare ancora di più il mare.
                        Certo al corso eravamo solo in 2, io e il mio fidanzato, quindi era un corso super privato in cui eravamo super seguiti e che per ogni mezza domanda ricevevamo una super risposta teorica, tecnica e pratica.
                        Ma non è stato solo lui a essere fantastico ma tutto lo staff del diving dove mi sono certificata, mi sono trovata come se fossi in famiglia.
                        Lo fanno per lavoro? Si, ma nessuno li obbliga a passare la pausa pranzo con gli alievi e a chicchierare o dare consigli extra, nessuno li obbliga a fare amicizia o a continuare a sentirsi dopo mesi.

                        Per i miei primi tuffi fuori dal corso mi avevano affidato a una guida tedesca che, sia lui che un altra guida presente, appena uscita dall´acqua mi ha dato consigli per ridurre il consumo e per migliorare ancora...risultato primo tuffo sono dovuta risalire prima degli altri perchè ero in riserva, secondo sono salita come gli altri senza essere in riserva.
                        Appena arrivata a riva il mio istruttore mi è venuto subito incontro persapere com´era andata, se avevo avuto problemi, se mi ero divertita, cosa avevo visto. Fra lui e il mio fidanzato (rimasto a riva per una legera otite) ero subissata dalle domande e non saprei dire chi dei due fosse piú felice di sentirmi blaterare.

                        Quindi ora ti chiederai perchè ho scritto quella frase e perchè voglio fare di nuovo un corso.

                        -Ho scritto quella frase perchè dopo aver letto nel forum moltissimi interventi/commenti contro PADI a dire che ero certificata PADI avevo "paura" di venir additata, nonostante la mia esperienza sia stata favolosa!
                        In realtà ho già deciso che quando vorrò prendere il prossimo brevetto, cercherò il mio isruttore e lo prenderò di nuovo con lui.

                        -Vorrei rifae il corso in modo piú approfondito perchè ci sono delle cose che oggetivamente non riesco ancora a fare perfettamente o che mi mandano in "panico" (es: togliermi la maschera e rimetterla...riempirla svuotarla, ok...ma toglierla a occhi chiusi per via delle lenti a contatto (e quindi al buio) continuando a respirare e non sapendo cosa ho intorno mi manda in palla.
                        Quindi voglio farlo e rifarlo finchè non saprò farlo bene, senza problemi e senza paura.
                        Prima che escano polemiche: l´esercizio riesco a farlo, ma molto lentamente e con pause.e sempre e solo con una mano sulla maschera e una sul attaccata al povero istruttore/buddy che con la sua presenza fisica mi calma....

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                        • #13
                          Gb87 lungi da me giudicare Padi o altra didattica....però dire di saper fare l'esercizio e leggere la tua descrizione lo trovo assurdo....in acqua non bisogna saper fare un esercizio, bisogna saper risolvere un problema... l'esercizio di togliere e rimettere la maschera non è un esercizio fine a se stesso, ma serve per risolvere un problema....pensi che se prendi una pinnata in faccia la maschera ti venga tolta molto lentamente con delle pause e sempre e solo con una mano sulla maschera e con l'altra attaccata al tuo buddy/istruttore?
                          o se ti si rompe il cinghiolo e tu magari espiri per svuotare qualche goccia e la maschera scappa via cosa fai?

                          oppure ti posso dire cosa è successo a me, ho fatto un immersione in grotta con molti cambi di quota, mi sono ritrovato con la maschera piena di muco, sino alle sopracciglia, cosa facevi?

                          ti consiglio di superare velocemente questo problema, magari comprando una maschera graduata e abbandonando le lenti, così da poter aprire gli occhi e stare un pochino più serena.

                          anche la mia fidanzata ha avuto problemi a togliere la maschera, con lei ho usato il metodo duro da non istruttore, sono sicuro che tante persone più qualificate ti possano dare dei consigli utilissimi per superare questo blocco (padroneggiare la maschera a mio avviso è il vero obbiettivo del OPEN WATER), risolvi prima di incorrere in qualche serio problema.

                          senza polemica ma con sana preoccupazione

                          ciao

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da Gb87 Visualizza il messaggio

                            Ciao Rana,

                            visto che mi hai citato vorrei spiegare....

                            Io sono orgogliosa di essere certificata PADI:
                            Sono orgogliosa che su quel tesserino ci sia scritto il nome del mio istruttore perchè ho avuto un istruttore formidabile (e non scherzo!) che ha avuto una pazienza incredibile e che mi ha fatto amare ancora di più il mare.
                            Certo al corso eravamo solo in 2, io e il mio fidanzato, quindi era un corso super privato in cui eravamo super seguiti e che per ogni mezza domanda ricevevamo una super risposta teorica, tecnica e pratica.
                            Ma non è stato solo lui a essere fantastico ma tutto lo staff del diving dove mi sono certificata, mi sono trovata come se fossi in famiglia.
                            Lo fanno per lavoro? Si, ma nessuno li obbliga a passare la pausa pranzo con gli alievi e a chicchierare o dare consigli extra, nessuno li obbliga a fare amicizia o a continuare a sentirsi dopo mesi.

                            Per i miei primi tuffi fuori dal corso mi avevano affidato a una guida tedesca che, sia lui che un altra guida presente, appena uscita dall´acqua mi ha dato consigli per ridurre il consumo e per migliorare ancora...risultato primo tuffo sono dovuta risalire prima degli altri perchè ero in riserva, secondo sono salita come gli altri senza essere in riserva.
                            Appena arrivata a riva il mio istruttore mi è venuto subito incontro persapere com´era andata, se avevo avuto problemi, se mi ero divertita, cosa avevo visto. Fra lui e il mio fidanzato (rimasto a riva per una legera otite) ero subissata dalle domande e non saprei dire chi dei due fosse piú felice di sentirmi blaterare.

                            Quindi ora ti chiederai perchè ho scritto quella frase e perchè voglio fare di nuovo un corso.

                            -Ho scritto quella frase perchè dopo aver letto nel forum moltissimi interventi/commenti contro PADI a dire che ero certificata PADI avevo "paura" di venir additata, nonostante la mia esperienza sia stata favolosa!
                            In realtà ho già deciso che quando vorrò prendere il prossimo brevetto, cercherò il mio isruttore e lo prenderò di nuovo con lui.

                            -Vorrei rifae il corso in modo piú approfondito perchè ci sono delle cose che oggetivamente non riesco ancora a fare perfettamente o che mi mandano in "panico" (es: togliermi la maschera e rimetterla...riempirla svuotarla, ok...ma toglierla a occhi chiusi per via delle lenti a contatto (e quindi al buio) continuando a respirare e non sapendo cosa ho intorno mi manda in palla.
                            Quindi voglio farlo e rifarlo finchè non saprò farlo bene, senza problemi e senza paura.
                            Prima che escano polemiche: l´esercizio riesco a farlo, ma molto lentamente e con pause.e sempre e solo con una mano sulla maschera e una sul attaccata al povero istruttore/buddy che con la sua presenza fisica mi calma....
                            Ciao Gb87.
                            Ammetto di averti citato, ma sei l'ultima di una discreta serie di persone che ... diciamo "tentennano" a dire "Padi".

                            Con questo ti ringrazio tantissimo per aver descritto la tua esperienza positiva in seno a questa didattica, forse la più grande al mondo.

                            Io mi auguro che hai letto tutto il mio lungo intervento - in cui mi sono preso la libertà di citarti (ovviamente senza indicare la discussione per ovvi motivi, non era mia intenzione tirarti in causa ma solo descrivere una certa titubanza che a me è parso di cogliere in tanti non solo in te - forse sbagliando).

                            Nel mio intervento ho scritto, premettendo, in grassetto per sottolineare l'importanza:
                            Ho conosciuto istruttori Padi molto ma molto preparati, persone umane e professionisti bravissimi, penso che, come in tutte le cose, la realtà di Padi è fatta da queste persone d'eccellenza.

                            Quello che ho scritto è vero, Padi è fatta da istruttori molto preparati, con doti umane e professionali di tutto rispetto.
                            La tua esperienza ne è un lodevole esempio.

                            Rimane il fatto che le eccezioni ci sono, ci sono dappertutto ...... Padi non fa eccezione in questo e la grande sua dimensione non gli permette di avere un controllo capillare, questo apre ad alcuni individui che non sono certo come l'esempio virtuoso che hai vissuto tu, anzi ......

                            Io non ho nulla contro Padi, non è una didattica a me affine, ma, io ho avuto il mio percorso e il mio imprinting culturale ..... io in Padi non trovo quello che trovo all'interno della realtà che vivo, come non lo trovo in altre didattiche più strong come la GUE ... non cambio federazione, malgrado non siamo perfetti e, come Padi, come tutte le altre, anche noi abbiamo i nostri (concedimi l'espressione) "panni sporchi", perché mi sento FIAS nel bene e nel male, perché all'interno di FIAS ho tanti amici ecc, ecc non cambio perché malgrado tutto FIAS mi permette di esplorare vari aspetti, nel rispetto delle regole mi ha concesso molta libertà nel fare e quindi continuo ad essere FIAS (un fiero socio).

                            Sono intervenuto perché non trovavo corretto vedere sparare a "zero" contro una didattica molto affine alla mia, da un pulpito che non è proprio (malgrado la tua esperienza virtuosa) senza peccato.

                            E' sbagliato parlare male delle didattiche, voi siete, noi siamo, essi sono ecc, ecc.
                            Ogni didattica ha le sue peculiarità, anche le università non sono uguali, cambiano i professori, cambia l'approccio, a volte il metodo ecc, ecc.
                            Nella subacquea, malgrado tutte le didattiche cercano di sminuire e appiattire il ruolo dell'istruttore, questo conta molto più della didattica stessa.
                            La didattica cerca di rendere uguali i vari istruttori, cercano di raggiungere un utopia, la completa uguaglianza del fattore umano relativo all'istruttore ma questa è solo un utopia.
                            Fare didattica, a qualsiasi livello, è in parte quasi un arte, ognuno ha il suo stile, i suoi colori, la sua predisposizione, sensibilità, attenzione.
                            Un corso per quanto codificato e stretto in standard precisi, sarà sempre il risultato di enne pennellate dell'istruttore e per questo farà sempre la differenza anche in termini umani, di simpatia, di affinità.

                            Tu hai trovato la tua dimensione, come io ho trovato la mia, sono felice di sentirti fiera di essere Padi, bene, queste tue parole sono la più grande ricompensa che potevi fare a persone che hanno dedicato passione per insegnarti quello che sai.

                            Ti ringrazio ancora per il tuo intervento e ti auguro un grosso in bocca al lupo per la tua attività futura.

                            Cordialmente
                            Rana



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                            • #15
                              Originariamente inviato da Rana;
                              il suo super-mesaggio
                              Si Rana, avevo letto il tuo messaggio, e mi scuso se mi sono sentita in causa anche se non evidentemente ero solo l´ultimo esempio.

                              Capisco perfettamente cosa intendevi. La titubanza è normale che sorga, soprattuto all´inizio, quando entri in un forum per leggere le esperienze e le opinioni di chi ha piú esperienza di te e leggi spesso e volentieri che la didattica che ti ha rilasciato il certificato è considerata una schifezza...soprattutto se tu hai avuto una splendida esperienza e non ti sembrava poi questo schifo.
                              Come dici tu io ho avuto un esperienza favolosa grazie a un ottimo insegnante e ad un super diving, e sono certa che l´80% dell´esperienza, soprattutto per chi comincia è legata all´insegnante e al modo in cui ti stimola a progredire.
                              Ci sono persono che imparano meglio con didattiche dure e da marina e altri che invece pensano alla subaquea come un passatempo e divertimento e che non hanno voglia di sentirsi urlare contro o a sentirsi frustrati (ad esempio con insegnanti che ti dicono che tu puoi andare fino a -18 ma non cè niente di bello fino a -30) durante il proprio tempo libero...
                              Ció non toglie che eccezzioni ne esistono ovunque, in tutte le didattiche ci sono buoni e cattivi insegnanti, come tutte le didattiche hanno i pro e i contro.
                              Chi è easy è ti porta subito a vedere il mare e i pesci ma magari semplifica troppo e chi invece puó permettersi di fare 6 mesi di teoria prima di metterti un erogatore in bocca (e poi magari scopri che tu con un erogatore in bocca non riesci a starci ...caso di un amica che mi ha molto colpito quando me lo ha raccontato)

                              Io stò ancora cercando la mia dimensione e probabilmente per questo che vorrei approfondire anche con altre didattiche per capire qual´è quella che fa per me, qual´è il mio modo di intendere la subaquea.

                              Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                              Gb87in acqua non bisogna saper fare un esercizio, bisogna saper risolvere un problema... l'esercizio di togliere e rimettere la maschera non è un esercizio fine a se stesso, ma serve per risolvere un problema....pensi che se prendi una pinnata in faccia la maschera ti venga tolta molto lentamente con delle pause e sempre e solo con una mano sulla maschera e con l'altra attaccata al tuo buddy/istruttore?
                              o se ti si rompe il cinghiolo e tu magari espiri per svuotare qualche goccia e la maschera scappa via cosa fai?
                              Ciao Mercurio,
                              Rispetto la tua opinione e le tue domande legittime, anche se penso di essere una subaque molto diversa da te (anche solo perchè ´l´idea di andare in grotta mi fa rabbrividire)

                              Considera anche che:
                              -Io sono sia miope che astigmatica pertanto una maschera graduata non potrebbe risolvere entrambi i miei problemi alla vista e siccome sono ancora all´inizio del mio percorso non ho voglia di prendermi una maschera con lenti graduate senza essere sicura che quel tipo di maschera sia mio.

                              -Facendo esercizio si impara, il tuo sistema dell´insegnante duro magari ha funzionato con la tua fidanzata ma non lo avrebbe fatto con me.
                              Un approccio meno delicato e paziente mi avrebbe mandato in panico, oppure mi avrebbe fatto sbattere la porta in muso alla subaquea e decidere di non proseguire.
                              Fare l´insegnante è uno dei lavori più dificili perchè bisogna anche capire il carattere della persona che hai davanti.

                              -Il mio problema principale è la sensazione dell´acqua nel naso, è quella che mi manda in panico, Perchè? Perchè anni di nuoto sincronizzato ti insegnano a stare in acqua, a fare tante belle giravolte e tanti begli esercizi ma non ad avere acqua nel naso (dio benedica o maledica il tappanaso). Quindi la sensazione dell´acqua nel naso e del freddo sul viso non mi piaciono, soprattutto se non vedo cosa succede attorno a me. Sott´acqua l´udito è inutile e la vista l´unica cosa che ci aiuta a orientarci e a percepire l´ambiente.

                              -Se mi sucedesse in una situazione di emergenza che farei...se la maschera si sposta e si riempe la svuoto (cosa che so fare e non ho problemi) e se si rompo il cinghiolo fanculo le lenti, occhi aperti-mano sul naso per calmarmi e poi recupero la maschera, oltre al fatto che facendo ricreative ed essendo super all´inizio non avrei una maschera di riserva dovrei comunque risalire....

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