Salviamo Jurassic Beach

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Salviamo Jurassic Beach

    Una storia che ricorda Playa Grande.


    Rubo il titolo ad uno dei miei racconti più amati perché questa storia sembra uscita da lì. Si sta svolgendo adesso, in questi giorni, in un arcipelago forse per noi remoto, ma la sua vicenda è emblematica. Lo è per gli attori, per lo scenario e per le dinamiche che la abitano.
    C’è una baia che ricorda il Paradiso in Terra, con la vegetazione tropicale ai fianchi e alle spalle, costellata di calette dove rivoli e cascate scendono dalle montagne per gettarsi in mare. In fondo alla baia c’è una grande spiaggia attraversata da un piccolo fiume cristallino.

    L’unica presenza umana è rivelata da un villaggio ormai semiabbandonato, dove vivono soltanto diciotto anime. Anime per lo più in pensione o indaffarate altrove. Riposano appena più numerosi i morti nel cimitero, con le sue tombe che guardano l’Oceano Pacifico.
    La spiaggia si popola ogni tanto di surfisti, quasi tutti locali. Turismo di massa e mondo moderno sembravano aver ignorato quest’oasi preistorica che la gente dell’isola chiama affettuosamente Jurassic Beach. Ma il mondo moderno non tollera enclavi di passato, la sua dottrina è crescita, profitto, espansione. A discapito della bellezza e della biodiversità. Il mondo moderno usa tutti i mezzi, dalle minacce alla corruzione, dal sabotaggio alla falsificazione, delle notizie e dei documenti presentati per i suoi scopi.
    Dove si svolge questa storia ve lo dirò più avanti. Sappiate che si svolge sul nostro pianeta. Chi ha letto Caraibi riconoscerà Julian, l’Eroe di Playa Grande e Alvaro, il boss della spiaggia. Perché tutto il mondo è paese davanti alla rapacità, come davanti al riscaldamento globale.

    Foto © Tsuyoshi Satomura


    Un muro di cemento.

    Tra poco su Jurassic Beach lo costruiranno, quel muro. Sarà alto sei metri e mezzo e lungo quasi duecento. Ne volevano erigere uno lungo più del doppio. Sostengono che l’erosione della spiaggia minaccerà il villaggio. Ma non è vero: le foto presentate alla Prefettura di Kagoshima (ecco un altro suggerimento sul luogo) ritraggono la spiaggia nel momento della sua massima erosione dopo un tifone nel 2014. Quel tifone lì fu particolarmente violento. Il massimo della marea coincise col massimo della bassa pressione, con il massimo del vento e col massimo delle onde. E, probabilmente, col massimo dello sfruttamento della sua sabbia, perpetrato in mare e nel letto del fiume cristallino, a beneficio di una compagnia mineraria. Poi la spiaggia ha continuato a espandersi. Quella è l’unica spiaggia del Paese dove è stata fotografata una tartaruga liuto, la specie più grande del mondo (ovviamente in pericolo) nel 2002. Una spiaggia che sembra perfetta per deporre le uova, ma da tempo (stranamente) non vengono censiti nidi di tartaruga....

    La storia è lunga e piena di colpi di scena.

    Ma quello che conta adesso, è firmare la petizione!

    http://change.katoku.org/


    Il resoconto completo (10.000 battute) lo trovate sul mio blog
    https://claudiodimanaoblog.blogspot....sic-beach.html

    Un resoconto più stringato (anche se a pagina intera) è stato pubblicato dal Corriere del Ticino, ma non posso postarlo per ovvi motivi di copyright.

    Se siete d'accordo diffondete i link della petizione.
    Non ci crederete ma è laggiù, nel paese più industrializzato al mondo che hanno un disperato bisogno di noi. Della nostra consapevolezza ambientale.
    Ultima modifica di cidiemme; 20-08-2019, 02:12.
    BLOG
    https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

Riguardo all'autore

Comprimi

cidiemme Per saperne di più su cidiemme

Statistiche comunità

Comprimi

Attualmente sono connessi 122 utenti. 1 utenti e 121 ospiti.

Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 06:45 il 16-01-2023.

Scubaportal su Facebook

Comprimi

Sto operando...
X