Forse dovrei fare apnea?

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  • Forse dovrei fare apnea?

    Ho superato due mesi fa l'esame teorico nel corso di sub open diving di primo livello col sistema SNSI, ed è andata benissimo. Però ho iniziato a fare le immersioni e sono iniziati i problemi. La prima immersione in piscina da 3 metri ok, ho fatto esercizi sott'acqua e tutto bene. Però mi dava molto fastidio il gav, avere i pesi, la muta che mi stritolava e quindi dopo un'ora giù ero già stanchissima. ieri sera la seconda immersione in piscina da 5 metri. Tutto bene gli esercizi in superficie ma quando dovevo scendere giù mi sentivo troppo premuta da tutto e quindi ho deciso di non scendere. Il bello è che mentre facevo degli esercizi di rilassamento, consigliatimi dal mio istruttore, che mi ha fatto anche togliere il gav e aprire la muta per respirare meglio, io guardavo giù e non avevo nessuna paura di scendere sotto. Era solo tutto quel peso addosso che mi limita molto i movimenti e mi fa sentire paralizzata. Io faccio nuoto e quindi sono abituata a muovermi liberamente e quando ho tutta l'attrezzatura da sub addosso mi sento davvero troppo appesantita e anche in acqua non mi sento libera. Quindi ieri sera avevo il desiderio di scendere sotto ma senza gav e senza bombola. Quindi ho pensato che forse sono più portata verso l'apnea che verso quel tipo di immersione. Voi cosa ne dite? Io vorrei capire questo per decidere se andare avanti o fermarmi qui e provare un corso di apnea.
    Più in fondo si scende in fondo al blu abisso e più chiaro diventa il pensiero.

  • #2
    Non posso certo stare nella tua testa, però lasciami consigliarti di prendere il brevetto, ormai ci sei!
    Inoltre, l'attrezzatura che si usa normalmente durante i corsi, non è detto che sia adatta alla persona.
    Considera che esistono GAV a gonfiaggio posteriore, che sono come non avere quasi niente addosso.
    I pesi, con il tempo e la pratica, ne metterai sempre meno e sicuramente ti sentirai di più a tuo agio.
    Ci sarebbe poi il discorso di potersi immergere in ARA senza GAV, ma questo è un discorso particolare e che richiede molta consapevolezza di se.
    Valuta le differenza tra apnea ed immersione con le bombole.
    Nel primo caso sei libera, ed è uno sport fondamentalmente solitario, è una sfida ma, come puoi facilmente capire, il tempo d'immersione e le profondità sono limitate. L'immersione con le bombole è invece qualcosa di più sociale, almeno per come la intendo io, ti permette di stare più tempo e godere di tante cose che non potresti vedere con l'apnea.

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    • #3
      Originariamente inviato da diamanda Visualizza il messaggio
      Ho superato due mesi fa l'esame teorico nel corso di sub open diving di primo livello col sistema SNSI, ed è andata benissimo. Però ho iniziato a fare le immersioni e sono iniziati i problemi. La prima immersione in piscina da 3 metri ok, ho fatto esercizi sott'acqua e tutto bene. Però mi dava molto fastidio il gav, avere i pesi, la muta che mi stritolava e quindi dopo un'ora giù ero già stanchissima. ieri sera la seconda immersione in piscina da 5 metri. Tutto bene gli esercizi in superficie ma quando dovevo scendere giù mi sentivo troppo premuta da tutto e quindi ho deciso di non scendere. Il bello è che mentre facevo degli esercizi di rilassamento, consigliatimi dal mio istruttore, che mi ha fatto anche togliere il gav e aprire la muta per respirare meglio, io guardavo giù e non avevo nessuna paura di scendere sotto. Era solo tutto quel peso addosso che mi limita molto i movimenti e mi fa sentire paralizzata. Io faccio nuoto e quindi sono abituata a muovermi liberamente e quando ho tutta l'attrezzatura da sub addosso mi sento davvero troppo appesantita e anche in acqua non mi sento libera. Quindi ieri sera avevo il desiderio di scendere sotto ma senza gav e senza bombola. Quindi ho pensato che forse sono più portata verso l'apnea che verso quel tipo di immersione. Voi cosa ne dite? Io vorrei capire questo per decidere se andare avanti o fermarmi qui e provare un corso di apnea.
      ​Ciao Diamantina.

      Per primo inizio con il dire complimenti alla struttura dove stai facendo il corso, avere una piscina con una profondità di -5 metri non è cosa comune ma molto rara.

      Non giriamo intorno al problema con ceselli psicologici e teorie di ogni genere.
      I casi sono due:

      * O tu hai una forma di claustrofobia diciamo invalidante, ossia che non ti permette di andare sott'acqua.

      * O quanto hai descritto è causato da un insieme di aspetti relegati all'attrezzatura che stai usando non correttamente calcolati su di te.
      Mi spiego, muta troppo stretta, pesi in eccesso, gav stretto all'eccesso o gonfiato all'eccesso ecc, ecc ...

      Ma sulla prima ipotesi (la claustrofobia) sono molto scettico quasi incredulo - te lo dico chiaramente non ci credo fino a prova contraria.
      Casi di insofferenza all'attrezzatura ne ho visti tanti ma tutti risolti.
      inoltre una reazione simile non mai dovuta a una causa sola ma un insieme di concause che si amplificano in un effetto domino.

      Permettimi di farti le seguenti domande:

      * Hai la certezza che la muta sia di misura corretta ? o ... potrebbe essere plausibile pensare che sia stretta oltre il lecito ?

      * Magari la muta è giusta ma potrebbe stringere sul collo, magari ha un cappuccio stretto e ti senti soffocare ?

      * Il gav quando eri in acqua era gonfio al massimo ? (io sono pronto a scommettere di si - premesso che non scommetto mai) - sei il gav è gonfio al massimo (ritengo che tu usi un modello a Jacket) blocca la respirazione tanto come il manicotto dello strumento per misurare la pressione fa sul braccio quando viene gonfiato.

      * Quanta zavorra stai usando ? Un eccesso di zavorra può comportare che in piscina (acqua dolce) tu debba gonfiare al massimo il gav per restare in superficie e questo ti limiti la respirazione con tutto quello che ne consegue.

      * Il boccaglio dell'erogatore ti da fastidio ? Da senso di nausea ?

      * Hai provato a cambiare maschera magari quella che usi accentua l'effetto tunnel oppure una maschera più luminosa potrebbe aiutarti.

      La prima cosa da fare è un analisi dettagliata di ogni aspetto legato all'attrezzatura, non tralasciare nulla anche il più piccolo dettaglio che ti appare di poco conto può celare un elemento di disturbo che sommandosi ad altri può cagionare questo tuo problema.

      Prima di poter fare qualsiasi considerazione compreso l'eventualità di cambiare attività (con l'apnea) devi essere certa di aver escluso ogni possibile causa legata all'attrezzatura e al suo posizionamento.

      Una volta escluso con certezza che l'attrezzatura è correttamente posizionata, è corretta nelle misure e nelle quantità (quantità di zavorra), l'uso che fai è corretto (il gav jacket non va gonfiato al massimo) ecc, ecc.

      Si può iniziare a lavorare su di te, cercando di capire quali sono i fattori che scatenano queste reazioni da parte tua.

      Tieni presente che l'attrezzatura corretta, corretamente usata e posizionata in acqua non si sente perde il peso e la percezione d'ingombro.

      Ovviamente all'inizio è naturale doversi adattare questo ci sta, non ci sta quello che hai descritto.

      Io ho la convinzione che tu puoi superare questi problemi.

      Per il resto, l'apnea non è un surrogato delle bombole ma una vera a propria disciplina a se stante.
      L'emozioni che da sono talmente differenti che non è possibile dire mi piacciono le bombole mi piace anche l'apnea e vice versa.
      Possono piacere entrambi ma per motivi diversi.

      L'apnea è una disciplina molto più rigorosa delle bombole, una disciplina dove si lavora quasi ed esclusivamente con il proprio io, con se stessi.
      Non trovo corretto passare all'apnea perché non si sa risolvere i problemi che hai descritto, in apnea questi problemi non scompaiono anzi .....

      Se vuoi provare l'apnea per il piacere di confrontarti anche con questa particolare disciplina bene, se passi all'apnea perché non sai risolvere questi problemi secondo me non fai una cosa corretta.

      Un grosso in bocca al lupo.

      Cordialmente
      Rana

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      • #4
        Una prova in mare potrebbe aiutare.....

        "Ma perché con tanti mondi più evoluti, io sono dovuta proprio nascere in questo?"(by Mafalda)

        "Se la vita comincia a quarant'anni, perché diavolo ci mandano con tanto anticipo?" (by Mafalda)

        "Il genio e' genio, si usa secondo istinto, non a cottimo" (cit. Brad)

        "Non tutte le immersioni sono avventure al limite dell'umana sostenibilita'" (cit. Snap)

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        • #5
          Originariamente inviato da Mafaldiver Visualizza il messaggio
          Una prova in mare potrebbe aiutare.....


          Specialmente con acqua molto calda (sì da poter quasi evitare la muta) e, soprattutto che pulluli di vita colorata ...
          Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
          L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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          • #6
            la struttura è ottima, non conosco tutti gli istruttori SNSI, ma so come lavorano: sono impeccabili.

            Io credo che sia un problema psicologico, onestamente.
            ci sono un sacco di cose che iniziano a dare fastidio solo sotto stress: il pianto dei bambini dei vicini, quella di sopra coi tacchi... se non sei sotto stress non te ne accorgi
            oppure te ne freghi.

            non è una critica, è una prospettiva.

            è perfettamente naturale identificare i fattori esterni come causa di un disagio inspiegabile.
            il problema è che identificando il fattore esterno col disagio si rischia di essere fuorviati.

            il tuo potrebbe essere un problema claustrofobico o simile.
            non c'è nulla di sbagliato, va solo identificato, per poterci lavorare.

            io sono agorafobico, per esempio. poco, ma lo sono
            Ultima modifica di cidiemme; 28-04-2016, 22:42.
            BLOG
            https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

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