Ciao a tutti,
post un po´lungo ma per me importante: vi chiedo un parere su una parte di un progetto che sto portando avanti, che spero di riuscire a spiegare per bene, e per il quale certamente raccoglieró critiche ma spero anche un po´ di curiositá.
Il pregresso, dato che nessuno mi conosce sono un AOWD e ho fatto il brevetto circa 13/14 anni fa. Per ragioni personali non ho potuto piú immergermi per circa una decinda d´anni, durante i quali mi sono avvicinato alla fotografia amatoriale. L´anno scorso ho ripreso ad immergermi e chiaramente ho voluto mettermi in condizioni di scattare. Lasciando da parte un attimo la macchina e l´housing, il problema che mi sono trovato ad affrontare come neofita, é stato (come penso molti) sia il costo spropositato dei sistemi di illuminazione subacquei, sia il peso, dato che andando in vacanza lontano con tutta l´attrezzatura da immersioni, far stare nel bagaglio anche l´attrezzatura UWP non é cosa proprio banale (specialmente se si prendono idrovolanti o baracchi simili).
Essendo affezionato ai miei organi, ho deciso di risolvere "da par mi" ed evitarne il commercio.
Prima cosa quindi, mi riferisco a un´idea nata per principianti, o per comunque chi accetta di avere delle limitazioni rispetto a soluzioni "vere" (a beneficio del portafoglio), in primis il fatto di NON riuscire a scattare in campo aperto, ma al massimo su di un´area di circa 2x2m (a seconda della distanza e della luce ambientale).
Seconda cosa, ho dato molta importanza alla portabilitá, sia per il trasporto, sia per il brandeggio.
Il punto cruciale del discorso é stato chiaramente trovare una fonte di luce abbastanza potente, compatta, diffusa ed economica. Praticamente il santo Graal direte voi, ed in effetti é stato abbastanza un mazzo
Long story short, per la parte luci onde ottenere un risultato decente e mantenere i costi bassi, ho testato diversi modelli di torce LED cinesi, scoprendone le varie gabole, ma devo dire anche diversi pregi.
Mi sono preso un luxmetro e ho misurato la potenza reale e la copertura a distanza fissa, ho provato diversi prodotti e ne ho scartati molti.
Poi, beh mi sono immerso e ho provato diverse combinazioni applicando un principio molto semplice: la sovrapposizione.
Sappiate che dopo qualche valutazione, ho scartato i faretti che ho visto citare anche qui, non perché non vadano bene, ma perché mi sono reso conto durante le mie prove, che sono uguali se non peggio (per via dei LED che usano) di altre soluzioni, e quello che si strapaga alla fine é solo lo chassis col montaggio a sfera.
Per le torce invece, come tutti saprete, il problema é la concentrazione del fascio, dato che solo i modelli a fascio stretto sono potenti ed economici, ma normalmente quasi inutilizzabili sia per video che per foto.
Al contempo peró nelle torce troviamo prima i modelli piú recenti e luminosi di LED, abbiamo millemila misure, e una pletora di accessori che nemmeno sapevo esistessero, non ultimi i diffusori (!). Inoltre la concorrenza spietata tiene i prezzi piuttosto accessibili, posto di saper riconoscere il materiale che vale i suoi soldini, dai fondi di magazzino.
Ho risolto realizzando un montaggio snodato con ampio uso di carbonio e alluminio, a 2 o 4 staffe (abbstanza compatto quindi senza problemi di brandeggio) gestendo la sovrapposizione dei fasci secondo necessitá per ottenere o aree fortemente illuminate, o aree piú ampiamente illuminate, con una sorgente virtuale di luce di circa 80 / 100 cm di raggio (abbastanza da ammorbidire le ombre).
Combinando diversi modelli di torce ed accessori, riesco ad avere un´area illuminata abbastanza gestibile, facile (essendo continua) e buona per scattare senza grossi problemi. Di notte va una cannonata, come é immaginabile, di giorno chiaramente bisogna essere sempre entro un paio di metri dal soggetto, e gestire i fasci o usare i diffusori a seconda del soggetto, delle condizioni di luce e della lente/camera che si usa.
I lumen misurati fuori dall´acqua (concedetemi un certo margine di errore dato che non ho preso strumenti scientifici) vanno dai 6.000 ai 10.000 a circa 2 metri di distanza.
Piacevole sorpresa é stato scoprire che con i fasci stretti, limiti il backscatter dato che la zona di ampia illuminazione é lontano dall´obiettivo, quindi la luce riflessa delle particelle in sospensione é meno di quella che si genera con un flash che ha diffusione molto ampia.
Per i bracci, come ho detto, ho utilizzato componentistica in carbonio galleggiante ed alluminio anodizzato, con connettori standard fotografici, a cui posso agganciare praticamente qualsiasi cosa.
Ho sostituito alcune parti suscettibili di corrosione con altre piú resistenti, ottenendo un sistema montato con camera e scafandro, praticamente neutro senza bisogno di galleggianti (se non si usano torce tipo cannone, dato che ho provato un modello da 10.000 lumen cadauna).
Anche se ancora sto risolvendo qualche piccolo problema, direi che tutto sommato ce l´ho fatta
Malgrado le mie non eccelse capacitá di fotografo, sono risucito a fare moltissimi scatti anche carini in condizioni altrimenti inavvicinabili, sempre entro i 30m, spendendo meno di 300 Euro tutto, e usando accessori che avrei comunque comprato (almeno una torcia l´abbiamo tutti no?) quindi con un bilancio paragonabile a sistemi entry con singola fonte di luce NON continua, quindi utilizzabili solo per fotografia tradizionale.
La cosa carina é che le parti sono proprio standard, nel senso che quando non mi immergo, riuso le stesse cose per altro, quindi in ogni caso se calcolo la spesa complessiva direi che per un neofita é una interessante possibilitá.
Ora, forse vi sorprenderá ma rilasceró presto le varie informazioni su di un sito che sto preparando.
Ho deciso infatti che il sistema di per se sará open e disponibile per tutti.
Ho peró ancora bisogno di testare dettagli e nello spirito open appunto, dell´iniziativa, volevo sapere cosa ne pensa una platea qualificata come la vostra.
Sottolineo per chiudere che l´idea NON vuole sostituire nulla, ma essere una soluzione alternativa pratica per chi vuole cominciare a farsi le ossa, o per chi magari vuole portarsi appresso la sua attrezzatura, ma fa fatica per via delle mille limitazioni in termini di peso e fragilitá.
Che ne dite? Siate pure sinceri, posso immaginare che la cosa susciti un certo scetticismo, ma devo dire che con i suoi limiti, funziona piuttosto bene.
Un saluto cordiale
Lorenzo
post un po´lungo ma per me importante: vi chiedo un parere su una parte di un progetto che sto portando avanti, che spero di riuscire a spiegare per bene, e per il quale certamente raccoglieró critiche ma spero anche un po´ di curiositá.
Il pregresso, dato che nessuno mi conosce sono un AOWD e ho fatto il brevetto circa 13/14 anni fa. Per ragioni personali non ho potuto piú immergermi per circa una decinda d´anni, durante i quali mi sono avvicinato alla fotografia amatoriale. L´anno scorso ho ripreso ad immergermi e chiaramente ho voluto mettermi in condizioni di scattare. Lasciando da parte un attimo la macchina e l´housing, il problema che mi sono trovato ad affrontare come neofita, é stato (come penso molti) sia il costo spropositato dei sistemi di illuminazione subacquei, sia il peso, dato che andando in vacanza lontano con tutta l´attrezzatura da immersioni, far stare nel bagaglio anche l´attrezzatura UWP non é cosa proprio banale (specialmente se si prendono idrovolanti o baracchi simili).
Essendo affezionato ai miei organi, ho deciso di risolvere "da par mi" ed evitarne il commercio.
Prima cosa quindi, mi riferisco a un´idea nata per principianti, o per comunque chi accetta di avere delle limitazioni rispetto a soluzioni "vere" (a beneficio del portafoglio), in primis il fatto di NON riuscire a scattare in campo aperto, ma al massimo su di un´area di circa 2x2m (a seconda della distanza e della luce ambientale).
Seconda cosa, ho dato molta importanza alla portabilitá, sia per il trasporto, sia per il brandeggio.
Il punto cruciale del discorso é stato chiaramente trovare una fonte di luce abbastanza potente, compatta, diffusa ed economica. Praticamente il santo Graal direte voi, ed in effetti é stato abbastanza un mazzo
Long story short, per la parte luci onde ottenere un risultato decente e mantenere i costi bassi, ho testato diversi modelli di torce LED cinesi, scoprendone le varie gabole, ma devo dire anche diversi pregi.
Mi sono preso un luxmetro e ho misurato la potenza reale e la copertura a distanza fissa, ho provato diversi prodotti e ne ho scartati molti.
Poi, beh mi sono immerso e ho provato diverse combinazioni applicando un principio molto semplice: la sovrapposizione.
Sappiate che dopo qualche valutazione, ho scartato i faretti che ho visto citare anche qui, non perché non vadano bene, ma perché mi sono reso conto durante le mie prove, che sono uguali se non peggio (per via dei LED che usano) di altre soluzioni, e quello che si strapaga alla fine é solo lo chassis col montaggio a sfera.
Per le torce invece, come tutti saprete, il problema é la concentrazione del fascio, dato che solo i modelli a fascio stretto sono potenti ed economici, ma normalmente quasi inutilizzabili sia per video che per foto.
Al contempo peró nelle torce troviamo prima i modelli piú recenti e luminosi di LED, abbiamo millemila misure, e una pletora di accessori che nemmeno sapevo esistessero, non ultimi i diffusori (!). Inoltre la concorrenza spietata tiene i prezzi piuttosto accessibili, posto di saper riconoscere il materiale che vale i suoi soldini, dai fondi di magazzino.
Ho risolto realizzando un montaggio snodato con ampio uso di carbonio e alluminio, a 2 o 4 staffe (abbstanza compatto quindi senza problemi di brandeggio) gestendo la sovrapposizione dei fasci secondo necessitá per ottenere o aree fortemente illuminate, o aree piú ampiamente illuminate, con una sorgente virtuale di luce di circa 80 / 100 cm di raggio (abbastanza da ammorbidire le ombre).
Combinando diversi modelli di torce ed accessori, riesco ad avere un´area illuminata abbastanza gestibile, facile (essendo continua) e buona per scattare senza grossi problemi. Di notte va una cannonata, come é immaginabile, di giorno chiaramente bisogna essere sempre entro un paio di metri dal soggetto, e gestire i fasci o usare i diffusori a seconda del soggetto, delle condizioni di luce e della lente/camera che si usa.
I lumen misurati fuori dall´acqua (concedetemi un certo margine di errore dato che non ho preso strumenti scientifici) vanno dai 6.000 ai 10.000 a circa 2 metri di distanza.
Piacevole sorpresa é stato scoprire che con i fasci stretti, limiti il backscatter dato che la zona di ampia illuminazione é lontano dall´obiettivo, quindi la luce riflessa delle particelle in sospensione é meno di quella che si genera con un flash che ha diffusione molto ampia.
Per i bracci, come ho detto, ho utilizzato componentistica in carbonio galleggiante ed alluminio anodizzato, con connettori standard fotografici, a cui posso agganciare praticamente qualsiasi cosa.
Ho sostituito alcune parti suscettibili di corrosione con altre piú resistenti, ottenendo un sistema montato con camera e scafandro, praticamente neutro senza bisogno di galleggianti (se non si usano torce tipo cannone, dato che ho provato un modello da 10.000 lumen cadauna).
Anche se ancora sto risolvendo qualche piccolo problema, direi che tutto sommato ce l´ho fatta
Malgrado le mie non eccelse capacitá di fotografo, sono risucito a fare moltissimi scatti anche carini in condizioni altrimenti inavvicinabili, sempre entro i 30m, spendendo meno di 300 Euro tutto, e usando accessori che avrei comunque comprato (almeno una torcia l´abbiamo tutti no?) quindi con un bilancio paragonabile a sistemi entry con singola fonte di luce NON continua, quindi utilizzabili solo per fotografia tradizionale.
La cosa carina é che le parti sono proprio standard, nel senso che quando non mi immergo, riuso le stesse cose per altro, quindi in ogni caso se calcolo la spesa complessiva direi che per un neofita é una interessante possibilitá.
Ora, forse vi sorprenderá ma rilasceró presto le varie informazioni su di un sito che sto preparando.
Ho deciso infatti che il sistema di per se sará open e disponibile per tutti.
Ho peró ancora bisogno di testare dettagli e nello spirito open appunto, dell´iniziativa, volevo sapere cosa ne pensa una platea qualificata come la vostra.
Sottolineo per chiudere che l´idea NON vuole sostituire nulla, ma essere una soluzione alternativa pratica per chi vuole cominciare a farsi le ossa, o per chi magari vuole portarsi appresso la sua attrezzatura, ma fa fatica per via delle mille limitazioni in termini di peso e fragilitá.
Che ne dite? Siate pure sinceri, posso immaginare che la cosa susciti un certo scetticismo, ma devo dire che con i suoi limiti, funziona piuttosto bene.
Un saluto cordiale
Lorenzo
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