Scusate, ma la pulizia ad ultrasuoni funziona proprio grazie alla cavitazione. E' esattamente questa, o meglio le bolle che implodono a generare l'energia (forza d'urto) che attacca fisicamente la superficie da pulire. La tensione superficiale del liquido influenza moltissimo la cavitazione, per questo si tende ad usare una soluzione con bassa tensione superficiale.
In contemporanea, a seconda del liquido, esiste anche un attacco chimico...
La temperatura ha un notevole effetto sul fenomeno, favorendo sia la cavitazione che le eventuali reazioni chimiche.
A seconda dell'aggressività della soluzione, del tempo, della temperatura e della composizione della soluzione stessa, anche i metalli vengono aggrediti.
Quindi non stento a credere che con pulitori molto potenti ed efficienti (ad esempio quelli sweep) per un tempo sufficientemente lungo, i metalli più delicati possano facilmente disgregarsi, specialmente se la vasca è di quelle con riscaldamento e si usa una soluzione detergente aggressiva.
Le vaschette per i gioielli, di solito, non hanno sufficiente energia per l'alluminio, mentre quelle per la pulizia professionali o semiprofessionali si.
In contemporanea, a seconda del liquido, esiste anche un attacco chimico...
La temperatura ha un notevole effetto sul fenomeno, favorendo sia la cavitazione che le eventuali reazioni chimiche.
A seconda dell'aggressività della soluzione, del tempo, della temperatura e della composizione della soluzione stessa, anche i metalli vengono aggrediti.
Quindi non stento a credere che con pulitori molto potenti ed efficienti (ad esempio quelli sweep) per un tempo sufficientemente lungo, i metalli più delicati possano facilmente disgregarsi, specialmente se la vasca è di quelle con riscaldamento e si usa una soluzione detergente aggressiva.
Le vaschette per i gioielli, di solito, non hanno sufficiente energia per l'alluminio, mentre quelle per la pulizia professionali o semiprofessionali si.
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