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  • #61
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    Una volta, all'estero, l'italiano era quello col freeshark 747
    Non fatico a crederci, c'e' stato un periodo che andava molto. E parlando genericamente, noi italiani siamo "sensibili" alle mode, non c'e' niente da fare

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    • #62
      Ho guardato due volte il video perchè l'audio e molto basso (poi non ero in acqua quindi ho seguito il consiglio di Sun Tzu: Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittora è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probalità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia. Dovrebbe essere una roba così....) , allora, come avrete capito io non sono un federale quindi per me è stata la prima volta che vedevo effettivamente le abilità che deve avere un federato.
      Morale, pensavo peggio, molti esercizi sono molto belli ed importanti (forse il video dovrebbero vederlo anche i capi supremi di altre didattiche).
      Altri invece li percepisco come inutili, altri addirittura pericolosi, ma non avendoli assimilati da un istruttore magari mi manca la spiegazione pratica che mi faccia capire il perchè te li facciano fare, spiego, "l'imposizione" delle mani è una roba inguardabile, come gli spostamenti su e giù o all'indietro sempre con ausilio di arti superiori in posizioni abbastanza particolari del corpo, però è anche vero che all'epoca le pinne non erano come le nostre e non so quanto fossero efficaci nel back fin o negli spostamenti a elicottero o simili (in ogni caso per me vale il dogma, le mani non si usano per gli spostamenti, punto), altra cosa, il tuffarsi con un bibo da un trampolo di 2-3 metri a molla con la maschera oscurata (o mi sembra oscurata), perchè un trampolo così? Evoluzione della specie? Questo lo vedo solo come potenzialmente letale..soprattutto con maschera oscurata.
      Per tutto il resto invece tanto di cappello.
      Discorso nodi, vengono affrontati anche in altre didattiche o almeno nel il mio open mi sono stati insegnati, gassa, bandiera e bitta sicuramente.
      Buone bolle a tutti!!!
      http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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      • #63
        firer84 credo che oggi non si usi piu' il tuffo da trampolo a molla, quantomeno da me mai fatto o visto, ma casomai passo del gigante da bordo piscina.
        Circa l'uso degli arti superiori, fa parte della liturgia della capovolta

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        • #64
          Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
          firer84 credo che oggi non si usi piu' il tuffo da trampolo a molla, quantomeno da me mai fatto o visto, ma casomai passo del gigante da bordo piscina.
          Circa l'uso degli arti superiori, fa parte della liturgia della capovolta
          La liturgia della capovolta mi ha fatto morire

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          • #65
            firer84 L'uso degli arti superiori cosi come la tecnica dell'opposizione della braccia nasce principalmente negli esercizi di apnea come puoi vedere al minuto 11, ma la si usa anche per lavorare sull'acquaticità, come nel caso delle ruote, o delle capovolte, anche con gruppo ara, o per fare particolari esercizi, come le prove di affanno durante lo spostamento di carichi pesanti, e parlo di cinture con 8/10kg o più (vedi minuto 32)...

            Senza gav come ai tempi, o con gav scarico come negli esercizi in piscina attuali, stai sereno che usi ti trovi ad aver bisogno delle mani, in quanto i polmoni hanno massimo 6lt...in pratica meno...

            Poi sul fatto che per gironzolare e girarsi le mani non servano siamo d'accordo tutti...credo... :-D

            Con ciò sorrido quando sento "altri talebani", che si auto-flagellano, e si amputano le mani, quando anche le mani sono parte del nostro corpo e possono tornare utili anche in acqua, per fare movimenti più efficienti e corretti o in determinate situazioni...oppure rido di gusto quando ne vedo altri, ad esempio in side-mount (che secondo me è la massima espressione dell'immersione in libertà), rigidi come tavole per mantenere la posizione a 4 di bastoni perché il guru di turno ha detto così...

            Che dire? Ognuno didattica ha le sue malattie...ma come sempre tutti gli estremismi lasciano il tempo che trovano...

            Nota: Con il mio commento di sopra non voglio dire che non si debbano conoscere il back-kick o l'elicottero, se hai le mani occupate tornano utili, ma saper usare anche le mani, correttamente, sicuramente non fa male, sopratutto in situazioni di forte spinta negativa.

            Tonnetto

            ps: Sul tuffo dal trampolino mi trovi d'accordo, e fortunatamente non si fa più
            Ultima modifica di Tonnetto; 01-09-2020, 11:46.
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            • #66
              Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

              Che dire? Ognuno didattica ha le sue malattie...ma come sempre tutti gli estremismi lasciano il tempo che trovano...
              Pienamente d'accordo, anche al di la' della subacquea

              Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
              ps: Sul tuffo dal trampolino mi trovi d'accordo, e fortunatamente non si fa più
              Ok, allora non solo da me, stavo iniziando a pensare che fossimo federali di serie B

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              • #67
                Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
                Pienamente d'accordo, anche al di la' della subacquea

                Ok, allora non solo da me, stavo iniziando a pensare che fossimo federali di serie B
                Vabbé alla fine del tuffo dal trampolino, se non si fa gli spiritosi non vibra neanche tanto, ma se ne può fare a meno...

                Ma in passato si facevano cose ben più pericolose... tipo risalire da 30mt in espirazione controllata... in pratica come facevano i sommergibilisti in caso di avaria per capirci... oppure, per la felicità dei dentisti, respirare dalla bombola senza primo stadio...

                Ma come sempre ognuno è figlio del suo tempo...magari in passato, visto che sin da subito si era abilitati a 50mt la possibilità di finire la bombola per spavalderia ed inesperienza era più probabile ...



                Tonnetto
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                • #68
                  Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

                  Vabbé alla fine del tuffo dal trampolino, se non si fa gli spiritosi non vibra neanche tanto, ma se ne può fare a meno...

                  Ma in passato si facevano cose ben più pericolose... tipo risalire da 30mt in espirazione controllata... in pratica come facevano i sommergibilisti in caso di avaria per capirci... oppure, per la felicità dei dentisti, respirare dalla bombola senza primo stadio...

                  Ma come sempre ognuno è figlio del suo tempo...magari in passato, visto che sin da subito si era abilitati a 50mt la possibilità di finire la bombola per spavalderia ed inesperienza era più probabile ...



                  Tonnetto
                  Si, vero, c'e' uno degli istruttori storici qui da me che ogni tanto ci racconta di quando lui era allievo. Allora il corso era davvero militarizzato come impostazione, roba che gia' le assenze dalla teoria erano motivo di cacciata dal corso. Poi si, c'erano 'ste prove da saggio ginnico del periodo del ventennio, mancava solo il tuffo attraverso il cerchio di fuoco ripreso dall'Istituto Luce... Ma appunto, considerando dove la Federazione affonda le proprie radici, ci sta che fosse cosi', lo capisco. E anche in funzione di quel periodo storico della subacquea penso che fosse necessario. Era davvero un mondo inesplorato, e non mi riferisco solo al mare. La tecnologia impiegata, gli studi medici, le procedure, gli stessi rischi... era tutto un unico terreno sconosciuto, o di cui si sapeva molto poco e parzialmente.
                  Minchia, respirare dalla bombola sparata diretta a 200 bar....apri poco poco il rubinetto, ma sai comunque cosa ti arriva
                  L'esercizio sull'affanno. io sinceramente l'ho trovato utile e molto interessante. Al di la' del suo scopo primario, la gestione e la risoluzione di una respirazione errata e quindi fonte di pericolo, mi ha insegnato una tecnica che magari non usero' mai, e lo spero, ma che e' davvero molto utile in caso ci si trovi a dover gestire un peso notevole senza poter contare sul proprio gav
                  Ultima modifica di Steinoff; 01-09-2020, 13:01.

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                  • #69
                    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
                    Ma in passato si facevano cose ben più pericolose... tipo risalire da 30mt in espirazione controllata... in pratica come facevano i sommergibilisti in caso di avaria per capirci... oppure, per la felicità dei dentisti, respirare dalla bombola senza primo stadio...
                    Diventai istruttore F.I.A.S. nel 1998 all'esame nazionale F.I.A.S. tenutosi all'Elba.
                    In quella seduta di esami c'era tra le prove anche la risalita da -30 a -15 metri, senza erogatore > in espirazione, esercizio in seguito tolto proprio per la potenziale pericolosità.
                    Pare effettivamente che qualche allievo sia andato incontro ad una sovradistensione polmonare e questo a spinto la federazione a togliere questo esercizio tra quelli richiesti all'esame istruttore.
                    Io lo feci e non ho avuto problemi, ne io ne gli altri del corso istruttori ma ammetto che il pericolo è reale.

                    Al giorno d'oggi "la risalita in espirazione" non rappresenta assolutamente più un opzione reale da mettere in atto qualora qualcosa si rompe o va male.

                    Ragion per cui io la considero obsoleta e per questo, al giorno d'oggi, non la considero necessaria alla luce dei pericoli a cui espone l'allievo.

                    In passato negli anni 60 (1960) il contesto era diverso, ci si immergeva con la riserva, spesso in solitaria, con un mono stadio ..... le risalite dal fondo senza erogatore causate da un fine aria erano eventi all'ordine del giorno, pertanto questa manovra era effettivamente necessaria, anche se per impararla esponeva l'allievo ad un pericolo.

                    Secondo me non ha senso parlare degli esercizi mostrati in quello storico filmato di Marcante senza tenere conto del periodo storico e del modo in cui all'ora ci si doveva immergere.
                    Oggi quel contesto è radicalmente cambiato.

                    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
                    Ma come sempre ognuno è figlio del suo tempo...magari in passato, visto che sin da subito si era abilitati a 50mt la possibilità di finire la bombola per spavalderia ed inesperienza era più probabile ...
                    Questo non so dirlo, è un processo alle intenzioni, forse è stato cosi, forse le cose non sono andate in questo modo.
                    Erano tempi in cui non c'erano le attrezzature di oggi, le conoscenze di oggi, l'esperienza collettiva di oggi.
                    In quegli anni tutto doveva essere creato anche la didattica, i subacquei brevettati erano di fatto "pionieri" di una nuova frontiera pertanto dovevano avere anche una buona dose di "fegato" dato che inevitabilmente dovevano accettare un grado di rischio molto più alto di quello che oggi, anche il più spavaldo subacqueo è disposto ad accettare.

                    I corsi seguono l'evoluzione non solo della tecnica, del modo di immergersi, delle nozioni ma anche della società.
                    Un tempo era necessario un corso come quello mostrato nel video storico in quanto durante il corso l'allievo doveva capire se la subacquea faceva per lui, se lui era sufficientemente motivato per accettare i rischi che questa attività comportava in quegli anni.
                    Il corso era duro fisicamente perché c'era bisogno di una preparazione di base a livello del fisico maggiore, che oggi non è più necessaria, era duro psicologicamente perché lo stress legato alle situazioni di emergenza era un aspetto che si ripeteva nell'attività di un subacqueo che si immergeva in quelle condizioni.

                    Oggi quel tipo di addestramento non è necessario, primo perché oggi le cose da mettere a fuoco durante un corso subacqueo sono altre, oggi non c'è bisogno di una preparazione fisica di livello atletico, altrimenti 80% degli allievi non potrebbero essere accettati.
                    A quei tempi la subacquea era un sport atletico di nicchia, estremo, praticato solo dagli appassionati, oggi è un'attività ludica facile e aperta a tutti almeno nel primo livello.

                    Io penso che sia stato giusto cambiare, su questo non ho il minimo dubbio, anche se, il cambiamento che vedo io è stato un po troppo spinto dall'altra "parte" mi spiego:
                    le federazioni (in primis la F.I.P.S.A.S. e poi la F.I.A.S.) nel cambiare hanno ... come posso dire "buttato via il bambino con l'acqua sporca".
                    Non hanno saputo difendere il loro passato, la loro esperienza, che non vuol dire non accettare il cambiamento ma saperlo coniugare con quanto di buono si faceva e c'era tanto di buono che è stato abbandonato e questo mi dispiace.

                    Non posso parlare per la F.I.P.S.A.S. che non conosco salvo per quello che leggo negli interventi, e quindi parlo per la F.I.A.S. che conosco da tanti anni, è vero facciamo più piscina rispetto ad altre didattiche, ma, ci siamo seduti dal punto di vista dell'acquaticità, anche noi cediamo davanti alla scorciatoia data dall'uso eccessivo di zavorra, spesso come istruttori abbiamo dimenticato il significato di alcuni esercizi di base a corpo libero che facciamo fare senza eccessiva convinzione.
                    Tutto questo ha impoverito il "know-how" che poteva vantare un federale.

                    Per questo mi sono buttato anima e corpo nel proporre e divulgare quella che era la corretta tecnica senza gav, che sicuramente rappresenta quanto di meglio avevamo dal punto di vista della tecnica.

                    Io penso che quei filmati storici devono rimanere nel cuore di tutti noi subacquei italiani perché ci ricordano le nostre gloriose origini, ma non possono più essere le linee guida di una didattica moderna che deve muoversi in un contesto completamente differente.
                    Detto questo auspico che noi federali (F.I.P.S.A.S. e F.I.A.S.) riusciamo a comprendere l'importanza di valorizzare l'acquaticità di un subacqueo che rappresenta il vero valore aggiunto che noi possiamo offrire, purtroppo non sempre chi si iscrive ai nostri corsi ne giova perché, purtroppo, molte nozioni e tecniche necessarie a questo fine si sono dimenticate a tal punto che non sono arrivate più nel percorso formativo degli istruttori stessi.

                    Lo so la critica che muovo è dura ma trovo che dirsi le cose come stanno sia il miglior modo per andare avanti ed operare sempre al meglio.

                    Cordialmente
                    Rana


                    Ultima modifica di RANA; 01-09-2020, 13:13.

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