Aqualung Titan

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  • darkfire
    ha risposto
    ma si...l'importante è trovare quello che ci fa stare in maggiori condizioni di confort.
    Un caro saluto a tutti

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  • pirla di turno
    ha risposto
    poi ohhh, ognuno fa come gli pare ci mancherebbe, ancora siamo in democrazia e oguno spnede i suoi soldi come meglio crede

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  • pirla di turno
    ha risposto
    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    beh, spiacente, titave... ma la differenza di erogazione e di sforzo respiratorio di questi erogatori è già ben evidente respirandoli a secco e aumenta solo, se li respiri in profondità. Come già detto sicuramente tutti forniscono ben di più di quanto richiesto dalle norme internazionali... ma la differente erogazione è molto evidente. Se ti capita, montali fianco a fianco e provali... anche senza immergerti.

    Su scubadiving punto com hanno, ad esempio, provato vari erogatori a diverse profondità (in piedi) misurando il differente sforzo respiratorio (espresso in joule/litro) e le differenze sono notevoli: ad esempio l'XL4 della APEKS ottiene a qualsiasi profondità di test (fino a 60 metri in aria) uno sforzo respiratorio minore di 1 joule/litro. Dove il mares xr si piazza tra 1.5 e 1.7 joule/litro. Il core, che è il fratello del titan, con la manopola di regolazione dello sforzo ha i medesimi valori fino ai 50 metri, ai 60 metri si piazza tra 1.1 e 1.5.
    Il G260 in teoria uguale all'XL4 ma quello che ho provato io era ben diverso (magari aveva bisogno di una revisione).
    L'A700 che dovrebbe esser meglio dell'S600 si piazza a 1.5 joule di sforzo già a 40 metri.
    Quindi che vi siano differenze, anche notevoli, pur rispettando le normative è evidente.

    PS: tutti gli erogatori che ho provato, tranne che il G260 ed i miei s600 erano nuovi di pacca, appena usciti dalla confezione e mai entrati in acqua

    interessanti questi confronti, queste prove, non c'è dubbio

    https://www.scubadiving.com/testing-...athing-machine

    non per questo adesso mi fionderò a comprare un Apeks o l'Aqualung, anche io ho fatto vari test in acqua ( e non a secco, solo sulla carta ) e fu proprio in uno di questi, anni fa, che decisi di usare solo gli scubatec da allora in poi, li usavo già sporadicamente, con le decompressive, con l'octopus quando serviva usarlo e poi voli provare sulla mia pelle come si comportavano in profondità con l'aria, perchè vedevo che andavano bene, era ovvio, ma volevo vedere come andavano in profndità. li provai al mare a 50 e passa metri, li confrontai nello stesso istante con scubapro e apeks e non ci trovai nessuna differenza. non erano migliori, andavano uguale, forse addirittura un pochino meglio degli altri. e allora perchè spendere di più per erogatori uguali e meno semplici da revisionare, tipo apeks, quando avevo a portata di mano un prodotto italiano validissimo ed a poco prezzo? allora costavano poco, oggi il giusto.
    e feci il confronto usando un normalissimo F20 ( pistone bilanciato senza "antifrezee" ) che funzionava bene in aria anche molto oltre i 50 metri sia al mare che al lago.

    ti posso dire chhe gli scubatec a 50 metri stanno tra 1.1 e 1.3 di sforzo ... ma sopratutto che funzionano! e questo conta per me.
    Da allora uso solo scubatec, prima anche scubatec, e da quando provai l'F30 ... non ce n'era per nessuno. funzionano, anche a 80 metri in aria, cosa vuoi di più? un lucano .... ?

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  • Mercurio90
    ha risposto
    Io ho sia G260 che S600 entrambi su MK25 evo, li sento molto morbidi, paragonabili a xtx200, forse il G260 leggermente meno, ma penso sia più una sensazione. Secondo me più che durezza è il tipo di erogazione. Per esempio il mares che non ha nessuna regolazione ma sfrutta solo effetto venturi da molta aria, in un modo che a me non piace. Sono comunque contento che tu abbia trovato il tuo erogatore

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  • RANA
    ha risposto
    Ciao Darkfire.

    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    beh, spiacente, titave... ma la differenza di erogazione e di sforzo respiratorio di questi erogatori è già ben evidente respirandoli a secco e aumenta solo, se li respiri in profondità. Come già detto sicuramente tutti forniscono ben di più di quanto richiesto dalle norme internazionali... ma la differente erogazione è molto evidente. Se ti capita, montali fianco a fianco e provali... anche senza immergerti.
    Rispetto le tue convinzioni ma io non condivido quello che hai scritto.
    ​Non condivido perché tu, di fatto leggendo quanto hai scritto, descrivi una situazione oggettiva in cui si evincono delle differenze sostanziali.
    Io, al contrario di te, dico:
    ci sono delle percezioni differenti tra i vari erogatori, questo l'ho riscontrato anch'io ma queste non sono sostanziali.
    Soprattutto al giorno d'oggi dove, tutti gli erogatori, compreso quelli citati in questa discussione, hanno passato tutti la certificazione europea, come minimo.
    Personalmente ritengo che percezioni differenti rientrano in ciò che è il gusto personale, c'è chi ama gli Apex, chi i Poseidon, ecc, ecc.
    Di oggettivo ritengo che quello che puoi fare con uno qualsiasi degli erogatori citati lo fai anche con tutti gli altri, viceversa quello che non puoi fare con uno degli erogatori citati non si può fare neanche con gli altri.
    E' una mera questione di "gusto" a te piace l'erogazione del Aqualung Titan, benissimo ci sta, non mi stupisce, ne ho motivi per non crederci, ma con ciò non trovo in questo erogatore motivi per considerarlo migliore degli altri citati.

    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    Su scubadiving punto com hanno, ad esempio, provato vari erogatori a diverse profondità (in piedi) misurando il differente sforzo respiratorio (espresso in joule/litro) e le differenze sono notevoli: ad esempio l'XL4 della APEKS ottiene a qualsiasi profondità di test (fino a 60 metri in aria) uno sforzo respiratorio minore di 1 joule/litro. Dove il mares xr si piazza tra 1.5 e 1.7 joule/litro. Il core, che è il fratello del titan, con la manopola di regolazione dello sforzo ha i medesimi valori fino ai 50 metri, ai 60 metri si piazza tra 1.1 e 1.5.
    Il G260 in teoria uguale all'XL4 ma quello che ho provato io era ben diverso (magari aveva bisogno di una revisione).
    L'A700 che dovrebbe esser meglio dell'S600 si piazza a 1.5 joule di sforzo già a 40 metri.
    Quindi che vi siano differenze, anche notevoli, pur rispettando le normative è evidente.
    Ho provato ad aprire il sito citato ma non ci sono riuscito, non riesco a leggere lo studio da cui citi i relativi sforzi.
    Puoi per cortesia postare proprio il link ?
    Vorrei leggere quanto c'è scritto.

    Scusa ma io non riesco, sulla base della mia esperienza a riscontrare queste asserite differenze anche notevoli.

    Il G250 è un erogatore che ha fatto scuola, la cui morbidezza è proverbiale.
    I Mares hanno una portata d'aria impressionante.
    Gli Apeks il giudizio è più che eccellente.
    Scubatec li ho usati e posso solo che parlarne bene - rapporto qualità/costo il massimo.
    I Poseidon sono particolari ma anche questi sono erogatori che hanno fatto la storia.

    Credimi non riesco a trovare queste asserite differenze anche notevoli.

    Sospendo il giudizio per leggere la fonte che citi giusto per correttezza.

    Cordialmente
    Rana

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  • titave
    ha risposto
    Fai bene a restare della tua idea.
    E fai bene ad usarli.
    Io resto della mia idea ed è giusto così.
    Ciao
    Tita

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  • darkfire
    ha risposto
    beh, spiacente, titave... ma la differenza di erogazione e di sforzo respiratorio di questi erogatori è già ben evidente respirandoli a secco e aumenta solo, se li respiri in profondità. Come già detto sicuramente tutti forniscono ben di più di quanto richiesto dalle norme internazionali... ma la differente erogazione è molto evidente. Se ti capita, montali fianco a fianco e provali... anche senza immergerti.

    Su scubadiving punto com hanno, ad esempio, provato vari erogatori a diverse profondità (in piedi) misurando il differente sforzo respiratorio (espresso in joule/litro) e le differenze sono notevoli: ad esempio l'XL4 della APEKS ottiene a qualsiasi profondità di test (fino a 60 metri in aria) uno sforzo respiratorio minore di 1 joule/litro. Dove il mares xr si piazza tra 1.5 e 1.7 joule/litro. Il core, che è il fratello del titan, con la manopola di regolazione dello sforzo ha i medesimi valori fino ai 50 metri, ai 60 metri si piazza tra 1.1 e 1.5.
    Il G260 in teoria uguale all'XL4 ma quello che ho provato io era ben diverso (magari aveva bisogno di una revisione).
    L'A700 che dovrebbe esser meglio dell'S600 si piazza a 1.5 joule di sforzo già a 40 metri.
    Quindi che vi siano differenze, anche notevoli, pur rispettando le normative è evidente.

    PS: tutti gli erogatori che ho provato, tranne che il G260 ed i miei s600 erano nuovi di pacca, appena usciti dalla confezione e mai entrati in acqua
    Ultima modifica di darkfire; 05-02-2019, 01:53.

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  • titave
    ha risposto
    Ciao
    che Aqualung Tital Lx sia un buon erogatore non lo metto in dubbio....valvola bilanciata, costruzione recente, bello semplice, ecc. tutto come deve essere.
    Che vada meglio degli analoghi Apeks, Scubapro, Scubatec, ecc. sinceramente no, semplicemente perchè sono del tutto sovrapponibili.
    Che tu ti sia trovato meglio ci sta sicuramente!
    Ed hai fatto bene a sostituire i tuoi erogatori precedenti con questi....perchè no!
    Tita


    ps. non mi piace il primo stadio....sovrapporre plastica all'ottone cromato è tanto bello quanto stupido!

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  • pirla di turno
    ha risposto
    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    Dello scubatec non ricordo le sigle, visto che era quello che mi era piaciuto meno e quindi l'avevo rapidamente restituito senza tanto interesse.
    Ah ecco ... grazie.

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  • darkfire
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio
    Comunque il Titan non è progettato per acque fredde. L'ho usato ed ha funzionato bene, ma non ha il circuito anti-freeze quindi non è da prendere in considerazione per quelle (in tal caso il core o il legend, magari lx ma a quel punto andrei sugli apeks: siccome a me i laghi non dicono nulla, mi sono reso conto che è inutile avere un primo stadio con l'antifreeze, perché difficilmente andrei a farvi un'immersione).

    Dello scubatec non ricordo le sigle, visto che era quello che mi era piaciuto meno e quindi l'avevo rapidamente restituito senza tanto interesse.

    PS: sull'usare tantissimi anni erogatori vecchi io non lo farei, dopo aver visto un erogatore vecchio criccarsi ed esplodere in acqua ad un altro sub (ne ho già parlato in un altro thread). Potrà essere revisionato alla perfezione ma dopo aver visto le frustate sulle braccia che ha tirato al proprietario non vorrei averlo in bocca, nella malaugurata ipotesi.

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  • paolo55
    ha risposto
    Io amo i poseidon jetstream e uso da 26 anni un aga divator che ora e' accoppiato ad un primo stadio mk25. Saltuariamente uso altri erogatori di famiglia che funzionano da anni fra cui un xtx 200 ed i kirby morgan di mia moglie che li usa da 25 anni.
    Al di la delle preferenze di erogazione che mi fanno scegliere i soliti plasticoni con lo scarico laterale devo dire che se sono meccanicamente a posto tutti gli erogatori citati permettono di fare immersioni fonde ad aria senza manifestare criticita'.
    Tutte le volte in cui uno di questi erogatori ha incominciato ad indurirsi e' stato perche' dopo anni di onorato servizio c'era bisogno di fare una bella revisione oppure perche' chi ci aveva messo le mani non era stato abbastanza capace.
    Dato che i meccanismi sono ottimi il problema diventa il meccanico.
    Se affido il jetstream ad un tecnico certificato Poseidon di comprovata abilita' c'e' da giurare che mi costa molto la revisione ma l' erogatore torna nuovo ed a 50 metri e' come essere in barca.
    Ho appena speso un botto per revisionare l' Aga da chi li importa ma ora e' pari al nuovo e mi va bene così.
    I miei erogatori non vanno in revisione tutti gli anni e sono convinto che valga il concetto di manutenzione preventiva ogni n anni come in campo aeronautico accompagnato dal "se va bene lascialo a stare"
    Per il tipo di immersioni che faccio al minimo segno di disagio nell' uso di un erogatore lo sostituisco e ne monto un altro ma questo accade molto raramente.
    Ciao
    Paolo

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  • pirla di turno
    ha risposto
    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio

    50 metri in aria. Al di sotto io non ci vado se non in trimix... ma già non mi piace scendere in aria sotto i 40 (e preferisco l'ean28 fino ai 40). Comunque lo scubatec l'ho trovato più duro a partire da 1 bar, per peggiorare scendendo. Non duro da faticare a respirare, non duro come un non bilanciato a fine bombola. Semplicemente più duro.
    Riguardo le temperature ci scendo abitualmente a 12/14°C, ma il titan l'ho usato anche a 6°C in lago (a 26metri, 3,6 bar quindi)


    Grazie per la risposta. Se ti è capitato, ti è capitato, c'è poco da dire, magari era proprio quell'erogatore ad essere "duro" di suo, non tutte le ciambelle escono col buco. A parte ogni altra considerazione su effetto placebo o allenamento, abitudine ecc, resta il fatto che un erogatore DEVE funzionare un minimo bene ed è ovvio che minore è lo sforzo inspiratorio, minore sarà la possibilità di incorrere nella cosidetta ebrezza da profondità, non è mica la scoperta dell'acqua calda, è assodato da almeno una quarantina d'anni e il comandante Bucher in questo è stato uno degli antesignani, pensa che prima i sub "esperti" volevano gli erogatori "duri" e si lamentavano dei nuovi erogatori, perchè "troppo morbidi " !

    Buono a sapersi che il titan rende bene anche in acque fredde.

    Tornando agli scubatec ( non ci guadagno niente, li ho sempre usati e pagati come altre marche, solo per precisione ), può capitare, così come per altre marche, ma non ci hai detto che tipo di erogatore era, sia il primo stadio che il secondo, se lo sai..., diciamo che il più "duro" in assoluto è stato il mitico F20 a pistone, paragonato al membrana, ma non ho mai sentito di blocchi in acqua. Se ti capita di provare un F30 o F40, fallo e poi ci dirai.

    So per certo di subacquei che li usano a quote veramente notevoli senza problemi e questo sia al mare che al lago, quindi in acque sempre fredde, io stesso li ho usati senza problemi ( ho usato e provato erogatori anche di altre marche, mica solo gli scubatec ) e li uso ancora oggi, adesso sono ingolosito da questi titan.

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  • darkfire
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    ​Sono un asserito sostenitore che nell'immersione profonda in aria l'erogatore più è morbido meglio è su questo non discuto.
    Ciao Rana, sempre un piacere leggere i tuoi post argomentati e precisi. Non escludo un effetto placebo per quanto riguarda la narcosi. Come scrivevo poc'anzi non mi piace scendere profondo in aria e lo faccio di rado, preferendo EAN28 fino ai 40 metri e se devo andare più fondo farlo in trimix. Può essere che nel frattempo le mie condizioni psico-fisiche fossero migliori, che la maggiore abitudine ad andar fondo mi abbia regalato relax, che mi sia abituato, ecc. Quello che so è che nello switch dal primario Aqualung al secondario Scubapro in quell'immersione ho avvertito maggior durezza e, poco dopo, un lievissimo intontimento molto gestibile. Ero a fine immersione per cui ho risolto risalendo di qualche metro e godendomi la risalita in parete (veramente bella) prima della lunga deco in EAN50.

    Comunque l'S600 non è la prima volta che mi da respirazione meno piacevole (se non vogliamo definirla dura... io la definirei più dura... un po' come tra due top model una la possiamo definire più bella e l'altro più brutta, pur essendo entrambe bellissime). Certamente rispetterà tutte le norme e si sarà sempre dalla parte della ragione con erogatori moderni e ben manutenzionati ma, potendo scegliere... ho scelto quello con cui respiro con maggiore facilità, ovunque sia andato.

    Una cosa che amo in particolare del Titan (non ricordo se l'ho scritto) è che oltre ad offrire un ridottissimo sforzo respiratorio, nel momento in cui gli chiedi l'aria senti che ti fornisce tutta quella che chiedi ed hai la sensazione che potrebbe fornirtene molta di più. E' molto pronto e reattivo. Direi che è merito della membrana del primo stadio, se non sapessi che anche il'mk17 è a membrana. Forse sarà merito del maggior diametro della cassa del secondo stadio (una sua logica, in effetti c'è, visto che è vistosamente più grande). Però anche il G260 ha una grande cassa, eppure mi pareva molto allineato alle prestazioni dell'S600 tanto da non notare grandi differenze (forse, in questo caso il mk25 che è a pistone è meno reattivo... anche se dovrebbe essere il migliore tra i primi stadi scubapro).

    Di certo gli scubatec sono quelli che mi hanno lasciato più indifferente: li trovavo peggiori degli scubapro in mio possesso per cui non li ho presi neppure in considerazione dopo la prima prova. E dire che il prezzo molto vantaggioso ed il fatto che fossero consigliati come molto validi sui forum me li avevano fatti considerare come prima scelta.

    PS: ad ogni modo e a titolo puramente aneddotico, racconterò, che tutta questa curiosità che mi ha spinto a valutare la sostituzione dell'accoppiata mk17/s600 che adottavo su tutti i miei erogatori è nata da un "incidente" in un tuffo di addestramento, parecchi mesi fa. Piccola premessa i miei erogatori vengono revisionati una volta l'anno. Li testo ogni volta in superficie. Li metto in pressione, controllo che non ci siano perdite e a 6 metri, prima di iniziare la discesa faccio un secondo check totale ed un controllo mutuo di eventuali bolle. Ad ogni modo scendiamo a 55 metri in tmx 19/32 (quindi con una miscela meno densa dell'aria) quando il mio compagno mi chiede la fonte d'aria alternativa. Scendevo con la frusta lunga sul primario, quindi gli passo il mio primario da cui respiravo e prendo il secondario sul collare. Inizio a respirare ed avverto dopo un paio di respirazioni una durezza notevole che progressivamente aumenta ed in breve fatica a respirare. Segnalo il problema al compagno e questi mi ripassa l'erogatore primario che usavo ma ho la sensazione di continuare a non riuscire a respirare. Mi pareva che non uscisse alcunché. Così risalgo a quota decompressiva e prendo l'EAN50 (convinto che qualcosa non vada né al primario né al secondario) ed anche lì non riuscivo a respirare... e la cosa è proseguita per quella che mi è parsa un'eternità (in realtà 3/4 minuti). In pratica era un'ipercapnia bella e buona. Poco prima dell'incidente avevo 150 bar nel bibo 10+10. Quando sono salito in superficie ne avevo 80. Quei 1400 litri di aria se ne erano andati via in meno di 5 minuti, il tempo di accorgermi del problema e risalire a 21 metri... quindi ad oltre 43 litri al minuto (normalmente consumo 11 litri al minuto se sono riposato e 14 se non sono particolarmente in forma e c'è corrente particolarmente forte). Di certo, durante il problema, avevo iperventilato senza far arrivare aria ai polmoni. Arrivati in superficie il mio istruttore/manutentore (che era sulla barca) inizia a guardare l'erogatore e si rende conto che l'erogatore aveva dei seri problemi. Poi in laboratorio constatava dei danni all'alberino di regolazione del flusso, alla valvola pop-off (se non sbaglio il nome) e a qualcos'altro che ora non ricordo. Aveva ripristinato il tutto e l'aveva rimesso a nuovo ma, per quanto l'abbia usato ancora per una decina di tuffi tecnici, quel secondario mi trasmetteva un ricordo poco piacevole e, nel complesso poca fiducia (non il progetto Mk17/s600 ma quell'esemplare) e così avevo iniziato a valutare di sostituirlo.

    PS: riguardo la respirazione, non faccio mai pause: breve inspirazioni, seguite da lunghissime espirazioni, a ciclo continuo.
    Ultima modifica di darkfire; 02-02-2019, 01:58.

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  • darkfire
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio
    Interessante, posso chiederti un paio di cose, così per pura curiosità, se vuoi.
    50 metri in aria. Al di sotto io non ci vado se non in trimix... ma già non mi piace scendere in aria sotto i 40 (e preferisco l'ean28 fino ai 40). Comunque lo scubatec l'ho trovato più duro a partire da 1 bar, per peggiorare scendendo. Non duro da faticare a respirare, non duro come un non bilanciato a fine bombola. Semplicemente più duro.
    Riguardo le temperature ci scendo abitualmente a 12/14°C, ma il titan l'ho usato anche a 6°C in lago (a 26metri, 3,6 bar quindi)

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    PS2: il minor sforzo respiratorio ho notato sul mio corpo che si traduce direttamente in una minor sensibilità all'effetto narcotico dell'aria in profondità. Con Mk17/s600 soffrivo di principi di narcosi (sensazione di testa pesante) intorno ai 48 metri. Da quando ho sostituito quell'erogatore con il titan non ho più sentito quella sensazione.
    ​Sono un asserito sostenitore che nell'immersione profonda in aria l'erogatore più è morbido meglio è su questo non discuto.

    Effettivamente si può andare in ritenzione di CO2 e quando questa supera i 47 mm di mercurio inizia ad avere effetti amplificando la narcosi.
    Una pressione di 47 millimetri di mercurio cosi bassa può benissimo essere raggiunta per esempio dall'abitudine di alcuni subacquei ad effettuare le pause respiratorie o dall'uso di un erogatore duro.

    Premesso tutto questo, come doverosa premessa, io trovo che questa tua affermazione sia un pochino sopra le righe e non la condivido.

    Gli erogatori che hai citato non rientrano nessuno nei modelli che un tempo (oltre 15 anni fa) erano ritenuti erogatori duri (stiamo parlando di erogatori i cui primi stadi non erano bilanciati ecc, ecc).

    Al contrario sono tutti erogatori certificati quelli che hai citato, quindi tutti forniscono una portata d'aria e permettono la respirazione con uno sforzo basso e sono tutti erogatori validi anche per un uso profondo ed in aria.

    Io stesso ho usato una coppia di erogatosi Scubatec per immersioni oltre i 60 metri in aria e sinceramente problemi non ne ho avuti ne ho riscontrato difficoltà legate alla durezza.
    Ho usato anche altri erogatori in immersioni profonde in aria come il D400 della Scubapro, i Mares, il famoso Jetstream della Poseidon, gli Apeks ecc, ecc.
    Problemi zero, non posso dire che ho mai avvertito una più o meno aggressione narcotica legata all'uso dei vari erogatori.

    Erogatori che ripeto sono tutti certificati a normativa europea CEE.

    La percezione di erogazione comunque non era la stessa, ogni erogatore ha il suo modo di erogare, e per tanto si percepiscono in maniera differente.
    Sicuramente un Apeks può risultare a percezione più morbido di uno Scubatec ma attenzione io parlo di percezione, ossia di differenze che rimangono sempre legate a una sfera soggettiva, che non travalica la sicurezza.

    Quello che fai con un Apex, o con Aqualung Titan, lo puoi fare con i Mares, gli Scubatec ecc, ecc.
    Quello che non puoi fare con uno Scubatec non lo fai neanche con gli altri.

    Io non voglio negare la tua esperienza ma sono portato a credere basandomi sulla mia di esperienza che se tu hai avuto un riscontro positivo con un determinato erogatore rispetto a quelli che hai citato probabilmente ha giocato l'effetto placebo.

    Cordialmente
    Rana






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