Dubbi e curiosità per nuovo erogatore

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  • Dubbi e curiosità per nuovo erogatore

    Ciao a tutti,
    volevo chiedere qualche informazione e togliermi qualche dubbio prima di comprare eventualmente un nuovo erogatore ,

    posseggo un erogatore octopus della CRESSI primo stadio modello MC7 e secondo stadio modello ELLIPSE TITANIUM (più il modello ELLIPSE giallo come erogatore di scorta)
    vorrei passare ad avere due primi stadi e ho questi dubbi,

    io con il mio erogatore non ho mai avuto problemi ho sempre respirato senza sentire difficoltà (ovviamente parliamo di un erogatore bilanciato ) e quindi non riesco a capire la differenza per dire un erogatore di marca "A" è migliore di uno di marca "B",
    cioè capisco che un erogatore che ad esempio abbia il kit per le immersioni con l'acqua fredda possa costare di più di uno senza ma a parità di condizioni non so valutare quale scegliere.

    Io stavo pensando di prendere un erogatore sul tipo di quello che gia posseggo quindi con attacco DIN e a membrana ma ho notato che gli erogatori sono collaudati per immersioni a 50 metri di profondità,
    volevo chiedervi esiste qualcosa che abbia una profondità di collaudo maggiore ? (io faccio solo immersioni sportive nel limite del mio brevetto 42m ma diciamo che mi piacerebbe avere qualche tolleranza in più),

    ho sentito che ci sono erogatori che non vanno in autoerogazione è vero? sono molto costosi e di difficile manutenzione?
    Grazie a tutti per le info.
    Ciao

  • #2
    Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
    ....ho sentito che ci sono erogatori che non vanno in autoerogazione è vero? sono molto costosi e di difficile manutenzione?
    Grazie a tutti per le info.
    Ciao
    La maggior parte degli erogatori funzionano per erogare automaticamente (in continuo) aria e il meccanismo interno impedisce ciò in modo che aria ne esca solo quando la richiedi.

    Pochi sono costruiti per non erogare aria ed il loro meccanismo interno permette invece l'erogazione quando lo richiedi.

    Ora quando hai un problema con un erogatore è il meccanismo che non funziona correttamente. Quindi nel primo caso erogazione continua e puoi respirare, nel secondo caso....

    Motivo per cui la maggior parte degli erogatori sono concepiti "per andare in continuo" in caso di problemi.

    Saluti.
    Stefan

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    • #3
      Ciao,
      si conosco il motivo per cui l'erogatore va in continuo, la cosa che mi aveva sorpreso è che leggendo in giro ho trovato scritto di questa particolarità su un erogatore o su alcuni erogatori (non ricordo) ,
      si sosteneva che normalmente il problema capita nel 1° stadio e il fatto di mandare aria in continuo svuoterebbe in fretta la bombola (ovviamente !!) invece in questo erogatore il problema non ci sarebbe perchè il 2° stadio impedirebbe l'uscita dell'aria essendo questa solo a richiesta.
      I casi sono due ho io ricordo male o non ho capito quello che leggevo (probabile ) oppure scrivevano delle cavolate,
      per questo ho questi dubbi tipo aria in continuo profondità di esercizio erogatore ecc..

      Grazie intanto per la risposta

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      • #4
        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        Ciao,
        si conosco il motivo per cui l'erogatore va in continuo, la cosa che mi aveva sorpreso è che leggendo in giro ho trovato scritto di questa particolarità su un erogatore o su alcuni erogatori (non ricordo) ,
        si sosteneva che normalmente il problema capita nel 1° stadio e il fatto di mandare aria in continuo svuoterebbe in fretta la bombola (ovviamente !!) invece in questo erogatore il problema non ci sarebbe perchè il 2° stadio impedirebbe l'uscita dell'aria essendo questa solo a richiesta.
        I casi sono due ho io ricordo male o non ho capito quello che leggevo (probabile ) oppure scrivevano delle cavolate,
        per questo ho questi dubbi tipo aria in continuo profondità di esercizio erogatore ecc..

        Grazie intanto per la risposta
        ​Ciao CGL.
        Nel tuo intervento leggo cose che, se vere, mi fanno scoprire aspetti degli erogatori che ignoravo ma non sono vere
        Non penso che hanno scritto cavolate, penso che sei tu che non hai capito - senza offesa - ci sta che questi aspetti non siano cosi scontati, complice anche un "passa parola" che spesso crea più confusione che altro.

        Cosi provo a darti la mia versione dei fatti
        Uso questa espressione per non dare l'idea di sancire certezze ma, al contrario, promuovere un confronto.

        Io penso che tu ti riferisci a una ben determinata tipologia di erogatori il cui capostipite è il famoso Poseidon Jetstream - questo per intenderci:

        Ci sono anche delle altre - chiamiamole "interpretazioni" - più recenti di questo famoso erogatore vedi Oceanic e Hollis



        Tutte rivisitazioni del Poseidon Jetstream - non a caso la Poseidon fa parte del gruppo - Oceanic - e non a caso l'Hollis prende il nome dal cognome del fondatore della Oceanic che ha voluto lanciare una linea tecnica chiamandola appunto Hollis ma sempre Oceanic è.

        Questi sono effettivamente erogatori costosi ma non sono una novità, gli erogatori a "doccetta" ci sono da più di 30 anni.

        Questi erogatori sono avvolti sa una sorta di mistero - normalmente non si conosce il funzionamento base di un erogatore, figuriamoci questi .........

        Facciamola breve la spiegazione serve solo il concetto.

        Una valvola non è altro che una porta che si apre e si chiude, nulla di più.
        Il primo e il secondo stadio non sono altro che due valvole, due porte, che si aprono e si chiudono.
        Si aprono quando la pressione scende, si chiudono quando la pressione raggiunge un determinato livello.
        Quando s'inspira si abbassa la pressione all'interno del secondo stadio, questo fa aprire la valvola, la porta, che apre il flusso questo flusso abbassa a sua volta la pressione nel primo stadio che apre a sua volta la valvola (porta) del primo stadio.
        Quando finisco l'inspirazione l'aria si accumula nel secondo stadio alzando la pressione e chiudendo la valvola (porta) altrettanto avviene nel primo stadio la cui valvola (porta) va in chiusura.

        Chiaro, penso di si, immagina due camere (una stanza è la bombola, l'altra i nostri polmoni), collegate da un corridoio (la frusta tra il primo e il secondo stadio) e due porte (primo e secondo stadio).
        Inspiri la camera dei polmoni si espande > abbassa la pressione che fa aprire la prima porta > aprendo all'aria in pressione nel corridoio che va nei polmoni ma cosi facendo abbassa la pressione nel corridoio che fa aprire la seconda porta che collega la stanza della bombola attingendo aria, quando si finisce di respirare la pressione nella stanza dei polmoni sale e fa chiudere la porta > l'aria che si accumula nel corridoio fa chiudere anche la porta della stanza della bombola e il sistema ritorna punto a capo per ripetere i ciclo (inspiro espiro).

        La differenza tra questi tipi di erogatori e quelli che normalmente si usano sta nella porta del secondo stadio.
        La differenza è semplicissima e quando te la dico è fin banale.
        Ci sono porte che si chiamano "antipanico" perché si aprono in favore del flusso della folla ossia la spinta (pressione) delle persone le apre e porte che, al contrario, si aprono contro corrente quindi la spinta (la pressione) le mantiene chiuse.
        Usando la terminologia inglese (che a me non piace) possiamo dire che ci sono valvole ​"downstream" che sono come le porte antipanico la pressione le fa aprire, tutti i secondi stadi adottano questo tipo di valvola e ci sono valvole "upstream" la cui pressione le mantiene chiuse (il contrario dell'antipanico) queste solo le valvole usate da questo tipo di erogatori come il Poseidon Jetstream.

        Che differenza c'è ?
        Se si rompe il primo stadio (come ha ben detto Zephyr73) la valvola si apre in quanto tutti i primi stadi sono progettati per rompersi in apertura e mai in chiusura (per ovvi motivi) a questo punto la pressione nella frusta che collega i due stadi sale.
        Nelle valvole normalmente usate questo aumento di pressione manda in apertura la porta del secondo stadio che va in erogazione continua, si apre perché chiude contro corrente, quindi se la pressione sale questa di apre "downstream".
        Al contrario nelle valvole "upstream" l'aumento della pressione blocca l'apertura della valvola che rimane chiusa, immagina il boccaporto di un sottomarino per aprirsi il portello deve essere spinto fuori quindi vincere la pressione dell'acqua, se sei in immersione e dentro il sottomarino c'è la pressione ambiente e fuori un alta pressione delle profondità marine il portello non può essere aperto, chiaro

        Se fino a qui è tutto chiaro andiamo avanti.

        Una valvola ​"upstream" è pericolosa in un erogatore se lasciata a se stessa, in quanto la prima legge fondamentale degli erogatori (tanto come le tre leggi della robotica di Asimov ) che non può essere infranta > sta nel fatto che un erogatore deve sempre e comunque erogare, qualsiasi rottura deve portare all'erogazione (anche se incontrollata) comunque mai e poi mai a un blocco del flusso.

        Cosi cosa hanno fatto i costruttori ?
        Hanno messo due valvole supplementari di sicurezza che si aprono quando la pressione intermedia quella che attraversa il corridoio (la frusta che collega i due stadi dell'erogatore) sale oltre il livello di taratura.
        In questo modo anche se il primo stadio si rompe e la porta non chiude più il flusso di alta pressione proveniente dalla bombola non fa salire la pressione intermedia > in quanto si aprono le due valvole di sicurezza scaricando l'eccesso, in questo modo si garantisce sempre e comunque la funzionalità dell'erogazione anche se il secondo stadio utilizza una valvola ​"upstream"

        In conclusione quanto tu scrivi o ti hanno detto:
        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        si sosteneva che normalmente il problema capita nel 1° stadio e il fatto di mandare aria in continuo svuoterebbe in fretta la bombola (ovviamente !!) invece in questo erogatore il problema non ci sarebbe perchè il 2° stadio impedirebbe l'uscita dell'aria essendo questa solo a richiesta.
        e' una cavolata galattica,
        se un erogatore va in chiusura come hai descritto è vero che non perdi aria ma è altrettanto vero che non respiri, avere aria nella bombola e non poterla respirare è ovviamente una cosa che non ha senso.

        Il fatto che un erogatore sia a richiesta o meno è un altro fatto e non centra nulla con la struttura della valvola.
        In poche parole sono secondi stadi a richiesta quelli non dotati di effetti venturi e sono secondi stadi ad offerta quelle che hanno il sistema venturi.
        Il sistema venturi mantiene l'erogatore aperto per tutto l'inspiro automaticamente, mentre nelgi erogatori a richiesta che non hanno l'effetto venturi dobbiamo mantenere aperta l'erogazione per tutto l'inspiro.
        Il Poseidon non ha un effetto venturi, quindi possiamo definirlo a richiesta ma al contrario di altri erogatori sfrutta un sistema detto a servo valvola che è estremamente sensibile e funzionale tanto che non ha bisogno dell'effetto venturi.

        Morale della favola tutti gli erogatori sono costruiti per andare in erogazione continua in caso di guasto.
        Gli erogatori con servo valvola (​​upstream) non sono erogatori che in caso di rottura del primo stadio vanno in chiusura ma, come tutti gli altri, sono fatti in modo e maniera da garantire comunque la respirazione e per tanto disperdono l'eccesso di pressione tramite due valvole di sovrappressione aggiuntive.

        Il Poseidon e compagnia bella > sono erogatori che fanno eccezione rispetto alla normale classificazione degli erogatori "a offerta o a richiesta" > in quanto adottano un meccanismo detto a servo valvola che non sfrutta l'effetto venturi ma non per questo non sono validi.

        Personalmente il Poseidon Jetstream anche se lo considero particolare e non nascondo che mi piace non lo consiglio a nessuno per una serie di motivi che non sto a descrivere soprattutto a chi è alle prime armi.
        Rimane un erogatore che ha fatto storia questo si.

        Cordialmente
        Rana
        Ultima modifica di RANA; 05-09-2017, 10:22.

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        • #5
          Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
          ...................... quindi non riesco a capire la differenza per dire un erogatore di marca "A" è migliore di uno di marca "B",
          ..............................
          Sono tutte seghe.
          Ma non mentali, proprio seghe.


          Le differenze possono esistere nel momento in cui devi far girare le fruste in un modo specifico.

          www.filoariannadive.com

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          • #6
            Grazie a tutti per le risposte ,
            avendo comunque un brevetto un minimo su come funziona un erogatore ne ho qualche idea, ero solo rimasto incuriosito dalla affermazione che avevo letto in questa discussione

            https://groups.google.com/forum/#!to...ba/zAgM49sBU5s

            dove a firma di PPK diceva che l'erogatore non andava in continua e quindi ho pensato di chiedere qualche informazione perchè non conosco questi tipo di erogatori.
            Grazie per tutta la spiegazione Poseidon Oceanic ecc... con relative foto perche non conoscevo quei modelli .

            Capire cosa giustifica il prezzo diverso tra un prodotto e l'altro (e non parlo della stessa fascia di prezzi) e quindi di un prodotto marca A o B
            invece secondo me è utile perchè magari puoi trovare un erogatore TOP di gamma di una vecchia collezione con un prezzo competitivo rispetto al prezzo di un erogatore non TOP di gamma di una collezione nuova.
            Conoscere le caratteristiche poi credo che sia utile (almeno per me) per farsi un idea dei prodotti che ci sono in giro,
            non credo che chi fa immersioni a 100 o più metri utilizzi il mio erogatore, e quindi ci saranno altre normative di riferimento diverse, sapendo cosa leggere almeno al primo colpo d'occhio uno si fa già un idea di che tipo di prodotto a davanti.
            ​Grazie ancora per le risposte
            Ultima modifica di CGL; 11-09-2017, 02:27.

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            • #7
              Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
              Grazie a tutti per le risposte ,

              ....

              non credo che chi fa immersioni a 100 o più metri utilizzi il mio erogatore, e quindi ci saranno altre normative di riferimento diverse, sapendo cosa leggere almeno al primo colpo d'occhio uno si fa già un idea di che tipo di prodotto a davanti.
              ​Grazie ancora per le risposte

              Permettimi di dissentire, in realtà citando un vecchio messaggio presente qua nel forum:

              a quote ipossiche tutti gli erogatori diventano cavalli da corsa!
              Questo, a causa della minore densità della miscela respiratoria. Detto ciò, è anche vero che chi va "molto fondo" tende a predilire gli stadi a pistone, questo per una questione di semplicità ed affidabilità.

              Ad ogni modo, neanche questo è così vero, ad esempio Geraci nei suoi record usa i DS a membrana bilanciata. Stadi che per costruzione sono identici a tanti altri in commercio e che soddisfano i medesimi standard di qualità, testati a 50mt, ed a temperature sotto i 10°C, ovvero:

              omologazione CE-DPI 3 e standard EN250-2000 (ARIA), alcuni come in qeusto caso dei DS soddisfano anche gli standard nitrox, ma questa differenza risiede solo nel tipo di guarnizioni. La meccanica resta identica.
              Vedi pag. 6: http://www.divesystem.it/erogatori/1...h_CLV_v1.0.pdf

              Tutto questo per dire che, se un erogatore è rispettato e ben curato dal suo utilizzatore, ed è di buona qualità, farà il suo dovere anche a profondità un po' più importanti.

              Per farti un esempio, gli Scubatech costano davvero pochissimo e trovano largo impiego anche in ambiente tecnico. Beh, il ben noto F50 di Scubatec, è esattamente lo stesso F50 che vendeva Effesub in ambiente ricreativo.

              Tonnetto
              Ultima modifica di Tonnetto; 11-09-2017, 10:17.
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              • #8
                Si certo capisco che a quelle profondità ci siano problemi di densità della miscela respiratoria (anche se non ho fatto corsi per tali specializzazioni) però rimango basito dal fatto che tutti gli erogatori vengano testati ad una profondità di 50 m,
                un conto è la passione ricreativa che tra virgolette "ognuno fa quello che vuole " ma per chi lavora a determinate profondità ed è coperto da assicurazioni in caso d'incidente mi meraviglio che le assicurazioni prendano per buono l'utilizzo di erogatori non collaudati per quelle profondità (e notoriamente le assicurazioni non pagano molto volentieri).
                Come dicevo prima faccio fatica a trovare / capire la differenza di qualità tra un erogatore e l'altro a parità di fascia di mercato,
                esempio quello che mi faceva notare Tonnetto sugli erogatori Scubatec e Effesub non lo sapevo e quindi li si sarebbe pagato di più solo per la marca e non per la qualità del prodotto.
                Sono al corrente che per le immersioni tecniche (anche se non ho fatto corsi) si usano erogatori che abbiano la possibilità di tenere tutte le fruste raccolte (meno roba sporge dalla sagoma del sub meglio è)
                Come non sapevo che per le alte profondità si preferisse un erogatore a pistone (io che resto a 40 m invece ho preso un erogatore a membrana che pensavo fosse meglio per il fatto che la membrana è isolata dall'acqua )
                Mi viene quasi da pensare che l'erogatore migliore (sempre nella stessa fascia di mercato) sia quello dove il venditore te la "canta meglio"
                Ciao

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                • #9
                  Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                  Come dicevo prima faccio fatica a trovare / capire la differenza di qualità tra un erogatore e l'altro a parità di fascia di mercato.
                  C'è poco da capire anzi a me sembra tutto limpido. Tutti gli erogatori sono affidabili, perché tutti gli erogatori soddisfano i medesimi standard. Semplicemente, di alcuni brand paghi il marchio, un po' come in tutti i settori, auto, moto, sport etc.

                  Magari un erogatore più caro sarà più leggero, o più morbido, oppure avrà più regolazioni, o delle linee più accattivanti, oppure sono coperte da dei brevetti particolarmente innovativi, ma stai sereno son tutti sicuri.

                  Sul discorso Effesub e Scubatec, entrambe le marche erano/sono delle eccellenze nostrane davvero economiche, quindi nessun sovraprezzo. Purtroppo la prima ha chiuso i battenti qualche anno fa.
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                  • #10
                    Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                    L'erogatore migliore (sempre nella stessa fascia di mercato)
                    ​E' quello che ti piace di più! Vero RANA

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
                      ​E' quello che ti piace di più! Vero RANA
                      ​Ciao Tonnetto.

                      Per certi versi è cosi, questo perché non condivido la convinzione di CGL che ci siano erogatori tecnici fatti per andare profondi, ed erogatori ricreativi fatti per rispondere solo alle esigenze ricreative.

                      Esistono gli erogatori punto e basta, al giorno d'oggi una volta che l'erogatore ha determinate caratteristiche (primo stadio bilanciato - secondo stadio ad offerta) ed è certificato C.E.E. ha tutti i requisiti per svolgere qualsiasi immersione.

                      Dirò una banalità, ma più si va profondi - più la miscela è ricca di elio e più l'erogatore è performante a tal punto che erogatori considerati dei "chiodi" con miscele contenenti elio hanno prestazioni elevate.
                      Più che le prestazioni si guarda l'affidabilità.

                      Le differenze tra i vari erogatori ci sono, ma sono relegate in un ambito di percezione personale, se si respira attraverso un Mares, poi passa a un Apeks, e poi a uno Scubatec (sto dicendo marche a casaccio potevo dire Cressi, Coltri o Tecnisub non cambia nulla) le differenze in termini di percezione ci sono, nel senso che l'erogazione ha delle percezioni differenti da erogatore a erogatore ma non per questo quello che si può fare con un erogatore non è possibile farlo con gli altri.
                      Morale della favola: comunque quello che si fa con un erogatore lo fai con gli altri e quello che non si può fare con un erogatore non lo fai neanche con gli altri.

                      Al giorno d'oggi è cosi, venticinque anni fa le cose erano differenti, questo perché non tutti i primi stadi erano bilanciati, questo perché le miscele a base di elio non erano diffuse e l'immersione profonda era ancora basata essenzialmente sull'aria in circuito aperto.

                      Al giorno d'oggi non ci sono più differenze sostanziali.

                      Siamo nuovamente punto a capo, il marketing crea una serie d'informazioni fatte ad arte per dare enfasi a differenze su prodotti che di fatto sono analoghi.

                      Mi fa sorridere quando sento parlare di erogatori tecnici ed erogatori ricreativi una differenza che a mio parere non esiste.

                      Se uno ha la disponibilità economica e gli piace un certo erogatore di punta fa bene a comprarlo ma lo faccia con la convinzione di non aver acquistato uno strumento che lo rende migliore di altri subacquei.

                      Se uno ha un budget definito può benissimo comprare erogatori più economici ma altrettanto validi, validi a tal punto che ci può fare benissimo ogni tipo d'immersione tanto come gli erogatori di punta blasonati.

                      Spesso è più importante guardare la posizione degli attacchi delle fruste - per far si che le fruste passano correttamente senza fare giri strani (in gergo si dice "routing delle fruste") rispetto alle prestazioni.

                      Cordialmente
                      Rana










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                      • #12
                        Ciao
                        come avrai capito da quanto consigliato dai vecchi marpioni del forum novità VERE nel campo degli erogatori subacquei non ce ne sono.
                        Il solo consiglio che posso darti è quello di rivolgerti a marchi conosciuti e diffusi per poter avere una assistenza capillare e che possa garantirti una continuità negli anni.
                        Poi ognuno di noi ha le sue preferenze, ci mancherebbe.
                        Questo agosto, per farti un esempio, per le (splendide) immersioni ricreative con gli amici ho usato erogatori degli anni settanta/ottanta ed hanno fatto splendidamente il loro lavoro (scubapro 159 e 108...).
                        Non hanno nulla di diverso, anzi, hanno una qualità costruttiva decisamente superiore: l'ottone cromato lo trovo molto più longevo delle plastiche usate ormai su quasi tutti gli erogatori in commercio.


                        Quindi....compra quello che preferisci e curalo con attenzione, non ti deluderà!
                        Tita

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                        • #13
                          E' vero che gli erogatori rispettano tutti elevati standardi di sicurezza, ma non sono tutti identici.
                          Se ti immergi con l'aria in un freddo lago a 50 metri di profondità non sarà come immergerti a 20 metri al mare in agosto.
                          Molto dipende dal marketing, e nessuna casa è del tutto esente da questo problema, ma ci sono anche differenze sostanziali.
                          Respirare da uno scubapro s600 oppure da un r195 non è per niente uguale. L'ho provato personalmente.
                          E confermo che gli scubapro 159 e 108 sono ancora ottimi erogatori. Ce li ho anche io e sono decisamente meglio di molti modelli di oggi. A conferma che cambiamenti sostanziali non ce ne sono da decenni.
                          Inoltre amici mi dicono che oggettivamente gli apeks sono erogatori eccellenti in qualunque condizione, e la stessa cosa non può dirsi di tutti.
                          L'abyss della Mares è anche un buon erogatore.
                          Non so nulla dei cressi, che invece un po' mi fanno diffidare per eccesso di marketing
                          Ultima modifica di subinconscio; 13-09-2017, 14:58.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da subinconscio Visualizza il messaggio
                            E' vero che gli erogatori rispettano tutti elevati standardi di sicurezza, ma non sono tutti identici.
                            Se ti immergi con l'aria in un freddo lago a 50 metri di profondità non sarà come immergerti a 20 metri al mare in agosto.
                            Molto dipende dal marketing, e nessuna casa è del tutto esente da questo problema, ma ci sono anche differenze sostanziali.
                            Respirare da uno scubapro s600 oppure da un r195 non è per niente uguale. L'ho provato personalmente.
                            E confermo che gli scubapro 159 e 108 sono ancora ottimi erogatori. Ce li ho anche io e sono decisamente meglio di molti modelli di oggi. A conferma che cambiamenti sostanziali non ce ne sono da decenni.
                            Inoltre amici mi dicono che oggettivamente gli apeks sono erogatori eccellenti in qualunque condizione, e la stessa cosa non può dirsi di tutti.
                            L'abyss della Mares è anche un buon erogatore.
                            Non so nulla dei cressi, che invece un po' mi fanno diffidare per eccesso di marketing
                            ​Ciao Subinconscio.

                            Per cortesia puoi, a tuo parere, definire la differenza che hai riscontrato nel respirare attraverso un il secondo stadio S600 e il secondo stadio R195 andando a scegliere uno dei seguenti "valori":

                            * Differenza invalidante - la differenza è tale che un subacqueo con R195 rispetto a un subacqueo con S600 è oggettivamente a rischio, ha una sicurezza minore.

                            * Differenza che non invalida la sicurezza - la differenza c'è ma entrambi i secondi stadi da te citati (S600 - R195) sono sicuri e permettono si svolgere qualsiasi immersione nel pieno rispetto della sicurezza.

                            In base alla tua esperienza per te la differenza è sostanziale, ergo determina un grado di sicurezza maggiore o non è sostanziale in questo caso si avverte ma non inficia la sicurezza ?

                            Io personalmente non ho dubbi la differenza c'è ma non è determinante, nel senso che comunque quello che fai con un erogatore lo fai con l'altro e vice versa, se un immersione non puoi affrontarla con un tipo di erogatore non puoi neanche con l'altro.

                            Mi rifaccio ai dati pubblicati dalla Scubapro: https://www.scubapro.com/media/72934...-ita_rev-h.pdf
                            nel manuale erogatori Scubapro a pagina 12 sono comparati i secondi stadi.

                            Si nota subito che entrambi questi erogatori hanno una valvola ​downstream solo che S600 è una valvola bilanciata pneumaticamente mentre R195 no.
                            Questa è la differenza sostanziale tra questi due secondi stadi, comunque entrambi sono ad offerta (hanno l'effetto venturi).

                            Prendendo S600 come eccellenza, notiamo che gestisce un flusso di 1850 litri al minuto mentre il fratello povero R195 ne gestisce solo 1400 litri al minuto, fermo restando che è il primo stadio il vero motore dell'erogatore per cui i conti andrebbero fatti a parità di primo stadio e non solo con il secondo.

                            Scusami sappiamo tutti che in media un subacqueo che non sta facendo particolari sforzi ventila 20 litri al minuto - decuplichiamo, ossia moltiplichiamo per 10 volte il consumo, arriviamo a 200 litri al minuto ma per sicurezza raddoppiamo i 200 litri al minuto - non si sa mai - arriviamo a 400 moltiplichiamo per due arriviamo a 800 - il secondo stadio più scarso ne veicola 1400 litri al minuto ma di cosa si deve aver paura ?

                            E' vero, la valvola bilanciata dell'S600 si fa sentire in termini di percezione ma la differenza, è sempre e pur sempre, un qualcosa di marginale, se vai in affanno con R195 ci vai anche con S600.

                            L'erogatore non cambia a seconda che t'immergi in acquee fredde, la sua resa è la medesima con la sola differenza che alcuni modelli sono protetti dal congelamento, la protezione più diffusa al momento, è adottare primi stadi a membrana a doppia camera stagna.
                            Questi erogatori non sono differenti e non hanno una resa diversa, hanno solo un sistema che isola anche la membrana e la molla di taratura dal contatto con l'acqua fredda.

                            Ovvio che se uno s'immerge d'inverno al lago prediligerà primi stadi a doppia camera stagna ma la loro rese e il loro funzionamento non è diverso dagli altri.

                            Differenze sostanziali, scusa ma io non ne vedo.

                            Gli Apeks sono ottimi prodotti ma non sono diversi dagli altri, la tecnologia è quella, gli erogatori hanno raggiunto il punto massimo di sviluppo.
                            L'unica vera differenza sostanziale che hanno gli Apeks è il costo - mediamente più elevato - anche se ammetto che sono prodotti molto curati e rifiniti.

                            L'Abyss della Mares è un grande erogatore che può competere a testa alta con gli Apeks, Scubapro e compagnia bella.

                            I Cressi sono comunque ottimi prodotti e in quanto a marketing Scubapro (per dire un marca a caso) non è da meno.


                            Cordialmente
                            Rana

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                            • #15
                              A conferma di quanto dice RANA vi riporto la classifica dei test fatti da Scubalab nel 2016.
                              http://www.scubadiving.com/best-scub...cubalab#page-9

                              Dove come si può vedere erogatori tanto blasonati come i Poseidon o l'MK25+A700 Black Tec hanno ricevuto all'ANSTI Breating Test [Link: Info sul Test] risultati decisamente inferiori rispetto ad altri erogatori.

                              Detto questo faccio anche notare come il Cressi Master T10 abbia avuto eccellenti risultati a tutte le profondità e frequenze respiratorie, grazie al suo primo stadio capace di erogare 4000lt/min (test a 150bar nella bombola) ed un secondo stadio capace di erogare 2500lt/min, cioé un valore molto maggiore anche dell'S600 [Vedi Info Master T10]

                              Detto questo, colgo l'occasione per farvi una domanda: <<Ma perché Cressi, che io reputo un'eccellenza non solo italiana, ma mondiale, ha tutti questi detrattori, oppure passatemi il termine più moderno "Haters"??>>

                              E' una delle ultime aziende storiche della subacquea (cito la Pinocchio, le Rondine, l'ARO, ed il primo gav modello Jacket), è completamente italiane, lavora con degli standard di qualità certificati, e comunque in molti la attaccano senza mai fornire vere motivazioni. Per non parlare del fatto che il prezzo delle loro attrezzature è davvero competitivo.

                              Aggiungo poi che Cressi negli erogatori a membrana è forse l'azienda che ha più esperienza, cosi come si può dire lo stesso per Scubapro nei primi stati a pistone.

                              Fatemi sapere che ne pensate,

                              Tonnetto

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