RANA ti ringrazio per aver partecipato alla discussione. Sono consapevole del tuo punto di vista e ti ringrazio per il consiglio. L'obbiettivo è intraprendere un percorso formativo per l'utilizzo di miscele ternarie, valutare la EADD, equivalent air depth density, della miscela respirata in profondità mi ha fatto capire tanto sulla ritenzione C02, e lo stress respiratorio.
Ritornado al discorso narcosi, ho ben chiaro tutto il concetto, anche la diversa carica narcotica dei vari gas, come anche anche il discorso ritenzione CO2, che può sfociare, sintetizzando estremamente, in un gran brutto mal di testa (ipercapnia) oppure, nel caso di PN2 molto elevate, essere la miccia per il blackout da profondità. Sul blackout ho letto un'esperienza vissuta da Alberto Angius, ne parla nel dettaglio sul suo sito abyssi.it .
Non avevo mai valutato il discorso stress nella discesa con consecutiva respirazione sbagliata.
Di ipercapnia mi è capitato di soffrirne durante le prime immersioni oltre i 30 mt...ho risolto utilizzando un erogatore più morbido ma sopratutto stando attento al ritmo respiratorio...mi sono reso conto riascoltando l'audio dei filmati che se non attento tendevo a trannere il respiro o ad avere una respirazione estremamente superficiale.
P.s. mi scuso per l'enorme off topic che ha preso la discussione da me aperta, però ritengo interessanti i vari interventi e scambio di idee.
Ritornado al discorso narcosi, ho ben chiaro tutto il concetto, anche la diversa carica narcotica dei vari gas, come anche anche il discorso ritenzione CO2, che può sfociare, sintetizzando estremamente, in un gran brutto mal di testa (ipercapnia) oppure, nel caso di PN2 molto elevate, essere la miccia per il blackout da profondità. Sul blackout ho letto un'esperienza vissuta da Alberto Angius, ne parla nel dettaglio sul suo sito abyssi.it .
Non avevo mai valutato il discorso stress nella discesa con consecutiva respirazione sbagliata.
Di ipercapnia mi è capitato di soffrirne durante le prime immersioni oltre i 30 mt...ho risolto utilizzando un erogatore più morbido ma sopratutto stando attento al ritmo respiratorio...mi sono reso conto riascoltando l'audio dei filmati che se non attento tendevo a trannere il respiro o ad avere una respirazione estremamente superficiale.
P.s. mi scuso per l'enorme off topic che ha preso la discussione da me aperta, però ritengo interessanti i vari interventi e scambio di idee.
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