Mercurio il mio subgear Xp-3G ha un Buhlmann zh-L8 ADT. Purtroppo il conservativismo va da 0 a 5 e non è possibile modificare i GF. Rispetto all'altro computer con GF 35/80, se lo lascio a conservativismo 0 mi evita qualche tappa più fonda ma alla fine il RT è spesso quasi uguale. Un po' come se fosse impostato a GF 60/80. Ma assolutamente dopo lo switch ai 21 non mi fa andare a 6 😅.
Il discorso dell'ossigeno. Fatto salvo che i primi minuti tocca farli per forza a 6 metri, si può ovviamente passare a 3m quando il ceiling sale a 3m, ovvero quando la pressione ambiente tollerata scende a 1,3 bar per tutti i compartimenti tissutali.
Ci sono due diverse correnti di pensiero, da quanto ho visto. La prima si attiene ai calcoli dell'algoritmo buhlmann: la velocità di desaturazione del computer è calcolata secondo Buhlmann ovvero dipende solo dalla differenza tra la press. parz. di inerte respirato e la tensione tissutale di quell'inerte in ciascun tessuto. In questo caso sia a 3 metri che a 6 metri la velocità è identica. La finestra di ossigeno causa semplicemente una riduzione delle dimensioni delle bolle, è quindi un minor rischio decompressivo, ma assolutamente non una maggiore velocità di decompressione. Ma se si riducono le dimensioni delle bolle e quindi il rischio decompressivo, si potrebbe velocizzare il tempo di deco, ma di quanto? Che io sappia, nessun computer buhlmaniano taglia la deco per la finestra dell'ossigeno, non è mai stato implementato tale concetto negli algoritmi. (tutto quanto sopra è ben spiegato in numerose pagine del libro Deco for divers, ad esempio).
Di contro, forse gli algoritmi VPM o RGBM, visto che invece tengono conto delle dimensioni delle bolle, forse potrebbero intrinsecamente tenere conto di tale aspetto. Ma non ho i dati per confermartelo. E mi piacerebbe anche scoprirlo.
Il discorso dell'ossigeno. Fatto salvo che i primi minuti tocca farli per forza a 6 metri, si può ovviamente passare a 3m quando il ceiling sale a 3m, ovvero quando la pressione ambiente tollerata scende a 1,3 bar per tutti i compartimenti tissutali.
Ci sono due diverse correnti di pensiero, da quanto ho visto. La prima si attiene ai calcoli dell'algoritmo buhlmann: la velocità di desaturazione del computer è calcolata secondo Buhlmann ovvero dipende solo dalla differenza tra la press. parz. di inerte respirato e la tensione tissutale di quell'inerte in ciascun tessuto. In questo caso sia a 3 metri che a 6 metri la velocità è identica. La finestra di ossigeno causa semplicemente una riduzione delle dimensioni delle bolle, è quindi un minor rischio decompressivo, ma assolutamente non una maggiore velocità di decompressione. Ma se si riducono le dimensioni delle bolle e quindi il rischio decompressivo, si potrebbe velocizzare il tempo di deco, ma di quanto? Che io sappia, nessun computer buhlmaniano taglia la deco per la finestra dell'ossigeno, non è mai stato implementato tale concetto negli algoritmi. (tutto quanto sopra è ben spiegato in numerose pagine del libro Deco for divers, ad esempio).
Di contro, forse gli algoritmi VPM o RGBM, visto che invece tengono conto delle dimensioni delle bolle, forse potrebbero intrinsecamente tenere conto di tale aspetto. Ma non ho i dati per confermartelo. E mi piacerebbe anche scoprirlo.
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