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  • #31
    Originariamente inviato da Pablito. Visualizza il messaggio
    Caro Rana,

    a malincuore mi sento di condividere quanto scrive Blu Dive. Tanti (troppi) sub ricreativi si affidano bovinamente alle indicazioni del computer senza comprenderle.

    Mi meraviglia che qualche fabbricante non abbia ancora messo sul mercato un computer che dia due sole indicazioni: GO e STOP, verde il primo e rosso il secondo, e perché no, scimmiottando facebok, a forma di pollice in alto e pollice verso.

    Il sonno della ragione genera mostri (cit.) ma....è tanto comodo
    Inizio OT.
    A costo di sembrare quello che vuole per forza andare contro corrente:
    capisco, e non trovo troppo scandaloso, che ci siano sub a cui delle curve, dei GF, di Van der Vaals ecc. gliene frega una cippa
    Ci sono 2 tipi di sub:
    - quelli che sono interessati alla "tecnica" che sta dietro e dentro l'immersione, Questi studieranno faranno corsi ecc.
    - Quelli che in acqua vanno solo per svago il tanto da divertirsi senza rischiare nulla (o il meno possibile). Questi imparano delle procedure e delle nozioni base, se stanno lì dentro va bene, non serve altro (se non coscienza dei rischi e un po' di buon senso)
    In quest'ottica, anche insegnare le tabelle in un primo livello può essere superfluo, mentre non lo è insegnare bene il funzionamento del computer e le relative vie di fuga.
    Meglio seguire "bovinamente bene" un computer, che pianificare un'immersione con strumenti, di fatto, inadeguati.
    Fine OT

    www.bludivecenter.com

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    • #32
      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      Inizio OT.
      Mi piacciono gli OT!

      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      Ci sono 2 tipi di sub:
      - quelli che sono interessati alla "tecnica" che sta dietro e dentro l'immersione, Questi studieranno faranno corsi ecc.
      Vero
      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      - Quelli che in acqua vanno solo per svago il tanto da divertirsi senza rischiare nulla (o il meno possibile). Questi imparano delle procedure e delle nozioni base, se stanno lì dentro va bene, non serve altro (se non coscienza dei rischi e un po' di buon senso)
      Verissimo
      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      In quest'ottica, anche insegnare le tabelle in un primo livello può essere superfluo,
      Se si vuole alimentare il sistema della subacquea turistica che mette in acqua persone pericolose per se stessi e per gli altri si, altrimenti no (vedi Episodio simpatico sotto), nonostante il tuo ragionamento per certi aspetti possa filare

      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      mentre non lo è insegnare bene il funzionamento del computer e le relative vie di fuga.
      Questo a prescindere. Anzi si insegna pure non sufficientemente bene...

      Episodio simpatico: Una volta mi capitò che a fine immersione uno chiese: ... "Ragazzi perché il mio computer suona e mi mostra il messaggio "Cinque-Zero-Cinque" (505)???"

      Immagina le madonne lanciate dalle guide....

      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
      Meglio seguire "bovinamente bene" un computer, che pianificare un'immersione con strumenti, di fatto, inadeguati.
      Nuda e cruda verità, ma resto dell'idea che la pratica bovina non debba mai prescindere dalla teoria, altrimenti si rischia di scatenare situazioni di panico non troppo simpatiche! Con ciò la mia opinione non vale, sono un subbo di tipo 1...

      Ergo questo post è puro spam!!
      Ciao Freddy Stammi bene!

      Alex.
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      • #33
        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

        Inizio OT.
        A costo di sembrare quello che vuole per forza andare contro corrente:
        capisco, e non trovo troppo scandaloso, che ci siano sub a cui delle curve, dei GF, di Van der Vaals ecc. gliene frega una cippa
        Ci sono 2 tipi di sub:
        - quelli che sono interessati alla "tecnica" che sta dietro e dentro l'immersione, Questi studieranno faranno corsi ecc.
        - Quelli che in acqua vanno solo per svago il tanto da divertirsi senza rischiare nulla (o il meno possibile). Questi imparano delle procedure e delle nozioni base, se stanno lì dentro va bene, non serve altro (se non coscienza dei rischi e un po' di buon senso)
        In quest'ottica, anche insegnare le tabelle in un primo livello può essere superfluo, mentre non lo è insegnare bene il funzionamento del computer e le relative vie di fuga.
        Meglio seguire "bovinamente bene" un computer, che pianificare un'immersione con strumenti, di fatto, inadeguati.
        Fine OT
        ​Come in tutte le cose, propendo sempre per cercare un punto d'incontro "mediato" sul modo con cui si approccia alla subacquea.

        Comprendo il tuo punto di vista, lo accetto nella misura in cui c'è consapevolezza di quello che si fa.

        Mi sta benissimo che un subacqueo ricreativo, della domenica, che all'anno fa 10 immersioni se le fa, magari in mari caldi sotto la supervisione di una guida del diving dica a me non interessa comprendere determinati "tecnicismi" limitandosi ad un uso "bovino" del computer, purché sia cosciente di questi suoi limiti.

        Diverso chi usa "bovinamente" uno strumento ma pretende di fare un certo tipo di "subacquea" che esula da quanto fa il soggetto sopra descritto.

        In questo caso il soggetto si è presentato come un subacqueo diverso, consapevole di voler fare cose che esulano da quanto sopra descritto.
        In questo caso alcuni concetti sono doverosi.

        Perché il rischiare nulla o poco, dipende dal binomio dato dal proprio sapere e dal proprio saper fare e in questo balletto tra teoria e pratica è fondamentale aver sempre ben in mente il confine tra quello che si può fare e quello che non si è preparati a fare.

        Cordialmente
        Rana




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        • #34
          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



          Diverso chi usa "bovinamente" uno strumento ma pretende di fare un certo tipo di "subacquea" che esula da quanto fa il soggetto sopra descritto.

          In questo caso il soggetto si è presentato come un subacqueo diverso, consapevole di voler fare cose che esulano da quanto sopra descritto.
          In questo caso alcuni concetti sono doverosi.
          Aspetta
          ho specificato che ero OT proprio perché non era, e non è, mia intenzione dare giudizi sul diretto interessato.

          Come ritengo corretto il mio ragionamento, trovo anche valido quello di Alex, ti dirò che, probabilmente, non diciamo cose tropo diverse: è il peso delle parole che, da tastiera, ha valori meno definibili che oralmente.
          Probabilmente, davanti ad una pizza e una birra, non avrei difficoltà a spiegare perché ritengo superfluo l'insegnamento delle tabelle in un primo livello e tutti i "se" e i "ma" del caso.
          Invece ho sempre avuto difficoltà a spiegarlo (o farmi capire) sui forum.

          Senza che si offenda nessuno.
          Da una parte la subacquea tenta di evolversi con approcci nuovi, dall'altra l'eta media è sempre più alta (Dubito che in Italia scenda sotto i 40 anni, probabilmente è più vicina ai 50).
          le due cose, per quanto ci sforziamo, cozzano.
          Ci dovrà essere un cambio generazionale come avvenuto negli anni '90, ci piaccia o no.
          Questo limbo tra subacquea rec e quella tec, in cui si trova darkfire, e che è sempre più avvertibile nella subacquea degli ultimi 10 anni, credo troverà una sua collocazione. In un modo o nell'altro una delle due correnti influenzerà l'altra in maniera consistente ( se ci fate caso sta, probabilmente, già avvenendo).
          www.bludivecenter.com

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          • #35
            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
            Aspetta
            ho specificato che ero OT proprio perché non era, e non è, mia intenzione dare giudizi sul diretto interessato.
            ​Capisco, non mi piace dar giudizi neanche a me ma in questo caso dato che ero convinto che fosse un "flame" mi sono lanciato.
            Mi scuso con il diretto interessato, non mi interessa dare giudizi ma volevo sottolineare alcuni aspetti.

            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
            Come ritengo corretto il mio ragionamento, trovo anche valido quello di Alex, ti dirò che, probabilmente, non diciamo cose tropo diverse: è il peso delle parole che, da tastiera, ha valori meno definibili che oralmente.
            Probabilmente, davanti ad una pizza e una birra, non avrei difficoltà a spiegare perché ritengo superfluo l'insegnamento delle tabelle in un primo livello e tutti i "se" e i "ma" del caso.
            Invece ho sempre avuto difficoltà a spiegarlo (o farmi capire) sui forum.
            Quanto dici è verissimo ma possiamo anche ribaltare il discorso, dato che siamo in un forum e, giustamente, non leggono solo gli "esperti" bisogna cercare, nei limiti del possibile di non lasciare passare messaggi che potrebbero essere mal interpretati.
            In questo caso penso che sia interessante per chi legge poter leggere anche questo OT - leggere anche il concetto (condivisibile o meno) che il computer non deve mai essere uno strumento indispensabile ma solo una comodità che nel momento in cui viene meno non dovrebbe costituire un problema.
            Invitare a un uso consapevole.
            Tu hai un esperienza vera di vita da diving ecc, ecc, io sono idealista e per tanto preda di atteggiamenti più intransigenti questo me ne rendo conto e mi scuso, mi piacciono i tuoi interventi li leggo con interesse, con questa premessa quando leggo gente che scrive:
            "al computer affidiamo la nostra pelle" permetti che dentro di me si accende un "allarme rosso" intercettando un approccio a questo strumento che trovo non corretto.
            Il computer si rompe, come si rompe l'erogatore .... un alpinista non si appende a una corda criccata che potrebbe cedere .... un subacqueo non affida la vita a un computer che potrebbe rompersi, come l'alpinista cambia la corda criccata (che ha subito uno stress) il subacqueo predispone una programmazione dell'immersione che possa far fronte a una rottura dello strumento.
            Quindi la frase: "al computer affidiamo la nostra pelle" non dovrebbe aver senso in nessun ambito subacqueo.
            Penso che in un forum di subacquea questo pensiero debba emergere, altrimenti si rischia di avallare anche indirettamente il concetto che al computer affidiamo la pelle e per tanto la scelta del computer è vitale cosa che per me non ha senso non è corretta (poi ognuno la piò pensare diversamente) .

            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
            Senza che si offenda nessuno.
            Da una parte la subacquea tenta di evolversi con approcci nuovi, dall'altra l'eta media è sempre più alta (Dubito che in Italia scenda sotto i 40 anni, probabilmente è più vicina ai 50).
            le due cose, per quanto ci sforziamo, cozzano.
            Ci dovrà essere un cambio generazionale come avvenuto negli anni '90, ci piaccia o no.
            Questo limbo tra subacquea rec e quella tec, in cui si trova darkfire, e che è sempre più avvertibile nella subacquea degli ultimi 10 anni, credo troverà una sua collocazione. In un modo o nell'altro una delle due correnti influenzerà l'altra in maniera consistente ( se ci fate caso sta, probabilmente, già avvenendo).
            La subacquea è fortemente in crisi - sbaglierò - ma in questo periodo assistiamo a una contrazione dei numeri che la subacquea fa.
            Meno corsi, meno attrezzatura vendute ecc, ecc.
            I negozi di subacquea faticano a tenere aperto e molti chiudono, anche e-commerce in internet secondo me, dopo aver saturato il mercato si trova impiccato.
            I circoli stessi espressione più solida ed aggregativa faticano.
            Secondo me c'è necessità di una profonda riflessione su tutto il settore.
            Negli anni 90 avevamo un diverso tipo di società, di risorse ecc, ecc oggi le cose sono profondamente cambiate su questo non c'è dubbio.
            Io sono dell'avviso che mai come in questo momento - qualità e professionalità - sono le ancore che possano permettere di attraversare questa tempesta.
            Comunque condivido che un cambiamento ci deve essere.

            Cordialmente
            Rana

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            • #36
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

              Probabilmente, davanti ad una pizza e una birra, non avrei difficoltà a spiegare perché ritengo superfluo l'insegnamento delle tabelle in un primo livello e tutti i "se" e i "ma" del caso.
              Secondo me davanti ad una pizza (anche 2) e a più di una birra non troveremmo difficoltà alcuna a spiegare molte cose senza dover per forza utilizzare tutti i "se" e tutti i "ma" ...


              Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
              L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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              • #37
                Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio

                Secondo me davanti ad una pizza (anche 2) e a più di una birra non troveremmo difficoltà alcuna a spiegare molte cose senza dover per forza utilizzare tutti i "se" e tutti i "ma" ...

                Io davanti a una buona birra rossa ....
                Mi arrendo senza condizioni



                Ciao a tutti
                Rana

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                • #38
                  Parlo esclusivamente della mie esperienze personali e per ciò che mi è stato insegnato: trovo utile saper usare un minimo le tabelle e la capacità di calcolare un immersione a mente nel momento in cui il computer dovesse smettere di funzionare, tant è che in console ho il profondimetro analogico e ho sempre un orologio con ghiera che regolo al momento i cui entro in acqua. Sicuramente è utile anche spiegare come funzionano i computer, cosa che ho imparto invece da "solo" nel senso che non è stato tema di lezione me no ha parlato solamente con l'istruttore, ma il seguire bvinamente cosa dice lui senza avere certe nozioni di base non lo condivido.

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                  • #39
                    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                    Io davanti a una buona birra rossa ....
                    Mi arrendo senza condizioni



                    Ciao a tutti
                    Rana
                    Of of topic.... Birra rossa non vuol dire nulla.... e qui ho la presunzione di essere piuttosto esperto

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                    • #40
                      Mi ricordo che durante il mio corso basic padi abbiamo trascorso moltissimo tempo utilizzando le tabelle per pianificare sia le prime immersioni che le eventuali ripetitive. I primi computer costavano un occhio della testa, erano pochissimi ad averli, e si faceva tutto con tabelle orologio e profondimetro.
                      Le tabelle delle immersioni ricorrenti erano impresse a memoria insieme con le avvertenze in caso di decompressione conseguente ad un modesto fuori curva.
                      Faccio fatica a pensare che questi argomenti possano essere tralasciati ma si vede che i tempi cambiano e che probabilmente cambiano anche le aspettative degli allievi che forse non sentono nemmeno il bisogno di acquisire al piu' presto autonomia nella pianificazione e nella gestione operativa di una immersione.
                      Mi fa molto piacere verificare che viene mantenuto il ruolo strategico della birra rossa che virtualmente condivido con voi
                      Paolo
                      Paolo

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                      • #41
                        Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio
                        Of of topic.... Birra rossa non vuol dire nulla.... e qui ho la presunzione di essere piuttosto esperto
                        ​Mi fai un corso base

                        L'argomento mi interessa so di non sapere, ma rendiamolo pratico con tanti assaggi e bevute ....

                        L'ebrezza mi ha sempre affascinato

                        Ciao
                        Rana

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                        • #42
                          Ciao Coffy84.

                          Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio
                          Parlo esclusivamente della mie esperienze personali e per ciò che mi è stato insegnato: trovo utile saper usare un minimo le tabelle e la capacità di calcolare un immersione a mente nel momento in cui il computer dovesse smettere di funzionare, tant è che in console ho il profondimetro analogico e ho sempre un orologio con ghiera che regolo al momento i cui entro in acqua. Sicuramente è utile anche spiegare come funzionano i computer, cosa che ho imparto invece da "solo" nel senso che non è stato tema di lezione me no ha parlato solamente con l'istruttore, ma il seguire bvinamente cosa dice lui senza avere certe nozioni di base non lo condivido.
                          ​Non è semplice fare didattica.
                          Soprattutto in un contesto come l'Italia che, mi permetto di ricordare, è stata una delle "culle" da cui si è iniziato a parlare di didattica ricreativa.

                          In Italia ci portiamo dietro un importante retaggio culturale anche se - mi rendo conto che sono monotono me mi ripeto - non lo abbiamo valorizzato anzi ........, ma per quanto abbiamo fatto per disconoscere, dimenticare il passato ed abbracciare il futuro un retaggio ce lo continuiamo a portare dietro ovviamente sono gli aspetti più discutibili.

                          Penso di poter affermare che ormai è pensiero condiviso che il vecchio insegnamento: "bisogna portarsi dietro le tabelle sempre perché il computer potrebbe rompersi" è stato superato, è diventato obsoleto manifestando gli ovvi limiti di un comportamento, che da solo, non è in grado di far fronte al problema rottura del computer.

                          C'è un vuoto abissale tra l'uso "bovino" della tabella e l'uso "bovino" del computer tale per cui non sono complementari e per tanto la tabella non è un "paracadute" all'uso del computer (ovviamente in senso bovino).

                          In questo ha ragione Blu Diving: meglio insegnare l'uso del computer "bovino" bene e lasciare il resto al gruppo gestito dalla guida.
                          Non è il massimo per chi al contrario cerca di operare con consapevolezza ma sicuramente si ottiene il massimo da chi non è interessato ad andare oltre una subacquea saltuaria svolta all'interno di un contesto "protetto" (quote ricreative, mari caldi, con buona visibilità, presenza e supervisione di una guida ecc, ecc)
                          Non si parla di subacquei autonomi, parliamo di subacquei saltuari che si affidano ai diving.

                          Uscendo da questo contesto e volendo formare il subacqueo che sappia consapevolmente operare in maniera autonoma (per autonomo non intendo in solitaria, ma all'interno di un regime di coppia o gruppo pari formazione) bisogna insegnare l'uso consapevole del computer, insegnare e far capire che il computer è solo una comodità nulla di più, se si rompe non ci sono problemi e non ci devono essere problemi.
                          Ma... non si raggiunge questo scopo se ci limitiamo a dire semplicemente, bisogna avere una ridondaza (tabelle profondimetro ed orologio).
                          In questo caso sarebbe molto più sicuro, ed anche economico, imporre come regola due computer.
                          Che a un soggetto si rompano nella stessa immersione entrambi i computer è un evento rarissimo, ma ci sarebbero sempre i due computer del compagno, che in un immersione si rompono 4 computer diciamo che le probabilità sono cosi basse che si può considerare un rischio accettabile di un evento quasi impossibile.

                          Le tabelle dietro non hanno senso, in quanto sono l'insieme di una serie d'immersioni che non riguardano quello che stiamo facendo (se vado a 35 metri gran parte delle immersioni prima e dopo i -35 metri non servono) e che, per questo, costituiscono solo confusione.
                          Inoltre è difficile andare a "fotografare" un immersione dal punto di vista decompressivo con le tabelle quando parte di essa è stata svolta con il computer, in quanto si ha il problema d'individuare il punto in cui iniziamo la risalita (dato che il profilo quadrato è più teorico che pratico, solo in alcuni contesti si esegue effettivamente un profili quadrato) di conseguenza in teoria appare semplice (in apparenza) ma nella pratica di un immersione multilivello eseguita a computer è impossibile senza fare determinati ragionamenti.

                          Prendere una tabella ed improvvisare una programmazione dopo che il computer si spegne, da parte di un subacqueo che magari per 3 anni non ha più letto una tabella è cosa impossibile, sarebbe la fiera della confusione e dell'errore umano, senza contare che spesso le tabelle non vengono controllate e con il tempo diventano illeggibili (graffi ecc,) per cui abbiamo un subacqueo sotto stress, che prende uno strumento inadatto (le tabelle) per uscire fuori da una situazione che non sa valutare con il rischio che per giunta anche le tabelle non siano leggibili.

                          Direi che questo approccio non è il massimo.

                          Purtroppo le didattiche hanno i loro limiti e anche errori, per tanti motivi tra cui anche il fatto che formare un subacqueo a saper gestire gli elementi teorico pratici che lo mettono in grado di approntare un piano di risalita sicuro nella malaugurata ipotesi si rompa il computer, assorbe molte energie dal punto di vista del tempo, della capacità di spiegare, e, il tutto si traduce in maggiori costi nella migliore delle ipotesi.
                          Inseguire una subacquea facile e per tutti è sicuramente uno scopo importante solo che, secondo me, si è esagerato, la subacquea facile e per tutti è diventata una subacquea pressapochista monca di tanti elementi importanti nella formazione.

                          Secondo me in questo contesto le didattiche sono chiamate a cambiare approccio al problema e ad andare oltre il semplice concetto di "tabella, profondimetro ed orologio".

                          Bisogna inevitabilmente, se si vuole formare a un certo livello, insistere su alcuni aspetti teorici che gettano le basi per capire e mettere in atto comportamenti corretti in ogni situazione.
                          Spiegare bene, per esempio, i profili d'immersione.

                          Morale della favola, la teoria ben spiegata, ben fatta non è un vezzo ma una necessità per poter affrontare situazioni e mettere in atto comportamenti consapevoli.

                          Chi ha appreso i corretti elementi è in grado di vedere "il re nudo" ossia capire che il computer è una mera comodità nulla di più, come posso dire se c'è è comodo se non c'è non è un problema, se si rompe chi se ne frega ma sicuramente la frase "al computer affidi la vita" non ha senso.

                          Bisogna dare all'allievo i mezzi per poter raccogliere consapevolmente l'esperienza, esperienza che poi userà per gestire via, via che cresce le immersioni che farà, con sempre più consapevolezza.
                          Senza questo sforza didattico la subacquea rimarrà sempre una popolazione di pressapochisti in balia di un marketing che li spinge ad sentire bisogni costruiti ad arte per vendere attrezzature.

                          Ora siamo arrivati alla frutta, si sta grattando un barile vuoto.
                          Forse è l'occasione per recuperare aspetti che abbiamo dimenticato nella formazione di un subacqueo.

                          Cordialmente
                          Rana
                          Ultima modifica di RANA; 29-03-2018, 13:17.

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                          • #43
                            Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                            Mi ricordo che durante il mio corso basic padi abbiamo trascorso moltissimo tempo utilizzando le tabelle per pianificare sia le prime immersioni che le eventuali ripetitive.
                            Paolo, hai fatto l'esempio più calzante.
                            Le tabelle Padi e il 99% di quelle ricreative sono inutili come backup.
                            Se l'immersione è breve e/o in poca acqua avere quelle tabelle serve a poco, se sono sul filo della curva ancora meno, perché mi daranno dei valori inutilizzabili. Le vie di fuga (deco di emergenza) sono delle procedure che esulano dall'uso di quella tabella: cioè posso applicarle anche al computer senza aver programmato il tuffo in tabella o senza averla in tasca.
                            Diverso sarebbe avere in mano delle tabelle che conteggiano la deco, tipo US NAvy ecc.

                            Cerco di spiegarmi.
                            Rimaniamo nell'ambito di immersioni multilivello, in curva, entro i 30mt, con monobombola 12/15Lt, con almeno 1 compagno con lo stesso profilo.
                            Credo si possa concordare che la durata della bombola è vincolante.
                            Be', a me non viene in mente una situazione di fail del computer, da cui non si possa uscire con ragionevole sicurezza, utilizzando procedure "standard" mirate ad avere sempre un po' d'aria nella bombola.
                            Non vedo cioè, una situazione in cui, aver programmato un'immersione e non aver seguito la programmazione (perché questo è quello che facciamo dato che parliamo di multilivello) possa essere un vantaggio.

                            Si può obiettare che sarebbe bene conoscere bene sia tabelle che computer.
                            La cosa sarebbe ovvia, ma si scontra con una mia personale convinzione:
                            un primo corso richiede l'apprendimento di una certa quantità di informazioni. L'allievo non può avere le basi per stilare una scala di importanza di queste informazioni.
                            Per quanto ci si sforzi, si rischia che vengano tenute a mente quelle meno importanti (per esempio come calcolare una ripetitiva con RDP), tralasciano le fondamentali ( per es. procedure d'emergenza in caso di fail del computer).
                            Da qui la mia opinione che è bene che i corsi siano frazionati in livelli, compresi quelli in cui la tabella e la programmazione sono la parte fondamentale.
                            Livelli a cui si arriva, non da cui si parte. Oggi.

                            Non si tratta quindi di seguire "bovinamente" un computer, ma conoscerlo per saper cosa fare in tutte le situazioni. Conoscerlo significa anche sapere che anche il computer ha un planner.

                            Quando andavamo in tabella, non è che il profondimetro o l'orologio fossero esenti da rotture, il concetto è uguale con 20 o 30 anni di tecnologia in più.
                            Solo che oggi non si va in tabella, si va col computer.


                            www.bludivecenter.com

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                            • #44


                              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                              Le tabelle Padi e il 99% di quelle ricreative sono inutili come backup.
                              Se l'immersione è breve e/o in poca acqua avere quelle tabelle serve a poco, se sono sul filo della curva ancora meno, perché mi daranno dei valori inutilizzabili. Le vie di fuga (deco di emergenza) sono delle procedure che esulano dall'uso di quella tabella: cioè posso applicarle anche al computer senza aver programmato il tuffo in tabella o senza averla in tasca.
                              Diverso sarebbe avere in mano delle tabelle che conteggiano la deco, tipo US NAvy ecc.
                              In effetti se guardiamo le tabelle PADI, queste non conteggiano la deco, per cui qualora per un qualsiasi motivo ci si trovasse fuori curva uno che fa???...


                              Discorso diverso con quelle US-Navy-like come le CMAS/Fipsas dove sono presi in considerazione anche dei ragionevoli fuori curva, ad esempio a 18mt, vediamo che 17 minuti di fuori curva danno una deco di 14 minuti...




                              Che dire... PAdi's men, plastificatevi le nostre tabelle!!!

                              Detto questo, se mai mi dovessi trovare con la strumentazione in panne (o come mi è capitato con il computer non in modalità DIVE... ...), semplicemente la cosa più sensata è avvisare il compagno e continuare l'immersione adottando il suo stesso profilo ed i dati del suo computer...
                              credo che difficilmente interromperei l'immersione, e/o tirerei fuori le tabelle...

                              Qualora invece mi trovassi solo... inizierei la risalita cercando ritrovare il compagno/gruppo e qualora non lo trovassi, tra il sapere e non sapere, non prenderei comunque le tabelle ma mi punirei con un tempo di deco variabile (diciamo a memoria) in base all'ultima profondità registrata prima del guasto, ed al tempo di fondo ...

                              Come Thumb's Rule, diciamo che se ci si punisce con una deco che va tra i 7 e 13minuti è quasi sicuro che si riemerge in condizioni sicure ...

                              Per cui mi viene da dire che il ragionamento di blu dive è più che sensato, questo però non dovrebbe prescindere tanto dall'esulare lo studio delle tabelle, ma a colmare nelle didattiche assenza di un modulo dove si discutono queste benedette "vie di fuga" ...

                              Ma cmq saremo punto e a capo, visto un certo tipo di subacquei non vuole studiare... ed i programmi inizierebbero a diventare troppo lunghi...

                              Purtroppo sembra più ragionevole una via di fuga "bovina" che non una riemersione mediante tabella... anche perché le tabelle, in linea di principio non sono nate per essere usate in acqua ma bensì fuori! In acqua teoricamente si dovrebbe seguire la pianificazione e basta...
                              Ultima modifica di Tonnetto; 29-03-2018, 15:30.
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                              • #45
                                Infatti le mi tabelle padi non sono mai entrate in acqua. Le conservo per ricordo mentre rimpiango le tecnisub a rotolino smarrite allo scoglio di pietrabona e mai piu' ritrovate. Quelle erano per me una specie di amuleto potentissimo senza il quale dovrei forse sentirmi a disagio in acqua.
                                A endo presto iniziato con le immersioni fuori curva sono passato quasi subito al lato oscuro ....
                                Ciao
                                Paolo
                                Paolo

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