Pinne tecniche: quali scegliere in base a marca e caratteristiche

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  • #31
    Le pinne tecniche non devono essere lunghe, ma avere la costola spessa, e comunque per tornare in tema le pinne VANNO PROVATE.
    "Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" [Arthur Bloch]
    "Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china...
    ... e a quel punto è un attimo..." [ignoto]

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    • #32
      Originariamente inviato da dodox Visualizza il messaggio
      ...le pinne VANNO PROVATE.
      E aggiungerei che vanno provate per più immersioni (cosa purtroppo non sempre possibile se non le si acquista). Il mio giudizio su quasi tutte le pinne che ho posseduto nel tempo è radicalmente cambiato dopo un certo numero di immersioni (a volte 5.. altre più di 10), conta soprattutto la possibilità di poterle provare in diversi "ambienti" (ad esempio con presenza di corrente, con differenti pesi indossati.. ecc.). Quelle che uso principalmente oggi, rigidissime (Xdeep) al primo impatto mi fecero pensare che le avrei buttate il giorno stesso (provenivo già da pinne tecniche, le Apeks RK3)... ma oggi le amo.

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      • #33
        Originariamente inviato da Albertosixsix Visualizza il messaggio

        Io le uso con D15 e 2 stage che non mi sembra si possa definire configurazione leggera e mi trovo bene.
        Infatti è per quello che come hai scritto che erano gialle ho pensato fossero le morbide. Se tu ti trovi bene niente da ridere. Con tutta quell'inerzia io preferisco qualcosa di meno rigido.
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        • #34
          Io mi trovo benissimo con le apeks rk3hd sul trilaminato che neutralizzano la positività del sovracalzare in neoprene e sono molto precise e potenti in pinneggiata rana (esce bene la pinneggiata all'indietro).
          Sulla muta in neoprene, invece, usavo le rk3 normali... più morbide... un po' meno spinta in rana, di più (rispetto alle rk3hd in quella classica), un po' meno precise nelle manovre... e con la pinneggiata all'indietro che richiedeva più forza e precisione.

          Boccio categoricamente le paraplegic fins (@diritti riservati... non so se da Bianchelli o Ferrucci) ovvero le scubapro seawing: positive, veloci in pinneggiata classica... ma che non invogliano in quella rana che risulta priva di efficacia e di precisione.

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          • #35
            Quindi rimango l'unico o meglio l'ultimo possessore al mondo di Aqualung Rocket II? In effetti non le ho mai viste a nessuno, non so se esserne onorato o preoccupato....poco male, mi ci trovo bene e un D18 e tre s80 le tirano, quindi, al massimo le faccio rosse....
            Buone bolle a tutti!!!
            http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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            • #36
              mi scuso se a volte posso sembrare un po' scassa marroni o simpatico per forza….credo in subacquea non esista un dogma assoluto….esistono didattiche, configurazioni che essendo standardizzate aiutano l'apprendimento e sono di indubbio valore aggiunto...pinne, è un po' come discuter di deco, ognuno, seguito l'iter didattico che l'ha formato correttamente, trova, quando ha appreso, la sua giusta misura...in subacquea qual è la giusta misura? il comfort, che ci permette di essere attenti reattivi in grado di affrontare una problematica e soprattutto in grado di godere delle meraviglie marine….dire che le pinne lunghe non vanno per l'immersione tecnica è quanto di più sbagliato si possa affermare….casati usa spesso pinne lunghe, rinaldi che fa un mestiere dove la precisione del movimento è essenziale, usa pinne lunghe….ambedue fanno immersioni credo si possano definire molto tecniche….ognuno deve trovare il proprio comfort soprattutto in rapporto alla sua frequenza alla "frequentazione" con l'acqua...perchè chi fa la vera differenza non è la pinna o il tricche e tracche ma quanto vado in acqua…..io che non lo faccio per lavoro e quindi il mio subbaccquare è relegato alla passione ho alti e bassi in virtù del quanto riesco ad andare in acqua…..poi c'è gente che per immersione tecnica intende fare l'ascensorista a 120 metri attaccato alla cima, e risale attaccato alla cima da 120 metri….un po' ironicamente e provocatorio, ma per quello basta il brevetto open e due nozioni sulle fermate dell'autobus da fare in risalita...
              Ultima modifica di cesare; 28-11-2019, 14:24.
              ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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