Soffrendo di alcuni problemi alle orecchie ho deciso di comprare la maschera Pro Ear 2000 ist_5mm_pro_ear_hood_3.jpg
Per chi non la conoscesse è un fantasioso strumento che affianca ad una normale maschera due coppette auricolari che isolano le orecchie dall'acqua e che sono collegate alla maschera stessa da due piccoli tubi corrugati (tubi di equalizzazione).
Ecco l'esploso. ProEarDiag.jpg
Nelle intenzioni del fabbricante la maschera dovrebbe dare i seguenti vantaggi.
1) Mantiene le orecchie asciutte durante l'immersione proteggendo il condotto uditivo esterno da infiammazioni (molto utile per chi è particolarmente sensibile al problema).
Questa promessa è senz'altro mantenuta. Ho testato la maschera per mezz'ora in piscina e pur portando capelli non cortissimi le coppette non hanno lasciato passare neanche una goccia d'acqua.
2) Evitando il contatto tra membrana timpanica ed acqua fredda viene ridotto il rischio vertigini.
3) Amplifica la percezione dei suoni sott'acqua e soprattutto consente di percepire al direzionalità degli stessi. Anche in questo caso posso confermare.
4) Facilita la compensazione (per agevolare la compensazione si consiglia di soffiare ripetutamente aria nella maschera con il naso, in fase di discesa, in modo che parte dell'aria passando tramite tubi di equalizzazione giunga nelle coppette eguagliando la pressione tra coppette e maschera).
Per quanto riguarda questa promessa mi è sorto qualche dubbio.
Le spiegazioni che vengono fornite sono diverse, ma principalmente si possono così riassumere.
Secondo il fabbricante.
Se non ho capito male dovrebbe quindi formarsi un sistema chiuso orecchie-cavità nasali-gola in cui tutto è alla stessa pressione.
Altra spiegazione di un utente.
1. Quando tappi il naso per eseguire la compensazione, i tessuti della cavità nasale saranno congestionati bloccando l'introduzione della pressione atmosferica all'orecchio medio (lato interno del timpano) attraverso la tromba di Eustachio. Ecco perché a volte più forza si applica, più difficile è la compensazione. Con ProEar, il caso è diverso. Soffiando leggermente l'aria nella maschera ProEar, la pressione verrà introdotta naturalmente nell'orecchio medio attraverso la tromba di Eustachio senza causare congestioni tissutali. Anche la piccola quantità d'aria introdotta nei copri orecchie attraverso il tubo di equalizzazione costringerà il timpano a spingere verso l'interno, facendo aumentare leggermente la pressione dell'orecchio medio che aiuta ad aprire la tromba di Eustachio dalla direzione verso l'interno del timpano.
2. L'orecchio asciutto è più facile da compensare rispetto all'orecchio a contatto dell'acqua.
Quindi la mia conclusione è che poiché ProEar aiuta ad aprire la tromba di Eustachio da entrambi i lati e mantiene le orecchie asciutte, la compensazione dell'orecchio è notevolmente migliorata con la maschera subacquea ProEar.
Cosa ne pensate?
La teoria ha un suo razionale o è solo marketing?
Effetto placebo per quelli che una volta usata la maschera affermano di aver effettivamente trovato meno problemi a compensare?
Per chi non la conoscesse è un fantasioso strumento che affianca ad una normale maschera due coppette auricolari che isolano le orecchie dall'acqua e che sono collegate alla maschera stessa da due piccoli tubi corrugati (tubi di equalizzazione).
Ecco l'esploso. ProEarDiag.jpg
Nelle intenzioni del fabbricante la maschera dovrebbe dare i seguenti vantaggi.
1) Mantiene le orecchie asciutte durante l'immersione proteggendo il condotto uditivo esterno da infiammazioni (molto utile per chi è particolarmente sensibile al problema).
Questa promessa è senz'altro mantenuta. Ho testato la maschera per mezz'ora in piscina e pur portando capelli non cortissimi le coppette non hanno lasciato passare neanche una goccia d'acqua.
2) Evitando il contatto tra membrana timpanica ed acqua fredda viene ridotto il rischio vertigini.
3) Amplifica la percezione dei suoni sott'acqua e soprattutto consente di percepire al direzionalità degli stessi. Anche in questo caso posso confermare.
4) Facilita la compensazione (per agevolare la compensazione si consiglia di soffiare ripetutamente aria nella maschera con il naso, in fase di discesa, in modo che parte dell'aria passando tramite tubi di equalizzazione giunga nelle coppette eguagliando la pressione tra coppette e maschera).
Per quanto riguarda questa promessa mi è sorto qualche dubbio.
Le spiegazioni che vengono fornite sono diverse, ma principalmente si possono così riassumere.
Secondo il fabbricante.
L'aria confluisce nei padiglioni auricolari quando si espira attraverso il naso nella maschera e poi attraverso il tubicino sottile che scorre dal mantello della maschera nei padiglioni auricolari passando attraverso le valvole di non ritorno nel tubo e nei padiglioni auricolari. Ciò consente di regolare lo spazio d'aria nei padiglioni auricolari in base alla pressione ambientale. La maschera, i padiglioni auricolari e in effetti l'intero sistema respiratorio diventano un sistema di pressione dell'aria equalizzato a circuito chiuso. I padiglioni auricolari fungono da filtro primario della pressione ambientale dell'acqua dal mare e le valvole simulano le trombe di Eustachio permettendo al subacqueo di equalizzare facilmente la pressione nel padiglione auricolare prima che raggiunga il timpano. Tutto quello che l'operatore subacqueo deve fare è soffiare delicatamente aria attraverso il naso per mantenere la pressione ambientale (presa dal regolatore) nella maschera e nei padiglioni auricolari. Questo crea una sorta di effetto "Buffering" che sostanzialmente consente alle orecchie di pareggiare in 2 fasi. Il primo dalla pressione del mare al padiglione auricolare e il secondo dal padiglione auricolare al timpano. L'azione del tubo di silicone simula le trombe di Eustachio ma trasporta l'aria in un modo molto più facile e meno ostruito. La membrana in silicone della coppetta auricolare riproduce il timpano ma è ovviamente più flessibile e non viene influenzata dal freddo o dalle sostanze inquinanti. Alcuni subacquei dovranno comunque compensare, ma il processo dovrebbe essere sicuramente più semplice. I padiglioni auricolari possono essere ripuliti da qualsiasi acqua simile alla pulizia della maschera. |
Altra spiegazione di un utente.
1. Quando tappi il naso per eseguire la compensazione, i tessuti della cavità nasale saranno congestionati bloccando l'introduzione della pressione atmosferica all'orecchio medio (lato interno del timpano) attraverso la tromba di Eustachio. Ecco perché a volte più forza si applica, più difficile è la compensazione. Con ProEar, il caso è diverso. Soffiando leggermente l'aria nella maschera ProEar, la pressione verrà introdotta naturalmente nell'orecchio medio attraverso la tromba di Eustachio senza causare congestioni tissutali. Anche la piccola quantità d'aria introdotta nei copri orecchie attraverso il tubo di equalizzazione costringerà il timpano a spingere verso l'interno, facendo aumentare leggermente la pressione dell'orecchio medio che aiuta ad aprire la tromba di Eustachio dalla direzione verso l'interno del timpano.
2. L'orecchio asciutto è più facile da compensare rispetto all'orecchio a contatto dell'acqua.
Quindi la mia conclusione è che poiché ProEar aiuta ad aprire la tromba di Eustachio da entrambi i lati e mantiene le orecchie asciutte, la compensazione dell'orecchio è notevolmente migliorata con la maschera subacquea ProEar.
Cosa ne pensate?
La teoria ha un suo razionale o è solo marketing?
Effetto placebo per quelli che una volta usata la maschera affermano di aver effettivamente trovato meno problemi a compensare?
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