Apeks rk3 o hd

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  • Apeks rk3 o hd

    Salve a tutti, ho provato a cercare ma non ho trovato molto a riguardo, chi di voi ha provato le pinne apeks rk3 HD???
    In rete ho trovato qualche video sul primo modello e ho visto che sono positive, ma sul modello HD non ho trovato un grande che....
    Grazie

  • #2
    Le normali sono leggermente positive e sono abbastanza morbide per essere pinne tecniche, le consiglio a chi proprio non sopporta le pinne rigide e vuole un paio di pinne leggere (da trasportare), IMO non sono molto indicate per la stagna... ma i gusti sono gusti, io le uso solo con la umida.
    Le HD invece sono neutre o leggermente negative e sono ottime per la stagna, sono leggere da trasportare come le normali ma molto più dure (quanto o più delle Jetfin). Io le uso con la stagna, ma pure con la umida perché mi piace il controllo che danno (non sono molto utili in corrente... ma è una costante di tutte le pinne di questo tipo).

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    • #3
      Non ho un interesse immediato, visto che non faccio subacquea tecnica, ma vorrei per curiosità capire se i vari cloni delle jet fins sono sostanzialmente equivalenti fra loro. Per esempio scubalandia ha queste, comunque mi pare costano più delle Apeks RK3 HD
      https://www.scubalandia.com/it/pinne...lipstream.html
      Bags sport ha le T52 venom fin con caratteristiche un po' diverse
      https://bags-sport.com/t52-venom-fin
      La domanda è: per le pinne tecniche ci sono grandi differenze tra un modello e l'altro o una marca e l'altra, o vale il principio che la tecnica della pinnata rende conto del 90% e la differenza tra una pinna e l'altra delle varie marche non è che sia fondamentale, un po' come nelle pinne non tecniche?

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      • #4
        Originariamente inviato da Sbiriguda Visualizza il messaggio
        Non ho un interesse immediato, visto che non faccio subacquea tecnica, ma vorrei per curiosità capire se i vari cloni delle jet fins sono sostanzialmente equivalenti fra loro. Per esempio scubalandia ha queste, comunque mi pare costano più delle Apeks RK3 HD
        https://www.scubalandia.com/it/pinne...lipstream.html
        Bags sport ha le T52 venom fin con caratteristiche un po' diverse
        https://bags-sport.com/t52-venom-fin
        La domanda è: per le pinne tecniche ci sono grandi differenze tra un modello e l'altro o una marca e l'altra, o vale il principio che la tecnica della pinnata rende conto del 90% e la differenza tra una pinna e l'altra delle varie marche non è che sia fondamentale, un po' come nelle pinne non tecniche?
        Esprimo solo la mia personale opinione.

        Per prima cosa, non esiste un modello di pinna tecnica.

        La grande differenza tra le pinne è data dalle pinne studiate per chi fa apnea e pinne per chi va con le bombole.

        Quelle che chiamano pinne tecniche derivano da un vecchio modello nato nel 1965 fatto dalla Scubapro le: Jet Fin:




        Sono pinne dal punto di vista tecnico più simili a due "cazzuole da muratore".

        Punti di forza:
        - Sono pensanti e questo piace a chi usa la stagna.
        - Sono rigide, corte e larghe caratteristiche che le rendono ideali per tutta quella serie di movimenti finalizzati al brandeggio ed adatte alla pinneggiata a rana.
        - Sono pinne che hanno una pronta spinta, nel senso che con un colpo singolo di fatto spingono.
        - Il fatto di essere corte è un vantaggio in ambienti chiusi e stretti.

        Punti deboli:
        - Il peso stanca.
        - La rigidità non si adatta a tutti se non hanno un minimi di allenamento.
        - Non sono pinne che hanno una grande resa sott'acqua se lo scopo è quello di dover pinneggiare per lunghi tratti.

        "Trattori" ai piedi.

        Modello dimenticato per tanti anni e soppiantato da pinne decisamente più performanti e tecniche.
        Prendiamo per esempio la gloriosa Mares - Plana avanti 4:

        Pinna avanti anni luce rispetto alle rozze "Jet Fin".

        Leggere, rigide, permettono tutti i movimenti di brandeggio ed hanno una resa nelle "lunghe" pinneggiate neanche paragonabile a quella delle Jat Fin.

        Ma, sono leggere e chi usa la stagna non le ama.

        C'è stato un periodo in cui si erano diffuse la cavigliere zavorrate, ai piedi, con l'uso della stagna proprio per curare il famoso TRIM.
        Ovviamente ci si è reso subito conto che questa non era una soluzione e cosi sono scomparse ma il peso delle Jet Fin secondo me ha ingolosito molti che avrebbero usato volentieri le cavigliere se non fosse che sarebbero passati per "pippe".

        A mio avviso le Jat Fin superano le Plana avanti 4 solo in termini di mera resistenza - sono veramente dei carri armati ai piedi.

        Con l'avvento dei Dir (inteso a 360 gradi Gue e non Gue, imitatori, ecc, ecc,), il trim orizzontale asceso a vera e propria professione di fede, preghiera del credo assoluto fecero diffondere queste pinne.
        Il peso delle pinne è diventato ancora più interessante, dovendo professare il trim perfettamente orizzontale con la stagna che rende i piedi leggeri come piume d'angelo ecco, in quegli anni, la riscoperta delle Jat Fin che fino a questo punto della storia erano cadute nel "dimenticatoio".

        Nel frattempo il brevetto che copriva queste pinne è scaduto perché sono pinne che hanno veramente tantissimi anni.

        Brevetto scaduto, i cloni si sono diffusi.

        Finalmente giungiamo al capitolo che possiamo intitolare rifacendoci alla saga di "Star Wars" - "La guerra dei cloni"
        E la tua domanda nasce proprio da questa "guerra dei cloni".

        Dive System
        Hollis
        Oms
        Mares
        Ecc,
        Quasi tutte le case produttrici hanno sfornato la propria versione, ma sono tutti cloni, ergo, sono tutti uguali, come nel film "Star Wars" se alzi il caso dei cloni trovi sempre la stessa faccia

        Cambiano un po nella forma, alcune ammetto hanno un design molto bello, cambia un pochino il peso, la mescola che ne differenzia a tratti la durezza ma sono tutte differenze di pochissimo conto, "se non è zuppa è pan bagnato".

        La differenza - per il 99% (non per il 90% che lascerebbe intendere che ci sia un 10% cosa assolutamente non vera) - dipende dal subacqueo dalla sua tecnica e dalle sue capacità.

        Il resto è mero gusto, a me piace nera, ad altri gli piace il bianco (ora le fanno di tutti i colori - non sto scherzando ci sono gialle, celesti, bianche, rosa ecc, ecc), ad altri ancora piace una forma innovativa, ad altri il classico (per inciso il classico va sempre non passa mai di moda).
        Insomma i gusti sono tanti e qui c'è modo di sbizzarrirsi affermando anche il proprio stile che non è un reato nella subacquea.

        Questa è la storia, secondo me, di queste famose pinne tecniche che poi di tecnico hanno solo il nome, ma sai ...
        A volte il nome giusto fa la differenza


        Cordialmente
        Rana






        Ultima modifica di RANA; 05-03-2019, 13:10.

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        • #5
          Dimenticavo le Apeks rk3 HD ....
          ​Sono anche loro dei cloni .... alla fine fano il loro sporco lavoro.

          A pensarci bene penso che sia giusto chiamarle pinne tecniche - perché il subacqueo deve aver sviluppato una buona tecnica, per usare con un certo risultato apprezzabile questi "badili" attaccati ai piedi.

          Per chi non lo sapesse il "badile" è la classica pala - questa per intenderci:





          Come mi piace sparlare di queste pinne


          Tra l'altro le usa anch'io (le classiche Jat Fin Scubapro ​ - sono un tipo vintage), ma solo con la muta umida e senza gav sono veramente un pirla.


          Cordialmente
          Rana

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          • #6
            Le RK3 pur seguendo lo stile (sono pinne molto vecchie..) classico delle pinne "tecniche", si differenziano abbastanza dalle jetfin (e cloni): sono decisamente più corte, il flusso d'aqua scorre in modo diverso, hanno la forma della pala differente, utilizzano materiali differenti (le jetfin più plasticose, le RK3 più gommose/porose).
            Sono meno efficienti delle Jetfin in acqua (per via della lunghezza) ma le trovo più precise.
            Come dice RANA, queste pinne non sono fatte per "nuotare" e io aggiungo: se c'è corrente è davvero uno strazio; però una volta che ti ci abitui (specialmente con la stagna) è difficile tornare indietro.. le Mares Quattro che usavo prima adesso non riuscirei mai a metterle, mi sembrano enoooooormi e morbide come il burro.

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            • #7
              Passatemi il termine, alle volte si sta facendo del razzismo inverso, prima si criticava chi non aveva trim chi non adottava la filosofia dir, gli stroke insomma, adesso si critica chi ricerca il trim estremo, chi critica i criticati. Io assolutamente non posso essere schedato tra le file degli uomini neri, non ho nulla di giusto, dalla schifossima stagna mutevole usata, alla maschera turchese, agli erogatori al sacco da 30 litri a ferro di cavallo all'andare profondo in aria....però secondo me tra tutte le cose per me assurde che usano come dogma l'avere un ottimo trim, diciamo quasi maniacale è la cosa migliore che potessero portare avanti. E si le Jet Fin, scubapro o clone aiutano questo, sia perché sono negative, sia perché permettono di effettuare diversi movimenti usando solo le caviglie. Poi non dico che con il trim si risolve tutto, è capitato di vedere il super subacqueo super trim che si ha bevuto un D12 quando un vecchia scuola con un mono da 12 ha gonfiato anche il gommone a fine tuffo....

              Io penso che la via di mezzo sia sempre la cosa migliore, le Jet Fin sono utili, se uno è una pippa non fanno il miracolo. Se uno ha il trim ma non sa andare in acqua, il trim non gli fà il miracolo. Però secondo me qualche vecchia scuola che ho visto personalemente dovrebbe darsi un'aggiornata, se pratica alcuni determinati tuffi, come possono essere tuffi cave o penetrazioni in relitti.


              P.s. RANA scusa se ho continuato un discorso iniziato da te, non ti conosco personalmente non so come vai in acqua, poi per esperienze troppo distanti non mi permetterei mai di giudicare. Ho preso solo spunto dal tuo commento per ampliare il discorso

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              • #8
                Ciao Mercurio90

                Inizio dal fondo:

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                P.s. scusa se ho continuato un discorso iniziato da te, non ti conosco personalmente non so come vai in acqua, poi per esperienze troppo distanti non mi permetterei mai di giudicare. Ho preso solo spunto dal tuo commento per ampliare il discorso
                Non hai nulla da scusarti.
                E' giustissimo che tu possa condividere le tue esperienze.
                Personalmente leggo con molto interesse soprattutto quelle diverse dalle mie

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                Passatemi il termine, alle volte si sta facendo del razzismo inverso, prima si criticava chi non aveva trim chi non adottava la filosofia dir, gli stroke insomma, adesso si critica chi ricerca il trim estremo, chi critica i criticati.
                Permettimi, magari non avendo messo tante faccine sorridenti non è chiaro, nei miei messaggi precedenti c'era una grande dose di umorismo.
                Volevo solo ridere facendo la parodia di aspetti passati ma senza voler fare azioni di razzismo

                Personalmente non penso che il grosso dell'apporto che il movimento Gue/Dir ha portato al mondo della subacquea sia il trim o la famosa configurazione, almeno non solo questi aspetti.

                Comunque non era mia intenzione ridere delle persone che curano assetto e postura (concetti che si trovano riassunti nel "trim").

                L'umorismo nasceva dal fatto che, in passato, molte persone hanno fatto scelte ed usato metodiche per avere questa benedetta postura orizzontale (il così detto trim perfetto) che tutto era tranne che un modo corretto di gestire l'assetto e la postura.
                Cavigliere zavorrate, inarcamento della schiena esagerato, contratture muscolari dei glutei ecc, ecc, il tutto per rimanere perfettamente orizzontali - è un modo che io non considero corretto e in questi casi specifici il fatto che riesca a raggiungere il corretto trim non lo rende ai miei occhi un subacqueo con una corretta tecnica.
                Da qui l'umorismo che nasceva dal fatto che per tanti le "Jet Fin" e il loro peso negativo hanno rappresentato un modo per "occultare" le cavigliere zavorrate.

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                Io assolutamente non posso essere schedato tra le file degli uomini neri, non ho nulla di giusto, dalla schifossima stagna mutevole usata, alla maschera turchese, agli erogatori al sacco da 30 litri a ferro di cavallo all'andare profondo in aria....però secondo me tra tutte le cose per me assurde che usano come dogma l'avere un ottimo trim, diciamo quasi maniacale è la cosa migliore che potessero portare avanti.
                Io mi rivedo in quello che hai scritto, neanche io posso anche solo lontanamente essere scambiato per un subacqueo D.I.R. dato che non adotto nessuna delle loro scelte.
                Ho sempre sostenuto che il loro "metodo olistico" sia nato per gestire il trimix, ergo assenza di narcosi, pertanto non funziona in aria che ti espone, in profondità, a narcosi.
                Il loro metodo preso nella globalità delle loro scelte, ad iniziare da quella fondamentale, non usare l'aria è per me la massima espressione a livello tecnico dal punto di vista dell'uso del trimix.
                Su questo non discuto e riconosco i meriti.

                In aria no, non si può usare il metodo salvo smembrarlo ed adattarlo ma in questo caso quello che ottieni tutto è tranne che D.I.R..
                Ora ti sembrerò presuntuoso ma nel mio modo di andare in acqua l'assetto e il "trim" non l'ho certo imparato da loro.
                E ti dirò di più.
                Quando siamo sott'acqua abbiamo due baricentri (punti di forza) uno è il baricentro positivo, il punto dove si esercita la risultante delle forze positive, il secondo è il baricentro negativo, il punto dove si esercita la risultante delle forze negative.
                Nella configurazione Dir (vedi gav con sacca ad ala, ecc, ecc,) i due baricentri vengono a trovarsi sfalzati non coincidono nello stesso punto, quello positivo è in altro rispetto quello negativo e questo fa l'effetto che chiamo "quadro appeso".
                Il chiodo che regge il quadro in alto (punto positivo) e il peso del quadro - sotto - lo tiene in posizione (punto negativo), ogni spostamento comporta il ritorno alla posizione iniziale.
                In questo modo si riesce a mantenere la posizione orizzontale, ma a me questo modo non piace.
                Io tendo a far convergere i due baricentri sullo stesso punto, in questo modo posso ruotare il corpo intorno a questo unico punto, potendo mantenere comodamente ogni posizione non solo quella orizzontale - (questo lo si apprezza particolarmente nel senza gav).
                Io rimango in orizzontale per la maggior parte dell'immersione ma non è una posizione che uso sempre e comunque, anzi ci sono momenti in cui preferisco rimanere verticale perché la visuale da verticale è migliore se devo fare delle osservazioni, oppure mi metto in diagonale, oppure a testa in giù non ha importanza io non ho problemi e mi piace pensare di poter usare ogni postura e posizione io ritengo in un determinato momento essere migliore.
                Ovviamente in decompressione sto orizzontale ma questo è un altro discorso.

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                E si le Jet Fin, scubapro o clone aiutano questo, sia perché sono negative, sia perché permettono di effettuare diversi movimenti usando solo le caviglie.
                Qui stiamo dicendo le stesse cose quindi non ho nulla da eccepire.
                Il vantaggio grande di queste pinne sono, il peso nell'uso con la stagna, il fatto che si prestano ai movimenti di brandeggio e per ultimo il fatto che sono quasi indistruttibili.

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                Poi non dico che con il trim si risolve tutto, è capitato di vedere il super subacqueo super trim che si ha bevuto un D12 quando un vecchia scuola con un mono da 12 ha gonfiato anche il gommone a fine tuffo....
                Esatto, questo perché ?
                Perché il corretto trim deve essere raggiunto e mantenuto con la corretta tecnica.
                Oggi è diffuso l'uso di grandi quantità di zavorra, questo fa si che il subacqueo raggiunge e mantiene la posizione, ma, sempre in bilico con forze positive e negative di alta intensità.
                Basta uno sbilanciamento e le manovre per gestire e recuperare l'equilibrio sono impegnative.
                Al contrario c'è chi (vecchia scuola) non usa tanta zavorra, chi preferisce usare l'acquaticità per controllare assetto e trim, in questo caso il subacqueo non è in bilico tra forze (positive e negative) di grande intensità ma tra forze di minime e questo lo rende molto stabile e capace con poco sforzo di gestire sbilanciamenti o cambiamenti di posizione nella colonna verticale dell'acqua.
                In questo discorso le pinne sono un elemento talmente marginale che poco o nulla influenzano tali dinamiche.
                In questo discorso il 99% è dato dalla tecnica corretta e dalla corretta acquaticità che spesso si trascura e si sottovaluta.

                Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                Io penso che la via di mezzo sia sempre la cosa migliore, le Jet Fin sono utili, se uno è una pippa non fanno il miracolo. Se uno ha il trim ma non sa andare in acqua, il trim non gli fà il miracolo. Però secondo me qualche vecchia scuola che ho visto personalemente dovrebbe darsi un'aggiornata, se pratica alcuni determinati tuffi, come possono essere tuffi cave o penetrazioni in relitti.
                Condivido il fatto che le didattiche in generale (parlo in generale compreso quella a cui sono legato) dovrebbero fare una seria analisi del modo in cui si sta insegnando l'assetto, la pesata e il trim.
                Si dovrebbero recuperare e valorizzare aspetti anche passati ma estremamente attuali nel panorama di oggi che vede l'assetto come una corsa al peso.
                Questo discorso è molto ampio.
                Penso comunque che sbaglia chi non si aggiorna e non riconosce quello che di buono attualmente c'è ma anche chi non attinge a quanto di buono c'era in passato.
                Le Jet Fin sono delle pinne discrete, per alcune cose non vanno bene, per altre si, ci sono alternative anche più valide dipende sempre cosa intendiamo fare.

                Cordialmente
                Rana
                Ultima modifica di RANA; 07-03-2019, 12:42.

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                • #9
                  RANA grazie per il confronto, abbiamo diversi punti in comune nel nostro discorso, ho sfruttato il tuo commento anche per rileggere il mio. Vorrei aggiungere, secondo me il trim deve essere raggiunto in maniera naturale, fai bene a dire che molti usano grandi forze opposte per rimanere appesi, quando vedo questo per me non si ha un buon assetto, riconosco il buon trim ma non il giusto assetto. Secondo me deve venire naturale, è su questo che bisogna lavorare, il trim orizzontale, però non artificioso ma naturale.
                  Ti faccio un esempio, sono andato su un relitto non troppo profondo, una poppa bella grande, alzo lo sguardo vedo l'elica con la poppa che mi sovrasta, le bolle si spalmavano in mezzo ai raggi del sole. Volevo fare una ripresa con la gopro, mi sono girato a pancia in su, pinneggiando a rana con le gambe piegate alle anche, con le stage che ciondolavano e sbatacchiavano. Poi in un attimo mi sono rigirato, avevo la giusta aria nel gav e nella stagna, ero neutro, girato e rigirato senza cambi di quota. In gommone mi ridevano dietro i super trim, se lo facevano loro lo spostamento d'aria nel sacco li avrebbe capovolti tipo biscia.
                  Io cerco di non mettermi verticale, specialmente se sono vicino al fondo, cerco di non usare le braccia per girare/spostarmi, dall'open ho sempre portato avanti questo modo, nessuno me lo ha inculcato, mi è venuto naturale lavorare su questo aspetto. Quando poi ho iniziato a girare ho notato gli altri intorno a me, e notavo chi faceva polverone e chi no, poi però ho iniziato a vedere chi era naturale in acqua e chi costruito. Poi quando ho iniziato con la grotta, li ho proprio dovuto curare maggiormente l'assetto, però zero cavigliere, zero inarcare la schiena, zero strizzare il sedere, anzi non saprei neanche come usare questi movimenti, io se devo stare attento all'assetto mi devo rilassare, se inizio a pensarci troppo inizio a fare casino, e con le jet fin da quando sono passato alla stagna mi hanno aiutato. Non saranno adatte a tante cose ma per pinneggiare a rana o similari sono impareggiabili a mio avviso.

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                  • #10
                    Non pensavo di scatenare tutto ciò.....hahahhaha
                    Di base abbiamo capito che se hai bisogno di spinta...tipo in corrente non vanno bene

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                    • #11
                      Originariamente inviato da ivanstr Visualizza il messaggio
                      Non pensavo di scatenare tutto ciò.....hahahhaha
                      Di base abbiamo capito che se hai bisogno di spinta...tipo in corrente non vanno bene
                      ​Ciao Ivanstr.

                      Ni, quello che hai scritto io non lo condivido molto.

                      Sei portato a capire cosi perché (ammetto i miei limiti espressivi) consideri le pinne come oggetti in grado di variare la prestazione di un subacqueo ma cosi non è o non lo è nei termini che pensi tu.

                      Ammetto che ci sono pinne che nascono per venire incontro alle esigenze di chi non ha un minimo di tecnica ed allenamento.
                      Queste pinne di fatto non spingono, ottimizzano una pinneggiata con molte lacune.
                      Se parliamo di queste pinne condivido il tuo commento ma, e ripeto ma .... le Jet Fin e compagnia bella non rientrano in questa tipologia.

                      Sgombrato il campo di questa considerazione possiamo dire che le pinne sono come la bicicletta, alla fine contano le gambe.

                      Parlare di corrente è forviante, se la corrente è forte nessuno riesce a contrastarla e/o a farlo per un tempo utile a mettere in atto qualche strategia, se la corrente è blanda è solo una questione di gambe.

                      Il tipo di pinne agiscono si e no su un 5% - 7% della prestazione totale per cui di cosa parliamo ?

                      Cordialmente
                      Rana


                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                        Il tipo di pinne agiscono si e no su un 5% - 7% della prestazione totale per cui di cosa parliamo ?
                        In che senso? Si discuteva di efficienza e di spinta a parità di sforzo... se usi pinne lunghe 5 cm, non funzioneranno come pinne lunghe 50 cm., e lo stesso se usi pinne morbide o rigide ...e solitamente non "solo" per un 5-7%, mi pare una cosa ovvia (ho esasperato volutamente le misure, per rendere l'idea).
                        Puoi spiegarti meglio... cioè a cosa si riferisce quel 5-7% e da quali dati è stato ricavato?

                        Controllo VS efficienza è una regola a cui non si sfugge, se esistessero un paio di pinne che ti consentono una manovrabilità delle "tecniche", con la spinta delle "normali", venderebbero solo quella.

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                          In che senso? Si discuteva di efficienza e di spinta a parità di sforzo... se usi pinne lunghe 5 cm, non funzioneranno come pinne lunghe 50 cm., e lo stesso se usi pinne morbide o rigide ...e solitamente non "solo" per un 5-7%, mi pare una cosa ovvia (ho esasperato volutamente le misure, per rendere l'idea).
                          Puoi spiegarti meglio... cioè a cosa si riferisce quel 5-7% e da quali dati è stato ricavato?

                          Controllo VS efficienza è una regola a cui non si sfugge, se esistessero un paio di pinne che ti consentono una manovrabilità delle "tecniche", con la spinta delle "normali", venderebbero solo quella.
                          ​Ciao Npole
                          Ho per caso toccato un nervo scoperto ?!

                          Ovviamente scherzo (nota la faccina sorridente)

                          La percentuali sono solo un mezzo per arrivare ad esporre un concetto.

                          Partiamo dal fondo:
                          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                          Controllo VS efficienza è una regola a cui non si sfugge, se esistessero un paio di pinne che ti consentono una manovrabilità delle "tecniche", con la spinta delle "normali", venderebbero solo quella.
                          Parlare di spinta delle pinne "normali" è come dire tutto e nulla.
                          Diciamo che ci sono pinne la cui resa, ossia ciò che, della forza spesa, viene effettivamente trasformato un spinta - limitatamente alla pinneggiata alternata - è maggiore delle pinne tecniche.

                          Un esempio su tutte le classiche "plana avanti quattro" della Mares, queste sono pinne che hanno una resa maggiore rispetto alle rigide "Jet Fin".

                          Queste soddisfano la tua affermazione sopra riportata.

                          Sono pinne che hanno una resa maggiore e nel contempo offrono un ottimo controllo della manovrabilità dei movimenti di brandeggio.

                          A questo punto tu mi dirai ......
                          Perché non vendono solo quelle?

                          Premessa:
                          io non so i dati di vendita di queste pinne ma sono portato a pensare che in termini di numero di pezzi venduti le "plana avanti quattro" della Mares si assestino tra le pinne più vendute.

                          In ambito tecnico le "Jet fin" sono diventare comunque un riferimento non certo per le doti di resa, io ritengo che molto abbia inciso il peso fortemente negativo di queste pinne.
                          Chi usa la stagna apprezza il peso proprio per il fatto che in qualche misura svolgono l'effetto delle cavigliere zavorrata, questo tanto per capirci.

                          Ora parliamo della percentuale da me citata.
                          Aneddoto:
                          ad una sessione di rinnovo del brevetto di istruttore d'apnea - svoltosi all'Y40 (la piscina famosa con il buco a -40 metri) - ho avuto modo di assistere alla relazione sulle pinne tenuta da un tecnico.
                          Il quale ha esordito con il dire che un record importante nell'apnea è stato fatto con un paio di pinne comprate al supermercato di poche decine di euro.
                          Questo per sottolineare il fatto che tra la tecnica e tipologia di pinne quella che domina è la tecnica - il tipo di pinna è marginale incide per pochi punti percentuali.

                          Molti subacquei "misurano" la resa di una pinna dalla durezza che si riflette sulle gambe.
                          Una pinna che ti spezza le gambe diventa cosi una pinna con gradi rese, al contrario una pinna meno rigida e più leggera viene percepita come una pinna non in grado di convertire la forza spesa in movimento.

                          In parte questo è vero, se ci rifacciamo alle pinne chiamiamole da "passeggio" tanto amate da chi non ha tecnica, allenamento e si e no fa 3 immersioni all'anno.
                          Ne mostro qualche esempio - giusto per capire a cosa mi riferisco:



                          Tolta questa tipologia di pinne quanto sopra detto non corrisponde più necessariamente al vero.

                          Le "Jet Fin" sono pinne pesanti, rigide, ti spezzano le gambe ma non hanno una struttura in grado di sviluppare una resa superiore ad altre pinne.

                          Le Mares "Avanti quattro" al contrario sono leggere e reattive, hanno un ottimo effetto cucchiaio che canalizza l'acqua e nel contempo aumenta la superficie

                          Certo che la percezione di queste due pinne è differente ma attenzione a non confondere la fatica con la resa cosa non sempre vera.

                          Inoltre ognuno di noi dovrebbe avere consapevolezza di come pinneggia, della sua tecnica, del tipo di pinneggiata usata ecc, ecc.
                          Generalizzare la pinna è un qualcosa che non ha molto senso.
                          A parità di sforzo è un concetto che non esiste dato che nessuno di noi ha la pinneggiata uguale a qualsiasi altro subacqueo.

                          Ogni pinna è un compromesso tra rigidità e morbidezza, a noi scegliere il compromesso che meglio si adatta a noi.

                          In ultimo, comunque sia la differenza la fa la tecnica con cui uno pinneggia, la forza nelle gambe e il livello di allenamento.

                          Nessun subacqueo può raggiungere una prestazione uguale a un subacqueo che possiede una maggiore tecnica, forza ed allenamento solo andando a selezionare il tipo di pinna.
                          Allo stesso modo un subacqueo allenato, con tecnica e forza nelle gambe avrà sempre una prestazione più alta - rispetto ad altri subacquei con meno tecnica, allenamento e forza, anche se usa una pinna non adatta - scarsa.

                          La critica, spero costruttiva, che vorrei discutere con voi è la seguente:
                          io critico la percezione (per me sbagliata) che si è diffusa per cui la tipologia delle pinne possa fare la differenza.

                          No il tipo di pinne non fa nessuna differenza perché alla fine sono pochi punti percentuali, mentre la grande differenza la fa la tecnica, l'allenamento e la forza che si hanno.
                          Tecnica allenamento e forza non si possono comprare, sono al nostro interno e sta a noi svilupparle.

                          Purtroppo nella società moderna dove tutto deve essere veloce e subito, ci fa comodo pensare che la scelta delle pinne sia di fondamentale importanza e faccia la grande differenza ma questo non è vero, non al nostro livello.

                          Se parliamo di un apneista che esaspera le sue prestazioni per un campionato mondiale posso capire che quei pochi punti percentuali possano fare la differenza - anche se come ho detto all'inizio un record è stato battuto con pinne di plastica del supermercato, ma se parliamo di noi subacquei con le bombole la grande differenza sta dentro di noi.
                          Guardiamo il lato positivo, ciò che è dentro di noi è a costo zero per tutto il resto c'è MasterCard

                          Cordialmente
                          Rana


                          Ultima modifica di RANA; 11-03-2019, 16:59.

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                          • #14
                            Se le jet non vi piacciono , fatevi un giro con le Turtle , non so se sono un'evoluzione delle Jet o sono nate prima . Le Turtle sono veramente dure ma con la stagna non userei altro e non ho mai usato le cavigliere manco sotto minaccia armata anche quando usavo lePlana Avanti 4 , semplicemente con stagna , bibo , decompressiva/e non vedo altra soluzione che avere dei trattori ai piedi e , liberi di credermi o no , le trovo sensibilissime ad ogni movimento di gamba , piedi . Nell'istante esatto che indosso la umida ed il mono , con o senza gav , passo anche io alle Plana Avanti 4 , pinne di livello assoluto , ma non sono le pinne adatte in configurazione "pesante" .
                            Ciao MarenaSub
                            Cit.Silvano :
                            Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                            E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

                            Commenta


                            • #15
                              CRESSI ARA forever

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