Ripartire da zero per migliorare assetto

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  • Ripartire da zero per migliorare assetto

    Buongiorno a tutti,

    vorrei chiedervi dei consigli per migliorare l'assetto (pesata e la mia gestione in acqua) anche partendo da zero.

    Vi faccio una doverosa premessa:

    Attualmente sto conseguendo il brevetto divemaster ed in contemporanea mi sto anche ad una didattica tecnica (evito di citare i nomi delle didattiche).

    Un paio di anni fa scendevo con una semistagna da 7,5 mm, gav classico, e 8 (OTTO) chili di zavorra in cintura. Dopodiché ho abbandonato la semistagna e da 2 anni sto scendendo con una muta in trilaminato, sottomuta Santi flex 190, gav posteriore con contropiastra in acciaio e 6 kg in zavorra (5 kg se utilizzo sottomuta più leggero, Santi Summer).

    A 6 mt mi è capitato anche di fare prove in cui ho tolto le pinne (Jetfin scubapro) e riuscivo comunque a stare in assetto.


    Il fatto di scendere con la stessa pesata (non sono cambiato granché di peso in questi due anni) con semistagna e stagna, ovviamente mi lascia pensare che la zavorra utilizzata per la semistagna, ma anche della stagna, siano comunque eccessive.



    Ad ogni modo, mi piacerebbe, anche ripartendo proprio da zero, portare avanti degli esercizi per migliorare il mio assetto in acqua e soprattutto arrivare ad avere un'acquaticità migliore, oltre ad una migliore gestione della pesata.

    Esistono degli esercizi che posso portare avanti, magari per step, per migliorare? (es. mettere il GAV in superficie, scendere con frusta lunga di 2 mt senza muta e controllare la respirazione, etc).

    Grazie a chi vorrà/potrà darmi un riscontro



    RANA , confido anche in te

  • #2
    Ciao Italians,
    ​grazie della fiducia ma cosi mi fai passare per quello che non sono - io non ho tutte le risposte, rispondo sulla base della mia esperienza, ed in quanto tale, spesso ho sbagliato.

    Io posso dirti solo il mio parere.

    Senza soffermarmi tanto ad analizzare i dati, a "pelle" mi colpisce del tuo resoconto il fatto che non ci sia proporzione tra la zavorra che impieghi con la semistagna e quella che impieghi con la muta stagna in trilaminato.

    Cosi a senso mi verrebbe da dire che la stagna, anche in trilaminato, richieda comunque una zavorra maggiore rispetto alla semistagna.
    Vado a senso ma se prendiamo tutto il gas contenuto nel neoprene della semistagna (nelle bolle del materiale) e il volume del materiale stesso (il neoprene) non arriviamo al volume del gas che comunque si deve immettere nella stagna - anche se in trilaminato, ragion per cui fatico a pensare che la pesata con la stagna sia in proporzione minore o uguale a quella che ti necessita con la semistanga (che è sempre una muta umida).

    Inoltre con la stagna non mi addentro ad analizzare la pesata che hai descritto, ci sono troppe variabili da considerare per poter esprimere un giudizio.
    Alcuni amano la stagna un pochino più carica di gas, altri meno - già questa è una differenza non marginale, e ancora .... usi le stesse bombole ? - alcune bombole a parità di volume possono fare una grande differenza di peso, ragion per cui diventa difficile andare a ricercare un comune denominatore su cui discutere.

    Sempre a sensazione non mi sembra che con la stagna hai una pesata eccessiva - ma - è solo una sensazione nulla di più dato che non conosco tutte le variabili che agiscono.

    Con la semistagna 8 Kg sono troppo anche se superi e 100 Kg di peso.

    Il fatto che usi la stessa pesata indifferentemente al fatto di indossare la semistagna o la stagna mi lascia un perplesso.
    Rifacendomi all'iniziale premessa mi verrebbe da dire che con la semistagna usi un eccesso di zavorra ma sono commenti buttati li se non si definisce meglio il contesto - usi le stesse bombole ? cambi parte dell'attrezzatura ? - magari non te ne accorgi ma in realtà il vettore negativo cambia non per la zavorra che rimane uguale ma, per esempio, causa l'uso di un bibo diverso più pesante.

    Insomma.
    Io ti posso dire che nel mio modo di andare senza gav non trovo una grande differenza tra l'uso di una muta d'apnea 5+5 mm e la semistagna 7 mm.
    La semistagna a fine immersione spinge un pochino di più nel positivo ma nulla di eccessivo e di non controllabile - la zavorra, dove per zavorra intendo non solo la cintura dei pesi ma il resto dell'attrezzatura (bibo, erogatori, pinne, ecc, ecc) dal punto di vista del comportamento idrostatico non variano.

    Ma tra la umida (d'apnea o semistagna ) e la stagna la differenza di peso c'è ed è notevole - è vero che io uso una muta stagna in neoprene ma non penso che con il trilaminato il comportamento di una stagna scende al di sotto di una semistagna.
    Comunque il trilaminato richiede l'uso di un sottomunta e questo ha per sua natura un volume.

    Fai mente locale a ogni componente dell'attrezzatura che usi con la semistagna e con la stagna alla ricerca d'eventuali differenze (sono cautamente convinto che ci siano) che portino ad avere un diverso vettore negativo (al di la della cintura di zavorra).

    Cordialmente
    Rana




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    • #3
      Ciao Rana,

      innanzitutto grazie per la rispota, ti ho tirato in ballo perché ti leggo spesso e volentieri su questo forum

      Di base sono consapevole di aver utilizzato una zavorra errata sulla semistagna, ma il tutto risale a quasi più di due anni fa, poi ho iniziato ad utilizzare la stagna.

      La prima volta che sono sceso in stagna ero caricato con ben (mal) 13 kg..di cui 10 in cintura..poi ovviamente ne ho tolti quasi la metà

      Solitamente le bombole sono le stesse ed il bibo l'ho usato solo con la stagna.

      A breve riprenderò la semistagna, ma correggerò tranquillamente la pesata, perché effettivamente eccessiva...

      Più che altro vorrei virare la conversazione, se possibile, verso dei consigli/esercizi che potrebbero aiutarmi a migliorare proprio la consapevolezza di me stesso in acqua e del mio assetto§/galleggiabilità

      In primis mi piacerebbe farli in costume, dopodiché mettere la muta (semistagna e poi stagna) e fare delle prove.

      Grazie mille

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      • #4
        Una volta gli esercizi per la pesata si facevano in piscina, con la umida, alla fine degli esercizi, in modo da avere nella bombola 20/30 bar al massimo. E da li decidi se lavorare "togliendo" o "aggiungendo" pesi. Il tutto in 2 metri di acqua. Differenza - a parità di muta e bombola - tra piscina e mare = +2kg; differenza tra umida e stagna = +3 o 4 kg.
        Parere personale: trovata la tua pesata, se devi accompagnare un gruppo, sempre 1-2 kg in più, facilmente accessibili e cedibili ad altri.
        Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

        cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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        • #5
          Ciao Lorescuba,

          grazie per la risposta

          Forse la mia premessa ha fuorviato un po', ma era per dare un pregresso al mio percorso subacqueo.

          Praticamente, come tantissimi sub, ho iniziato con "caricati di zavorra che poi palloni". Studiando e provando, da solo, sono riuscito a togliere man mano i pesi (e prossimamente li toglierò anche utilizzando la semistagna - dato che ormai sono 2 anni che mi immergo solo con la stagna - ).


          In realtà la mia idea era quella di "ripartire da zero" con gli esercizi in piscina/mare che si fanno proprio per acquisira un'acquaticità decente, cosa che praticamente non ho mai fatto...

          Attualmente credo di avere un buon assetto/trim (ovviamente non faccio riferimento a 2 anni fa, ma ad oggi), ma partire da zero credo mi possa far capire ancora meglio tutta la trafila.

          Praticamente vorrei capire bene-bene come gestire me stesso in acqua. Alle volte, quando scendo in apnea, per pochi metri, riesco a stare in sospensione a 2-3 mt senza problemi..quello che mi piacerebbe è partire a "corpo libero" per poi capire come tutta l'attrezzatura influisce sul mio modo di stare in acqua...

          Può sembrare una sciocchezza, e ora mi "viene naturale" fare determinate cose, ma farlo con consapevolezza del perché e come credo mi possa aiutare solo a migliorare.

          So che forse non è facile da spiegare...e sicuramente non ci riesco al meglio

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          • #6
            Esattamente quello che dicevo io. Ripartire da zero significa - secondo me - rifare prima di tutto una pesata corretta con l'attrezzatura base, poi eventualmente apportare le modifiche necessarie...
            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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            • #7
              Ripartire da zero, per me, vuol dire cambiare approccio con la pesate e l'assetto.
              ​Smettere di considerare l'assetto e di conseguenza la pesata come un mero bilancio di pesi e forze statiche.

              Sott'acqua non siamo mongolfiere, o almeno non sempre, sott'acqua possiamo essere anche agili e snelli come aeroplani.

              Iniziare a capire che l'acqua è 800 volte più densa dell'aria, che il subacqueo è un aereo con tanto di elica (le pinne) ali e flap (il corpo e la sua postura) che si possono creare forze portanti (spinte positive) e deportanti (spinte negative) anche di diversi kg di spinta.

              Padroneggiare nell'assetto queste forze dinamiche ci mette in grado di gestire l'assetto in maniera decisamente molto più efficiente, di ridurre forze statiche come la zavorra non più necessaria.

              Paradossalmente può sembrare un nuovo modo di gestire l'assetto ma in realtà era quanto facevano in passato i subacquei che non potevano contare sul gav in quanto non c'era.

              Vedete, a tutto il mondo della subacquea faccio in piccolo appunto.
              Inseguire la modernità è giusto, il gav è un prezioso e valido strumento che ha permesso di fare cose che non si potevano fare prima, pensate all'immersione tecnica, il peso del bibo le bombole di fase ecc, ecc, non è gestibile senza gav, quindi io non sto dicendo che non è importante il gav, dico che da un uso virtuoso e necessario si è pian piano passati a un uso sbagliato di questo strumento dimenticando le basi dell'acquaticità e la sua importanza.

              Ripartire da zero ....equivale per me a fare un passo indietro e ritornare ad imparare la corretta acquaticità.

              Cordialmente
              Rana

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              • #8
                Esatto, è proprio quello che intendo io per "ripartire da zero", però vorrei partire da uno step ancora precedente, senza attrezzatura e fare allenamento partendo dalle prove in costume, poi passare provare con la muta e poi con l'attrezzatura.

                Praticamente vorrei fare un percorso graduale che mi aiuti a comprendere ancora meglio come influisce sul mio corpo ogni singolo pezzo dell'attrezzatura.

                Il mio obiettivo è proprio quello di rimettermi in gioco e migliorare.

                Sapete quindi consigliarmi degli esercizi da poter fare?

                Grazie mille per le risposte fino a questo momento

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                • #9
                  Originariamente inviato da Italians Visualizza il messaggio
                  Esatto, è proprio quello che intendo io per "ripartire da zero", però vorrei partire da uno step ancora precedente, senza attrezzatura e fare allenamento partendo dalle prove in costume, poi passare provare con la muta e poi con l'attrezzatura.

                  Praticamente vorrei fare un percorso graduale che mi aiuti a comprendere ancora meglio come influisce sul mio corpo ogni singolo pezzo dell'attrezzatura.

                  Il mio obiettivo è proprio quello di rimettermi in gioco e migliorare.

                  Sapete quindi consigliarmi degli esercizi da poter fare?

                  Grazie mille per le risposte fino a questo momento
                  ​Ciao Italians.

                  Guarda che non ci sono segreti da scoprire, leggo come stai conducendo questa discussione e immagino un supereroe che si toglie il costume, va in ritiro spirituale e scopre il potere che è in lui.....

                  Nulla di tutto questo fa parte della subacquea, non ci sono tecniche ascetiche per fare chissà cosa ...
                  La realtà è più semplice di quello che pensi.

                  Vuoi imparare l'acquaticità senza le bombole, senza l'attrezzatura A.R.A. - semplice - iscriviti a un corso d'apnea.
                  In un corso d'apnea impari a conoscere il tuo corpo, impari cosa vuol dire pinneggiare, impari il controllo muscolare, impari la corretta ventilazioni, il controllo emotivo ecc, ecc.

                  Queste cose ti renderanno migliore anche con le bombole ? questo non so dirtelo, sicuramente sono aspetti che possono renderti migliore anche con le bombole ma questo è un qualcosa che devi imparare da solo tu.


                  Precetto Zen:

                  Allievo: "Desidero imparare. Mi insegnerai ?"

                  Maestro: "Non penso che tu sappia imparare"

                  Allievo: "Puoi insegnarmi a imparare ?"

                  Maestro: "E tu puoi imparare come lasciarmi insegnare ?"

                  Il maestro più tardi disse all'allievo: "L'insegnamento ha luogo solamente quanto ha luogo l'apprendimento. L'apprendimento ha luogo solo quando tu insegni qualcosa a te stesso"


                  Nuotare a corpo libero, allenarsi nei vari sport servono a tenersi in forma, nulla di più, sia chiaro essere allenati è una cosa buonissima ma .........

                  Ma, la "propriocezione" sott'acqua, la capacità di trasferire in quella che viene chiamata "memoria muscolare" tutti quei movimenti e controlli muscolari del nostro corpo che ci mettono in grado di gestire l'acquaticità non si possono imparare se non si fanno immersioni.

                  L'apnea ti permetterà di capire che hai anche un corpo e non solo l'attrezzatura ARA che indossi, ma in seguito come tu userai il tuo fisico con le bombole sarà un percorso d'apprendimento che dovrai affrontare tu, nessuno potrà aiutarti in questo.

                  Cordialmente
                  Rana



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                  • #10
                    Chiarissimo come sempre.

                    Diciamo che il "segreto" è abbastanza semplice...allenamento, allenamento e ancor allenamento

                    Grazie

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