Piccolo quesito sui reggifrusta

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #16
    Caro unicorno, io mi immergo con organizzazione indipendente. La fortuna ha voluto che non siano mai successi guasti gravi ma ti posso garantire che anche quando ci sono stati momenti critici per fortuna nessuno ha perso la testa. Una stagna allagata a 50 metri al rientro di una immersione con deco piuttosto importante, un gav in continua una cintura di piombi slacciata più o meno alle stesse quote, un gav allagato con rientro in corrente possono bastare come esempi? In fondo bambanate dato che mai ci sono stati problemi di perdita di aria. Da qui in avanti non resta che mettere una mano sul sottocavallo.
    Ciao
    Paolo
    Paolo

    Commenta


    • #17
      Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      Caro Rana, la questione del moschettone mi ha incuriosito. E infatti la mia soluzione è diversa da quella della foto che tu hai pubblicato. Io uso un moschettone piuttosto grosso (quelli delle barche) attaccato ad un anello comodo e ci faccio passare dentro la frusta che voglio vincolare. Ne deriva che prendendo in mano la il manometro oppure l' erogatore questo è guidato dal moschettone e non vincolato. In caso di emergenza non si blocca. Usando i dring dei tiranti anteriori si può dare aria in emergenza senza sganciare. subito l' erogatore. E se sganci togli il moschettone dall' anello lasciandolo pure attorno alla frusta che tanto non lo perdi. Sono riuscito a fare abbastanza confusione ?
      Con simpatia
      Paolo
      Ciao Paolo.
      Mi piace il confronto e per questo ho letto con interesse la tua risposta.

      Penso di aver capito come usi il moschettone, in poche parole il moschettone è vincolato al D ring del tirante dello spallaccio, la frusta dell'erogatore d'emergenza è libera al suo interno di scorrere visto che il moschettone è di generose dimensioni.
      Sinceramente a me non convince, non nego la "funzionalità" del sistema ma ....
      Una domanda, quanto è lunga la frusta che usi sul l'erogatore d'emergenza ?
      Sbaglio o non usi una frusta di due metri ?
      Anche adottando una frusta meno lunga il tuo sistema, dato che, il moschettone è clippato a un D ring dei tiranti degli spallacci, questo pende libero - anche di poco ma pende e questo non è il massimo (vedi problemi legati a possibili appigli, impigli ecc, ecc).

      Questo è il mio personale giudizio sulla tua scelta.
      Scelta che non boccio come assurda, illogica ecc, ecc, anzi, ha una sua logica sicuramente meglio di tantissime altre scelte che ho visto adottare ma io, per i motivi che ho cercato di spiegarti (e per altri aspetti che ti dirò a seguire) non adotterei questa tua soluzione, con questo se ti trovi bene, bene.

      Ora permettimi di risponderti come istruttore.

      Agli allievi che s'iscrivono ai corsi avanzati da me tenuti (e da tutti gli istruttori del circolo che frequento e federazione), impongo senza se e senza ma, in maniera tassativa una determinata configurazione standard.
      In questa configurazione, sulla disposizione e sulla gestione degli erogatori, non c'è spazio per nessuna modifica, cambiamento o personalizzazione.
      La rigidità con cui impongo una precisa disposizione non solo deriva dal fatto che questa è quella che nel tempo si è affermata dall'esperienza collettiva quindi che ha passato il numero maggiore di esperienze e verifiche in campo, ma anche e soprattutto dal fatto oggettivo ed innegabile (comprovato da statistiche alla mano) che l'uniformità della configurazione e delle procedure sono un valore aggiunto importantissimo in termini di sicurezza.

      Nessun corso avanzato o tecnico lascerà libertà di adottare soluzioni personali sulla disposizione e gestione degli erogatori, proprio perché verrebbe meno l'uniformità e di conseguenza analoghe procedure.

      Paolo, non nego il tuo percorso di esperienze, le tue capacità e la bontà delle soluzioni che hai deciso di usare (anche se a me non mi convincono) ma permettimi d'invitarti a riflettere su un aspetto che secondo me è fondamentale.
      La subacquea ormai ha diverse decine d'anni alle spalle, anni in cui nel mondo si sono fatte innumerevoli immersioni estreme, per profondità, per ambiente (relitti, grotte, caverne), durata, ecc, ecc, in queste immersioni i subacquei hanno provato di tutto e di più, se si è avuto quella che possiamo chiamare (concedimi la metafora) "convergenza evolutiva" verso sistemi standardizzati un motivo c'è e poggia su dati pratici enne volte la mie e la tua esperienza.
      Da qui il mio piccolo contributo alla discussione, prima di "inventare" nuove soluzioni (che ci possono anche stare) è importante verificare se e come l'esperienza collettiva gestisce il problema che vogliamo risolvere e chiedersi il perché.
      Quasi sempre (salvo rari casi) si trovano le soluzioni migliori già pronte servite su un vassoio d'argento

      Cordialmente
      Rana

      Commenta


      • #18
        Caro Rana, hai ragione, uso fruste di lunghezza standard. Considera che sono alto 190 cm e che in acqua le mie attrezzature sono sempre vicine al mio corpo. In generale porto poche cose e non mi sembra di avere oggetti che ballano. Non seguendo didattiche ed andando con gruppi molto ristretti di persone mantengo l' impostazione che più mi ha soddisfatto nel corso degli anni. Ovviamente qualsiasi suggerimento è gradito e qualsiasi opportunità di miglioramento valutata con attenzione.
        Ho la fortuna di avere un amico fraterno che per lavoro ha formato un gruppo di professionisti sub dei vigili del fuoco ed è da lui che ho cercato di imparare come andare in acqua. Quello che ho imparato è perchè ho seguito i suoi consigli mentre quello che ho imparato trasgredendo i suoi consigli è conseguenza del fatto che sono un barabba anarchico e mi piace fare di testa mia .....
        Con simpatia
        Paolo

        Paolo

        Commenta


        • #19
          Il tempo è stato tiranno ma vedo con piacere che il topic si è fatto più interessante del previsto.

          Relativamente al manometro posso concordare nell'agganciarlo con un moschettone o infilarlo nei velcri del gav.

          Sul secondo stadio di emergenza ho invece qualche remora su alcune soluzioni lette che cito per confrontarci:
          -piegarle la frusta a U e infilarla in tasca o nel d ring non può comportare uno stress per la frusta stessa? E, nel caso del d ring, nel caso si tiri l'erogatore la frusta non potrebbe comunque porre eccessiva resistenza per sfregamento sul d ring?
          -l'idea del moschettone fisso sul secondo stadio di emergenza mi pare, senza offesa, folle per i rischi già citati (se qualcuno è impanicato...) . Quella del moschettone ove la frusta è libera di scorrere (ove il moschettone non è altro che una guida) ha invece meno rischi, ma non toglie comunque metratura fino a che non viene liberata? La metratura è ovviamente un problema minore se si usano fruste lunghe.

          Vedo più pratico il collarino e, nel caso non ci si trovi comodi con quello, non è alla fine più pratico il classico reggifrusta (5 euro e basta tirare l'erogatore per sganciarlo)?

          Commenta


          • #20
            Ciao Riseman,
            Non credo ci sia un eccessivo stress della frusta se fatta passare del D ring o in tasca e nemmeno resistenza nel tirarla; questo perché devi considerare che la frusta sta lavorando sotto pressione, quindi conserva una certa rigidità e non si piega in effetti in modo significativo.
            Ultima modifica di Er D; 08-04-2017, 09:36.

            Commenta

            Riguardo all'autore

            Comprimi

            Riseman Per saperne di più su Riseman

            Statistiche comunità

            Comprimi

            Attualmente sono connessi 105 utenti. 1 utenti e 104 ospiti.

            Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

            Scubaportal su Facebook

            Comprimi

            Sto operando...
            X