Guida Subacquea - "quanta" esperienza è opportuno avere ?

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  • Guida Subacquea - "quanta" esperienza è opportuno avere ?

    Buongiorno a tutti,
    scrivo il post in questa sezione per connotarne il tono sin dal principio: per favore leggetelo come "chiacchiera da bar" e non come seria richiesta di parere esperto.

    Lo premetto perché probabilmente la risposta "seria e ponderata" a questo post potrebbe ragionevolmente essere "dipende da come vai in acqua, il tuo livello di acquaticità, la tua abilità, la tua capacità di reagire a situazioni inattese".

    Invece qui, nel bar, sto piuttosto provando a capire nell'esperienza di ciascuno di voi, quando (l'unità di misura potrebbe essere anni o immersioni) siete arrivati a iniziare il corso da "livello 3". Sia esso un P3 FIPSAS, 3 stelle CMAS, Divemaster PADI, Dive guide SSI o analogo. Ho precisato "il corso" e non l'attività perché in questo contesto, sono più interessato a capire quando vi siete approcciati al percorso didattico per acquisire la qualifica e non all'eventuale attività di guida. Ve lo chiedo perché in giro ne ho sentite di tutti i colori.

    Ciao,
    . DD .


  • #2
    Ciao, ho conseguito il brevetto di divemaster nel 2009, dopo 8 anni di immersioni costanti.
    CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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    • #3
      Mai preso un brevetto professionale. Dopo 15 anni di immersioni - all'inizio poche, via via aumentando ogni anno - ho intrapreso un percorso tecnico per raggiungere e vedere cose che mi erano precluse.

      Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
      L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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      • #4
        Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
        Mai preso un brevetto professionale. Dopo 15 anni di immersioni - all'inizio poche, via via aumentando ogni anno - ho intrapreso un percorso tecnico per raggiungere e vedere cose che mi erano precluse.
        Molto interessante. E` una possibilita che ho considerato. Professionalmente mi occupo anche di docenza, attivita' che mi da molta soddisfazione, ma che francamente non sono sicuro di voler replicare nella subacquea.

        Posso chiederti quale sia stato il tuo percorso e, se ne hai voglia, con quali didattiche?

        Grazie
        . DD .

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        • #5
          Certo che puoi DrowningDiver, è semplice: ho preso con PADI OW, AOW e Nitrox nei primi 3 o 4 anni, sempre all'estero e sempre in inglese, poi ho fatto immersioni dove e quando potevo, prediligendo acque tropicali.
          Quando mio figlio ha iniziato il suo percorso, quasi 7 anni fa, ho preso anche il BLS+Rescue per avere un po' più di consapevolezza.
          Poi, volendo andare oltre, ho valutato altre didattiche e istruttori. rivolgendomi a TDI ma anche stavolta con istruttori di lingua inglese - a Malta.
          Il mio istruttore l'avevo incontrato per altre ragioni e, guarda caso, era anche un istruttore tecnico TDI, ma questo l'ho scoperto solo dopo che avevo scelto più o meno la didattica e ho googlato in giro.
          Se sei curioso sul perché TDI è presto detto: sono estremamente sofferente a qualsiasi regole rigida che non ammetta deroghe, questo esclude almeno 3 didattiche, volevo qualcosa che avesse della basi e un minimo di "success stories" e volevo una logistica che mi consentisse dei full immersion di 7-10 gg pieni.
          Perché Malta ? Perché ha centinaia di siti per tutti i livelli a poca distanza, ha delle acque molto interessanti e, cosa da non sottovalutare, un costo della vita risibile, senza considerare che con soli 30€ Air Malta ti lascia portare un ulteriore bagaglio sportivo con tutta l'attrezzatura al seguito che, per un tecnico, significa stagna, schienalino in acciaio, pinne pesanti, erogatori per il bibo più quelli per le stage e attrezzatura che di solito alle Maldive o in mar Rosso non è necessaria e, tipicamente, resta a casa.
          Spesso sono anch'io un docente, ovviamente non di subacquea, mi piace insegnare nei miei corsi, ma non ci penso proprio a farlo nella subacquea.
          Quest'ultima è un hobby, che significa divertimento e libertà e, non ultimo, non è il mio lavoro principale, per cui toglierei lavoro a dei professionisti molto più bravi e preparati di me.
          Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
          L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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          • #6
            Io presi il brevetto DM per "errore", troppo presto (100 immersioni) e con la certezza di non usarlo per lavoro.
            Quindi più uno sfizio personale, sfizio si, ma che affrontai con la massima serità, sono sempre stato più interessato al discorso tec, diciamo che lo vedevo come una trasizione tra la subacqua ricreativa e quella tecnica, non è assolutamente così, "errori" di gioventù...In realtà non fu del tutto un errore, anzi si rivelò un bellissimo corso che mi fece capire quello che volevo fare da "grande", quindi dedicai gli anni successivi in corsi e immersioni tec via via sempre più carine (ci sono ancora dietro...e ne avro ancora per un pezzo...)
            Non l'ho mai usato in contesti prettamente lavorativi, solo con una ASD quindi un condizioni molto più semplici rispetto hai veri addetti ai lavori che devono portare a casa il pane, ecco perchè mi definisco DM solo per un quarto...
            Inoltre colsi la grande differenza tra un sub che andava in acqua per divertirsi e uno che doveva far divertire...cercando di divertirsi a sua volta.
            Lo feci con PADI quindi non so le differenze che ci sono rispetto ad altre didattiche se non a grandi linee, è un corso che consiglierei? Assolutamente si, anche solo per sfizio.
            Buone bolle a tutti!!!
            http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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            • #7
              io il corso da Guida l'ho iniziato a 5 anni di immersioni, discontinue.
              da parer mio che ho il brevetto da Guida, ma non faccio la guida. Preferendo prima mettere sotto tanta esperienza, è il corso più bello che abbia fatto. Quello più istruttivo senza dubbio. Avevo già fatto il Rescue che dal punto di teoria di sicurezza è un altro caposaldo.

              quello che mi è più piaciuto del corso di guida è stato lo sbirciare dietro al palcoscenico. capire meglio ed apprezzare le dinamiche dietro ad un diving, il poter avere qualche dritta per prevenire problemi a me (o ad altri) a cui prima non avrei fatto caso. E' stato bello seguire nel percorso di apprendimento un gruppo di subacquei, riconoscendosi in parte in essi, e vederli nascere come subacquei, e poi seguirli in acqua per poi vederne i sorrisi (degli occhi...causa mascherina) una volta risaliti. Se avessi avuto dei dubbi o delle incertezze nel processo di immersione dal letto di casa all'appendere l'attrezzatura al rientro, il corso ha cementato le conoscenze e mi ha fatto apprezzare ancora di più questo sport. Prima non mi sarei sentito così sicuro di affrontare una immersione senza la guida del diving, ora si, e in modo tranquillo.

              Farlo? consiglio proprio di si!

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              • #8
                Feci il mio primo corso nel 1975, avevo 16 anni. Nel Settembre 1978 ero a Nervi a fare il corso da Istruttore FIPS 1^ grado, con Marcante, Bertieri e Dagnino.
                Superai l'esame, ma si accorsero che avevo solo 20 anni (compiuti durante il corso) ed all'epoca per diventare istruttore ce ne volevano 21...
                Dopo lunghe discussioni decisero di darmi comunque il brevetto.
                Ma parliamo di fare l'istruttore in un club, quindi non da professionista.
                Il passaggio a pro lo feci solo nel 1985, quando erano passati ormai 10 anni dal corso iniziale, avevo gia' alcune centinaia di immersioni ed uno dei primi brevetti da istruttore FIPS di 3^ grado (n.14).
                Io e mia moglie (istruttrice anche lei) fummo assunti dal mitico Club Vacanze, e per 5 anni lavorammo nei villaggi del club: Favignana e Maldive, con un breve periodo in Kenia.
                I 5 anni piu' belli della ns. vita.
                Poi abbiam fatto figli ed in pratica abbiamo insegnato solo a loro, sin da pochi mesi di vita...
                Secondo me prima di passare davvero a fare l'istruttore/DM professionista (nei resort o nei diving center) serve una esperienza cospicua, di parecchi anni (almeno 7 o 8) e parecchie centinaia di immersioni nelle condizioni piu' diverse: dalle tropicali a sotto il ghiaccio, nei laghi, sui relitti, in grotta, etc.
                Uno puo' benissimo diventare istruttore o DM molto prima, come feci io: ma obiettivamente nel 1978 non ero pronto a lavorare davvero, anche se Marcante mi diede il brevetto da istruttore, nel 1985 invece ero pronto.

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                • #9
                  Originariamente inviato da DrowningDiver Visualizza il messaggio
                  Buongiorno a tutti,
                  scrivo il post in questa sezione per connotarne il tono sin dal principio: per favore leggetelo come "chiacchiera da bar" e non come seria richiesta di parere esperto.

                  Lo premetto perché probabilmente la risposta "seria e ponderata" a questo post potrebbe ragionevolmente essere "dipende da come vai in acqua, il tuo livello di acquaticità, la tua abilità, la tua capacità di reagire a situazioni inattese".

                  Invece qui, nel bar, sto piuttosto provando a capire nell'esperienza di ciascuno di voi, quando (l'unità di misura potrebbe essere anni o immersioni) siete arrivati a iniziare il corso da "livello 3". Sia esso un P3 FIPSAS, 3 stelle CMAS, Divemaster PADI, Dive guide SSI o analogo. Ho precisato "il corso" e non l'attività perché in questo contesto, sono più interessato a capire quando vi siete approcciati al percorso didattico per acquisire la qualifica e non all'eventuale attività di guida. Ve lo chiedo perché in giro ne ho sentite di tutti i colori.

                  Ciao,
                  . DD .
                  Se posso, provo a dare un punto di vista un po' diverso.
                  Non ho mai avuto brevetti "ricreativi", nel senso che anche l'owd padi l'ho preso solo quando ho deciso di intraprendere una certo percorso professionale. Passanto da owd a owsi in poco tempo, da un punto di vista prettamente didattico.

                  Negli ultimi 20 anni ho potuto partecipare alla fomazione di una 30ina di professionisti, alcuni bravi altri bravissimi.
                  La conclusione a cui sono arrivato (oramai già da molti anni) è che non vendo corsi Dive Master.
                  Se vuoi fare il classico corso, ci sono un sacco di colleghi bravissimi ad insegnarti ciò che è previsto negli standard nei 15/20 giorni canonici.

                  Per quanto mi riguarda, ho poco interesse da dove vieni, ciòè che brevetto hai, ho invece necessità di fare qualche giorno di immersioni insieme da cui ricavo qeste informazioni (o ci provo):
                  1) capisco se lo scopo è fare il subacqueo professionista, altrimentio ho poco interesse e convenienza ad insegnare
                  2) vedo il tipo di feeling con il mare, la vecchia cara acquaticità, che non c'entra nulla col trim, assetto e menate varie, anzi...
                  3) capisco il tipo e il livello di empatia che un sub è capace di instaurare con gli altri (dote innata ma che si può anche imparare)
                  4) il ivello di interesse per nozoni legate marginalmente al lavoro di guida, ma non necessariamente richieste in un corso di questo genere.

                  Detto questo servono 4 mesi (cioè tutti i giorni di 4 mesi), almeno un centinaio di tuffi e decine e decine di ore passate a studiare, sudare e sorridere anche quando prenderesti tutti a testate.
                  A questo punto si ha una guida capace di camminare con le proprie gambe, diventerà una brava guida l'anno successivo, quando smetterà di dire:"ma io questa immersione non l'ho mai fatta".

                  www.bludivecenter.com

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                  • #10
                    Grazie a tutti per le molte, variegate e interessanti risposte.
                    Ne deduco che il "livello 3", e la figura che ne risulta, riscuota un interesse estremamente diversificato, fortemente dipendente da ciò che il subacqueo vuole fare sott'acqua. Confido di essere sorpreso! Mi ero persuaso che il passaggio a divemaster fosse di fatto inevitabile per aprire le porte della subacquea tecnica. Dai commenti ricevuti capisco che non è così. E, forse, se non si ha il desiderio di trasformarsi in un professionista, potrebbe non valerne la pesa.

                    Ciao
                    . DD .

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                    • #11
                      Originariamente inviato da DrowningDiver Visualizza il messaggio
                      Grazie a tutti per le molte, variegate e interessanti risposte.
                      Ne deduco che il "livello 3", e la figura che ne risulta, riscuota un interesse estremamente diversificato, fortemente dipendente da ciò che il subacqueo vuole fare sott'acqua. Confido di essere sorpreso! Mi ero persuaso che il passaggio a divemaster fosse di fatto inevitabile per aprire le porte della subacquea tecnica. Dai commenti ricevuti capisco che non è così. E, forse, se non si ha il desiderio di trasformarsi in un professionista, potrebbe non valerne la pesa.

                      Ciao
                      . DD .
                      Infatti è cosi'. IL DM è una guida subacquea, che lavora in un resort o in un diving center ed accompagna sottacqua i clienti, Spesso a livelli tecnici infimi, famigliole coi bambini in 4 metri d'acqua.
                      Tutto l'opposto dei subacquei tecnici, che di una guida si fan ben poco (anzi, di solito gli dà pure fastidio averla) e che invece godono a complicarsi la vita con vari cambi di miscela e profili decompressivi "estremi", magari per tuffi che i "vecchia scuola" fanno tranquillamnete tutto in aria (fondo e deco) con un solo bibo sulle spalle.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                        Infatti è cosi'. [..] Tutto l'opposto dei subacquei tecnici, che di una guida si fan ben poco (anzi, di solito gli dà pure fastidio averla) e che invece godono a complicarsi la vita [..]
                        Ok, perfetto.
                        Quindi la subacquea tecnica è per gli uomini sposati.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                          Infatti è cosi'. IL DM è una guida subacquea, che lavora in un resort o in un diving center ed accompagna sottacqua i clienti, Spesso a livelli tecnici infimi, famigliole coi bambini in 4 metri d'acqua.
                          Tutto l'opposto dei subacquei tecnici, che di una guida si fan ben poco (anzi, di solito gli dà pure fastidio averla) e che invece godono a complicarsi la vita con vari cambi di miscela e profili decompressivi "estremi", magari per tuffi che i "vecchia scuola" fanno tranquillamnete tutto in aria (fondo e deco) con un solo bibo sulle spalle.
                          Di certo anche prima si facevano tuffi molto estremi per i mezzi del periodo, ma anche adesso alcuni tecnici fanno tuffi impensabili a livello amatoriale sino a non troppi anni fa.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio

                            Di certo anche prima si facevano tuffi molto estremi per i mezzi del periodo, ma anche adesso alcuni tecnici fanno tuffi impensabili a livello amatoriale sino a non troppi anni fa.
                            Verissimo.
                            Sono arrivati a dei profili che qualche anno fa erano impensabili perfino per gli altofondalisti professionali, che oltre certe profondità e tempi lavoravano in saturazione. Anzi, penso che sia ancora cosi'. La moderna subacquea tecnica ricreativa è davvero "estrema", in tutti i sensi.
                            Ed ha poco o nulla a che fare con le immersioni senza decompressione che un normale divemaster fa in un resort turistico (che è il lavoro che facevo da giovane).
                            Per cui, chi vuole intraprendere la strada dell'immersione tecnica estrema se ne fa ben poco di avere un brevetto da divemaster, magari PADI.
                            Meglio passare ad altre didattiche votate all'immersione tecnica, e seguire i vari step che portano via via ai profili di immersione ultra-profonda, ultra-lunga ma con tempi deco super-abbreviati di cui si parlava prima.

                            Commenta


                            • #15
                              AngeloFarina concordo con te, a me la via dell'insegnamento non è interessata, e neanche quella da guida subacquea. Il mio percorso, ha virato sulla tecnica e li sto cercando di specializzarmi. Qualche bel profilo sta iniziando ad uscire e qualche amico sta lasciando la strada della guida o dell'istruttore per venire a vedere qualcosina con me

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