Originariamente inviato da blu dive
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qui sono io che ti devo molte birre...
Sulla voglia di scrivere ci hai preso in pieno:
per un autore non esiste uno stimolo migliore che sentirsi apprezzati osservando le vendite o i download.
E' una sorta di applauso silenzioso.
Mi riconosco volentieri, quando posso permettermelo, nella categoria 'intrattenimento' più che in quella dell'informazione. Per chi fa spettacolo l'applauso non è un solletico all'ego, ma la prova che s'è fatto un buon lavoro, e che il pubblico s'è divertito. Come quando li porti sott'acqua e tornano su vivi e contenti.
Quando vedi che un libro non va ti senti in imbarazzo: è lì ti sembra di aver esagerato con l'ego.
anche se spesso le dinamiche sono strane:
i numeri scarsi di 'Caraibi' - dal quale è tratto l'Oro di Colombo' - per esempio, per me sono i più difficili da spiegare,
visto il discreto successo degli adattamenti tratti da quella serie di racconti.
Scrivere della fiction decente resta un'impresa tosta.
Niente sofferenze alla Giovane Werther, per carità,
ma ci vuole tantissimo tempo, concentrazione... mesi di lavoro.
E spesso l'editoria non ripaga, quindi scrivi altro.
PS
Su internet ci sono 'guru' che spiegano come scrivere un libro in due settimane.
In due settimane al massimo puoi scrivere il manuale del Minipimer, o come fare milioni in borsa (per chi ci casca)
Alastar
Steinoff
grazie: una birra in barca o sott'acqua non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard
Sbiriguda
Mi spiace, avevo ri-controllato i link prima di postare...
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